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Autore: Shimba97    16/11/2015    1 recensioni
-no camilla non mi lasciare.. io ti amo-
Genere: Drammatico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Camilla Baudino, Gaetano Berardi, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'La storia di Pap. due cuori uniti'
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Passarono circa 3 mesi da quella litigata. Camilla non aveva avuto più contatti con Renzo se non per Livietta. Non si parlavano proprio, due sconosciuti.
Quel giorno però dovettero fare una tregua. Carmen era in travaglio e Renzo era nel caos più assoluto.
- Papà tranquillo andrà tutto bene!- cercò di parlare Livietta, seguendo suo padre avanti e indietro per il corridoio.
Erano presenti tutti, escluso Camilla. Era un'assenza pesante per Renzo, ma capii subito il motivo.
Il chirurgo aveva appena comunicato che Carmen doveva essere sottoposta al cesario, perchè non era possibile il parto naturale.
Renzo sbiancò all'improvviso, appoggiandosi a suo malgrado a Gaetano, che era presente.
- Oddio mi sento male..- aveva detto.
- Ma no Renzo, andrà tutto bene, tuo figlio e Carmen staranno bene, dai su- disse Gaetano sorreggendolo.
Dopo circa 2 ore finalmente una nuova vita venne al mondo. Lorenzo Ferrero era nato un giorno d'estate dopo un parto travagliato.
Renzo corse subito nella camera neonatale per vederlo.
Quando lo vide si commosse, abbracciando la figlia.
Gaetano stava un pò in disparte, lasciando spazio a Renzo e a Livietta.
Quel bambino era identico a Renzo, gli occhioni azzurri, capelli neri e la fisionomia sua.
Sperava davvero che anche sua figlia sarebbe stata un pò somigliante a lui.
Sorrise a quel pensiero.
Mancavano 4 mesi, e si sarebbe ritrovato nella stessa posizione di Renzo. In ansia per il travaglio della sua Camilla.
Decise di tornare a casa, dicendo a Livietta che sarebbe tornato il giorno dopo.
Quando tornò a casa la prima cosa che si accorse fu la culla nuova di zecca nella stanza degli ospiti, comprata da lui stesso, e accanto Camilla che sistemava i piccoli cuscini.
- Ehi amore!- esclamò lui andandole incontro.
- Ehi.. - disse dolcemente.
- Come stanno le mie donne?- disse baciandola e baciando la sua pancia rotondetta.
Camilla rise - ha cominciato a dare calci.. Ho dormito poco stanotte..- sussurrò accarezzandosi la pancia.
A Gaetano vennero gli occhi lucidi, la sua bambina stava crescendo molto velocemente.
L'abbracciò delicatamente baciandole il collo, azione che lei adorava.
Quel momento fu interrotto dallo squillo del cellulare di lei.
- Livietta- sospirò- pronto?-
- Ciao mamma come stai?- disse l'altra voce al telefono.
- Tutto bene amore, e tu? Come stai?-
- Benissimo! Mio fratello è bellissimo, è identico a papà!- esclamò la ragazza.
Camilla sospirò pesantemente.
- Scusa mamma non dovevo.. Scusami!- disse mortificata lei.
- Ma no amore, non fa niente, oggi andrò a fare visita a Carmen e farle gli auguri- disse dolcemente.
- Vuoi che ci siamo anche io e Gaetano?-
- No amore grazie.. Voglio andarci sola..-
- Come vuoi.. Ma cambiando discorso.. La mia sorellina come sta?- disse elettrizzata.
- Sta benone, ha cominciato a scalciare- disse Camilla più sollevata.
- OH MA CHE BELLO!!!- Camilla dovette allontanare il cellulare dall'orecchio per le urla di sua figlia.
- Amore mi fai diventare sorda!- disse lei ridendo facendo ridere anche Gaetano.
La telefonata durò abbastanza, e dopo essersi informate a vicenda sulle news familiari la telefonata finì.
