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Autore: Isara_94    15/11/2015    0 recensioni
Dal testo:
Quando stava per dirsi che non era stato niente, proprio dove stava il suo posto c'era una delle più belle visioni che il paradiso potesse concedere a qualcuno. Pelle nivea bianca e purissima, lunghi ondulati capelli color inchiostro fradici che stillavano acqua dalle punte e gemme di giada del più puro verde si fosse mai visto che erano i suoi occhi. Si teneva alla sponda di legno e al contempo appoggiava parte del suo peso lì così da potersi tenere tutto il busto fuori dall'acqua.
-eri tu che cantavi?- domandò, la voce setosa e suadente.
Genere: Avventura, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Loki, Tony Stark/Iron Man
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Tony voleva sapere chi era stato a suggerire l'idea che bastasse mettersi in mezzo all'acqua con tutte le lanterne accese e aspettare. La luce da sola non stava affatto funzionando, checchè ne dicessero le leggende. E lui detestava andare a pesca in primo luogo.
Il Capitano Fury però aveva pestato i piedi per mezza rotta fino a lì perchè qualcuno si facesse venire il fegato di tirar fuori dall'acqua una di quelle creature che servivano al loro piano. Beninteso: niente assicurava che le creature in questione fossero bendisposte a collaborare o a farsi catturare in qualche rete.
Guardava gli altri che avevano deciso di fare i coraggiosi e si erano messi sulla scialuppa con lui. Pian piano si erano addormentati tutti. Steve sonnecchiava appoggiato alla barra del timone, Bruce stava poco distante. E già il fatto che un capitano desse l'approvazione a mandare in una missione potenzialmente pericolosa l'unico della ciurma ad avere discrete conoscenze mediche lasciava intendere che fosse un capitano che si dedicava al rum molto più volentieri del mastro carpentiere, che per inciso era lui. A prua Clint dormiva della grossa appoggiato all'asta della sua lanterna e dietro di lui russava sonoramente la ragione per cui la scialuppa pendeva nemmeno troppo leggermente sulla destra: un quintale buono di muscoli norvegesi che rispondeva al nome Thor.
Tony si sporse a tirarlo dalla parte opposta riequilibrando così la piccola imbarcazione sempre in pericolo di ribaltarsi. Sbuffò, frustrato perchè era stato l'unico a non cedere al sonno. Essere tutto solo gli faceva anche passare la voglia delle solite canzoni colorite che gli piaceva cominciare giusto per il gusto di potersi scatenare insieme a Clint per le risate di Thor e il mortale imbarazzo che colorava la faccia da bravo ragazzo di Steve. Ora gli venivano in mente solo le ballate lente e tristi che si intonavano a una certa ora nelle taverne, quando anche gli ubriachi non avevano più voglia di ridere. Cantare simili nenie lo faceva sempre dormire alla fine.
-... my heart is pierced by Cupid, I disdain all glittering gold...there's...-
Per un attimo gli era parso di sentire sciacquio di acqua smossa. Quel suono era bastato a gelargli il sangue. Si supponeva che lì non ci dovesse essere nessuno a parte loro e qualche altro stupido pesce che non nuotava sotto il pelo dell'acqua. Si calmò concludendo la melodia.
-there's nothing that can console me...but my jolly sailor bold-
Stavolta qualcosa aveva sbattuto contro il legno, impossibile sbagliarsi. E poteva giurare di aver visto qualcosa di simile a una pinna semitrasparente e nera, quasi simile a una di quelle voluminose e spettacolari code dei pesci della barriera corallina che sembravano trascinarsi dietro artistici svolazzi di veli, fare capolino dalla superficie color petrolio della laguna proprio nel cono di luce dorata della lanterna. Il problema è che apparteneva a qualcosa di molto più grosso di un comunissimo bel pesciolino colorato.
Quando stava per dirsi che non era stato niente, proprio dove stava il suo posto c'era una delle più belle visioni che il paradiso potesse concedere a qualcuno. Pelle nivea bianca e purissima, lunghi ondulati capelli color inchiostro fradici che stillavano acqua dalle punte e gemme di giada del più puro verde si fosse mai visto che erano i suoi occhi. Si teneva alla sponda di legno e al contempo appoggiava parte del suo peso lì così da potersi tenere tutto il busto fuori dall'acqua.
