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Autore: Giuliabia    26/11/2015    2 recensioni
Sono passati due mesi da quell'infelice annuncio davanti alla macchinetta del caffè, due mesi in cui Camilla e Gaetano si sono evitati in tutti i modi. Ancora una volta saranno le indagini per un omicidio a riavvicinarli. Ma questa volta Camilla si renderà conto di cosa sta perdendo? E Gaetano sarà disposto a perdonare?
Genere: Romantico, Sentimentale, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Camilla Baudino, Gaetano Berardi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi sembra già che non potrò più farne a meno
mentre i minuti passano
forse domani correrò dietro il tuo treno
tu non scordarmi mai
 
Gaetano
 
Il treno era in ritardo. Gaetano si ricordò della busta che aveva raccolto poco prima di uscire, non era particolarmente curioso ma tanto valeva passare il tempo in qualche modo. La calligrafia di Camilla catturò tutta la sua attenzione.
“Carissimo Gaetano,
forse di persona sarebbe stato tutto più facile, o forse no. In ogni caso tu non mi hai dato scelta ed allora sono qui a cercare le parole giuste per dirti tutto quello che non posso più nasconderti e che non ho mai avuto il coraggio di dirti.
Fin dal primo istante in cui ci siamo incontrati, quella notte di più di dieci anni fa, tu hai sconvolto la mia esistenza e ne sei diventato il fulcro. Ricordo ogni istante sai? Ogni parola, ogni sguardo, ogni incontro, ogni fiore che mi hai regalato, ogni respiro, ogni battito del mio cuore. I miei legami familiari mi impedivano di starti vicino come avrei voluto eppure ero gelosa di tutte le donne che ti stavano intorno, ero gelosa della felicità della mia amica Bettina, ero gelosa dell’”ALTRA” che ti aveva impedito di stare con lei…fino a quando non ho scoperto che quell’altra ero io.
Come era possibile che io, una noiosa insegnante di lettere, avessi conquistato il cuore di un uomo stupendo come te? Ricordo come se fosse ieri quel magico pomeriggio a casa tua…mi hai fatto la dichiarazione più bella che qualsiasi donna avrebbe mai potuto ricevere, le nostre labbra si sono sfiorate e io…sono fuggita. La prima di tante fughe che ho fatto tutte le volte che ci avvicinavamo troppo.
Non ero in grado di affrontare tutto quello che stava nascendo dentro di me e fuggivo. Eppure ti ritrovavo sempre…quando ne avevo più bisogno eri sempre lì e quando mi guardavi mi sentivo la donna più bella del mondo. Non so come hai fatto a resistere tutte le volte che, nonostante tutto quello che succedeva tra noi, io tornavo da Renzo…forse sembrava che io scegliessi la via più facile…ma come era difficile voltarti le spalle, abbracciare lui e non te, scegliere lui e non te. Credo che non avrei mai avuto il coraggio di lasciarlo ed invece il destino ha deciso diversamente.
Questi ultimi mesi sono stati magici, unici, meravigliosi, mi amavi nonostante io non fossi in grado di dirtelo, nonostante i miei tentativi di rovinare tutto…cosa che alla fine sono riuscita a fare. Mi sono allontanata da te per paura di tutto quello che avevi da offrirmi…temevo di non essere abbastanza per te e ancora una volta sono fuggita.
Quanto male ti ho fatto Gaetano, quanto dolore ho visto nei tuoi occhi tutte le volte che ti definivo amico di fronte agli altri, tutte le volte che ti piantavo in asso per le esigenze degli altri, tutte le volte che non ti accettavo. Quanto male ti ho fatto quando con la massima disinvoltura ti ho detto che volevo stare da sola…ti ho rifiutato con due parole in mezzo ad un corridoio affollato. Che stupida sono stata. Stupida ed infantile. Avevo paura…e per paura ho rinnegato la persona che più amavo al mondo.
Ecco finalmente l’ho detto, non era poi così difficile. Ti amo Gaetano, ti ho sempre amato, da quando ci siamo conosciuti non c’è stato un momento in cui non ti abbia amato. Ti amavo quando fuggivo da te, ti amavo quando eri vicino e quando eri lontano, ti amavo quando mi guardavi con i tuoi occhi adoranti e quando te la prendevi con me per la mia invadenza. E soprattutto ti amavo quando ti dicevo che avevo bisogno di tempo, che volevo sentirmi libera, che volevo restare sola…ti ho amato per dieci anni senza rendermene conto. I due mesi senza vederti sono stati i più difficili della mia vita, temevo di avere perso tutto.
Sono stata un disastro con te, capirò se non vorrai più avere a che fare con me. Forse è tardi per queste parole, forse sono egoista a dirtele adesso dopo tutto questo tempo ma mi sono resa conto che non potevo più andare avanti senza che tu sapessi cosa provavo per te…mi sembrava il minimo dopo tutto quello che ti ho fatto passare.
Prenditi tutto il tempo che vuoi, mi hai aspettato tanti anni, adesso è il mio turno di aspettare te.
Ti amo Gaetano…non riesco a smettere di dirlo.
Camilla”
Gaetano mise giù la lettera con mani tremanti poi alzò lo sguardo…e la vide. Non era suggestione, era proprio lei…a sei binari di distanza ma non c’erano dubbi che fosse proprio lei…e stava guardando verso di lui.
In quel momento arrivò il treno.
 