- Camilla davvero, non sei obbligata ad andare- disse Gaetano poggiando le mani sulle sue spalle.
- Amore, non è un obbligo. Una madre capisce quando deve mettere da parte l'orgoglio- detto questo si avviò in camera per prendere la borsa- e tu piuttosto, ordina la cena che sto morendo di fame!-
- Ma sono le 4 del pomeriggio!-
- Caro mio vicequestore in ferie, sono una donna incinta, e ho tante voglie! Ed una di queste è mangiare gelato con cioccolato, panna e fragole.- disse mettondogli le braccia intorno al collo.
- Una delle tante?- deglutì lui.
- Si, una delle tante- poi avvicinandosi al suo orecchio sussurrò- e poi ho un'altra voglia, sempre presente, ma di questo ne parliamo dopo- gli soffiò.
Gaetano rabbrividì, sapeva di quale voglia si trattava.
Camilla lo lasciò là, ancora stordito da quella rivelazione bollente. Non si sarebbe mai abituato all'idea.
[...]
Arrivata all'ospedale chiese informazioni.
- Mi scusi, potrebbe dirmi dove si trova il reparto maternità?-
- Secondo piano in fondo a destra, camera 45- le rispose una voce maschile molto familiare dietro le sue spalle.
Camilla si girò e si ritrovò davanti Renzo.
- Ciao- disse lui.
- Ciao-
- Ti accompagno da Carmen-
- No grazie faccio da sola-
- Devo andare anche io da lei. Quindi mi devi sopportare.-
Entrambi entrarono nell'ascensore in perfetto silenzio.
Quando uscirono si diressero entrambi nella camera numero 45.
- Voglio parlare da sola con Carmen, tu resti qui- disse Carmen trafiggendolo con lo sguardo.
- Almeno qui tu non puoi darmi ordini, il figlio è mio e decido io se tu puoi stare o no con Carmen-
- Bene, allora chiedi il permesso a Carmen, perchè se ci sei tu io me ne vado-
Renzo entrò in camera vistosamente irritato da quel comportamento, parlando con Carmen ad un tono di voce bassissimo.
Camilla vide Carmen eccannare di farla entrare e subito dopo la falcata di Renzo verso di lei molto infuriato.
 - Prego, vai pure- disse a denti stretti.
 Camilla non rispose, gli mandò solamente un'occhiata eloquente. Chiuse la porta dietro di sè e si avvicinò al letto di Carmen.
- Ciao Camilla, non credevo che saresti venuta- sorrise Carmen ancora un pò debole.
 - Certo che sarei venuta. Solidarietà femminile.- sorrise lei.
 - Camilla io ti chiedo scusa. Non parlo nei confronti di Renzo perchè non devo immischiarvi tra voi due, ma io ti chiedo davvero scusa. È tutta colpa mia.. Il bambino, il tradimento..-
 Camilla la interruppe- Carmen, il tradimento si compie in due, e sono sicura che se tu non fossi rimasta incinta Renzo non mi avrebbe mai detto di avermi tradito di nuovo, ed avrei continuato a vivere all'oscuro di tutto, mentre io ormai amavo un altro uomo. Ma non riuscivo a lasciare il marito con cui avevo creato una famiglia, mi sembrava ingiusto.. Mentre a lui a poco è importato- disse Camilla guardandola negli occhi.
 Carmen abbassò lo sguardo perchè non riusciva a sostenere quello di Camilla, così profondo e penetrante.
 - Ma adesso basta parlare di questo ok?- disse incerta Carmen- e tu? Sei al quinto mese se non sbaglio-
 - Si esatto- sorrise toccandosi la pancia- è una femmina-
 - Congratulazioni a te e a Gaetano!- esclamò Carmen sorridendo- avete già in mente dei nomi?-
 - Qualcuno.. Sofia è quello che preferiamo entrambi- disse Camilla sorridendo.
 Continuarono a chiaccherare per altri 15 minuti, poi Camilla dovette andarsene perchè l'orario delle visite era finito.
