Prologo
Appena sveglia, la piccola Hermione salto giù dal letto e correndo si recò subito in bagno, dove ne uscii dopo un po’, già vestita e pronta per andare in cucina a fare colazione. Ma non appena arrivata davanti la porta della sua camera, questa sì aprì rivelando una piccola creatura con delle lunghe orecchie, la sua elfa domestica personale Lilith.
Lilith poteva sembrare più piccola rispetto agli altri elfi di casa Granger, ma dimostrava una forza dentro. Per questo, Hermione era molto attaccata a lei.
-Signorina Granger, i signori Granger mi hanno fatto andare a chiamare per dirle che l’aspettano nella sala da pranzo- disse la piccola elfa, un po’ timida.
-Si, Lilith. Sto scendendo. E, comunque, ti prego di chiamarmi solamente Hermione. –Disse strofinando la testa all’elfa.
-Ma suo padre non approverebbe, signorina. -
-Allora, sai che facciamo,- disse Hermione pensierosa- mi chiamerai solo con il mio nome quando saremo soltanto noi due. – Dopo che finì di parlare, Hermione abbracciò Lilith.
- Non ti preoccupare, amore mio. – disse Jean alzandosi e andando ad abbracciare la figlia.
Hermione ricambiò l’abbraccio e si andò a sedere nel suo posto.
- Si, padre- disse Herm, con un piccolo sorriso.
- Hermione, scendi che dobbiamo andare alla stazione- disse il padre, interrompendo il ricordo della ragazza. –Lascia il baule lì, ci penseranno gli elfi-
- Si, padre. Sto scendendo. –disse Hermione, dando un’ultima occhiata a quella che era la sua stanza, prima di chiudere per l’ultima volta la porta.
Scese le scale, ritrovandosi davanti i genitori e la sua elfa domestica, nel salone.
- Ciao Lilith- disse Herm stropicciando la testa della piccola elfa – ci vedremmo a Natale. –
-Arrivederci, signorina- disse Lilith con un sorriso.
-Hermione Granger, quante volte te lo devo dire che questo “affetto” verso un essere inferiore, non è accettabile per una ragazza della tua classe sociale- disse il padre con sdegno.
Prima che Hermione potesse dire qualcosa, Jean si intromise, dicendo che dovevano sbrigarsi a smaterealizzarsi alla stazione.
Hermione subito si ricompose, prendendo Moonlight, che si era fatto un giro per il salone, in braccio e prendendo la mano della madre per avvicinarsi a lei e al padre. Poco dopo, si smaterealizzarono.