Torno in volo da te, rondine che rientra nel nido e là ritrova la gioia luminosa del ritorno, il riposo dal viaggio in mezzo al vento.
E l’inverno imminente, la stagione delle lacrime, sarà primavera perché verrò da te, ancora e ancora, al principio del giorno, alla fine del mattino, e quando morirà la luce perdendosi nella sera.
Tutte le volte busserò alla porta: aprirai, e un sorriso d’infinito sboccerà come fiore tra le foglie: mi svelerà un segreto paradiso…
A scortarmi sarai Tu, radioso
Angelo del Destino, mai vinto dall’oltraggio dell’assedio né dall’aspra furia della battaglia…