" .... Abelardo
prese la sua
spada. - Indietro fellone! O dovrai vedertela con la mia lama, la
potentissima Sadrex! Forgiata con un fuoco che brucia da mille anni,
dal più potente mago/ fabbro dell'intero popolo dei Gutrids,
in una
notte di luna piena e rossa, come il sangue reclamato in ogni
battaglia da questa spada! -
Ma il fellone in questione che era
un tantinello sordo, non capendo perché il cavaliere
muovesse la
bocca senza emettere verso, non stette ad ascoltare la tiritera e lo
pugnalò, cogliendolo di sorpresa.
E
questa fu la fine del giovane
cavaliere Abelardo. "
Finii di scrivere
l'ultimo punto quando sentii una leggera pressione alla spalla.
Mi girai e quel che
vidi mi spaventò così tanto che svenni
rovesciando la povera sedia
già malconcia giù con me.
Mi ripresi dopo
qualche minuto dandomi della stupida. Decisamente e in maniera
assolutamente definitiva non potevo aver visto il mio personaggio
guardarmi con aria di disapprovazione appoggiato sulla mia spalla.
Mi
rimisi seduta. O meglio, volevo mettermi seduta, ma al mio posto
c'era il giovane cavaliere a cui in un impeto di noia avevo dato una
storia.
A:
-Le
sembra giusto che un cavaliere nobile come me possa finire in un modo
così sdegnoso?- sbraitò
contro di me. -
E poi da quale parte del cervello le é uscito il nome
Abelardo? -
Rimasi in un
attonito silenzio.
Iniziai ad
osservarlo da ogni angolatura e provai anche a toccarlo per vedere se
la mia mano oltrepassasse quel corpo che a me sembrava solido.
A:
Ahi!
Mi ha quasi cavato un' occhio!
Ecco
appunto... non
sembrava a quanto pare lo era.
Mi tolsi gli
occhiali e li ripulii con il lembo della maglietta. Li rimisi.
Niente, la nebbia
era dissolta ma lui rimaneva lì a guardarmi adirato.
Niente.
Mi convinsi che era un sogno e quindi non mi sorpresi più di tanto, probabilmente ero ancora svenuta da qualche parte per qualche scherzetto idiota o stavo ancora beatemente dormendo nel mio comodissimo lettino.
Presi l'altra sedia e la posizionai accanto alla sua riprendendo possesso del pc.
-A quanto ho capito ha delle lamentele da farmi signor Abelardo. - risposi usando il tono saccente da professoressa acida.
Quello
era un sogno
bizzarro, ma la persona seduta sulla sedia era pur sempre il mio
personaggio.
Quindi, io ero il capo.
A: Sissignora! Può ben dirlo! Le sembra normale far morire il protagonista della storia solo dopo qualche riga?
Ridacchiai
leggermente.
- Finirò all'inferno insieme a G.R.R. Martin per
questo...ma se è solo questo il problema, possiamo
risolverlo. -
Cancellai
le ultime
righe della storia.
Il cavaliere fece
un respiro di sollievo.
-Adesso che tutto è risolto, posso svegliarmi?-
Abelardo mi guardò stranito.
A: Signora, guardi che questo non è un sogno. Io sono vero, tutti siamo veri.
Inarcai
un
sopracciglio.
Fantastico....
anche un invasato dovevo sognare!
- Come le pare –
risposi sbuffando.
Il cavaliere non me
la diede vinta.
A: È davvero convinta che stia sognando? Perchè mi dovrei scomodare a introdurmi nei suoi sogni per parlarle, quando posso farlo così di persona?
Lì
per lì mi
sembrò che il ragionamento filasse. Anche se i modi del mio
cavaliere erano tutt'altro che cavallereschi.
Mi voltai
indispettita verso di lui.
-Ma insomma cosa vuole?-
A: Prima di tutto, non voglio chiamarmi Abelardo. Sembra il nome di un cavallo o di un animale....
Presa da una ispirazione improvvisa comiciai a digitare.
"
... La coda del giovane baio si agitò
impetuosa per
scacciare le mosche che gli volavano intorno. Quando sarebbe passato
quel periodo di grande afa?
Abelardo nitrì. La bella giovenca a
chiazze brucava il fieno dalla sua mangiatoia a qualche box di
distanza.
Se la sarebbe ingroppata volentieri,
ma la signorina era una purosangue ed era destinata a qualche
stallone di razza con un pedigree da urlo.
Lui era solo un giov....."
A: La giovenca non è un cavallo.
Mi
interruppe un
piccolo baio con un nitrito, seduto sulla sedia in cui era seduto
prima il cavaliere.
Sgranai gli occhi.
