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Autore: mikilily    28/11/2015    4 recensioni
Draco ha lasciato Hermione e lei non sa più che fare e disperata va a chiedere finalmente spiegazioni... lui è sconvolto per quello che ha fatto e presto anche lei saprà perché l'ha lasciata.
Una storia piccola e spero carina. Buona lettura.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo, Contesto generale/vago
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Non era giusto, se lo ripeteva da ore, giorni, una settimana ormai...
Non era per niente giusto; Eppure, eccola lì aggirarsi come un’anima in pena per quegli anditi bui. Il cuore le batteva frenetico nel petto e il respiro si fece corto, tremava.
Avrebbero dovuto parlare assolutamente. Era questo che si ripeteva per giustificare la sua presenza a quell'ora tarda nel dipartimento di Pozioni del Ministero della Magia.
 Quella era solo una scusa poiché la parte razionale di lei sapeva bene che ormai non c’era più nulla da fare: Draco l’aveva lasciata.  
Respirò aprendo la bocca e poi bussò. Aprì la porta senza nemmeno attendere risposta, in quell'istante si rese conto della grande cazzata che stava facendo. Lo sapeva bene, che non sarebbe cambiato nulla, ma ormai era lì e vederlo dopo una settimana di assordante silenzio era l’unica cosa che le importava.
Il cuore si contorse non appena i suoi occhi incontrarono quelli grigi e magnetici dell’uomo e lo stupore che vi lesse la ridestò.
Anche lui stava soffrendo e allora: perché l’aveva lasciata?
**
Rilesse per la duecentesima volta il documento che la sua segretaria gli aveva consegnato.
 Avrebbe dovuto compilarlo, firmarlo e renderlo. Era una cosa semplice ma anche quella, da una settimana a questa parte, era un’azione difficile da compiere.
Aveva fatto un casino, lo sapeva bene e si vergognava come un ladro per questo. Si era abbassato ancora al volere di suo padre, la sua ultima richiesta.
Aveva abbassato il capo ancora una volta e senza fiatare aveva eseguito il suo ultimo commando. Voleva renderlo fiero, anche se non avrebbe cambiato nulla. Anzi così facendo aveva azzerato in un istante, la possibilità di essere felice.
L’aveva lasciata e per un’intera settimana si era trattenuto dal correre da lei e prostrarsi ai suoi piedi per chiederle perdono. Aveva fatto anche di peggio aveva annunciato alla gazzetta del profeta il suo fidanzamento con una ragazzina arrivista che suo padre aveva tempo addietro scelto per lui.
In una settimana aveva firmato la sua condanna a morte.
Sei un coglione gli ripeteva da giorni il suo migliore amico ma non voleva in alcun modo dargli ragione, anche se, sapeva bene che era la sacrosanta verità.
Tutta quella situazione era assurda e lui patetico.
Un tocco alla porta lo ridestò e di scatto sollevò gli occhi puntandoli sulla superficie di legno scuro. Il suo cuore sussultò non appena vide quegli occhi scuri tanto amati e il tempo sembrò fermarsi.
Non poteva mentire ancora: la amava, ora più di prima. Vederla lì, nel suo studio, non faceva che confermare ciò che già sapeva: anche Hermione lo amava ancora.
Si alzò di scatto e fece ciò che nessuno mai avrebbe mai immaginato un Malfoy potesse fare; S’inginocchiò ai piedi di una mezzosangue. La sua mezzosangue e le dichiarò la verità.
- Scusami - disse con occhi lucidi e continuando a guardarla .
-La ami?- domandò Hermione senza attendere un secondo.
 – No - rispose a voce alta – io…-
Hermione storse il naso capendo ogni cosa. Intuì all'istante chi ci fosse alla regia dell’intera faccenda. Lucius non aveva mai fatto mistero di detestarla, aveva storto il naso quando il figlio l’aveva informato della loro amicizia, mai aveva acconsentito affinché i due andassero a vivere insieme asserendo che non era un comportamento da purosangue. Draco l’aveva accontentato soprattutto perché non voleva infliggere al padre un dolore vista, la cagionevole salute, ma quell'infida serpe aveva ideato ogni cosa e ora li aveva divisi per sempre.
- Capisco - disse Hermione facendo un passo indietro.
- No ti prego…- la scongiurò.
-Non può funzionare Draco, possiamo amarci all'infinito ma se continuerai a mettere la tua famiglia tra di noi sarà impossibile per noi avere un futuro- dire quella verità le fece male ma era l’unica cosa da fare. Non poteva perdonarlo e far finta di nulla, non più. Ora tutto il mondo sapeva che era il promesso sposo di un’altra.
Era stata messa all'angolo, preferita a una ragazza con lignaggio e sangue puro.
Lucius aveva vinto e l’amore perso, pensò mentre si girava uscendo dall'ufficio del Pozionista.
- Lei lo sa che non la amo, sa che amo te- disse Draco sollevandosi prima che Hermione scomparisse lasciandolo ancora una volta solo.
- E questo mi dovrebbe consolare?- domandò la donna senza nemmeno voltarsi.
- No, dovrebbe farti capire che è solo una cosa di facciata. È solo per mio padre… -
Hermione assottigliò gli occhi girandosi di scatto. L’aveva lasciata per colpa di quel bastardo di un Mangiamorte e non aveva nemmeno vergogna ad ammetterlo.
- Lo sai una cosa Draco Lucius Malfoy, puoi andare al diavolo tu, la tua famiglie e il tuo blasone perché alla sottoscritta non importa un accidenti di voi -
Draco la guardò con attenzione e poi ghignò divertito.
- Lo sai che quando diventi violenta mi ecciti - le ricordò con voce roca.
 Se era venuta lì, si convinse Draco, era perché aveva una voglia matta di vederlo e magari di baciarlo, la stessa che aveva lui del resto.
Si era perfino prostrato ai suoi piedi, era più che evidente cosa provasse. 
Un Malfoy non poteva certo umiliarsi ulteriormente, aveva una certa dignità.
Hermione sgranò gli occhi furiosa ma lui fu più lesto non appena la vide frugare nella tasca, l’anticipò rubandole la bacchetta e senza preoccuparsi si avventò come un falco sulle sue labbra.
Eccola la sua focosa Grifondoro.
Hermione oppose resistenza per un solo minuto ma poi, finalmente, si lasciò baciare.
- Ti voglio qui, ora - disse a pochi centimetri dalle sue labbra.
Lei sospirò e annuì e in quell’istante Draco capì che mai nessuna poteva sostituire la sua mezzosangue, benché suo padre si ostinasse nel cercare di separarli. Lui e Hermione erano fatti per stare bene, i loro corpi combaciavano alla perfezione e perfino litigare con lei, ma soprattutto fare pace, era stupendo.
- Sposami - disse nell'apice del piacere.
- Sì - rispose lei con un sospiro e mai momento fu più bello di quello.
**
Spazio Lettore...

 
Immaginate voi come va a finire, questa era solo una piccola idea balzatami in testa in uno dei rari momenti liberi.
Se non ci sentiamo prima buon ponte dell’immacolata. 
Un bacio a tutti quelli che passeranno di qui. 

 
   
 
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