Serie TV > Arrow
Ricorda la storia  |      
Autore: hummelssmythe    29/11/2015    1 recensioni
È così che sa di non essere l'unica a star inciampando in tutto questo, cadendo in una trappola che può essere mortale come una lama e più spaventosa della morte.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Dinah 'Laurel' Lance, Nyssa al Ghul
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Note: Questa storia è una traduzione di una oneshot che ho scritto in inglese, basata su prompt anonimo "dimmi un segreto". Potete trovare la storia in inglese qui. Ci tengo a precisare che è la mia prima storia su Arrow - avevo e ho ancora paura di buttarmici di più :'( - quindi siate clementi *implora*. Se invece volete entrare in contatto con me / commentare anonimamente / richiedere storie, potete trovarmi su questa pagina: blog. Spero questa storia non sia troppo orribile :3 !


Più caotico diventa, meno Laurel è disposta a lasciar perdere.

Ci si aspetterebbe che si stanchi durante l'addestramento, che sia stremata, ma Laurel è ormai oltre quel punto. Più intenso diventa, più le piace. Da un po' di tempo, ha anche smesso di innervosirsi riguardo i propri errori. Col tempo, diventa più forte, ma anche più paziente.

È più abile con il corpo, più resistente nello spirito, più forte nella mente.

Nyssa è diversa da ogni mentore Laurel abbia mai avuto – a scuola, a lavoro, non è paragonabile neanche a Ted. Sta trasformando Laurel in una combattente, ma anche qualcosa in più: una vera e propria entità. Non è soltanto merito di Nyssa ovviamente, ma anche di Laurel, che glielo permette con così tanta semplicità, e che vede i suoi insegnamenti come una guida ben accetta.

È facile con lei.

È naturale, in una maniera completamente nuova.

C'è tutto un'azione-reazione con loro, e Laurel teme che sia l'unico difetto dell'addestramento. Si chiede: se lottare con Nyssa è così simile a un ballo sincronizzato, ciò la renderà un guerriero migliore o uno più impreparato?

"Cosa c'è?" Nyssa chiede quando Laurel fa un passo indietro.

"Ho fame." Laurel mente.

Ha fame di risposte alle proprie domande, non da parte di Nyssa, ma da se stessa.

Beh, anche da Nyssa, in parte.

"Io no." Dice Nyssa.

Questa parte è diversa da come il loro rapporto era all'inizio. A volte, Nyssa insiste che Laurel debba sapere come difendersi anche quando non ha la forza fisica per farlo. Sarà preoccupazione personale o affetto – e l'ultima rendere Laurel felice e poi stranita dall'idea di essere felice, ma soprattutto, il pensiero che Nyssa ci tenga a lei più che alla propria reputazione di mentore le fa vibrare ogni singolo nervo; che pensiero sciocco –, ma ultimamente Nyssa si assicura che l'abilità più importante di Laurel sia strategia di sopravvivenza avanzata.

Laurel mantiene la distanza tra loro, la guarda direttamente.

Nyssa non ha alcuna espressione sul volto per qualche secondo; poi semplicemente, respira fuori un, "Va bene."

Ha sempre quell'aria, come se sappia cose di Laurel che Laurel stessa non abbia ancora capito.

"Ma," Nyssa aggiunge quando Laurel sta per voltarsi, "La nostra pausa cena includerà una grande quantità di milkshake nel quale immergere il mio cibo?"

Laurel sorride, in maniera quasi abbagliante. "E se ti avessi preso in giro su quella storia? Per tutto questo tempo ..."

"Non oseresti."

C'è quel tono nella voce di Nyssa, severo ma scherzoso allo stesso tempo ... a Laurel piace questo di lei, che anche quando stanno scherzando, Nyssa riesce a mantenere l'autorità. La rende così affascinante agli occhi di Laurel. Come una figura da ammirare s'intende – Laurel dice a se stessa, ma questa bugia sta cominciando a sembrare meno credibile perfino nella sua testa.

"Potrebbero esserci conseguenze per un comportamento così irrispettoso." Sembra che Nyssa stia cercando di nascondere che si stia divertendo.

Anche il mistero di comprendere cosa le passi per la testa è affascinante. Laurel non ne è mai certa.

"Beh, fortunatamente, mi alleni bene. Ho tutto sotto controllo." Laurel la prende in giro (flirta forse?) mentre comincia a camminare. "Le conseguenze possono attendere. La mia fame no."

Nyssa la guarda come se sappia di non poter vincere e non abbia senso insistere sull'avere Laurel affamata piuttosto che forte e in forma. Quindi alla fine, la decisione è presa. Laurel è davvero un po' affamata comunque. Certo, c'è molto di più che la fame, ma non è del tutto una bugia. La sua fame è una scusa conveniente per trascinare Nyssa via dall'addestramento un po', per riuscire a farla chiacchierare. Nyssa non è sempre in vena di parlare, ma il loro solito tavolo sembra stia cominciando a fare magie per conquistarla da questo punto di vista.

Mezz'ora dopo sono sedute lì.

È familiare e torpido.

Laurel non saprebbe dire esattamente quando sia cominciato ma non è troppo sorpresa. Nyssa è una guida per lei ed è stata una dei pochi a credere che Laurel potesse farcela. Si è offerta e non ha chiesto nulla in cambio.

