Videogiochi > Life Is Strange
Ricorda la storia  |      
Autore: Dragon_Iridia    22/11/2015    3 recensioni
(SPOILER se non avete finito il gioco)
-
Max riflette sulla scelta fatta quel girono al faro, con in mano una semplicissima fotografia con un grande potenziale. E vive, vive l'attimo insieme a Chloe, con un grande, grandissimo peso sulle spalle.
Ma in fondo nessun peso è insopportabile se condiviso.
Soprattutto se condiviso con la tua migliore amica e forse, qualcosa di più.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Chloe Price, Max Caulfield
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Si sa, il caso non esiste, non esistono coincidenze, probabilmente non esiste neanche la fortuna.
 
E allora perchè nel giro di una settimana tutto è cambiato? Perchè nel giro di una settimana la mia vita è stata sconvolta e le tre cose che credevo non esistere, si sono verificate?
 
Come posso credere a quello che accade intorno a me?
 
E' davvero accaduto tutto o è solo un'illusione?
 
E' così complicato, dopo tutte quelle realtà alternative terribili, abominevoli.
Ovvio che è reale, che pensieri sciocchi.
 
Ma come può essere fortuna?
 
Come può essere reale?
 
"mh... Max?"
 
Lascio scorrere il tempo prima di rispondere, ancora mi sento invischiata nei pensieri
 
"Dimmi" dico, probabilmente, con poca convinzione
 
"Smettila, lo stai facendo di nuovo, vero?"
 
Si, da quando quel giorno, sulla scogliera con la foto in mano, ho preso una decisione. Da quel momento non ho fatto altro che pensarci.
Come ho potuto farlo?
Com'è possibile che la vita di così tante persone debba essere in mano a una come me?
 
"Max, guardami"
 
I suoi occhi sono così profondi, la chiara luce dell'alba li rende così freddi, di un blu denso e avvolgente. Vibrano, sulle tonalità fredde del blu, eppure sono così caldi, così confortanti. Ricordano l'oceano, il cielo che si riflette sulla superficie dell'acqua.
Non riesco a non fissarli, a non perdere me stessa lì dentro
 
Eccome se la sto guardando.
 
"Max, dimmi qualcosa, mi stai spaventando"
 
Sento adesso le sue mani che stringono le mia braccia e mi scuotono leggermente. Il silenzio delle onde che si infrangono sugli scogli, il profumo della salsedine e la freschezza della roccia umida. E il suo odore, coperto parzialmente dalle sigarette, mi riporta alla realtà.
 
Chloe è viva.
 
Ed è qui, con me.
 
"Io..." sento la mia voce rauca, un soffio impercettibile, e mi schiarisco la gola "E' che non riesco ancora ad accettarlo, ho lasciato morire così tante persone. Mi è stato fatto un dono e l'ho usato per uccidere, Chloe..." sento le lacrime correre agli occhi, prendo una leggera pausa per non cadere nel vortice delle emozioni "io non mi pento di aver strappato quella foto. Non me ne pentirò mai..."
 
"Max..."
 
"No, ascoltami, ti prego" è un momento raro, uno di quelli in cui senti il bisogno di parlare. E lei lo sa, lo vedo in come cerca di non mostrare emozioni, di non interrompermi, perchè probabilmente non mi vedrà così loquace su un argomento simile di nuovo "sai cosa ho pensato quando ho distrutto quella foto? Ho pensato a così tante cose, a quanto fosse bella quella farfalla e quanto fosse simile al colore di tuoi occhi. Che stupidotta romantica sono, vero?" mi lascio fuoriuscire una risata, quando vedo che anche lei sorride scuotendo la testa. "Ho pensato che con un piccolo gesto ho deciso il destino di centinaia di persone. Con un semplice gesto. Quel giorno mi è stato fatto un dono, non so perchè, non so se sia stato un caso, una coincidenza o fortuna. E forse non solo un dono, ma ben due"
 
"Senza saperlo, senza rendermene conto ho rincontrato la persona che dopo anni non vedevo. Non avevo il coraggio di venire a trovarti, di ritornare dopo essermene andata e averti lasciata nel silenzio" Sento le sue mani scorrere sulle mie braccia, lentamente.
 
