Fumetti/Cartoni europei > Winx
Segui la storia  |       
Autore: Butterflix2002    19/11/2015    1 recensioni
"Detestavo vederla così.
Volevo che suonasse una delle sue sinfonie più belle e felici.
Avrebbe voluto pure lei, ma a volte credo che dobbiamo affidarci al dolore."
Cosa sarebbe successo se nel venticinquesimo episodio della settima stagione sia Orlando che Riven fossero tornati ad Alfea da Musa? Quale nota del suo cuore seguirà la fata della musica?
MusaxOrlando/MusaxRiven
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Musa, Riven, Tecna, Un po' tutti, Winx
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Siamo così, siamo nati per risplendere
C’è più magia, quando voliamo insieme
Sognava con te, questo giorno ora è qui
Le mani su e il cuore fra le stelle”
(Magnifiche Winx)
Orlando:
Solo Dio poteva sapere quanto era bella. 
Stava ballando sulle sue note, da sola.
Da sola nel senso che c’erano solo degli Animali Fatati a farle compagnia.
Tutte le altre fate erano con i loro presuppongo ragazzi.
Mi sentivo a disagio, erano tutti così diversi da me.
E poi, avevano una monotonia nel vestirsi, erano quasi completamenti identici fra loro.
Ma lei … lei no. Lei restava unica.
Quella frangetta le stava d’incanto. Per non parlare dei vari gioielli.
Ai miei tempi avrebbero ucciso per averli. Io invece ucciderei per avere lei.
Mentre danzava fingeva un sorriso. Era evidente che non fosse reale, o almeno secondo me.
Si muoveva magnificamente … Vi sfido a trovare una fata come lei che sappia ballare, cantare, suonare e recitare così bene da togliervi il fiato.
La guardavo. Non facevo altro. Oltre a sorridere, s’intende.
Ma sembrava davvero che dentro stesse per scoppiare.
Dovevo aiutarla.
Ho inspirato profondamente e mi sono diretto piano piano.
Arrivare è stato un po’ difficoltoso. Troppa gente … troppi animali … troppa tensione.
Nel frattempo lei continuava a seguire il suo canto, accompagnata da un simpatico magilupo che le saltellava attorno. Lei gli sorrideva.
Poi mi guardò.
E io giuro, sarei crollato subito in quell’istante.
Era sbalordita penso.
Mi ha guardato entusiasta.
Poi è corsa ad abbracciarmi.
Mi stringeva.
E lo giuro, sarei voluto rimanere così per sempre.
Era un po’ sudata, e infatti dopo un po’ si è sentita in imbarazzo.
Avrei voluto dirle che era stupenda, ma oramai ero andato in tilt già da un po’.
Musa:
Ero strafelice di rivederlo! Pensavo che non ci saremmo incontrati mai più.
Sorrideva in un modo dolcissimo.
Sì, eravamo in imbarazzo entrambi.
Mi sono staccata, e non sapendo cosa dire gli ho chiesto la prima cosa che mi è venuta in mente:
-Orlando!! Che ci fai qui??-
-Musa … *arrossisce* Sai … La tua preside ha notato che forse ti saresti divertita di più anche con qualche amico umano, e così con un incantesimo, mi ha portato qui.-
Mi sono girata verso Faragonda.
Ci stava già guardando, e mi sorrise.
Uh, che figura …!
Anche io le ho sorriso, poi mi sono voltata verso Orlando.
Era davvero carino.
Mi sono sistemata un po’ i capelli e ho cercato lo sguardo delle altre.
Erano tutte troppo prese a farsi belle con il ragazzo.
Non le critico, certo. Ma da quando è iniziata la festa mi hanno sempre lasciata sola … Non ci siamo mai scambiate nemmeno una parola.
Ero delusa.
Ma per fortuna c’era Orlando.
Orlando … che nome melodioso.
Ho notato che aveva portato con sé la sua chitarra.
Che idea! Perché non cantare?
Gliel’ho proposto immediatamente.
-Ehi, Orlando. Ti va di cantare?-
-Cantare cosa?-
-La tua canzone, quella delle fate.-
-Ti va davvero?!?-
-Se non mi andasse non te l’avrei chiesto, no?? Vieni!!-
Orlando:
E mi ha preso per mano.
Correva entusiasta verso una meta.
Era davvero bellissimo vederla così allegra.
Dopo un po’, capii che stavo sembrando troppo un tipo incantato.
Dovevo tornare in me.
Ma in me ora c’era solo lei.
Ci siamo seduti all’interno di una delle torri di Alfea.
-Sai- disse malinconica. –Questo è il posto in cui solitamente mi reco quando sono un po’ giù, o quando voglio semplicemente stare da sola. La maggior parte delle volte racconto a mia mamma quello che mi succede, e quello che mi turba. Diciamo che questa torre è una specie di casa per me-
-E mi permetti davvero di entrare in luogo così importante?-
-Ma certo!-
Lì, le è scappata una risata. Si capiva benissimo che era forzata.
-Musa … Cosa è che ti turba?-
-Io??? Ma io sono felicissima, guardami!-  sorrideva.
Ma ormai sapevo tutto. L’ho guardata con disapprovo.
Detestavo vederla così.
Volevo che suonasse una delle sue sinfonie più belle e felici.
Avrebbe voluto pure lei, ma a volte credo che dobbiamo affidarci al dolore.
Musa:
Subito dopo, sono scoppiata a piangere.
Non capisco perché mi è preso, so solo che è successo.
Ci ho riflettuto.
“Cosa è che ti turba?”.
Tutto.
Mi mancano le mie amiche.
Mi manca mio padre.
Mi manca mia madre.
Mi manca Riven.
