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Autore: _Yumemi_    15/11/2015    1 recensioni
Tama aveva iniziato a notare quanta poca casualità ci fosse nei loro cosiddetti "incontri casuali".
[Tama & Yamazaki]
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Yamazaki Sagaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tama aveva iniziato a notare quanta poca casualità ci fosse nei loro cosiddetti “incontri casuali”. Il giovedì, il giorno in cui andava all'ingrosso alimentari nel quartiere commerciale a fare rifornimento per il locale, incrociava sempre Yamazaki-san a pochi metri dall’ingresso.
«Oh, Tama-san! Che piacevole sorpresa!» Diceva sempre. Tama aveva sempre riscontrato un certo nervosismo nella sua voce e se analizzava la frequenza cardiaca e l’aumento di sudorazione, impercettibili per i sensori standard in uso dagli esseri umani, giungeva sempre alla conclusione che Yamazaki-san stava mentendo.
Ecco perchè non credeva più che i loro incontri fossero casuali. Una volta era un caso, due volte era una coincidenza, dalle tre volte in su iniziava ad essere programmato. Tama sospettava che la aspettasse nascosto da qualche parte e, una volta vista, tornasse indietro in modo tale da incrociarla. Casualmente, ovvio. Si domandava dove trovasse tutto questo tempo libero e inizava a comprendere l’appellativo di “ladri di tasse” conferito ai dipendenti della Shinsengumi da Gintoki-sama.
 
Comunque si offriva sempre di aiutarla. Tama si chiedeva perchè, visto che lei poteva sollevare facilmente carichi pesanti, ma Yamazaki-san insisteva sempre per portare almeno qualche borsa. Doveva essere per colpa di quella cosa chiamata "galateo".
 
Al ritorno si fermavano sempre a fare due chiacchiere con la sua amica Distributore automatico di sigarette. Era molto stressata, negli ultimi tempi: alcune volte aveva dato il resto sbagliato e dei clienti l'avevano presa a calci. Per di più la spocchiosa Distributore di bevande calde e fredde accanto a lei -con quel suo touch-screen all’ultima moda e la vernice ancora perfetta- non si perdeva un’occasione per prenderla in giro. Necessitava di sfogarsi con qualcuno, e Tama aveva scoperto che Yamazaki-san era bravo ad elargire consigli.
 
Poi l’accompagnava sempre fino all’ingresso del locale di Otose-sama ma, nonostante Tama lo invitasse ad entrare, Yamazaki-san rifiutava sempre. Si scusava, faceva un breve inchino e se ne andava via salutandola con la mano.
La stessa cosa, ogni giovedì.
 
«A quello interessa solo infilare la sua chiavetta USB nel tuo hardware.» Aveva detto una volta Gintoki-sama. Tama era rimasta abbastanza confusa da tale affermazione. Da che ne sapesse, gli esseri umani non erano dotati di chiavette o porte USB corporee. Lei si, e anche più di una, ma questo era un altro discorso.

Anche quel giovedì Tama stava per uscire. Fuori diluviava: erano nella stagione delle piogge e da un paio di giorni a Edo si stava abbattendo un forte tifone.
Prese l’ombrello ma un attimo prima che si infilasse sotto la pioggia Otose-sama la chiamò: «Tama, lascia stare per oggi. Non c’è bisogno che tu esca a fare la spesa.»
«Ma il locale rimarrà sfornito e non potremmo soddisfare adeguatamente i clienti.»
«Con questa pioggia non verrà proprio nessuno, e quei pochi che sfideranno il maltempo si accontenteranno di un po’ di Shochu o sakè caldo. Ci andrai domani.»
Tama depose l’ombrello e richiuse la porta, ma non capiva. Non riusciva ad elaborare. Il giovedì era il giorno di rifornimento del negozio. Era sempre stato il giovedì. Doveva essere giovedì.
 
Decise però di obbedire a Otose-sama, tenendosi occupata con altre mansioni. Eppure qualcosa la distraeva in continuazione. Si ritrovava più spesso di quanto non volesse a guardare il cielo grigio fuori dalla finestra. Pensava alla sua amica, tutta sola sotto la grondaia, con la quale oggi non avrebbe potuto parlare.
E poi pensava anche a Yamazaki-san. Si chiedeva se fosse stato fedele alla sua programmazione e se in quel momento la stesse aspettando come al solito.
 
Verso il tardo pomeriggio uscì, dicendo che sarebbe solo andata da Gintoki-sama a riscuotere gli affitti arretrati. Siccome era fine mese sapeva che lui si sarebbe tenuto alla larga il più possibile da casa sua durante il giorno per evitare la questione degli affitti. Avrebbe potuto andare in giro a cercarlo, magari passando proprio vicino al supermercato di prodotti all’ingrosso.
 
