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Autore: _Andromeda_95    13/11/2015    0 recensioni
Mi ritrovavo nei pressi del nostro vecchio appartamento senza sapere come ci fossi arrivato. Sapevo che lui fosse lì, è sempre lì quando qualcosa lo turba e deve pensare, o quando vuole rifugiarsi lontano da tutto e tutti. Ogni volta che uscivo di casa i miei piedi mi spingevano verso quell'indirizzo proibito, attirati da Louis come da una calamita. Era la mia anima che cercava la sua, lo sapevo.
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono qui da pochi giorni e mi sento già soffocare. Eppure è strano, di solito vengo in questa città per respirare, per staccare la spina, per essere un po' più me stesso. Ma questa volta è diverso: sento un peso sul diaframma che non mi fa respirare, credo di impazzire. Mi sono allontanato per essere libero dalla sua presenza costante, dal suo pensiero fisso, dal fantasma del suo tocco sulla mia pelle, e solo adesso mi sono reso conto che non sono libero affatto. Lui è sempre con me, sotto pelle, nelle mie vene, nelle ossa. E so che la Sua anima si è fusa con la mia, che ha lasciato un'ombra perfetta quando ho deciso di sciogliere il nostro filo rosso, so che anche io ho lasciato la stessa ombra nel suo cuore. 
Sembrava la cosa giusta da fare all'inizio, dirsi addio. Sembrava tutto così facile quando c'erano Liam e Niall che evitavano che ci distruggessimo a vicenda. Ma adesso sono solo, e non sono potuto rimanere a Londra. Mi sentivo soffocare nella nostra città, ovunque mi girassi qualcosa mi ricordava Lui e i nostri momenti. Mi ritrovavo nei pressi del nostro vecchio appartamento senza sapere come ci fossi arrivato. Sapevo che lui fosse lì, è sempre lì quando qualcosa lo turba e deve pensare, o quando vuole rifugiarsi lontano da tutto e tutti. Ogni volta che uscivo di casa i miei piedi mi spingevano verso quell'indirizzo proibito, attirati da Louis come da una calamita. Era la mia anima che cercava la sua, lo sapevo. Ma non potevo permettermi di cedere. Non potevo permettermi di soffrire ancora, di lasciarmi confondere ancora dalle sue promesse, dai suoi occhi e dai suoi tocchi. Non potevo permettermi di restare ancora bloccato in un'immagine che avevo faticato a togliermi di dosso, di rendermi complice di una rete di bugie in cui Louis per un assurdo motivo voleva restare intrappolato.

Così sono partito alla volta di Los Angeles, sperando di stare meglio, di non pensare a Lui, di tornare a respirare, cercando di non impazzire. Ma non è servito, perchè il mio filo rosso cerca ancora di ricongiungersi al Suo, e il mio verde prato non ha ancora smesso di cercare negli occhi degli altri il suo mare in tempesta. 
Vorrei così tanto tornare da lui e perdonarlo che il desiderio mi consuma, mi soffoca. E non importa con quante persone cerchi di distrarmi, non importa quanto faccia finta di stare bene, la verità è che mi sentirò sempre un pazzo sull'orlo del tracollo. Perchè Lui non c'è e la sua assenza è più assordante di ogni rumore esistente.

