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Autore: CrisNialler    15/11/2015    1 recensioni
Sentii dei rumori di passi dietro di me. Erano degli zombie? Speravo solo non fossero i miei amici, non potevano vedermi così, ero scappata proprio per questo: morire da sola. Ma no, dietro di me non c'erano i miei amici: c'era l'uomo spietato che aspettavo con ansia, solo che non mi uccise come desideravo.
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daryl Dixon, Nuovo personaggio, Rick Grimes, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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May be you will wake up tomorrow
and find that things never changed,
the apocalypse never happened, and everything's fine,
normal, at home.

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Long live the reckless and the brave.

 

"Da quanto camminiamo? Sono distrutta." La castana, si massaggiava le cosce doloranti senza però smettere di camminare, e rimanere quindi al nostro passo.

"Saranno tre ore Eliza, voglio fermarmi anche io, sono stanchissimo." Le rispose Jason grattandosi gli occhi scuri, lucidi di sonno.

Per tutta risposta Cleo quasi urlò "Vedo delle case!" Ma si sbagliava, era solamente una stazione di servizio, ma comunque era qualcosa per i nostri stomaci vuoti e piedi stanchi. Fuori il locale abbattemmo silenziosamente, io con la mia fedele katana mentre gli altri con machete e coltelli, sei camminanti che con la loro puzza non favorirono alla debolezza che ci portavamo dietro da ore. Il sole era basso, e un fresco venticello stropicciava I capelli di tutti. "Entriamo? Sembra pulito dentro. " Constatò Eliza impaziente.

"SÌ ok - fu Lowell a parlare - però controlliamo se c'è una seconda entrata. Crystal, vieni con me?" Non era una vera domanda in quanto già si era avviato. "Pronti ad agire voi tre!" Urlò, sempre Lowell, quando già era lontano.

Io lo seguii indignata: sapeva usarmi. Quando gli serviva un braccio forte per salvargli la pelle ecco che chiama me, ma era il primo che pensava a salvare il suo migliore amico Jason o Cleo che non sapeva neanche dove colpire i non-morti.

"Eccola." Nella parete opposta all'entrata principale c'era una piccola porta aperta. La maniglia era insanguinata, giusto a ricordarci il pericolo. Lowell decise "Tu vai a sinistra, io avanzo sulla destra."

E si avviò. Sbuffai silenziosamente ed ubbidii. Il locale era piccolo, ma tranquillo. All'interno uccisi due non morti senza difficoltà cercando di non farmi prendere dalla felicità crescente nel vedere il cibo sparso per terra, ancora intatto e commestibile. Un rumore di un barattolo di latta che cadeva mi distrasse; il rumore, seguito da un gemito, proveniva dal lato sinistro, controllato da Lowell: non ci pensai due volte e corsi da lui. Lo trovai che penetrava il cranio di una non morta con il suo coltello. "Tutto ok?" Gli chiesi fissando nella penombra degli scaffali i suoi occhi azzurro ghiaccio che ogni volta mi trafiggevano. Lui rispose con un cenno per poi tornare sulla sua strada.

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"Questo posto è il paradiso." Sputacchiò Jason mentre ingurgitava un pacchetto di patatine, finendo quasi per strozzarsi.

"Jason, mastica almeno!" Rise Lowell colpendolo alla schiena. Ridemmo tutti un po' riposandoci su due sacchi a pelo che avevamo recuperato sulla strada.

Iniziai il primo turno per sorvegliare il luogo di notte: sarebbe finito dopo due ore e poi avrei dovuto svegliare Lowell, che mi avrebbe sostituito.

Aspettai la fine del turno da sentinella mangiando caramelle e pulendo la katana. Girando la testa verso gli scaffali che mi circondavano, gli ormai capelli lunghi mi andarono sugli occhi, bruciandoli, per questo mi alzai e mi diressi verso quello che doveva essere l'ormai andato reparto femminile. Cercai con la torcia un elastico per capelli e ne trovai un pacchetto da 4 che sarebbe andato benissimo. Mentre controllavo cos'altro poteva essermi utile nel reparto una mano si poggiò fortemente sulla mia bocca. Impugnai saldamente il coltello che mi pendeva dalla cintura e appena la mano lasciò la presa l'arma si trovava sulla carotide dell'uomo dietro di me. Riconobbi subito la risata.

