À l'aube d'un nouveau jour

 

L'inconsistente velo della rimanente notte era ancora adagiato sulla città ormai sfiancata. Si alzò un venticello particolarmente freddo, quasi trasportando con esso il mefistofelico olezzo di piombo, fumo e lacrime. Quelle stesse amare stille che imbrattavano gli occhi cerulei dell'uomo, sovente maliziosi e scaltri, ora impegnati a percorrere con sguardo impigrito le negativamente affollate vie della capitale francese. Assieme alla ritrita Marsigliese prodotta da altoparlanti nel tentativo di alleviare -almeno quel poco- gli animi affranti, le sue orecchie erano martellate dai lamenti, dai gemiti disperati dei suoi amati connazionali.
 
Francis respirò profondamente, non capacitandosi del fatto che fosse successo ancora una volta. La seconda conferma, durante quell'infernale anno, di quanto la potenza francese nella quale il biondo arruffava borioso le piume fosse in realtà solamente una mera illusione. Eppure il suo desiderio di proteggere la sua gente era stato malvagiamente calpestato dalla pazzia di alcuni. Le mani tremanti, intrappolate dai guanti di pelle, strinsero convulsamente la balaustra ferrea della torre. Ferro che, quella notte, sembrava più freddo del solito. Le ferite continuavano ad aprirsi sempre più profonde e laceranti sul corpo di Francia, sporcando le sue vesti, facendolo contorcere e chiedersi se, effettivamente, ci sarebbe mai stata una soluzione per quel ricettacolo di follia che imperversava nel mondo.
 
La risposta, quasi fosse stata mandata da Dio stesso, arrivò immediata quando i raggi del tenero Sole appena nato ricominciarono a colpire le strade parigine. Francis alzò il viso scarno e pallido verso quella mesta e timida fonte luminosa, perdendosi alla vista della sua metropoli sulla quale una nuova speranza era sorta. L'alba di un nuovo giorno avrebbe portato con sé nuove speranze per un futuro migliore. Così come le labbra del biondo, le quali ricominciarono a intonare l'inno nazionale con rinnovato zelo.
 
 


 
 
Angolino dell'Ananas
 
Non so come potrete reagire a questa piccola Flash, spero che non veniate ad inseguirmi con forconi e torce. Mi è già stato sconsigliato di pubblicarla ma, da brava scrittrice testarda, voglio che voi cari lettori sappiate il mio punto di vista sulla faccenda. Come avete potuto notare, non ho nominato "ISIS" o la parola "attentato" proprio perché avrei voluto evitare di girare ancora di più il dito nella piaga. È solamente un anelito, un'invocazione al fatto che la vita continua e nuove speranze continuano a essere create nonostante la dilagante pazzia di queste persone. Detto questo, vi ringrazio per la vostra attenzione~. ❤
 

                                                  bacissimi
                                          Pineapple__