Il presidente della commissione esami scrutò con i suoi occhi acquosi i candidati, smaniosi ed ansiosi nei loro banchi, quindi azionò il cronometro del suo orologio da polso. Sarebbe stato inflessibile e avrebbe ritirato i compiti entro il tempo prefissato: non un minuti in più.

Roxy Le Blanc poggiò una mano sul voluminoso vocabolario poggiato sul banco, quindi iniziò a leggere con attenzione le tracce, Ce n'era una in particolare che aveva già stuzzicato il suo interesse: un disquisire sul come fosse cambiato il modo di leggere nel XXI secolo. Senza che indugiasse oltre, la sua penna stilografica aveva già iniziato ad arrotondare le prime parole sul foglio bianco...

Leggere è un passatempo ma, soprattutto, un esercizio per lo spirito e per il corpo. Consideriamo i vecchi libri, quegli inestimabili manoscritti ricopiati a mano pagina dopo pagina, con dovizia di precisione certosina: amanuensi e benedettini veri artisti della scrittura con quelle lettere così belle e perfette, colorate di nero e risaltate con qualche stile particolare che enfatizzasse il significato della parola stessa. Certo potevano esserci imperfezioni, d'altronde dietro a calamai e piume d'oca c'era sempre un uomo che scriveva...Eppure si trattava di semplici sbavature che rendevano ancora più umano, più vissuto quel manoscritto tramandato nei secoli.

Le cose hanno iniziato a cambiare con l'invenzione della stampa da parte di Gutemberg e l'evoluzione delle tecnologia ha portato anche ad una trasformazione (o forse involuzione) del modo di rapportarsi con i libri e la lettura. Oggi bastano una tastiera ed un pc ed è la macchina a fare tutto il lavoro in poco tempo..."

Roxy si distrasse un momento, studiò i compagni concentrati sui loro temi, quindi si ributtò a capofitto sul suo lavoro rileggendo quanto scritto fino ad ora e pensando bene di aggiungere alle sue riflessioni anche le sue esperienze dirette come mamma: in fondo, con due figli patiti di videogames e di tecnologia, sapeva bene cosa dire!

Trovo deplorevole e alquanto esagerato vedere bimbi che non sanno ancora leggere e scrivere già con un tablet o un mini-pc portatile tra le mani: questi piccoli uomini del futuro non sapranno mai com'è bello studiare su un libro vero, spaginare e appuntare pensieri e approfondimenti a margine di ogni paragrafo.

Sarò della vecchia scuola ma non riesco ad identificarmi con questa nuova generazione che sta rischiando di far soccombere la nostra bella e melodica lingua stravolgendo le parole con linguaggio da sms e coniando neologismi assurdi, con questi ragazzi che, tempo dieci anni, avranno abolito le penne a vantaggio di una tastiera su cui smanettare per le esigenze più disparate. Questi ragazzi che leggono gli ebook perché sono meno costosi di un libro, si possono ingrandire e leggere anche al buio.

No, questa generazione così impersonale non mi appartiene! Preferisco lasciarmi conquistare dalla copertina di un libro, sfogliarne le pagine stampate e rilegate, sognare con l'odore di cellulosa di cui è impregnata la carta nuova: preferisco collezionare libri veri nella mia biblioteca e poi riprenderli, magari anche a distanza di anni, e riscoprirmi a dialogare con gli spiriti grandi del passato.

Perché un libro vero teme soltanto il fuoco, l'umidità, il tempo e il proprio contenuto. Proprio come gli uomini, proprio perché è l'unico essere inanimato capace di sognare e di far sognare.

Roxy alzò la testa da quel gruzzolo di fogli che aveva riempito e sorrise soddisfatta: doveva riordinare le idee e riportarle in bella copia