E basta poco per crollare: una sua foto, un tweet, una notizia. Basta vederlo anche solo da lontano per mandare a puttane la parvenza di tranquillità che sono riuscito a raggiungere. La mia pelle brucia, il respiro si blocca, la testa scoppia, il cuore si ferma. Ma questa volta c'è qualcosa in più, c'è il familiare prurito alle mani, quella luce che è solita colorare tutto in modo speciale, e so cosa devo fare. Devo scrivere. Perchè so che è l'unico modo che ho per far pace con me stesso e sfogare tutte le emozioni. 
Prendo carta e penna, chiudo gli occhi e mi lascio trasportare dalla corrente dei miei pensieri.
Perchè la verità è che vorrei essere con lui adesso, non importa quanto ci sia ancora da dire, da chiarire. Non importa quanto debba sopportare, quante bugie sarò costretto a dire, perchè per lui varrà sempre la pena mentire, omettere, scendere a compromessi. Voglio stringerlo stretto e guardarlo negli occhi, abbassare tutti i muri che abbiamo costruito ultimamente e chiedergli di ascoltarmi davvero, col cuore. Sono disposto a rischiare ancora, a scoprire il fianco e lasciargli la libertà di colpirmi o accarezzarmi dolcemente. Per riaverlo al mio fianco sono disposto a restare completamente senza difese, ad affidarmi ancora una volta a lui. Perchè tutte le volte in cui mi sono fidato non sono rimasto deluso, tutte le volte in cui gli ho donato il mio cuore lui l'ha custodito gelosamente, e adesso è come se una parte di me fosse rimasta con lui, è come se non sapessi più chi sono. Faccio fatica a riconoscermi allo specchio, i miei occhi hanno perso quella scintilla blu che li rendeva così vivaci e splendenti, così suoi, il mio sorriso non è più solo per lui, è un sorriso smorto, poco vero. Tutto in me urla mancanza e tristezza, eppure nessuno sembra accorgersene. E so che anche lui non è più lo stessso, che sente come se gli mancasse qualcosa. Lo vedo dalle sue ferite che riesce a nascondere abilmente con un sorriso, dalle stesse cicatrici che combaciano perfettamente con le mie e che portiamo come una condanna e una conquista insieme. Ferite che non dovrebbero più fare male, ma che pulsano come non mai anche quando non dovremmo sentire più niente, anche quando sopraggiungono dolori più grandi.
E anche adesso sento il suo dolore che mi schiaccia, e mi sembra di impazzire sempre di più. Vorrei dirgli che tutto questo tempo lontani, passato a fingere di stare bene, non è tempo sprecato, vorrei chiedergli di aspettarmi, perchè nonostante tutto lo amo così intensamente e profondamente da perdonargli qualsiasi cosa. Ogni bugia, ogni sotterfugio, ogni tradimento di fiducia passa in secondo piano in confronto a quello che lui è per me. Perchè lui è l'unico a cui ho mostrato davvero me stesso, a cui ho permesso di entrare e alleviare tutte le mie fragilità, l'unico che mi rende forte anche quando dovrei crollare sotto il peso di una situazione più grande di noi che ci è sfuggita dalle mani. Lui ha metà del mio cuore, sempre, senza condizioni. Vorrei ricordargli che quando non è con me io dimentico chi sono, perchè so solo di essere suo. Per sempre, indissolubilmente, irrimediabilmente.

Vivo le emozioni e scrivo, piango, urlo, lascio uscire tutto e il peso sul mio cuore si solleva. E adesso so che devo dirglielo, devo tornare a casa e donargli il mio cuore ancora una volta.

