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Autore: Heart_break    25/11/2015    1 recensioni
Rieccomiiii!
Ed ecco a voi il seguito della mia ff (sul finale variato di Naruto), che non siete obbligati a leggere per capire questa perché bene o male leggendo lo si intuisce; se, invece, volete comprenderlo al meglio leggetelo.
Dal brano: “... e dopo essersi messa a letto, si rannicchiò abbracciandolo stretto stretto. Stette per un po' ad osservare la luna dalla finestra e nonostante i pensieri fossero molti e tormentosi, la stanchezza ebbe il sopravvento su di lei tanto che chiuse gli occhi senza accorgersene.
Sakura da quando Sasuke se n'era andato non aveva più versato una lacrima...”
Genere: Drammatico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Ino Yamanaka, Konohamaru, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la serie
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Le cronache dell'uragano'
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Ciaooo, allora ringrazio Spring Dania e jacqulinewilliams per aver aggiunto questa ff alle seguite, ma specialmente Spring Dania che ha anche recensito i capitoli precedenti dandomi come sempre delle buone dritte.


C'era qualche filo di nebbia quella mattina, ma in quel bosco era normale trovarla. Una figura di persona adulta si faceva strada tra i rami offuscati finché non incappò su un camuffamento disfatto dal quale sbucava un bambino a occhi chiusi.
“Sasuke?” 
Questi si svegliò a fatica dopo una notte quasi insonne. 
“Cosa?” 
“Sasuke sei tu, finalmente!” Konohamaru lo sollevò in aria quasi come fosse un premio da esibire per poi rimetterlo a terra fuori dal tronco dal quale l'aveva preso.
“Ma cosa combini!? Non sarai scappato di casa?! Lo sai che se tua mamma ti ritrova, ti metterà in punizione per il resto della tua vita?!” 
Il bambino anche se un po' frastornato da tutto quel parlare si buttò tra le gambe del ragazzo piangendo e gridando “Voglio tornare a casa!” 
Al che Konohamaru lo riprese in braccio, lo coprì con la propria sciarpa e mandò un segnale in cielo che diceva 'SASUKE TROVATO'.
Tutti, ovunque fossero, lo videro. 
La prima ad arrivare fu Sakura. Quando Sasuke la riconobbe in lontananza si buttò a terra e le andò in contro.
“Mamma!”
“Sasuke!” 
Madre e figlio si abbracciarono stretti stretti senza proferire altro, guardati dal salvatore quasi commosso. 
“Non farlo mai più! Mai! Perchè sei sparito così?!” 
“Pensavo che eri triste perché non mi volevi.” 
“Come potrei non volerti?! Sei la mia ragione di vita, tutto quello che mi rimane di...” la ragazza si fermò, non  sapeva che Sasuke sapesse la verità su sé stesso, un giorno gliel'avrebbe raccontata, ma aspettava che questi fosse cresciuto ancora un po'.
“Non scapperò più, promesso!” 
Dopo qualche altro attimo in quella posizione, Sakura si staccò dal figlio per alzarsi e prenderlo in braccio. Guardò davanti a sé schiva.
“K-konohamaru” alzò lo sguardo “grazie. Ti renderò la sciarpa dopo averla lavata, domani o ...”
Il ragazzo mise una mano dietro alla testa sorridendo e la interruppe “Tranquilla, quando hai tempo... io non ho fretta.” 
Delle figure che si avvicinavano sempre più, raggiunsero il punto dal quale era arrivato il segnale: si trattava di Naruto e Hinata. 
Quest'ultima a mani conserte esclamò un 'grazie al  cielo' e andò vicino a Sakura seguita da Naruto che poggiò una mano sulla testa di Sasuke e rivolto verso Sakura esclamò “Ti avevo promesso che l'avremmo trovato!”
“Naruto, Hinata, grazie mille.” 
La rosa oltre ringraziare i presenti non sapeva che altro fare se non, per l'appunto, mostrare una gratitudine infinita a chi l'aveva aiutata e non vedeva l'ora di poter ringraziare anche tutti gli altri. 
Dopo un po', salutati e ringraziati tutti coloro che erano accorsi in un secondo momento le due ragazze decisero di ritirarsi verso casa anche perché Sasuke si era addormentato cullato dall'affetto che lo circondava.
“N-naruto, ti aspetto in ufficio!” 
“D'accordo” rispose questo alla moglie un po' distratto mentre raggiungeva Konohamaru. Una volta lontani per le due, l'hokage prese a parlare con il ragazzo.
“Ottimo lavoro! E grazie anche da parte mia.” 
“Figurati... da piccolo venivo spesso qui a giocare a nascondino, non mi trovava mai nessuno così ho pensato che fosse il luogo ideale per non farsi trovare da nessuno.” 
“Ma guarda, adesso fai il modesto, eh?” rispose Naruto e entrambi si misero a ridere. Dopo quella battuta il biondo riprese a parlare “Come facevi ad essere sicuro che non fosse stato rapito?” e il ragazzo rispose “Non so... ho pensato di accertarmi che non fosse scappato prima di allarmarmi. Non ho percepito strane presenze di recente così...”
“Anche a me era sembrato impossibile però, ho comunque fatto mandare degli anbu fuori dal villaggio.” 
“Hai fatto bene.” cambiò tono di voce “Sono davvero felice che si sia conclusa per il meglio questa storia.” 
“A chi lo dici... penso che Sakura sia la prima ad esserlo. Ora che ci penso: a proposito di Sakura, cosa mi racconti?” 
“Eh?! Cosa? In che senso?”
Il biondo avvicinò il viso a quello del kohai “Non fare il finto tonto, sai a cosa mi riferisco...” e gli mise la testa sottobraccio. 
“E va bene... però ora lasciami!”
Konohamaru esternò un'espressione preoccupata allora l'altro mollò la presa.
“Sakura mi ha ignorato dopo che le ho confessato i miei sentimenti come se non le avessi detto niente, come se non le importasse... anche prima ... penso che non mi prenda sul serio.” 
Naruto alzò lo sguardo al cielo e si grattò la fronte con un dito.
“Quella ragazza... anche dopo tanti anni proprio non la capisco” incrociò le braccia “però magari non le piaci e ti sta ignorando per non dirtelo e ferire i tuoi sentimenti ... comunque, se non riusciste a chiarirvi lascia perdere o ti potresti fare del male e mi dispiacerebbe.” 
“Non so nemmeno io cosa pensare.” il ragazzo buttò fuori con un gran sospiro dell'aria dalla bocca.
L'hokage gli diede una pacca sulla schiena “Non ti scoraggiare così, dai! Adesso però, io devo rientrare in ufficio. Quando vorrai chiedermi qualcosa, qualsiasi cosa, sai dove trovarmi.” poi gli diede le spalle con il mantello bianco e guardò in direzione del villaggio.
“Va bene, grazie ... ci si vede.” 
“Ciao!” 
E si separarono. 

