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Autore: Audrey White    24/11/2015    0 recensioni
C'è chi cade in Wonderland,
chi attraversa il binario 9 3/4 per Hogwarts
e chi sniffa un po' troppo finisce a Drug Ville..
Genere: Avventura, Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Tematiche delicate
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                                                                          DRUG VILLE


                                                                                    
 

                                                                           - Day 1 - 




"Hai visto Stacy? Stamattina piovono colombe. Che strano, eh?"
La ragazza bionda portò l'ombrello su di sé, si sistemò la gonna del vestito celeste e rosa provocante che indossava.
"E' vero Mety, il meteo diceva che sarebbero piovute cacche oggi.."
"Cacche?! Quel meteo deve essere più sballato di tutta Drug Ville messa insieme."
Risero di gusto.
In effetti a Drug Ville dove tutto era colorato e felice non potevano certo esserci delle cacche! Lì c'era solo ciò che il mondo di bello poteva offrire.

"Anche oggi il cielo è pieno di arcobaleni.. che bello, vero Stacy?"
"Sì,.. se non fosse per le colombe, io credevo che piovessero morte invece stan volando liberamente, guarda quella!"
"Sì Stacy, ti dò ragione! Wonderland al confronto ci fa un baffo a noi Drug Villers.."
Risero ancora.
"Infatti, alla fine lì sono solo monotoni, dopo che esplori le stesse zone ti stufi... Qui ogni giorno la città cambia, plasma e non si sa mai dove ti ritrovi! Pensa l'altra notte sono finita a Parigi. E la notte seguente di nuovo qui. Forse devo viaggiare di più.. Mi piacerebbe vedere altri posti."
"Ahah come darti torto, io finalmente sono andata a New York. Voglio ritornarci!"
"Ma si dai, stanotte viaggeremo assieme.. vedrai, vedrai!"

"Marie.. Marie.. Sono già le otto, ti vuoi svegliare?!"
"Oh scusa mamma, io.."
"Uff, hai perso l'autobus scolastico ormai."
"Scusami.."
"Ma che ti è preso? Non fai mai questi errori assurdi!"
"Mamma mi dispiace.. Non so, ho fatto un sogno stranissimo e ho dormito male.."
"Vabbè tesoro, ti porterà tuo padre a scuola allora."
"Ma mamma... sto molto male..." Aveva lo sguardo perso nel vuoto.
"Ok, allora per questa volta stai a casa con me.. ma prepari tu il pranzo!"
"Sì! Ahah.."
Una volta sola in camera, intenta a prepararsi, Marie vide una colomba appoggiata sul davanzale della finestra, le sembrò alquanto familiare. Ma volle dimenticare cosa le riportava alla mente.
Scese in cucina con una T-Shirt e degli shorts e si affrettò a preparare il pranzo.
Voleva fare le cose in grande, preparare un pasto come non se ne erano mai visti e questo richiedeva almeno un paio di ore ai fornelli.
Era per ringraziare sua madre per averla fatta restare a casa senza troppe storie.

Il giorno dopo non si fece attendere alla fermata dell'autobus e riuscì ad arrivare puntuale.
"Mi raccomando sii buona!" Le aveva detto la madre come al solito.
Le sue amiche la aspettavano davanti al portone.
"Ehi Marie!"
"Ciao ragazze.."
"Che t'è successo ieri? Siamo state ad aspettarti. E tu non ci hai nemmeno avvisato che non saresti venuta!"
A parlare era stata Dixie, rossa e lentigginosa.
"Sì.. ehm, mi dispiace. Io.. son stata poco bene e allora son stata a letto a dormire tutto il giorno."
"Ah allora non preoccuparti, ieri ho fatto a botte con quella Sidney tettona della C. Che rompi balle, peccato che non c'eri per vedermi. Sai quante gliene ho date? Diglielo Dixie!"
Questa era Rachel, una ragazza di colore piuttosto forte, persino per alcuni maschi.
"Oh wow.. In effetti Sidney dà abbastanza noie a tutti. Son contenta che tu le abbia dato una lezione, se la meritava."
Liquidò così le due ragazze per affrettarsi ad entrare in classe.