Se n’era andato senza un valido motivo. Non può nemmeno immaginare quanto ci sto male.
Era l’amore della mia vita.
Era solo uno str****, mi ripetevo.
Eppure mentre lo facevo mi brillavano sempre gli occhi.
Mi manca la mia vita.
Lo so, potrei sembrare strana e lunatica, ma a volte mi sembra davvero di essere già morta dentro.
La mia musica non era più la stessa.
Orlando mi guardava con quegli occhi pieni di bontà …
Una bontà che io avevo perso …
Mi sono affacciata.
Guardavo le mie amiche Winx.
Forse ho già tutto, ma tutto questo a volte non mi basta.
Perché non ti abbraccia mai nessuno quando ne hai bisogno???
Piangevo.
Stavo esagerando, ma non riuscivo a fermarmi.
Sono crollata a terra.
Si è avvicinato a me, e mi ha abbracciata.
-Non piangere … sei tanto più bella quando sorridi-
Mi ha accarezzata la guancia piano piano, asciugandomi qualche lacrima.
-Che è successo?-
Gli ho spiegato tutto, tranne il fatto di Riven, ovvio.
Ha annuito.
Inizialmente non ha aggiunto niente, ma a volte un solo sguardo può dire molto più di quello che possono fare le parole.
-Musa, ci sono io-
Gli brillavano gli occhi.
Mi ha preso le mani.
Io lo guardavo, e mi sono riscese altre lacrime.
Mi sentivo meglio con lui.
-Sai, forse la musica a volte è ciò che più può aiutarci- detto così, prese la sua chitarra, l’accordò un attimo, si sistemò un po’ e iniziò a suonare.
Abbiamo cantato insieme.
“Chi siete voi, creature alate?
Chi siete? Chi siete?
Siete delle fate”
Cantando con lui, mi sono sentita subito meglio.
Stavolta, gli occhi mi brillavano per lui.
E il cuore iniziava a farmi brutti scherzi.
Orlando:
Ero davvero emozionato.
Cantare con Musa era un sogno.
Da questo punto in poi, c’è stata un lungo scambio di sguardi.
Poi un miagolio ci ha interrotti.
Era Critty!
-Ciao, Orlando!-
-Cosa???-
Non ci potevo credere. Critty stava parlando!!
Musa sorrise. –Beh … storia lunga! Magari te la spiego più tardi-.
Continuava a sistemarsi i capelli.
Tornai a Critty.
Mi era salita sulle gambe.
Accarezzai il suo morbido pelo … Era così soffice.
-Mi sei mancata davvero tanto, Critty.-
Ed ecco un super-iper-mega-grosso sbaglio.
A Critty ho detto che mi era mancata e a Musa niente.
Dio, che stupido che sono!
Ma ero ancora in tempo.
-Mi sei mancata pure tu, Musa-
È arrossita.
Era davvero irresistibile e adorabile.
Pure Critty.
Ma Musa era il Paradiso.
Critty mi faceva le fusa, e ho capito che dovevo rimettermi a suonare.
Musa, con un suo incantesimo, ha fatto apparire anche la sua di chitarra.
Era color viola, piena di “adesivi”, così mi ha detto che si chiamano.
Abbiamo suonato insieme.
Anche Critty era rimasta entusiasta.
-Bravi!!!-
L’abbiamo ringraziata arrossiti tutti e due.
Poi siamo tornati a guardarci, senza dire niente.
E Critty mi sa che mi ha beccato …
-Dai, vi lascio soli piccioncini!-
E lei ridendo:
-Ma quali piccioncini?-
Wow. Ora eravamo definiti dei piccioncini.
Critty se n‘era andata, e noi siamo rimasti in silenzio.
E nel silenzio riconobbe una canzone.
-Orlando!! Ma questa canzone è stupenda!! Andiamo a ballare!!-
Si alzò di scatto, mi ha ripreso per mano, e siamo di nuovo corsi verso la festa.
Mi stavo letteralmente sciogliendo.
Ancora ballare mancava alla lista delle cose fatte assieme a lei.
Magari con un po’ di fortuna, alla prossima ci saremmo dati un bacio.
Cavoli, quanto mi piacerebbe!
Musa:
Era partita una delle mie canzoni preferite, “Solo noi”.
“Guardami, tienimi
Mi sembra di volare
Questo amore
Un passo a due
Mentre tocchiamo le nuvole
Siamo io e te”
La musica mi stava portando.
Riuscivo a sentire tutta me stessa.
Sentivo anche il respiro di Orlando …
Era molto profondo.
Le sue mani erano tese …
I suoi capelli si erano scompigliati …
Ma il suo sorriso era insostituibile.
Emanava quasi più luce di una qualsiasi magia di Stella!
Orlando era un po’ maldestro, ma anche così carino!
Eravamo molto vicini l’un l’altro.
È stata davvero un’esperienza stupenda.
Eravamo noi le stelle che risplendono.
In quei pochi minuti, mi pareva che nel mondo ci fosse solo lui.
In quel momento c’eravamo solo io e Orlando che ballavamo.
Flora e Tecna, finito il ballo, mi abbracciarono.
Si erano preoccupate.
Le altre, insieme agli Specialisti, erano venuti a cercarmi.
Quanto sarò sciocca, mi chiedo!
Erano state davvero carine con me, e io che mi facevo tutti quei problemi …!
-Ragazze, non vorrei rovinare questo momento tanto commovente, ma credo proprio che dovremmo andare ad avvertire gli altri.-
-Giusto, Tecna!-
Aveva Ragione.
Mi sono girata verso Orlando.
Ho sorriso.
Orlando:
Mi ha sorriso.
E il cuore mi batteva più che mai.
 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Winx / Vai alla pagina dell'autore: Butterflix2002