Una volta nel proprio ufficio, Naruto che ivi ritrovò la moglie come si erano detti, raccontò a quest'ultima di Konohamaru. 
“Naruto?!” Hinata quasi lo aggredì “sei proprio negato per queste cose.” e si lasciò cadere sulla poltrona che stava in un lato della stanza, sospirando. In fondo però, non era molto stupita del marito, anzi alla fine apprezzò che questi avesse dato dei consigli, per quanto a modo suo, in fatto di amore per aiutare come sempre chi gli stava a cuore.
“Perché? cos'è che ho sbagliato?” chiese, invece, lui confuso.
“Niente di che ... solo che mentre tornavo con Sakura, lei mi ha fatto intendere il contrario di quello che siete arrivati a pensare.” 
“Che vorresti dire?”
Hinata raccontò che mentre camminava con la rosa, parlando, da un argomento all'altro proprio quest'ultima arrivò a chiederle cosa ne pensasse dell'argomento Konohamaru – ormai noto a tutto il villaggio.
“S-se ti piace e hai paura dell'età che vi separa, non dovresti farne un grande problema, per me. E anche se a spaventarti è una probabile reazione negativa di Sasuke... potresti cominciare pian piano, inoltre per quello che vedo, tuo figlio non ha problemi a relazionarsi, quindi ...” 
“Dici che sto sbagliando a non prendere in considerazione la possibilità di dare una chance a Konohamaru? Alla fine non è una persona malvagia, anzi ...”
“D-dico solo che dovresti scegliere col cuore.” 
“Non sembra così semplice però, forse dovrei provarci.”
Guardò il bambino che reggeva tra le braccia con aria sollevata prima di salutare Hinata e tornare a casa. 
La signora Uzumaki finì di raccontare l'episodio a Naruto.
“Capisco. Forse ho sbagliato consigli.”
“Forse?” lo guardò riprendendolo.
“Beh... però non è che non me ne intenda per nulla di questioni d'amore” dalla scrivania si avvicinò alla ragazza e le bloccò le gambe tra le proprie. Si ritrovarono naso contro naso “alla fine ho sposato la donna migliore di tutta la terra.” Hinata arrossì come una ragazzina al primo bacio: Naruto aveva la straordinaria capacità di spiazzarla con dei gesti tanto improvvisi quanto dannatamente romantici. 
Ma il rumore inaspettato del legno che scorre fece sobbalzare il biondo all'indietro.
“Mamma, Papà!” 
“Boruto! Che ci fai qui?!” esclamarono i due all'unisono, poi Hinata continuò “Ti avevo lasciato dal nonno...” 
“Sì, lo so” rispose il signor Hyuga attraversando la porta con un passeggino davanti “però ha insistito tanto per sapere di Sasuke.” 
Naruto che nel frattempo si era messo sull'attenti rispose al suocero e al figlio nello stesso tempo “Sasuke sta benissimo e ora è già a casa.” 
“Menomale.” rispose il più vecchio.