Mi accarezza i polsi con dolcezza, una delicatezza che sembrerebbe non poter avere una ragazza come lei.
Abbasso lo sguardo per seguirne i movimenti, e perchè forse un po' i suo sguardo mi spaventa.
 
So che non mi giudicherebbe mai, ma sento ugualmente il peso di quello che ho fatto.
 
E lei lo sa.
 
Quando ho strappato quella foto, e osservato il tornado ridurre in pezzi Arcadia Bay, la mia casa, la nostra casa, il nostro passato e le persone che ormai facevano parte irrimediabilmente della mia vita, non sono riuscita a non sentirmi in colpa.
Ho rischiato, decidendo di salvarla, ho rischiato di cadere di nuovo nell'infinta spirale temporale, in un infinito ripetersi di momenti in cui devo aggiustare la situazione.
 
E sono consapevole che come Chloe fosse l'inizio di tutto, probabilmente dovrebbe esserne anche la fine.
 
Ma se non è forse importante il contenuto, in un forziere? La chiave vale tanto più vale il contenuto del forziere stesso. Se Lei fosse solo la chiave?
 
Ho pensato, e in un attimo ho capito che qualsiasi cosa facessi avrei decretato una fine.
 
E ovviamente a ogni fine c'è un nuovo inizio.
 
Probabilmente non tutte le persone sarebbero morte, nessuno avrebbe vissuto quell'infernale settimana. Ma saremo tutti più deboli, più inconsapevoli di quanto, da soli, possiamo muovere il mondo, di quanto ognuno di noi abbia in mano la vita dell'altro.
 
Sento il suo pollice sfiorare la mia guancia, in modo impercettibile. E solo adesso mi rendo conto di avere gli occhi lucidi, e forse aver lasciato sfuggire qualche lacrima.
 
"Max, ascoltami bene, capisco cosa intendi, quello che provi. Anche io mi sento come te, lo sai che io" vede il mio sguardo insospettirsi e si corregge immediatamente, senza spezzare il contatto visivo "anzi, noi siamo la chiave di tutto questo. Senza il nostro incontro non sarebbe mai accaduto niente, e sai che ti dico? A me sta bene così, al di là di tutto quello che è successo me ne fotto altamente."
 
Si ferma, per un secondo impercettibile, le sue spalle si alzano, segno che sta prendendo un respiro più grande degli altri " Segnati questo giorno perchè non ti dirò mai più una cosa del genere, ho il diabete al solo pensiero. Tutto questo casino ci ha fatte conoscere, ci ha fatte arrivare fino a qui, insieme, ci ha fatte diventare un noi. Ho riavuto la mia migliore mica e tanto, tanto di più."
 
Adesso il suo sguardo si è addolcito e mi sorprendo sempre come l'icona di dura ragazza che ho davanti sia in realtà capace di farmi anche tanta tenerezza "Non mi pentirò mai di quello che ho fatto, fino a che avrò la mia Super Max. Chi se ne fotte di quel posto da schifo, è il nostro passato e lì deve restare. Lo possiamo ricostruire o decidere di viaggiare, nessuno ci può fermare e lo sai." adesso si è alzata e avvicinata alla riva del lago. Lasciandomi seduta sulla radice di una quercia possente, che domina il paesaggio. Distende le braccia e continua " Per quanto possa dipendere da me, cercherò di stare lontano dai guai, forse la natura voleva solo avvertirci, voleva dare a te la possibilità di cambiare irrimediabilmente qualcosa, di segnare questi stupidi umani "


" Come se volesse insegnarci che una piccola azione influisce molto più  di quel che crediamo? "  Lascio scorrere lo sguardo sulle foglie striate di colori caldi, che giacciono a terra, per rialzarlo quando le sento muoversi sotto i suoi passi
 