Tama camminava veloce, passando dentro le pozzanghere con gli zori e schizzandosi le calze di acqua sporca, che assunsero presto un alone grigio sui piedi. Non aveva fatto la solita strada, ma un’altra che allungava il tragitto di 4 minuti circa passando nei pressi del Pachinko frequentato da Gintoki-sama. Dopo aver dato solo una veloce occhiata all’interno proseguì in direzione del supermercato, decidendo di tagliare per un vicolo. E fu proprio lì che, ad un certo punto, vide Yamazaki-san: accovacciato dietro un palo, kimono e hakama completamente fradici, mentre teneva d’occhio la strada che lei avrebbe preso normalmente gli altri giorni.
Tama si avvicinò piano alle sue spalle e, senza rivelarsi, lo mise al riparo sotto il suo ombrello. Yamazaki-san impiegò qualche minuto a rendersi conto della pioggia che non cadeva più su di lui, ma quando successe si voltò verso di lei sgranando gli occhi sorpreso.

«Oh, Yamazaki-san! Che piacevole sorpresa!» Disse Tama sollevando gli angoli delle labbra in un sorriso. «Cosa ci fa qui con questo brutto tempo?»
«Ah, beh.. Ecco…» Iniziò incerto Tamazaki-san mentre si rimetteva in piedi e cercava di rassettarsi senza buoni risultati, dando l'impressione di cercare un modo per prendere tempo. «Io… ecco… volevo stare un po' all'aperto...»
«Ma oggi piove.»
«Ah, mh, lo so. Ma a me piace la pioggia.»
Secondo le sue informazioni, per una persona era più che probabile contrarre una qualche malattia se il proprio corpo era soggetto ad umidità e a basse temperature per un arco prolungato di tempo se non adeguatamente protetto, ancora di più durante una stagione così soggetta a frequenti sbalzi di temperatura. Anche lei avrebbe risentito di qualche danno. Per quanto fosse impermeabile lo strato di pelle artificiale che la rivestiva, c’era sempre la possibilità che dell’umidità si intrufolasse attraverso qualche interstizio nascosto iniziando poi a danneggiarle qualche chip e la cosa sarebbe stata alquanto frustrante.
«E per questo se ne stava qui immobile?»
«Si.» Il viso di Yamazaki-san aveva assunto una sfumatura rossa preoccupante.
«A sentire la pioggia.»
«Esatto!» Esclamò Yamazaki-san sgusciando di nuovo sotto l’acqua battente. «M-mi piace sentirla bagnarmi i vestiti, scorrermi addosso..! Cose così, insomma! N-n-non stavo facendo nulla di sospetto, no davvero!»
Tama lo coprì di nuovo prontamente con l’ombrello, avvicinandosi. Battito accelerato, temperatura corporea in aumento. Probabilmente si era già preso un colpo di freddo.
«Siamo nel bel mezzo di una tempesta e lei voleva fermarsi a sentire la pioggia?»
Yamazaki-san non disse nulla, limitandosi ad incurvare le spalle come se la testa avesse aumentato improvvisamente il suo peso specifico, il che era impossibile.
Tama decise che le persone avevano davvero dei passatempi strani.
«Mi servirebbe una mano per la spesa di oggi. Sarebbe disposto ad aiutarmi?»
Lui la guardò come perso per un istante, poi le sorrise annuendo forte con la testa e Tama non riuscì a non sorridere di feedback.

Al ritorno Yamazaki-san, sotto l'ombrello accanto a lei, portava le borse della spesa e insieme erano andati a far visita alla loro amica Distributore automatico di sigarette.
 
Era un giovedì come tanti e tutto andava bene.
 

 

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Prompt: 21. We’re in the middle of a thunderstorm and you wanna stop and feel the rain?
Ciao a tutti, come state? =D

Eccomi ancora qui, questa volta con una cosina più leggera (e per me fluffosa perchè è il potere della ship che non ce la fa a combinare niente °^°9) tra Tama e Yamazaki, promptatami da un'amica. Loro due sono troppo ciccini e divertentissimi insieme per lo strano modo di interagire e (tentare di) relazionarsi. Non ce la possono fare. xD
(EDIT: non interessante, ma ho scelto di cambiare da mercoledì a giovedì perchè è il giorno citato in cui mostrano Tama sotto la grondaia che guarda la pioggia -con addirittura il distributore **- nella sigla "Beautiful Days")
Spero che vi sia piaciuta! Grazie mille per aver letto e un grazie ancora più grande a chi vorrà lasciare un commento <3

-Yume-
 

  
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