 - Camilla-
 - Si?- rispose girandosi davanti alla porta.
 - Se vuoi Lorenzo è al piano superiore in reparto neonatale- disse titubante.
 Camilla sorrise e disse- vado a vederlo. Buona convalescenza-
 Subito dopo uscì dalla porta ritrovandosi davanti Renzo.
 - Ti accompagno di sotto.-
 - No, devo andare sopra.-
 - Perchè?- domandò lui perplesso.
 - Vorrei vedere vostro figlio-
 Renzo rimase spiazzato e sorpreso da quella risposta ma cercò di non darlo a vedere.
 - Te l'ha detto Carmen vero?-
 - Anche se non me l'avesse detto ci sarei andata comunque-
 Renzo sospirò e poi la guardò fissa negli occhi - Perchè fai questo Camilla?-
 - Perchè una creatura innocente non deve pagare gli errori commessi da suo padre-
 Renzo non abbassò lo sguardo, anzi, rimase a fissarla negli occhi. Lei a quel punto incatenò gli occhi coi suoi- sarà meglio andare-
 Detto ciò i due si incamminarono verso l'ascensore.
 Salirono al piano superiore e si diressero nel reparto nascite, arrivarono davanti al vetro. Camilla lo riconobbe subito: era identico a Renzo.
 Riuscì a malapena a trattenere le lacrime che minacciavano di uscire.
 - Camilla stai bene?- domandò Renzo vedendo Camilla con una faccia strana.
 - Mh mh- riuscì solo a dire lei- è identico a te-
 - Lo so-
 Camilla si girò dall'altra parte dando le spalle al vetro, e cominciando a camminare per scappare da quel reparto.
 - Camilla aspetta!- sentì Renzo urlare.
 Ma lei non si fermò, anzi, camminò più veloce.
 Stava per raggiungere l'uscita quando una mano le bloccò il polso.
 - Camilla!- esclamò Renzo con il fiatone.
 - Renzo lasciami per favore- stava per piangere, lo sentiva.
 - No Camilla, parlami ti prego!-
 - Lasciami!- e stavolta le lacrime cominciarono a scendere.
 Camilla cercò di divincolarsi ma sapeva che Renzo aveva il doppio della sua forza.
 Renzo la bloccò al muro e incrociò i loro occhi.
 - Puoi odiarmi Camilla, lo accetterò. Mi sono comportato da stronzo e ho pagato per questo. Ho perso te e Livietta. Ho perso te.- continuò- tutto quello che mi hai detto 3 mesi fa io l'ho accettato, perchè avevi ragione. Ti ho lasciato tutto lo spazio che serviva. Ho visto Livietta quando ho potuto ma quello che mi mancava davvero eri tu. Camilla sappi che anche se ho combinato un disastro e non stiamo più insieme io ti amerò sempre, anche se adesso stai con il.. con Gaetano, e aspetti un figlio da lui- disse con una serietà che Camilla si spaventò.
 Continuava a piangere lei ma stavolta lo guardava negli occhi, erano a pochi centimentri di distanza e nessuno dei due voleva muoversi.
 Subito dopo Camilla lo abbracciò singhiozzando e sentì le mani di Renzo stringerla. Era una stranissima sensazione essere tra le braccia dell'ex marito, ma in quel momento aveva bisogno di lui. Non di Gaetano o di altri, ma di lui, l'uomo che l'aveva distrutta annunciandogli di averla tradita e di aspettare un figlio non da lei.
 Dopo qualche minuto finalmente Camilla si calmò e sciolse l'abbraccio. Gli occhi di entrambi brillavano di luce diversa da quella di pochi minuti prima.
- Sono perdonato?- chiese serio.
 - Si, lo sei..- disse Camilla asciugandosi le lacrime- ma sono ancora ferita, profondamente..-
 - Lo so.. Prenditi tutto il tempo che vuoi- disse lui lasciandole vie di fuga.