"Forse voleva solo insegnarci il rispetto per quello che ci circonda e quello che abbiamo " Si china, davanti a me, appoggia una mano proprio sotto la mandibola per costringermi ad alzare la testa " Max, ascoltami, non parlo per egoismo, perchè hai deciso di salvare la mia vita. Hai salvato molte più vite di quanto credi, tanti non sono morti in quel disastro, hanno perso tanto, ma hanno anche guadagnato tanto. Hanno una grande consapevolezza sulle spalle, non vivono più spensierati, sanno che devono aiutarsi tra loro, non fare i cazzoni e fottersi a vicenda." termina lasciandosi sfuggire una risatina.
 
"Max..." la sua voce è bassa, delicata e molto più lenta
 
"Rafiki" dico lasciandomi scappare una risatina
 
"Esatto, non credi che abbia ragione?  Max, hai reso felici così tante persone, avresti davvero voluto cancellare tutto? Per quanto alcuni abbiano sofferto e soffriranno, tu non potrai farci niente, continueranno a farlo. Non puoi salvare sempre chiunque abbia bisogno" sorride "Kate, l'hai salvata senza il tuo potere, Max, senza il tuo potere, senza poter scegliere cosa dirle tornando indietro. Sei stata il supereroe che risiede in chiunque. Siamo tutti supereroi se solo ponessimo attenzione a chi ci circonda, ma nessuno lo fa. E tu sei speciale per questo Max" 
 
"Eri SuperMax prima di poter riavvolgere il tempo, eri Super Max anche prima che tutti si accorgessero di quanto sei speciale"
 
Sento le lacrime scorrere sulle guance, dapprima calde e poi fredde, raccogliersi e cadere. Non riuscivo a crederci, la mia vita, solitamente sempre così noiosa, sempre vissuta nell'ombra, si è trasformata dapprima in un sogno e poi in un incubo.
 
Kate ha quasi perso la vita, ha quasi deciso di non valere più abbastanza per vivere.
Ha dimenticato per un attimo tutte le persone che le vogliono bene.
 
E' stato un duro insegnamento per tutti noi, l'affetto a una persona va dimostrato senza guardarla in silenzio e provare pena. Perchè gli stessi che provano pena in silenzio, hanno lo stesso peso di quelli che inferiscono con rabbia e per semplice divertimento.
 
E questa consapevolezza mi ha investito, come un fiume in piena.
 
Come Chloe
 
I suoi occhi sono lucidi, ma un piccolo sorriso si è formato sulle sue labbra.
Da quando abbiamo lasciato Arcadia Bay nelle mani di quella tempesta, il suo sguardo si sofferma spesso su di me. Probabilmente sa come mi sento, quanto sia stata dura quella settimana per me, quanto quel balzare da un momento all'altro mi abbia distrutto.
 
Non ne avevamo mai realmente parlato, forze entrambe dovevamo metabolizzare quello che è successo.
 
Ma io sono così felice di aver incontrato lei.
 
E forse non è un caso che proprio io, tra tutti, abbia ricevuto la possibilità di viaggiare nel tempo. Chissà se altre persone, nel mondo, hanno ricevuto questo dono.
 
Non è un caso che sia stata proprio Chloe, entrando nel bagno, a donarmelo, quel giorno.
 
Non è una coincidenza, la farfalla, i suoi occhi, i capelli, il mondo probabilmente intreccia le nostre vite molto più minuziosamente di quanto possiamo pensare.
 
Forse doveva andare tutto così, la fortuna non esiste, non possiamo salvare tutti, nessuno può salvare nessuno dagli altri.
 
Che sia una fortuna averla qui accanto a me? Beh, sinceramene non me ne curo più di tanto di tutta questa teoria, ho fatto le mie scelte, le persone avranno la possibilità di rincominciare da capo, io rincomincerò da capo.
 