Sakura aprì la porta di casa con una sola mano. Una volta dentro poggiò il figlio sul divano.
“Sasuke, vuoi mangiare qualcosa?”
“No” rispose lui un po' svogliato. 
“Come no? Sei sicuro? Guarda che ti preparo una super-colazione...” 
Il bambino si svegliò di colpo e saltando giù dal divano rispose “Sì, ho un po' di fame in realtà.”  
“Ah ecco!” rispose lei ridendo; mentre si apprestò a preparare da mangiare “Comunque, sei in castigo per una settimana: niente uscite con i tuoi amici! Mi hai fatta spaventare da morire... come puoi aver pensato che non ti voglia bene?!” disse Sakura portando un braccio sugli occhi per coprire le lacrime. Sasuke le si buttò sulle gambe 
“Scusa.”  
Si era fatto pomeriggio e Konohamaru si trovava sulla via di ritorno dopo aver svolto una missione di livello semplice per una scorta, quando tutto sovrappensiero incontrò Hanabi insieme alle sue amiche che si allontanarono per lasciare i due da soli. 
“Konohamaru, ciao.” 
La giovane Hyuga non venne ricambiata subito così sventolò una mano finché l'altro non la notò.
“H-hanabi... ciao, scusa ero distratto.” 
“L'avevo notato. Per caso c'è qualcosa che non va?” chiese questa sicura che il ragazzo fosse preoccupato: lei lo conosceva bene.
“No no ... è tutto a posto. Sarà la stanchezza. Stanotte non ho dormito per cercare Sasuke e stamattina mi hanno assegnato una missione all'ultimo minuto. Sto tornando ora casa...” 
“Ah, capisco” rispose la giovane Hyuga leggermente amareggiata “allora è proprio vero lo hai trovato tu.”
“Eh sì, perché?”
“Nulla. Solo che... non sono certa che Sakura si meriti tutta questa tua gentilezza. Potrebbe approfittarne un giorno e...”
“Ma che dici?! Ieri era Sakura, ma un domani potrebbe essere qualcun altro al villaggio ad avere bisogno di aiuto e io sono pronto a farmi in quattro per tutti! E poi lei non è così!” 
La ragazza si morse lievemente un labbro “Cosa ne sai te?! Non la conosci da così tanto e poi... e poi” si fermò di fronte allo sguardo sorpreso e anche un po' indignato di Konohamaru.
“Se non hai altro da dirmi, io me ne vado.” Lei rimase in silenzio e lui la sorpassò senza guardarla. Non fece un passo che si sentì afferrare la maglia da dietro. 
“Scusami, io non volevo. È solo che ho capito di non avere più altre possibilità con te... non dovevo aggredirti così, ma mi fa male vederti in questo stato...” 
“Ti perdono, ma ti prego di non preoccuparti più per me. Io sono serio riguardo a Sakura, non dovresti avere timore che possa ferirmi perché riuscirò a conquistarla. Non mi fermerò di fronte al primo no. Darò tutto me stesso, così se dovessi fallire non lo rimpiangerei!” 
Hanabi mollò la presa.
“Non posso che augurarti buona fortuna, allora.” Il ragazzo era pronto a risponderle, ma questa lo interruppe prima ancora che aprisse bocca “Non voltarti! Per favore, non aggiungere altro.” 
“D'accordo.” rispose lui con un'espressione comprensiva prima di proseguire per la propria strada lasciando la ragazza dov'era.

