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Autore: LovelySun96    15/11/2015    0 recensioni
E se Hermione, nata in una famiglia Purosangue, fosse la migliore amica di Draco Malfoy? E' da questa domanda che parte la mia storia.
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Prologo
 Era il 1 settembre del 1990. Quel giorno il cielo era completamente coperto da nuvole, come ogni giorno, d’altronde, a Londra. Chiunque avrebbe pensato che quell’atmosfera poteva essere cupa o tetra. Tutti tranne Hermione Granger. No, per lei quel giorno era stato nei suoi sogni da sempre. Già, quello sarebbe stato il giorno in cui lei sarebbe finalmente andata in quella scuola che amava, sarebbe andata ad HOGWARTS.
  Appena sveglia, la piccola Hermione salto giù dal letto e correndo si recò subito in bagno, dove ne uscii dopo un po’, già vestita e pronta per andare in cucina a fare colazione. Ma non appena arrivata davanti la porta della sua camera, questa sì aprì rivelando una piccola creatura con delle lunghe orecchie, la sua elfa domestica personale Lilith.

Lilith poteva sembrare più piccola rispetto agli altri elfi di casa Granger, ma dimostrava una forza dentro. Per questo, Hermione era molto attaccata a lei.
-Signorina Granger, i signori Granger mi hanno fatto andare a chiamare per dirle che l’aspettano nella sala da pranzo- disse la piccola elfa, un po’ timida.

-Si, Lilith. Sto scendendo. E, comunque, ti prego di chiamarmi solamente Hermione. –Disse strofinando la testa all’elfa.
 -Ma suo padre non approverebbe, signorina. -    

-Allora, sai che facciamo,- disse Hermione pensierosa- mi chiamerai solo con il mio nome quando saremo soltanto noi due. – Dopo che finì di parlare, Hermione abbracciò Lilith.


-Ok, sign……volevo dire, Hermione- disse l’elfa, ricambiando l’abbraccio. 

Quando si staccarono, l’elfa si smaterealizzò nelle cucine, mentre Herm scese le grandi scale di casa, arrivando nella sala da pranzo, dove l’aspettavano i suoi genitori, già seduti ai due capi del lungo tavolo.

Daniel e Jean Granger erano due dei più importanti nomi del mondo magico. Entrambi provenivano da famiglie Purosangue, i Granger e i Lovely. Si erano conosciuti grazie al loro matrimonio combinato, come accadeva, d’altronde, in quelle famiglie, ma appena si videro, per la prima volta, tra di loro scattò il colpo di fulmine. Dopo un anno, circa, nacque la piccola Hermione, che per i genitori era la loro propria luce, soprattutto per il padre, infatti, anche se Daniel era duro e severo, era molto geloso della figlia.
 -          Madre, padre, scusate il ritardo- disse Hermione, chinandosi davanti i genitori.

- Non ti preoccupare, amore mio. – disse Jean alzandosi e andando ad abbracciare la figlia.

Hermione ricambiò l’abbraccio e si andò a sedere nel suo posto. 
- Oggi questo ritardo ti sarà perdonato, solo perché è un giorno importante, ma vedi che non succeda più- disse Daniel, alzando gli occhi verso la figlia.

- Si, padre- disse Herm, con un piccolo sorriso.

Dopo aver finito di mangiare, Hermione, dopo aver chiesto il permesso di alzarsi ai genitori, corse subito in camera sua per sistemare le ultime cose nel baule e prender il proprio gatto, Moonlight, che la sua madrina le aveva regalato il mese prima, quando erano andati a Diagon Alley per comprare la sua bacchetta e i libri per la scuola.
 
- Hermione, scendi che dobbiamo andare alla stazione- disse il padre, interrompendo il ricordo della ragazza. –Lascia il baule lì, ci penseranno gli elfi-
 - Si, padre. Sto scendendo. –disse Hermione, dando un’ultima occhiata a quella che era la sua stanza, prima di chiudere per l’ultima volta la porta.

Scese le scale, ritrovandosi davanti i genitori e la sua elfa domestica, nel salone.

- Ciao Lilith- disse Herm stropicciando la testa della piccola elfa – ci vedremmo a Natale. –

-Arrivederci, signorina- disse Lilith con un sorriso.

-Hermione Granger, quante volte te lo devo dire che questo “affetto” verso un essere inferiore, non è accettabile per una ragazza della tua classe sociale- disse il padre con sdegno.

Prima che Hermione potesse dire qualcosa, Jean si intromise, dicendo che dovevano sbrigarsi a smaterealizzarsi alla stazione.

Hermione subito si ricompose, prendendo Moonlight, che si era fatto un giro per il salone, in braccio e prendendo la mano della madre per avvicinarsi a lei e al padre. Poco dopo, si smaterealizzarono.

  
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