Quando sono sedute e in silenzio, Laurel dice quello che si è ripetuta nella testa lungo tutto il tragitto.

"Dimmi un segreto." Fa sobbalzare Nyssa.

Beh, per quanto si possa davvero far sobbalzare Nyssa a cena senza un coltello tra le dita.

Lei ha un'aria perplessa.

"Noi non condividiamo segreti." Dice automaticamente, come se sia un credo sul quale ha basato tutta la propria esistenza. "È ciò che ci tiene in vita."

"Neanche con un allievo?" Laurel chiede, con una voce scherzosa che ha lo scopo di nascondere la sua insistenza (e forse un po' del suo tono flirtante).

"Soprattutto con un allievo." Nyssa risponde. "Tu sei la persona più vicina a me, dunque colei che può colpirmi più facilmente."

Laurel nasconde il modo in cui le parole la feriscono dietro un sorriso.

"Non lo farei mai." Dice, poggiando le mani sulla tavolo e sporgendosi un po'. "Gli amici condividono segreti."

Nyssa apre la bocca automaticamente, Laurel sa cosa la sua mente suggerisce d'istinto. Probabilmente, stava per dire che non sono amiche, che sono solo due persone che stanno beneficiando l'una dell'altra. Il fatto che non riesca a dirlo perché sa che in realtà sono vicine è un sollievo per Laurel. Hanno un'importanza l'una per l'altra, che non ha nulla a che vedere con l'addestramento, non più. E neanche con Sara, se è per questo.

"Perché lo fate?" Chiede Nyssa, sinceramente interessata, nonostante il tono di superiorità e presa in giro nella sua voce. Laurel crede che sia un meccanismo di auto-difesa.

"Rende il nostro legame più forte." Risponde, facendo spallucce come se non sia una cosa importante (probabilmente perché vuole che Nyssa pensi che non lo sia, così parlerà). "Se condividiamo i nostri segreti, vuol dire che ci fidiamo di qualcuno a sufficienza da dargli un'arma, qualcosa che possa farci male."

"Perché mai daresti una cosa del genere a qualcuno?" Nyssa chiede d'istinto, poi allontana lo sguardo.

A questo punto, Laurel ha imparato a leggere molte delle sue reazioni. Nyssa è ancora un mistero in buona parte, ma si stanno avvicinando e tutto diventa più chiaro: in questo momento, Laurel sa che Nyssa vorrebbe opporsi, ma allo stesso tempo, non vuole insinuare che non si fidi a sufficienza di Laurel da condividere un segreto.

Laurel è confusa riguardo i propri sentimenti, verso il fatto che Nyssa si fidi di lei e che non voglia ferirla con le parole. Non molto tempo fa, quasi tutte le frasi uscivano dalla bocca di Nyssa prima che potesse preoccuparsi di ferire qualcuno. Diceva semplicemente ciò che riteneva dovesse essere detto.

"Non devi farlo per forza, però." Laurel aggiunge rapidamente quando il silenzio sta crescendo in maniera troppo evidente tra loro. "Era una capriccio stupido."

Onestamente, Laurel voleva una risposta specifica. Voleva sapere se Nyssa stava coltivando dentro di sé gli stessi sentimenti di Laurel. Voleva sapere se fosse okay provarli verso qualcuno che è già stato nei suoi panni, sapere se è già troppo persa per non mandare tutto all'aria.

Quando Nyssa non risponde, Laurel lo considera un segno. Lascia che la conversazione cada e si concentra sulla cena.

Sa che probabilmente ha un'aria calma vista da fuori, ma dentro c'è una tempesta.

Può sentire gli occhi di Nyssa su di lei e non ha idea di cosa le stia passando per la testa. È chiaro, ora, che Laurel ha in mente e in petto più che un'amicizia tra loro. Gli amici non ti fanno attorcigliare lo stomaco guardandoti dall'altro lato della tavola. Non sa come fa fronte a quest'idea, innamorarsi di una donna, essere attratta da lei. Non sa cosa ne pensi Nyssa, se abbia capito, se condivida questi sentimenti.

Laurel non sa, nulla.

Ed è come una tortura.

Quando ha fissato il tavolo così a lungo da poter aver bruciato un buco su di esso con lo sguardo, si arrende. Non avrà una risposta.

È solo allora che Nyssa dice:

"Mi sto affezionando alle patatine fritte."

Per un momento Laurel la guarda e non dice nulla.

Chiaramente non era la risposta che si aspettava o che voleva.

Eppure, più le parole risuonano nella sua testa – mentre guarda Nyssa, i suoi occhi neri che la fissano di ritorno – più Laurel si sente come se abbiano un senso per lei, per loro. Riesce a vedere come questa sia una metafora per qualcos'altro.

Quindi Laurel sorride.

"Anche io mi sto affezionando." Dice.

C'è una piccola espressione di confusione sul volto di Nyssa, ma poi ricambia il sorriso.

È così che Laurel sa che si sono capite.

È così che sa di non essere l'unica a star inciampando in tutto questo, cadendo in una trappola che può essere mortale come una lama e più spaventosa della morte.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Arrow / Vai alla pagina dell'autore: hummelssmythe