Il giorno seguente Sakura portò Sasuke a scuola dove un gruppo di ragazzini lo aspettava pronto a dargli il 'bentornato'.   
Dopo aver lasciato il figlio, la rosa si diresse verso l'ospedale. Un po' prima dell'ingresso incrociò Ino che le andò in contro di corsa abbracciandola.
“Sakura! Scusa se ieri non sono più venuta, ho visto il segnale ma ero già a casa. Non avevo nessuno che mi tenesse Inojin e alla sera ero di turno, comunque ho saputo che l'ha ritrovato Konahamaru...” 
“Tranquilla, anzi grazie infinite di tutto.” rispose l'altra con segno di reverenza. 
“Ehi ma che ti prende, tirati su! Sono sicura che avresti fatto lo stesso per me... piuttosto non cambiare discorso, allora che vuoi fare col tuo principe azzurro?”
“Intendi Konohamaru? Non lo so...” 
“Sakura!”
La rosa si sentì rimproverata, ma capì che non aveva bisogno di mentire.
“I-io vorrei qualcuno al mio fianco e lui non sarebbe malvagio però...”
“Allora che aspetti?! Vai! Corri a prendertelo!” 
“Ma...”
“Dico sul serio, corri, ora!” 
“E il lavoro?...”
“Stavo venendo a dirtelo, però mi hai preceduta: oggi non sei di turno. Abbiamo deciso tutti quanti insieme su iniziativa della signorina Tsunade che fosse giusto lasciarti un giorno di riposo oggi.”
“Cosa?! Dici davvero?” 
“E' la verità, se non ti fidi vai dentro a chiedere.” 
“Ok... ma... ma...” 
“Vai! Ci ringrazierai più tardi.” la bionda diede una leggera spinta con la mano sul dorso di Sakura. Quest'ultima si sentì caricata come se fosse stata un giocattolo a molla e iniziò a correre sparendo alla vista dell'amica. 
Correva.
Cercava qualcosa o meglio, qualcuno. Non sapeva dove trovarlo, come trovarlo e... una volta trovato? Cosa gli avrebbe detto? 
Le persone intente nelle proprie faccende sembravano quasi immobili a Sakura che correva senza sosta per le strade del Villaggio. Le vennero in mente tutte le volte in cui trovò Sasuke, ma non lo riuscì mai a fermare: il destino si era messo contro di loro ancora prima che si ritrovassero e quando alla fine riuscirono a parlarsi lui ormai stava già andando via un'altra volta, per sempre. 
Si distrasse un momento a guardare l'acqua gettata via da un secchio. Una goccia le sfiorò il viso.
“Scusi.” le chiese una donna anziana che teneva in mano il secchio. 
 La rosa si fermò, riprese fiato “... no mi scusi lei, la prossima volta starò più attenta.” e si allontanò rammaricata corricchiando“Ma cosa sto facendo? Non so nemmeno dov'è.” Fece un paio di balzi tra due edifici arrivando sul tetto di quello più alto dei due. 
Nemmeno se l'avesse fatto apposta lo avrebbe trovato lì così: Konohamaru stava in piedi là in cima a osservare il cielo. Abbassò la testa di scatto all'apparizione della rosa, l'ultima persona che avrebbe mai pensato di vedere e che stranamente mostrava l'aria di chi avesse trovato qualcuno (lui forse?).
“S-Sakura?” 
Quest'ultima lo scrutò: era davvero lì.
“Mi dispiace!” cominciò a piangere così il ragazzo imbarazzato le si avvicinò con un passo, 'cosa dico?' pensò, ma l'altra non gli diede tempo per parlare “Ho sbagliato con te ... sono sempre stata così cieca ... ho continuato a correre dietro Sasuke e non intendo mio figlio... ho pensato che dopo la sua morte non mi sarei più potuta concedere di... innamorarmi di qualcuno però, mi sbagliavo... sono sempre stata...” 
“Sakura calmati!” la interruppe Konohamaru: infatti la ragazza stava piangendo con i singhiozzi, a ogni parola era costretta a fermarsi perché doveva riprendere fiato e coscienza per parlare, ma niente, lei si impuntò. Sentiva che se non avesse buttato fuori quel groppone in quel momento non lo avrebbe più fatto. Lo aveva mandato giù troppe volte per riuscire a fermarlo e come un fiume in piena andò avanti a parlare “... sono stata una stupida !” fece una sosta più lunga “... avrei voluto solo essere felice e rendere felice Sasuke... ma non ci sono riuscita ... l'ho  anche fatto scappare! L'ho fatto scappare... perché io sono triste, capisci?!” 
“Basta così!” Konohamaru l'avvinghiò con un braccio dalla testa e con l'altro dalla schiena portandosela addosso mentre lei poggiava i pugni sul suo petto.
“Se me lo permetterai, ti renderò la persona più felice del mondo così ... COSÌ SASUKINO NON DOVRÀ MAI PIÙ PRENDERSI CARICO DELLA TUA TRSISTEZZA, TE LO PROMETTO!”
A Sakura scappò un sorriso velato sul 'Sasukino' ma venne talmente coperto dal pianto che alla fine si mescolò con questo. 