Anzi noi.
 
Ricominceremo, insieme.
 
Le sorrido, comunicandole tacitamente che non sento più un senso di colpa pesante e ansioso. E vedo che capisce da come mi guarda, da come i suoi occhi brillano tranquilli.
 
E dopo sento solo le sue labbra sulle mia, le percepisco bollenti, probabilmente perchè le mie sono gelide. Ed un'unione di sapori, il dolciastro sapore dell'ultima sigaretta, il sapore salato delle lacrime e il suo inconfondibile.
 
E nel silenzio, nel tempo che scorre ma che sembra fermarsi per noi, ci muoviamo, lentamente, l'una nella bocca dell'altra.
 
L'odore dell'erba umida arriva, e mi rendo conto di essere sdraiata, con la schiena poggiata a terra. Sento dei filamenti solleticarmi il collo, ma non ci bado, avendo Chloe appoggiata contro di me, che ancora una volta, conferma con le azioni quello che raramente dice a voce.
 
La sua mano scivola, lentamente, sotto la maglietta, accarezzando la pelle e ricordandomi che non solo è ancora viva, ma è qui, con me.
 
Mi lascio sfuggire un leggero gemito quando abbandona le mie labbra, percependo per un istante un vuoto, subito colmato dai suoi baci sul collo, dietro le orecchie, sulla giugulare e poi sulle clavicole.
La sua mano adesso giocherella con il colletto della maglia e quando le sue dita sfiorano la mia pelle sembrano carboni ardenti.
 
Sento piccoli brividi scorrermi lungo il corpo, quando mi guarda, con le pupille dilatate e gli occhi lucidi.
 
"Quando smetterai di arrossire come i bambini"
 
Per toglierle quel ghigno dalla faccia mi sollevo seduta e la spingo a terra, sull'erba verde.
 
"Chloe!"
 
"scusa Max, ma non è colpa mia se le tue guance si arrossiscono, eh" dice rimettendosi seduta, proprio davanti a me, in modo scomposto "Ma la trovo una cosa terribilmente eccitante"
 
"CHLOE!"
 
 Si lascia scappare un risolino, misto a un ghigno, smettendola solo quando prendo l'iniziativa.
 
Appoggio la mano sulla sua guancia, spostando i capelli blu. Le lascio un attimo per cercare i miei occhi, poi chiudo la distanza tra noi, facendo collidere le labbra.
 
Sento le sue labbra curvarsi, probabilmente sorride soddisfatta e si immerge in uno dei suoi soliti pensieri sconci.
 
Lascio le mie labbra schiudersi, per accogliere la sua lingua, che non si fa pregare, neanche per un attimo
E sento, sento come ci esploriamo a fondo, in ogni piccolo angolo, come se fosse la prima volta.
Le intrecciamo, una vera e propria danza umida, domata solo dalla voglia di sentire l'altro.
 
Lascia uscire un gemito insoddisfatto quando mi stacco lentamente da lei, e come per rivendicare se stessa, stampa un bacio a stampo sonoro sulle mie labbra
 
Ma non mi faccio distrarre.
 
La spingo a terra, facendo pressione sulle sue spalle fino a distenderci entrambe sull'erba verde.
 
Vedo dai suoi occhi che non sa cosa ho intenzione di fare.
 
Aspetta, chiaramente trepidante, mordicchiandosi le labbra in modo distratto.
 
Appoggio le labbra sul suo collo, mentre con l'altra mano le accarezzo leggermente la parte di pelle dietro l'orecchio opposto.
Lentamente cerco un punto particolarmente sensibile, su cui soffermarmi.
Appena trovato sento i suoi muscoli fare un leggero spasmo, una conferma del mio pensiero.
 
E inizio a mordere, afferrare la pelle chiara con i denti e tirarla leggermente.
 
Marchiare, sembra così sciocco e stupido quando lo si legge nei libri.
 