"Ehi, l'hai saputo?"
"Cosa?"
"Spacciano erba qui.."
Marie, sentendo i due ragazzi rimase come ipnotizzata.. Ma come? Ad una scuola prestigiosa come la sua facevano certi giri..
Quand'era stata l'ultima volta che.. No! Lei era una studentessa modello, non poteva pensare a queste cose.
"Il passato rimane nel passato, lo sai benissimo anche tu." pensò.
Quelli erano solo tristi ricordi dei quali doveva convincersi non le appartenessero più, mai più, per sempre.
"Ne vuoi un po'?"
Quella domanda la distrasse dai suoi pensieri.
"Co-cosa?"
"Ma lasciala perdere" fece il ragazzo accanto a lui nel banco.
"Non vedi con chi stai parlando?"
"No, con chi?"
"E' Marie Edith Virginson, la secchiona della scuola. Ti pare che prende "certa roba"?"
"Hai ragione.. Devo essere già fatto!"
Risero assieme per darle poi le spalle.
"Ragazzi, silenzio laggiù."
Intonò il professore.
Marie, tornando a casa, si sentì presa in giro. Quei ragazzi non sapevano nulla di lei e del suo passato.

"Buongiorno Mr. Crack, c'è sua figlia?"
"Mah.. ormai è più che qui.. "
Risero tutti.
Poi comparve la ragazza, Lola Crack.
Alta, slanciata, con un seno abbondante, lunghi capelli albini che sfumavano letteralmente dalla punte.
"Come papà? Chi ha un disperato bisogno di viaggiare qui non sono certo io!"
Risero ancora.
"Va bene tesoro, allora ci vediamo stasera, mi raccomando sii pazza!"
"Certo papà.."
Mety, Stacy e Lola facevano gruppo dai tempi delle elementari. Erano amiche inseparabili.
"Oggi c'è lezione di follia. Non vedo l'ora!" Esultò Mety.
"Ma noi siamo bravissime in quel campo! Un'altra bella D+ per noi!"
"Sììì!" fecero in coro all'entusiasmo di Stacy.
A Drug Ville la A corrispondeva alla D e viceversa, percui nell'alfabeto era D, B, C, A.. 

"Allora ragazzi, cosa si fa quando una persona vuole parlare con noi?"
"La si guarda male!"
"Giusto! E quando vuole addirittura chiarire malintesi o venire a litigare che cosa si fa?"
Ci fu un sospiro di paura per tutti. Poi Mety rispose entusiasta alzando la mano.
"Lo si spinge via! Se si è in grado di farlo star zitto si agisce con pugni e calci, altrimenti si scappa via sorridendo come un ebete!"
"Esatto Miss Phitims, una bella D+ per la risposta accurata."
"Sììì." Si applaudì da sola.
Stacy e Lola erano veramente felici per lei. 
"La prossima volta non mi batterai però." fece Lola.
"La secchiona qua sono io!"
Alla Drugbourne High School essere secchioni significava essere completamente fatti, più eri fatto più avevi futuro nel mondo del lavoro.
Percui chiunque si faceva come un matto per raggiungere l'apice del benessere mentale!
Per verificare che tutti usassero sostanze si facevano dei quiz strategici.
Una D+ era un passo verso il benessere, verso la felicità.
"Professore mi scusi, ho studiato tutto il capitolo 13: Come deve comportarsi il bravo Drug Viller in circostanze disperate."
"Ottimo, vieni pure alla lavagna ed esponimelo."
Lola, con fare teatrale, si sistemò la gonna nera ampia. Portava sempre vestiti scollati che facevano risaltare il seno e collane gotiche. Quel suo sopracciglio alzato ed il neo sotto l'occhio sinistro la facevano sembrare ancora più attraente. Per non parlare degli occhi celeste spettrale.. Tutti i ragazzi ne erano incantati. E dopo la bella D e Lode di Lola si propose Stacy.

"E' un vero peccato."
Convenne Lola vedendo Stacy affranta.
"Era un argomento interessante, ti meritavi più di una B+.."
Sembrò non funzionare perché Stacy stava per scoppiare in lacrime. Allora Mety si intromise.
"Dai, su col morale, un perfetto Drug Viller deve essere sempre contento, mai triste. Lo sai bene questo.. è il primo passo verso la felicità. La prossima volta ti aiuterò io e vedrai che arriverà anche la tua D+, d'accordo?"
Stacy le sorrise.
"E brava la nostra Metham Phitims" Accigliò Lola. 
"Sempre pronta ad aiutare il prossimo."
Metham stava per risponderle quando dal fondo della strada videro una cosa assurda, raccapricciante, strana. Era proprio lui, il nemico da cui bisognava difendersi convincendolo che il loro mondo era più bello del suo, per invidia, per dispiacere di non aver poi chissà quale fantastico mondo da abitare. L'essere umano le guardò con aria smarrita.
"V-voi chi siete? Cos'è questo posto?" 
Le tre ragazze si guardarono tra loro per poi domandarle come si chiamasse.
"Mi chiamo Marie.. Marie Edith.."
A quel nome la fissarono come allibite, tra un misto di disgusto e terrore.

   
 
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