***

“Sasuke, vieni un attimo. Corri, corri!” disse Sakura dal divano mentre il figlio si dirigeva verso di lei. Questa, quando lui fu abbastanza vicino, gli prese la mano e la poggiò sul proprio ventre un po' rigonfio “Ascolta...” 
Il ragazzino fece una faccia meravigliata “Si è mosso!”
Dalla porta della cucina si affacciò un Konohamaru in grembiule con un mestolo in mano. 
“Allora, chi vuole mangiare?” 
“Io!Io!” esclamarono i due dal salotto.
“Sasuke, comunque io e la mamma volevamo chiederti un parere. Come vorresti chiamare il tuo fratellino o la tua sorellina? Avevamo pensato a un po' di nomi, ma vorremmo una tua opinione.” L'interpellato mise le dita sotto al mento, in una posa simile a quella di un investigatore che risolve un caso “Mh... se è un maschio potremmo chiamarlo Itachi; se è una femmina ... Sarada?” 
Sakura si sorprese “Itachi?!” e guardò Konohamaru che, invece, rispose spontaneamente al piccolo e anche per lei “A me sembrano dei nomi bellissimi. Perfetto! Adesso tutti quanti a tavola però, o mangio tutto io!” 
“No papà, aspettaci!”  
Sakura avvolta dalle fiamme con un pugno chiuso davanti al viso replicò “Vorresti mangiare tutto te con la fame che ho?!” 
“Tesoro, scherzavo!” 
Sasuke aiutò la mamma ad alzarsi dal divano ridendo a quella scena così familiare, ormai; mentre Konohamaru riempiva i piatti. 



Nota dell'autrice: OMG OMG OMG cos'ho scritto?! Sakura e Konohamaru? Sono impazzita? Molto probabilmente sì... ma prima delle accuse, sappiate che ci sono dei perché. 
- il primo sta nel fatto che ho ucciso Sasuke nel prequel e quindi (messo da parte il discorso della sua reincarnazione) Sakura mi era rimasta sola
- non volendo lasciarla sola però, ho voluto accoppiarla con qualcuno e quel qualcuno all'inizio era un personaggio inventato da me
- un personaggio inventato però, mi sembrava una brutta idea perché ho subito percepito della freddezza nei legami con i personaggi. Sarebbe stato un perfetto estraneo che si intrufolava nella perfetta armonia di Kishimoto-sensei coooosì
- sono arrivata a Konohamaru che (mi è sempre rimasto antipatico nella prima serie tra l'altro, ma)  ha un piccolissimo fandom e per di più suddiviso tra chi lo vuole con Hanabi, chi con Mirai e chi con Moegi: ho scelto, dunque, un potenziale single (almeno credo, non avendo visto il film di Boruto non saprei se stia con qualcuna) che non andasse a “s-coppiare” qualche otp canon. 
- inoltre, non avete notato che figo che è al capitolo 700 di Naruto Shippuden? 

Se avete letto fino a qua siete delle persone dal cuore d'oro :') 
Grazie e alla prossima :3 
   
 
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