"LOWELL! Cazzo, potevo ucciderti." Controllai il tono di voce per non svegliare gli altri. "Non te lo avrei lasciato fare." Disse sorridendo facendo rilassare la mia mano destra che ancora impugnava l'arma.

"Va a dormire, tocca a me." Masticai un ok, per poi quasi correre via. Il suo comportamento mi sbalordiva, forse per questo mi piaceva.

Mi addormentai vicino ad Eliza, e come sempre feci un incubo che il giorno dopo non avrei ricordato. E da svegli la situazione non migliorava, l'incubo era reale, e si doveva sopravvivere.

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"Non possiamo rimanere qui almeno altri due giorni, io credo che sia abbastanza sicuro e c'è cibo, un bagno funzionante... c'è tutto." Era Cleo a parlare rivolta a Lowell ovviamente.

"SÌ potremmo rimanere, voi che ne pensate?" chiese a me e agli altri masticando biscotti al cioccolato.

"Non dovremmo proseguire, avevam-"

"Avevamo detto così," Lowell non mi fece finire "ma verso cosa stiamo andando? Si sa che le basi militari non durano, quella a Washington è stata distrutta dopo un mese, come quella ad Alexandria." 

Non mi lasciai convincere.

"Non pensate che siamo troppo esposti? Lo abbiamo trovato facilmente e anche altri potrebbero."

"Io voglio restare.. restiamo dai!" Piagnucolò Cleo rubando il biscotto che Lowell stava addentando. Lui rise, quasi malizioso, mentre io sbruffai silenziosamente seguita da un'occhiataccia di Eliza che comprendeva il mio stato d'animo frustrato e geloso.

"Restiamo allora." Finii alzandomi e muovendomi tra gli scaffali per trovare qualcosa da sgranocchiare.

Il piccolo reparto frigo puzzava terribilmente per i cibi oramai scaduti e mi costrinsi ad avanzare con la mano sul naso, e dopo aver raccolto un pacco di patatine uscii dal negozio.

L'area circostante era vuota, le uniche cose mi facevano compagnia erano le mosche che volavano sopra i vaganti morti che avevamo spostato sul lato sinistro dell'edificio. Il sole di Springfield bruciava, ma si respirava aria di pace.

"Ehi, straniera!" Mi spaventò Eliza riportandomi alla realtà.

"Ehi a te signorina." Ridemmo.

"Cosa ti preoccupa?" Mi chiese sedendosi con me sul ciglio della strada.

"Questo posto, ho una brutta sensazione a riguardo." Dissi guardando l'orizzonte.

"Cosa intendi?" Era Lowell a parlare, spuntando dalle nostre spalle.

"Non lo so, è troppo tranquillo, questa dovrebbe essere una zona trafficata, è l'autostrada che ti porta direttamente ad Alexandria, perché non c'è neanche una macchina? Tutte le auto e persone che le autorità non hanno fatto arrivare al campo base dove sono?" Ragionai con Lowell.

"Se non vuoi restare devi solo dirlo, siamo un gruppo, rispetteremo le decisioni di tutti." Risposi con un silenzioso Sì come no! che lui non capì.

"Ormai saranno le sei del pomeriggio, mettersi in cammino di notte è troppo pericoloso, vedremo domani mattina."

"Se sei sicu-"

Jason dall'ingresso del minimarket ci interruppe.

"Ragazzi.. questo non vorrete perderlo."

 

*****
HOLA MISHAMIGOS!
Quindi.. Avevo questa storia in my mind da troppo tempo!
SI' CI SARANNO ANCHE I PERSONAGGI PRINCIPALI
Ma non prima di 5/6 capitoli, quindi per ora dovete sopportarvi Crystal! 
aspetto almeno una recensione, dai! x 

  
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