Ma è reale, è vero. È un bisogno che senti per confermare che vi appartenete, che siete vive.
È un modo per dichiararla mia, per imprimermi nel suo corpo, cosi ogni volta che vedrà o qualcuno gli farà notare la macchia sul collo, si ricorderà di me.  Del legame che abbiamo.
 
E forse è semplicemente un modo per giocherellare, per dimostrarle ancora una volta che non sono una bambina, neanche una persona passiva.
 
E evidentemente non le dispiace affatto, sentiti i piccoli suoni che scuotono le sue corde vocali
 
Bacio la chiazza rossastra leggermente annerita e la osservo per un attimo da lontano.
 
"Soddisfatta? No perché lo stai guardando con un'aria compiaciuta, ha la forma che volevi? Eh?"
 
Scuoto la testa e le stampo un bacio sulle labbra
 
"Dove vai, Max"
 
"Dobbiamo tornare, ho i corsi da seguire e tu i tuoi, ricordi? " Le rispondo senza voltarmi indietro, avviandomi verso la sua jeep, ormai piena di ricordi e fedele compagna d'avventura.
 
Faccio per voltarmi quando sento le sue braccia stringermi da dietro e lo schiocco di un bacio sul collo.
Trattengo a stento i brividi, consapevole che Chloe è a conoscenza dei miei punti deboli, e le piace infierire.
 
 E la lascio fare, perché in fondo è piacevole sentirsi al sicuro tra le braccia di qualcuno.
 
Dopodiché mi divincolo dalle sue braccia e con voce severa le dico:
"Chloe, Smetti di fare l'infantile e sali su questo catorcio"
 
La sento trattenere una risata e fingere una voce seria "il catorcio in questione ti ha scarrozzato per tutto il tempo. Rispettalo o ti lascio qua" conclude sbattendo la portiera.
 
Salgo in auto sorridendo, guardo il posto dove eravamo sdraiate fino ad un attimo fa. Poi guardo Chloe sorridente e mi sento più leggera.
 
Senza lasciare lo sguardo dalla strada, poggio la mia mano sulla sua, proprio sul cambio
 
Probabilmente la scelta che ho fatto quel giorno è stata da codardi. Sapevo che ormai Chloe era diventata una costante nella mia vita, una persona di cui non potevo più fare a meno.
 
 Sacrificarla quel giorno avrebbe portato via una parte di me.
Non che non sia accaduto ugualmente, tante persone sono morte, altrettante ferite.
 
Warren è ancora all'ospedale, ricoperto di bruciature, ogni tanto io e Chloe lo andiamo a trovare; è sempre così carino con me.
 
Tanti sono sopravvissuti, molto più di quel che credevo.
 
Tante altre vite si sono spente, tante, troppe.
Anche una sola vita vale molto più di quel che crediamo, è legata inevitabilmente a tante altre. È vero che sono stata io a decidere e a influire sul corso di centinaia di persone, per salvarne una sola.
 
Ma non tutte le vite sono state cancellate
 
E tutto ciò ha cambiato per sempre Arcadia Bay, i suoi abitanti, ignoravano la natura, la sfruttavano. Come i Prescott.
 
Adesso hanno molta più consapevolezza, la stanno abbandonando in tanti, ma rimarrà per sempre la culla del cambiamento, di tutti e per tutti.
 
Sento la mano di Chloe sfilarsi da sotto la mia, voltandomi verso di lei cerco di capire cose stia accadendo. Ha semplicemente tolto la mano per svoltare nel parcheggio del college dove siamo ospitati, noi ed alcuni abitanti di Arcadia Bay, ancora senza casa.
 
Ci hanno permesso di frequentare qualche corso qua e sono riuscita a convincere pure Chloe.
 
Non condividiamo una stanza, io sono con Victoria, Juliet e Dana, non che mi dispiaccia, forse passare intere giornate con una ragazza che mi fissa facendo chissà quali pensieri, non è il massimo.
 