 Camilla prese un lungo respiro- Come si chiama?-
 - Lorenzo-
 - Mmm.. Lorenzo Ferrero.. Suona bene..-
 - Abbastanza.. E tu? Sai di che sesso è?-
 - È.. Una bambina..-
 A Renzo vennero gli occhi lucidi, il suo sogno era avere un'altra figlia da Camilla.
 - Hai.. Avete qualche nome che preferite?- disse tossendo leggermente per riprendersi.
 - Si, Sofia-
 - Bellissimo nome- sorrise lui.
 - Già..-
 - Sofia Berardi.. Suona bene..-
 - Si, molto..- rise dolcemente al nome della sua bambina col cognome di Gaetano.
 - Ti.. Ti va di tornare da Lorenzo?-
 - Certo..- sorrise.
 E subito dopo si incamminarono di nuovo nel reparto nascite.

[...]
 Erano passate le sei ed ormai Camilla era di ritorno a casa. Era stata una giornata dura, ma finalmente era più tranquilla.
 Spense la macchina e si avviò verso casa.
 - Amore sono a..-si interruppe quando vide tutta la casa spenta e tantissime candele accese a terra che formavano un sentiero.
 Seguì la linea delle candele arrivando in camera da letto ma non trovò nessuno. Si girò intorno e trovò sul letto una lettera:

 Amore mio, non sono un tipo molto romantico ma ci tenevo davvero a scriverti queste parole.
 Tra qualche mese mi renderai l'uomo più felice del pianeta, diventerò padre di nostra figlia!
 Fino a qualche mese fa non esistevamo io e te insieme, e adesso diventeremo un noi!
 Sei l'amore della mia vita, ti amo da impazzire, e non vedo l'ora di creare la nostra famiglia.
 P.s girati adesso.
 Gaetano


 Camilla si girò ancora commossa e trovò Gaetano con una rosa rossa in mano che si avvicinava lentamente a lei.
 Camilla si mise le mani sulla bocca per lo stupore e si avvicinò a lui.
 - Camilla- disse dandole la rosa- mi hai reso il padre più felice del mondo dicendomi che sarei diventato padre di nuovo, vuoi rendermi l'uomo più felice del mondo sposandomi? Camilla Baudino vuoi diventare mia moglie?- domandò visibilmente emozionato mettendosi in ginocchio e aprendo la scatolina con l'anello?
- Oddio..- si commosse- Si Gaetano, voglio diventare tua moglie!-
 Gaetano le mise l'anello al dito e la baciò con una felicità immensa.
Fu il bacio più bello di tutti, pieno di amore e di cosapevolezza di quello che stava per accadere: stavano per diventare marito e moglie e anche genitori di loro figlia.
- Credo che questo sia il bentornato a casa più bello di tutti in questi mesi- disse Camilla con le lacrime agli occhi.
- Oh Camilla amore mio..- le diede un altro piccolo bacio- mi hai reso un uomo migliore e un padre migliore.. Con Tommy mi hai dato la forza di fare il genitore, e adesso con nostra figlia non sbaglierò..- le diede un altro piccolo bacio.
- Sapevi fare il padre, solo che non te ne rendevi conto.. Io non ho fatto nulla Gaetano.. Hai fatto tutto da solo- sussurrò Camilla dandogli un altro bacio dolcemente.
- Voglio fare l'amore con te Camilla- sussurrò a due centimetri da lei.
- E cosa penserà nostra figlia? Vedi che adesso sente- rise dolcemente.
- Beh, Sofia capirà che ha due genitori che si amano- sorrise.
- Sofia? Allora è proprio questo il nome che vuoi darle?- domandò commossa.
- Si.. Sempre se tu sei d'accordo-
- Mille volte si!!-
Gaetano si fermò e la guardò profondamente.
- Gaetano, c'è qualcosa che non va?- disse improvvisamente Camilla preoccupata.
- Ti ricordi quel giorno all'ospedale dopo il tuo incidente?-
- Mh mh..-
- Tu mi facesti una domanda-
- Più che una domanda era un'affermazione- disse sorridendo.
