Lenta, bianca, fitta, inesorabile,
tardiva neve dalla mia finestra vedo cadere.
E per quanto gradita al mio cuore essa sia,
risposta io stento a trovare a queste domande:
Dove sei, estate? Forse calde e nuove sorprese
ti stai preparando a donare, le ennesime vacanze con te portando?
Oppure anche stavolta nel tardare tu indugi,
volendo un altro po' d'inverno regalarci?
Di sicuro non so, ma altra pił semplice cosa conosco:
se la tua dolce aria percepivo qualche giorno fa, non di pił,
davvero ora spiegarmi non so tale improvviso cambiamento,
sapresti tu, forse, le idee chiarirmi?
E se dopo una sģ meravigliosa neve
far lentamente capolino ti fosse gradito
credo il mio cuore davvero gioirebbe
poiché tutto tramuta in gioia il tuo sorriso lieve.
NOTA AUTORE: Cari lettori,
dopo un buon numero di settimane ed un po' troppo lavoro (ma, visti i tempi, non č il caso di lamentarsi), sono riuscita a pubblicare di nuovo. Questa poesia, come avrete capito, č stata scritta un po' di tempo fa, e descrive il momento di passaggio tra l'inverno e la primavera. Non so come mai abbia deciso di pubblicarla proprio oggi, visto che la stagione pił fredda č ancora alle porte... forse perché non sono proprio una fan del mese di Novembre e vedere che sta calando la notte alle cinque del pomeriggio mi fa un po' rimpiangere l'estate, ecco. La personificazione delle stagioni č un tema usato e stra-usato, ma mi piaceva l'idea di inserirlo almeno una volta.
Grazie per tutti i vostri preziosissimi consigli. Cercherņ il pił possibile di visitare i profili di quanti hanno appena visitato il mio, anche se andrņ un po' a rilento, visti i vari impegni.
A presto :-)