-Abe.... Abelardo? -
Risi
quando lui
mi fece un cenno positivo del capo. - Adesso sei anche un cavallo?
-
I suoi occhi mi uccisero all'istante.
Ma non potevo fare
a meno di ridere! Quel sogno era folle e io mi stavo divertendo da
matti.
A: - Se ha finito di ridere, gradirei tornare ad essere un umano. - scalpicciò con uno zoccolo sulla base della sedia.
Mi
morsi le labbra.
Un cavallo su una sedia.... un cavallo su una sedia!
Mi schiarii la
voce. - Ma certo certo... -
Cancellai tutto.
- Allora cambiamo
totalmente genere... ti va? -
Mi guardò con i suoi occhioni da
tenero cavallo e per poco non gli sbuffai a ridere nuovamente in
faccia, o meglio in muso.
-
Okay okay, lasciami pensare..... -
" .....
Era
una notte buia e tempestosa, una di quelle che ti fanno venire voglia
di stare dentro al letto, precisamente sotto il piumone e di uscirne
solo a primavera inoltrata. Una piccola figura scura si barcamenava
alla ricerca di un riparo. Combatteva contro le forti raffiche di
vento, per ogni tre passi che faceva, il vento lo spingeva un passo
indietro, per non parlare poi del fatto che i suoi vestiti erano
completamente zuppi e che la pioggia gli impediva una chiara visuale.
In queste pessime condizioni la scura figura si ritrovò
senza sapere
come, quando e soprattutto senza sapere il perchè, di fronte
ad
una immensa tenuta. Si meravigliò nello scoprire che il
portone
fosse aperto e non ci pensò nemmeno un istante prima di
entrare....."
A: Imbecille.....
".....
le sale erano deserte e per quanto si sforzasse non riusciva a
trovare anima viva, aveva voglia di continuare a gridare -
C'è
nessuno? - come in una famosa pubblicità, in quella tenuta
regnava
sovrano il silenzio. Ad un tratto una voce minacciosa
interruppe le riflessioni della piccola figura scura.
- CHI OSsA
DISsTURBARE LA MIA QUIETE?-
ed ecco che di fronte a lui apparve
un arzillo figuro, con i capelli neri impomatati e un mantello nero
che fece ondeggiare dietro le sue spalle.
- m- mi dis-spiace....
s-signor.... s- signor... - balbettò il viandante - .....
lei chi è
, mi scusi -
L'apparizione lo guardò con occhi di fuoco. -
SsTUPIDO MORTALE! - ruggì - IO SsONO IL CONTE
DR-..............
IL CONTE ABELARDO! "
Prima
che potessi
scrivere altro, una mano ossuta, piuttosto pallida mi bloccò
un
polso.
Mi girai e vide che
quella mano apparteneva all' ex-cavaliere-cavallo.
A: .....
vuoi prendermi in giro? Un cadavere? Prima un cavallo e ora un
cadavere?
Che era leggermente furioso si vedeva dalle saette rosso sangue che mi lanciava con sguardo furibondo.
-...Ehm... non un cadavere... un vampiro...- mi misi le dita a mò di zanne e le affondai in un collo invisibile - ..un vampiro. - specificai di nuovo
A: - Ho capito non ssono ssordo! Anzi ci ssento così bene che riessco anche ad asscoltare la disscussssione amorossa di quei marmocchi laggiù. - sbuffò, anzi ssbuffò.
- Non le piace essere un vampiro? -
Lui
scosse la testa.
-
Ma guardi che la faccio diventare un vampiro figo alla tipo Rice, non
alla tipo Meyer...-
Lui mi scoccò un'occhiataccia.
A:
Non voglio esssere un vampiro e nasscondermi da tutti... sstare alla
larga dal ssole e ssucchiare ssangue come una zanzara....
Ssi
fermi immediatamente!!Non ci penssi neanche per un ssecondo a farmi
diventare una zanzara o la persseguiterò fino a che non le
rimarrà
ssolo una goccia di ssangue!!!!!!
Cancellai
subitissimamentissimamente le poche parole che avevo cominciato a
scrivere.
-Mi
faccia capire signor personaggio... non le va mai bene niente! Cosa
dovrei fare per accontentarla? -
A: Per prima cossa mi faccia tornare umano....
" C'era una volta un essere umano...."
Lo
guardai in attesa. Finalmente i suoi occhi erano nuovamente azzurri e
la sua pelle era tornata di un candido e paffuto rosa.
A: Era ora! Adesso voglio un nome vero e vivere in una casa insieme a mia moglie e i miei figli e... avere una carica prestigiosa!
Il mio solito
sopracciglio s'inarco di nuovo. Ma lo accontentai e ripresi a
scrivere.