- A cosa ti riferivi Camilla?-
- Mi riferivo a questo, a noi- sussurrò felice- la mia domanda era: vuoi passare il resto della nostra vita con me e formare una famiglia?- una lacrima le cadde in viso.
- Ed io risposi "mille volte si"- sorrise asciugandole il viso.
- Ed adesso questa domanda è diventata superflua, perchè non c'è stato neanche il bisogno di domandartela- si commosse Camilla.
- Shhh.. - l'abbracciò Gaetano- adesso siamo noi tre contro il mondo Camilla- la baciò.
Un bacio leggero e pieno di promesse il loro, sapevano che ormai nulla li avrebbe divisi, che sarebbero stati per sempre uniti fino alla fine.
Fecero l'amore ancora e ancora, per marchiarsi sulla pelle che quello non era solo un sogno, era il loro sogno diventato realtà.
[...]
Si sposarono qualche mese dopo, dopo il divorzio consensuale con Renzo, che aveva accettato il loro matrimonio quasi subito, sapendo che Camilla era felice ormai, anche senza di lui, ma poco importava.
Camilla entrò in comune con il vestito bianco, delicato, con un leggero pizzo e il velo, lo scollo  a fascia e un sorriso che brillava più del suo bouquet.
Erano presenti tutti: Renzo con Carmen e Lorenzo, Livietta e George, Tommy e Eva, anche se non impazziva all'idea di vedere il suo ex marito all'altare, Amedeo senza Andreina, che li aveva lasciati da poco,  e tutti i colleghi: Torre e la Lucinona, la professoressa Ronco, e anche quel vicepreside così antipatico, Pellegrini. E infine, ma non meno importante, anzi, la loro piccola, Sofia, nel seggiolone accanto alla sorella. Aveva gli occhi del padre di un azzurro chiaro e i capelli castani e ricci della madre.
Cominciò a risuonare nell'aria la marcia nunziale, e Camilla, accompagnata da Amedeo, camminava dritta verso il suo sposo, vestito con un elegantissimo smoking e il classico fiore attaccato alla giacca.
Arrivata al cospetto del sindaco e accanto a Gaetano cominciò la classica cerimonia.
- Vuoi tu Gaetano Berardi prendere la qui presente, Camilla Baudino, come tua legittima sposa? Per amarla e onorarla nella gioia e nel dolore, in ricchezza e povertà, in salute e in malattia, finchè morte non vi separi?-
- Si lo voglio- disse tutto d'un colpo Gaetano guardandola negli occhi.
- E tu, Camilla Baudino, vuoi prendere il qui presente, Gaetano Berardi, come tuo legittimo sposo? Per amarlo e onorarlo nella gioia e nel dolore, in ricchezza e povertà, in salute e in malattia, finchè morte non vi separi?-
- Si, lo voglio- disse con la voce incrinata Camilla guardandolo negli occhi.
Il sindaco sorrise e disse- allora vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa- disse guardando Gaetano.
Gaetano le alzò il velo e la baciò sotto gli applausi della gente presente.
Erano finalmente pronti per vivere la loro storia d'amore.


Salve a tutti gente! E siamo arrivati alla conclusione di questa storia! E' stata la seconda storia che ho scritto, ed è entrata particolarmente nel mio cuore.. Non credevo di riuscire a scrivere una long, ma neanche una one shot.. xD
E' nata per gioco, in un periodo di enorme stress e con tante idee per la testa, riuscendo con tutti i miei impegni a portarla a termine :)
Mi scuso per la mia scrittura ancora immatura, ho cominciato da poco.. Ma scrivere è diventato per me uno sfogo da cui puoi riemergere, un mondo che puoi crearti senza i problemi quotidiani..
Ringrazio tutti i lettori silenziosi e i recensori! Vi ringrazio di cuore! GRAZIE!
Sperando di riuscire a scrivere qualcos'altro anche non di Pap, vi saluto e vi auguro una buona giornata!
A presto! ;)
   
 
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