-eri tu che cantavi?- domandò, la voce setosa e suadente.
Tony annuì soltanto, incapace di spiaccicare parola. Era così rapito dall'apparizione gocciolante che gli stava facendo perdere la ragione che la sua mente nemmeno registrò gli artigli con cui la creatura manteneva la presa sul legno.
-mi piace la musica, qui c'è sempre silenzio- continuava a parlare.
Fu in quel momento che Tony si accorse che al contrario di quello che si era aspettato, al voce apparteneva a un corpo decisamente maschile. Insomma, la bellezza era innegabile, ma non era esattamente quello che sperava di poter raccontare. Ma ehi, cantando era riuscito a tirar su qualcosa di più consistente degli altri. Doveva farlo restare in superficie, e se quello si lamentava che c'era sempre silenzio lì forse poteva farci quattro chiacchiere.
-non dovresti essere una ragazza...?-
Sembrò averla presa male, per un attimo parve voler tornare sott'acqua. Invece scelse di restare, rispondendo con un'altra domanda accompagnata da uno sguardo languido, seducente -non ti piaccio abbastanza così come sono?-
-no no stai benissimo... voglio dire... non volevo certo...-
Imbarazzante. Era l'unica parola che Tony vedeva opportuna in quel momento. Si supponeva non dovesse esistere un ragazzo così stranamente perfetto da apparire inquietante e lui riusciva a fare domande stupide. Evviva la genialità.
-come posso chiamarti?- provò allora. Sarebbe stato un gran passo avanti poterlo chiamare per nome.
-come vuoi tu...- soffiò amabilmente. Alla seconda richiesta sorrise in un modo così provocante che strappò un colpetto di tosse imbarazzato al marinaio -sono Loki-
Tony si era sporto un po' di più verso di lui. Ormai vedeva perfettamente una lunga, sinuosa coda di pesce ricoperta di scaglie verdastre e nere dai riflessi oro che luccicavano attraenti come gemme preziose nell'acqua. Però semplicemente non gliene importava, tutto quello che lo attirava era la bella voce bassa e carezzevole che ora cantava una nenia priva di parole. Una melodia dolce come il dondolio delle onde che gli faceva perdere di vista il motivo per cui era lì, perchè stava parlando con una creatura leggendarie e soprattutto per cosa in particolare la sua specie veniva ricordata.
Senza praticamente rendersene conto si era lasciato andare alle sue umide mani fredde che l'avevano portato prima a sporgersi dalla scialuppa. Loki sorrise negandogli il bacio che appena pochi secondi prima sembrava volergli concedere, osservandolo appena sotto il pelo dell'acqua in cui era tornato a immergersi. Lo invitava a seguirlo e Tony, scioccamente, si fidò lasciandosi trascinare sotto.
-non temere, respiro io per tutti e due- aveva giurato Loki in un sibilo di bolle, la voce gradevole anche distorta dall'acqua -mi prendo io cura di te-
Lo teneva fra le sue braccia, baciandolo profondamente, senza lasciargli fare il minimo movimento. Tony si rese conto che però Loki lo portava sul fondo, e che c'era qualcosa che non andava. La sua stretta non era più gentile come poco prima, ma forte e salda e perfino dolorosa con le sue unghie conficcate in profondità nelle braccia. Ora non lo baciava più, e nemmeno gli permetteva di tornare in superficie per respirare. Quando lo guardò in viso restò sconvolto al punto da perdere il poco ossigeno che gli era rimasto in un fiotto di bollicine che svelte scapparono lontano.
I suoi capelli neri galleggiavano attorno a un viso che di meraviglioso non aveva nulla. Era una maschera demoniaca dagli occhi che rilucevano malevoli, in un viso distorto in un ghigno affamato pieno di denti affilati.
-finalmente...- sospirò in uno stridio agghiacciante di zanne -carne fresca...-
   
 
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