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Autore: Jong_Key    24/11/2015    2 recensioni
La vita di Kibum era sempre stata piena di tanti pesciolini, quelli rossi che si tengono nelle grandi bocce di vetro trasparenti. Il rosso a Kibum ricordava la carta della sua tavoletta di cioccolato preferita.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jonghyun, Key
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' un bel colore, il rosso




Rosso.
Rosso, ancora rosso, sempre rosso.
E' un bel colore, il rosso. Dipende dai gusti, ovviamente, ma di solito piace.
Il rosso è attraente, il rosso attira l'attenzione. Per questo è impiegato nei segnali di pericolo o per segnalare le emergenze.
Il rosso è il colore del fuoco, il rosso indica il calore.
In medicina il rosso è usato per indicare le arterie che portano il sangue, pompato dal cuore, dopo essere stato ossigenato dai polmoni.
Il rosso ricorda il Natale.
Al pronto soccorso il codice di accesso rosso significa imminente pericolo di vita, intervento immediato.

A Kim Kibum ora faceva uno strano effetto.
Gli era sempre piaciuto, sin da piccolo, ma ora aveva sviluppato una repulsione, un disgusto, una ripugnanza, verso questo colore.
Kibum aveva dei pesciolini sin da bambino.
La vita di Kibum era sempre stata piena di tanti pesciolini, quelli rossi che si tengono nelle grandi bocce di vetro trasparenti.
La sua era una collezione, se così si può dire, quasi ossessiva.
Ne aveva avuto seicentoquaranta circa.
Pianse molto quando il centoventitreesimo pesciolino finì nel wc di casa sua. Non era il primo ovviamente, ma a quello era particolarmente affezionato.
Il rosso a Kibum ricordava le feste di Natale, che trascorreva con i suoi genitori e i suoi nonni in casa in campagna. Quella grandissima casa in campagna in cui era cresciuto, quella che amava, quella immersa nel verde.
Il rosso a Kibum ricordava la carta della sua tavoletta di cioccolato preferita.
Il rosso rappresenta l'amore, la passione. È considerato inoltre il colore della seduzione per eccellenza.
Il rosso ricordava a Kibum i confetti. Quelli rossi con cui aveva festeggiato la sua laurea in lettere, con tanto di lode.
Gli ricordava il maglione che Jonghyun aveva indossato al loro primo appuntamento. Gli piaceva tanto, quel maglione, così tanto che Jonghyun glielo aveva letteralmente regalato. Avrebbe potuto indossarlo lui stesso, dato che avevano taglie piuttosto simili, al massimo gli sarebbe andato un po' largo, ma Kibum si limitava a percepire ogni volta l'odore intenso di cui era impregnato. Sapeva di Jonghyun.
Gli ricordava quello zucchero filato che prese al luna park, dividendolo con Jonghyun. Era di un rosa bello carico che quasi quasi assomigliava al rosso.
E poi gli ricordava quanto terribilmente amava Jonghyun, quanto Jonghyun fosse l'amore della sua vita.
Perchè erano terribilmente innamorati, loro due, dannatamente innamorati.
Rosso come le fragole che aveva mangiato quel giorno. Rosso come tutto ciò che iniziò a vedere quando chiuse gli occhi e Jonghyun prese a divorargli la bocca. Sapeva di fragola.
Rosso come i tramonti che guardava con Jonghyun, tra le sue braccia, appoggiato al suo petto.
Rosso come quel grande mazzo di rose che quella sera di settembre gli regalò.
Come quel vino caduto a terra, tra le piccole schegge di vetro rotto di quel bicchiere. Quel pomeriggio avevano bevuto molto, Jonghyun aveva portato del vino costoso e a Kibum brillavano gli occhi per tutto il tempo. Poi erano finiti per fare l'amore sul tavolo in cucina, e quel bicchiere ancora pieno di pregiato vino rosso si era schiantato a terra.

“Kibum sei la mia felicità”
“Sei tutto quello che ho, Jonghyun”

Rosso come il suo cuore spezzato, ridotto in mille pezzettini, calpestato, ridotto ad un ammasso sanguinante nel petto.
Rosso come quando Kibum trova la camicia bianca preferita di Jonghyun, stropicciata, appesa nell'appendiabiti, nascosta quasi, impregnata di un profumo dolce e nauseante, penetrante, estraneo, forte e fastidioso, sporca di segni di rossetto rosso.

“Cerca di capire...”
“Mi dispiace...dico davvero.”
“Io...Kibum dai...”
“Kibum.”
“K-Kibum!”
“Ti prego...”
“Kibum..”
“Kibum..."


*Questo è il mio pesciolino numero seicentoquarantuno in una vita costellata di pesciolini rossi.
I miei genitori mi comprarono il primo per insegnarmi cosa significasse amare e prendersi cura di una creatura vivente del Signore.
Seicentoquaranta pesci dopo, l’unica cosa che ho imparato è che tutto quello che ami morirà.







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*citazione di Chuck Palahniuk

Ringrazio chi ha letto questa piccolissima OS fine a se stessa, senza pretese.
Non riesco a scrivere troppo, non riesco assolutamente a scrivere long o appunto storie lunghe, troppo articolate o complesse, ma solo piccoli sprazzi di pensieri che mi vengono di tanto in tanto.

Riesco inoltre a scrivere unicamente della mia amata JongKey, penso che ormai chi legge le mie fanfiction da tempo lo sappia, in cui spesso e volentieri lo stronzino è sempre Jonghyun uff.
Spero vi sia piaciuta. Lasciatemi una recensione per farmelo sapere, ne? Magari anche dicendo solo se è brutta, carina, decente o semplicemente senza senso. Vi leggerò con piacere
-Paola
 
   
 
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