Il campanello rompe il filo dei miei pensieri. Non ho la più pallida idea di chi possa essere, e quando la porta si apre resto senza fiato. "Louis.." E' qui. E' qui e mi guarda con occhi spenti e stanchi, le occhiaie scure e profonde che creano un forte contrasto i suoi occhi azzurri. "Ciao Haz.. Posso entrare?" Ha paura che lo respinga, che lo mandi via senza spiegarsi. Mi scosto dalla porta e lo guardo mentre entra in casa. E' sempre bellissimo, anche con quell'aria afflitta, le spalle leggermente curve, il passo leggero e la sua anima in ombra. Ci guardiamo per secondi interminabili quando " Ho scritto una canzone", diciamo insieme. Gli sorrido debolmente e gli faccio segno di parlare. Fruga nel suo zaino e tira fuori un foglio stropicciato, scritto con la sua grafia minuta e leggermente disordinata e con l'inchiostro sbiadito qua e là, segno di lacrime versate, poi me lo porge. " Ho scritto una canzone, Haz. Su di noi. Era da tempo che non accadeva."
A lettura terminata chiedo "che significa? Sei venuto qui per dirmi che è davvero finita? Vuoi un ultimo addio, Louis?" Mi sento sprofondare, le lacrime iniziano ad affiorare agli angoli dei miei occhi, aspetto che dica qualsiasi cosa per rassicurarmi, per dirmi che c'è di più.
"Sai Harry, tutte le cose migliori vedono la fine prima o poi. E' inevitabile, è fisiologico, a volte può essere crudele. A volte non puoi fare a meno di mettere la parola fine, altre ti ostini a continuare a viverle e desiderarle nonostante la consapevolezza che facciano più male che bene. Vedi, io e te ci siamo lasciati tante volte in questi cinque anni. Troppa pressione, troppe aspettative, troppe restrizioni e proibizioni, troppi segreti. Ma non importava quanto volessimo smettere di star male, non importava che stando separati le cose fossero molto più semplici, noi non riuscivamo, non riusciamo a essere solo amici, a fare finta di niente, a evitare di ferirci involontariamente. Perchè il mio desiderio di stare con te, di amarti e protteggerti e regalarti tutto me stesso è più forte di qualsiasi cosa. Ed ecco che ogni bacio d'addio si trasformava in un "resta", in "riproviamoci". Perchè la prospettiva di lasciarti e amarti in silenzio, senza poterti toccare, vivere, è sempre stata più atroce che vivere ogni difficoltà al tuo fianco con la mano stretta nella tua."
Ricordo anche io tutte le volte in cui ci siamo lasciati. Ricordo il dolore, la mancanza, il senso di vuoto. Di solito era lui a lasciarmi con la scusa di volermi vedere libero e felice, ma non aveva ancora capito che non sarei mai potuto esserlo davvero senza di lui. Perchè lui è la mia felicità e la mia libertà. "Lo so Louis. Eravamo più forti insieme, lo sai. Era come avere il mondo nelle nostre mani, essere consapevoli di poter superare tutto e tutti. Il nostro amore era diverso dagli altri, è diverso. Ma questa volta non è come le altre. Questa volta non riesco a passare sopra a quello che hai fatto. E non ho detto che non voglio, perchè lo voglio con tutto me stesso. Ma ho bisogno di tempo." Abbassa lo sguardo, mortificato, e sospira prima di riprendere a parlare. " Mi dispiace da morire, Haz. Non hai idea di quante volte io maledica la mia stupidità e il mio orgoglio. E lo so che adesso non posso più tornare indietro, non c'è nulla che possa fare per cambiare la situazione, ma ti prego, troviamo un compromesso. Perchè questa volta non mi basta un bacio d'addio, non mi basta essere tuo per l'ultima volta. La verità è che hai ragione tu. Hai sempre ragione tu. E io so che non merito il tuo perdono, che ho fatto qualcosa di imperdonabile, ma io non ce la faccio senza di te. E non importa quante difficoltà dobbiamo affrontare, non importa quali ostacoli dovrò sormontare, quante volte vorrai ferirmi, ma ti prego, non lasciare il mio fianco. Non smettere di tendermi la mano nel buio. Perchè tutto quello che so è che ti amo con ogni fibra del mio essere. Ti amo quando decidi di scappare qui perchè tutto questo è troppo per te, ti amo quando mi regali quei sorrisi rassicuranti che sono solo per me, ti amo quando mi dici che sono un coglione. Ti amo perchè sei l'unico a cui ho permesso di vedere il mio cuore, di tenerlo in mano e custodirlo. Ti amo perchè una parte di me resta sempre con te, perchè senza di te dimentico chi sono. Io sono tuo haz, corpo cuore e anima. E' tutto quello che so e che ho bisogno di sapere."
Finisce di parlare e io non so che dire, le parole non riescono ad uscire. Allora mi avvicino al tavolo e prendo il testo che avevo scritto poco prima. Lui mi guarda interrogativo e io "leggilo", dico soltanto.
Vedo il suo labbro inferiore tremare mentre legge. Ed è incredibile come ancora una volta siamo riusciti a respirare all'unisono, a vivere come fossimo una cosa sola, nonostante ci dividessero centinaia chilometri. Quando termina la lettura alza gli occhi lucidi su di me "Haz.. come.." Ma non lo lascio finire di parlare. " E' vero Louis, ho bisogno di tempo. Per accettare la cosa, per elaborare tutto, per perdonarti davvero. Ma se c'è una cosa di cui sono sicuro è che se non sei con me non sono più io, ma solo un fantasma della persona che hai imparato ad amare. E voglio provare a ricominciare. Voglio tornare a stringerti la mano nell'oscurità più nera e nella luce più abbagliante, voglio che tu torni ad essere la mia bussola e che io sia ancora una volta la tua àncora. Voglio amarti ancora Louis, come prima, più di prima."
Mi avvicino, prendo il suo viso tra le mani e incateno i miei occhi nei suoi,con il pollice asciugo una lacrima che è sfuggita al suo controllo. "Proviamo a volare insieme ancora una volta Loueh. Proviamo a essere liberi insieme, torniamo a essere noi." E il sorriso che mi regala vale più di mille promesse. E' pace, amore e casa. E so che le nostre anime sono tornate a combaciare.
 
   
 
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