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Autore: PaperHero    26/11/2015    1 recensioni
Un’altra volta quell’’incubo. Da quanto tempo era che non dormiva decentemente per via di quel ricordo che continuava a tormentarlo? Due giorni? Tre o quattro?
Non ne aveva idea ma sperava che non fosse per sempre. Lui aveva bisogno di dormire.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chef Hatchet, Chris McLean, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
- Questa storia fa parte della serie 'Cieco'
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Incubo Un’auto che si schiantava contro un’altra. Odore di fumo che si sprigionava da una delle sue vetture. Persone che gridavano. Il suono di un’ambulanza che si avvicinava. E all’improvviso il buio più totale.
Era accaduto tutto troppo velocemente. L’incidente. Lui che era trasportato su una barella verso l’ospedale più vicino. Al suo risveglio, si era accorto di una cosa che avrebbe cambiato per sempre la sua vita: attorno a lui, il buio assoluto.
Provò ad aprire gli occhi più volte ma niente. Le tenebre non ne volevano sapere di andarsene.
Si fece prendere dal panico e incominciò a tremare mentre tratteneva dentro di sé un grido d’aiuto. No, lui non era il tipo di persona che chiedeva aiuto cosi facilmente. Aveva un orgoglio da difendere, dopotutto.                                                                                    
All’improvviso, sentì due braccia prenderlo per le spalle e una voce dire:-Chris, calmo, Sono io, Chef. Ti trovi in ospedale. Hai capito?-
A sentire la voce dell’amico, il conduttore si calmò leggermente e prese a fare respiri profondi mentre cercava di calmare il tremore del corpo.
– Bravo, cosi. Ti ricordi quello che è successo?-                                                                                                          
-Si. Ero in macchina e ho avuto un incidente. Ma da lì in poi buio. Cos’è successo? E perché non vedo niente? Non dirmi che… -
Senti il cuoco indugiare e un’intuizione improvvisa lo colpì, forte come un proiettile.                 
– No, non può essere. No, dimmi che non è vero. Dimmi che non è vero, Chef. Ti prego-        
L’amico sospirò e, con tono colpevole, disse:- Purtroppo è cosi, Chris. Sei diventato cieco-

– No!- urlò Chris, balzando seduto sul letto e respirando affannosamente mentre si passava una mano tra i capelli.
Un’altra volta quell’’incubo. Da quanto tempo era che non dormiva decentemente per via di quel ricordo che continuava a tormentarlo? Due giorni? Tre o quattro?
Non ne aveva idea ma sperava che non fosse per sempre. Lui aveva bisogno di dormire.                
– Chris, ti ho sentito gridare. Stai bene?- ecco la voce di Honey far capolino nella stanza                       
-Si, solo un incubo. Torna a dormire-rispose il conduttore, facendo per ritornare sotto le coperte ma venendo bloccato dalla sorella che, non credendo alle sue parole, si era avvicinata al letto.
– Ed io dovrei tornare a dormire mentre mio fratello si risveglia tremante nel cuore della notte per via di un incubo? Non ci penso proprio! Anzi, sai cosa ti dico? Stanotte, dormo con te!-                                                                                                                                               
Il conduttore non ebbe il modo di dire qualcosa che la sorella si era infilata sotto le coperte e si era avvicinata a lui, cercando di abbracciarlo. E ci riuscì, anche se senti il corpo del fratello irrigidirsi. Sapeva che lui era contrario a certe cose e che di solito era lei quella che lo cercava. Ma questa volta sentiva che il fratello aveva bisogno di sostegno e per questo prese ad accarezzargli i capelli, gesto che di solito lo faceva calmare.                                               
Il corpo di Chris incominciò a rilassarsi e alla sorella non fece altro che piacere. Era riuscita nel suo intento e quando vide che l’altro era sul punto di riaddormentarsi chiese:-Ti va di raccontarmi cosa hai sognato?-
- Mmm… - mugugnò il conduttore, infastidito dalla domanda della sorella.                                            
La donna sorrise e pensò che per una volta poteva anche lasciar stare. Già, il fatto che il fratello si fosse abbandonato alle sue coccole era stato una conquista e a lei andava bene cosi.   

   
 
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