Camilla
 
Camilla entrò in stazione proprio mentre annunciavano il treno per Roma delle 17.52. Erano le 17.50…non aveva un attimo da perdere. In quel momento alzò lo sguardo e lo vide…e lui stava guardando proprio lei. Tutto scomparve…la gente che correva, gli annunci dei treni, le valigie trascinate di qua e di là…in quell’istante, in quel luogo c’erano solo lei e gli occhi di Gaetano che la fissavano…fu solo un attimo ma in quell’attimo passarono davanti ai suoi occhi tutte le immagini della sua vita con lui, da quando si erano conosciuti fino a due mesi prima, quando lei aveva rovinato tutto. Fu solo un attimo perché in quel momento arrivò il treno.
Si riscosse immediatamente e cominciò ad urlare anche se sapeva che non l’avrebbe sentita, cominciò a correre anche se sapeva che non ce l’avrebbe mai fatta a raggiungerlo.
Il treno ripartì…e lui non c’era più.
Era finito tutto, Gaetano l’aveva vista ma era partito lo stesso. Era arrivata troppo tardi, troppo tardi per tutto. Sconfitta si sedette su una panchina e pianse per tutto quello che aveva avuto a portata di mano e che non aveva avuto il coraggio di prendere.
In quel momento sentì una mano sulla spalla, si voltò…ed era Gaetano che la guardava con una luce negli occhi che non aveva mai visto.
- Perché piangi Camilla? E perché sei qui?
- Gaetano…il treno è partito…tu non c’eri…te ne andavi…ti avevo scritto una lettera - non riusciva a smettere di piangere.
Gli si stringeva il cuore a vederla così ma doveva ancora sentire una cosa da lei - E cosa dicevi in quella lettera?
- Io…io…
- Camilla, cosa dicevi in quella lettera? - voleva sentirglielo dire almeno una volta, se lo meritava.
Camilla abbassò un attimo lo sguardo, poi fissandolo negli occhi - Dicevo che ti amo, che ti ho sempre amato…scusa Gaetano se non sono riuscita a dirtelo prima, scusa se…sono stata imperdonabile…io non so se tu…
A quel punto la abbracciò forte, non ce la faceva più a tormentarla così - Shhh amore, basta scuse, basta equivoci, basta paure, adesso non ti lascerò più.
- Ma…e il tuo treno?
- Dovevo andare a Roma ad un appuntamento di lavoro, avviserò che faccio tardi.
- Ma allora non stavi partendo per sempre?
- Non sarei mai riuscito a stare troppo lontano da te, anche prima di leggere la tua lettera.
- Ma allora… - era felice che l’avesse letta, che sapesse tutto quello che provava.
- Volevo sentirtelo dire ancora una volta.
- Lo sentirai mille volte d’ora in poi, un milione di volte…ti amo Gaetano.
- Ti amo anch’io Camilla.
In quel momento vennero urtati da una signora – Intralciate il passaggio, si sposti di qui, lei e il suo amico.
Gli occhi di Camilla brillavano mentre guardava Gaetano - Lui non è il mio amico…è il mio compagno, il mio amore, la mia vita.
 
 
“E faremo l'amore
Dentro ad un temporale
Tra le luci del centro
Tra le statue di sale
Con il cuore impazzito
Come due innamorati
Come due innamorati
Senza niente da fare
Che non hanno nient'altro
Che una storia d'amore”
   
 
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