In compenso le sue compagne di stanza non ci sono quasi mai.
 
Ed è lì che mi sta tirando Chloe, ha ripreso la mia mano appena dopo aver parcheggiato, mi ha costretta ad uscire dal lato del guidatore e adesso mi sta tirando per le scale, senza mezzi termini.
 
Ed è quando sento la porta della camera chiudersi, dopo aver controllato che fosse vuota, che smetto di chiedermi se sia stato un caso, una coincidenza o una fortuna. E' tuttora qualcosa, non importa cosa, l'importante è che sia.
 
Sento il legno freddo della porta contro la mia schiena, la sua bocca sulla mia in un bacio umido, quasi famelico.
 
E all'improvviso sento il bisogno di fermare le sue mani, che bollenti, mi alzano la maglietta.
 
"Chloe.." la vedo allontanarsi leggermene da me, mantenendo il contatto fisico  e visivo.
 
Aspetta un mio cenno in silenzio, come ho scoperto non essere molto strano, in situazioni simili "forse non te l'ho mai detto, e sinceramente non mi spiego ancora il perchè. Sei la persona che più mi sta a cuore, che non vorrei mai abbandonare. Per te ho strappato quella foto, al faro. Eppure non ti ho ancora detto quelle due parole"
 
Abbasso lo sguardo, forse inconsapevolmente, forse perchè mi sento in colpa. Lei non aspetta un secondo, e poggiando due dita sotto il mio mento, lo solleva e prende parola "Non mi interessano quelle due parole, non cambiano niente di noi. Sai meglio di me quanto non mi interessino le definizioni, le stupide regole. A me basta quello che mi dimostri con le azioni Max"
 
"Ma io voglio dirlo, voglio che tu lo sappia"
 
"Max tu sei la mia migliore amica, sei l'unica persona che vorrei sempre avere al mio fianco, sei mia, capisci, come tu hai fatto di tutto per rendermi felice e viva, io farò altrettanto"
 
Mi accarezza la guancia e guardandomi negli occhi sussurra "Io non voglio altro che te"
 
Lascio perdere le parole, perchè so già che ha capito cosa avrei voluto dirle, so che ha capito perchè ho fatto tutto questo per lei.
 
E lo rifarei se fosse l'unico modo per portarci qui insieme.
 
Elimino la distanza che si era formata tra noi, un bacio quasi come un sigillo.
Lei afferra i miei fianchi e mi solleva, facendomi scivolare sul legno della porta. Per rimanere in equilibrio allaccio le mie gambe alla sua vita, e mi lascio trasportare.
 
In fondo le cose accadono perchè devono accadere, che sia il caso, coincidenza, fortuna o un premio sudato dalla fatica, accadrà, e non potremo fare niente per evitarlo. Quindi perchè non viverlo?
 
Ed è quello che facciamo e che faremo, vivere.
 
 "E prenderò tutto questo come un 'anche io' " sussurra nell'orecchio prima di adagiarmi con poca delicatezza, come al suo solito, sul letto.
 
 
 
--------------------------------------------------------------------------------------------
E boh, non lo so perchè ho scritto questa os, lo ammetto. Forse volevo dare un futuro alla Pricefield, forse per giustificare il mio bisogni di far vivere Chloe perchè, non accetto la sua morte. Non accetto la morte di quasi nessun personaggio, ma dovrò farmene una ragione prima o poi.
 
Life is Strange mi ispira una quantità di ff che boh, niente prima e forse gli farò vedere la luce, un giorno.
 
Per adesso ho provato con questa, non so cosa sia uscito, quindi  se vi va lasciatemi un parere, una mini recensione o un messaggio su Twitter (@chyside).
Anche se non mi contattate per la ff a me fa piacere, trovare altre persone che conoscono lis è sempre una gioia per me
 
Boh, grazie per essere arrivati fin qui <3
 


 
 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Life Is Strange / Vai alla pagina dell'autore: Dragon_Iridia