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Autore: manubibi    17/11/2015    1 recensioni
Si è detto che questa è l'ultima volta. L'ultima volta, pensa con un cenno di assenso a sé stesso, addirittura con un cipiglio deciso mentre una delle sue mani ancora inesperte per azioni come questa scorre diretta nei suoi pantaloni, senza cerimonie, senza stimolarsi. Deve essere veloce, perché non vuole che Gou lo veda così. Incest, one-sided Gou/Rin, NSFW.
Genere: Erotico, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Gou Matsuoka, Rin Matsuoka
Note: Lime | Avvertimenti: Incest
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Si è detto che questa è l'ultima volta. L'ultima volta, pensa con un cenno di assenso a sé stesso, addirittura con un cipiglio deciso mentre una delle sue mani ancora inesperte per azioni come questa scorre diretta nei suoi pantaloni, senza cerimonie, senza stimolarsi. Deve essere veloce, perché non vuole che Gou lo veda così.
Si giustifica pensando che non è tutta colpa sua, dopotutto. A volte torna a casa, magari stanco per la giornata a scuola, inizia a fare i compiti e poi ogni tanto passa davanti alla loro cameretta per andare in bagno. Non è colpa sua se Gou è abituata a lasciare sempre la porta socchiusa anche quando fa certe cose. Non è colpa sua se non può fare a meno di fissarla, a volte, mentre passa di lì e si blocca perché lei si sta infilando le dita fra le gambe, dal momento in cui addirittura l'aveva vista scostarsi le mutandine da quel posto lì (le bambine la chiamavano 'farfallina', ma lui non l'ha mai vista, ancora, ma ha studiato anatomia a scuola ed è abbastanza certo che non ci siano farfalle da nessuna parte) per poi strofinare le dita esplorandosi, inarcandosi e scavando con i talloni nel materasso. Qualcosa gli dice che dovrebbe distogliere lo sguardo e fare finta che non sia successo, come la prima volta, ma non ci riesce mai.
È sempre così carina, quando lo fa, con le gote tutte rosse e le labbra appena aperte, il petto ancora piuttosto piatto che si alza e abbassa rapidamente, silenziosa. Non sa perché lo faccia, ma sicuramente la fa stare bene.
Eppure è sua sorella. Non dovrebbe guardare sua sorella che fa quelle cose, si dice. Non sa nemmeno spiegarsi perché, eppure sembra qualcosa che non dovrebbe guardare, qualcosa che è tutta di Gou, qualcosa di cui si dovrebbe vergognare. Le prime volte non sapeva nemmeno perché al vederla strofinare la mano fra le proprie gambe provava una sensazione strana fra le proprie. Sapeva solo che, quando si toccava lì in mezzo, preoccupato, per sapere cosa stava succedendo, si sentiva duro, e ciò che veniva poi era disagio mentre anche lui si strofinava per calmare quella sensazione bizzarra, spaventosa addirittura, eppure più toccava e più quel ribollire dentro di lui aumentava. Avrebbe smesso subito se in qualche modo il suo pisello non gli chiedesse allo stesso tempo di continuare.
E lui si infilava le mani dentro ai pantaloni per raggiungerlo meglio, per stringere le dita attorno ad esso in silenzio, muovendo la propria mano piccola mentre guardava Gou respirare sempre più forte, tendersi sempre di più, muovere il bacino, le dita in movimenti rotatori mentre le sue gambe si aprivano docilmente alla propria stessa invasione. Come oggi. Oggi, in una calda giornata d'Estate, Rin si appoggia allo stipite, con le dita strette attorno al suo cazzo da adolescente. Ora è più consapevole di cosa sia il sesso, di cosa sia l'incesto, del perché non dovrebbe, eppure continua a farlo, col cuore che cavalca nel petto perché sa bene che tutto questo è sbagliato. Eppure è quasi un rituale, Gou ha ancora l'abitudine di lasciare uno spiraglio aperto per far passare l'aria - apparentemente odia aprire le finestre quando fa queste cose perché teme che qualcuno fuori possa guardare.
O forse sa tutto.
In ogni caso, Rin preme il palmo della propria mano sulla bocca, per evitare di gemere, per ricordarsi che non dovrebbe masturbarsi guardando la sua sorellina che viene con un sospiro, irrigidendosi per poi lasciarsi andare rilassata, il respiro rapido e un sorriso beato sul viso.
Rin non viene mai guardandola, eppure oggi non riesce a trattenersi. È così bella, i suoi capezzoli spuntano appena da sotto la T-shirt, ed il suo viso è tenero e bellissimo mentre ansima. E poi, per la prima volta praticamente da anni, la sente gemere di piacere. Il suono è ciò che gli scava dentro improvvisamente, spingendolo oltre il limite, facendogli sporcare le mutande e i pantaloni. Il respiro gli si mozza in gola quando guarda giù, con una smorfia. Si ritrae, bisbigliando una parolaccia, prima di dirigersi verso il bagno tutto rosso, pieno di vergogna. Meno male ha imparato a lavarsi i vestiti da solo, così la mamma non saprà mai cos'è successo. Mentre si infila sotto la doccia, si guarda fra le gambe con una espressione quasi arrabbiata, come se fosse colpa del suo penese Rin prova attrazione per sua sorella. L'acqua scorre sul suo viso, Rin chiude gli occhi.
"È l'ultima volta," bisbiglia a sé stesso. Anche oggi.

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per il miniset moleskine di mmom_italia, prompt #1 "almeno 500 parole", e Incest per la Badwrong Week 3 @ maridichallenge
   
 
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