" ... C'era una volta un essere umano, di nome Teboldo..."
T :
Ho detto un nome vero!
Lo fissai. - Senti, non mi viene in mente altro, quindi o Teboldo o Abelardo. Su forza. Sono entrambi nomi veri. -
L'ex
cavaliere mi trucidò nuovamente con lo sguardo.
Ma
io ormai mi ero abituata, quindi non mi lasciai irretire e lo sentii
sospirare e con voce flebile mormorare qualcosa.
-Eh?-
T :
... Ho detto che mi va bene Abelardo!
Yeah!
Avevo vinto.
Dunque...adesso mi toccava scrivere una bella storia.
" ... C'era una volta un essere umano, di nome Abelardo, che viveva con sua moglie essere umana e i suoi figli esseri umani, in una casa accanto ad altre case in cui vivenano altri esseri umani, in una città piena di esseri umani, in un pianeta pieno di essere umani. Questo essere umano era molto importante per gli esseri umani della sua cittadinà, perchè aveva l'incarico di essere l'essere umano più essere umano del mondo: un essere umano umano... "
A:
.....
-Che
c'è? Non è quello che volevi?- mi girai verso di
lui, trionfante
ma non troppo.
A: È noioso! È tutto troppo maledettamente noioso così !
Sogghignai ma comunque la soddisfazione durò poco, perchè dovevo riconoscere che era vero.... quella storia faceva venire il latte alle ginocchia a chiunque.
"
...Ma visto che questo pianeta era troppo noioso, arrivò
Freezer che
lanciò la sua Death Ball sul pianeta e lo distrusse. Fine.
"
A: Hai fatto disintegrare il mio pianeta solo perchè era noioso?
- Ehm... no, ovvio che no – cancellai per la quarta o quinta volta.
Accidenti questo sogno si stava facendo sempre più impegnativo!
Il
povero cavaliere-cavallo-vampiro-essere umano mi guardò
sospirando.
Sembrava
voler gettare la spugna.
L'eroico e baldanzoso cavaliere sembrava
aver perso le speranze divenendo un esserino fiacco e depresso, su
quella sedia.
Devo ammettere che ci rimasi male.
Quel personaggio si era rivelato un grande rompiballe capace solo di lamentarsi per tutto , ma era pur sempre una mia creazione. Gli avevo dato vita e adesso mi sentivo in dovere di aiutarlo, per lo meno, a definire la sua perduta identità.
-Non
ti abbattere Abelardo – dissi con cipiglio battagliero
– Riuscirò
a darti una bella storia in cui vivere-
Già...
glielo
dissi per dargli un po' di fiducia... ma la pagina bianca rimaneva
bianca e il cursore continuava a lampeggiare minaccioso, fisso.
Immobile.
Non ci
potevo
credere.
La mia vena
creativa...
Puff.
Disintregata insieme al pianeta di Abelardo.
A: -Allora? - mi disse sempre più abbacchiato
-Eh... allora...- deglutì, mentre il cavaliere inclinava la testa esortandomi a continuare - ...allora...-
Sospirammo
all'unisono.
Non mi veniva nulla
in mente e il povero Abelardo sembrava diventare sempre più
pallido.
Spensi
il computer
e lui mi guardò stranito.
Gli sorrisi.
Era un
vecchio
trucco, il mio ultimo trucco per la precisione.
Presi un vecchio
quaderno a quadretti, una penna nera e mi misi seduta a terra.
Quando
ero a corto
di idee mi aiutava sempre scrivere manualmente su un foglio di carta,
pregai affinchè anche quella volta funzionasse.
Abelardo silenzioso
si mise accanto a me, come un fantasma.
Ero
sicura che si
stesse maledicendo per aver scelto proprio me come ''madrina''.
Inspirai...Espirai...
E
diedi addio alla mia fatina della creatività!
Non riuscivo a trovare l'ispirazione e vedevo il mio cavaliere divenire sempre più pallido.
Eh no! Non gli avrei permesso di sparire così! Non dopo tutto il lavoraccio che avevo fatto per lui!
Mi
mordetti le
labbra.
Okay. Punto
primo...
...
Niente punti. Forza immaginazione!
"In
una antica palude vi era viveva
una strega. In
molti avevavano paura di lei e stavano alla larga poiché
erano
convinti che ella odiasse il mondo e che trasf
lanciasse incantesimi e maledizioni a chiunque si avvicinasse..."
A: ....
E lei che c'entra con me?
- Non lo so ancora, ma devi avere pazienza. - gli dissi – Già è difficile scrivere senza ispirazione, se poi mi metti anche sotto pressione é finita! -
Il giovane fece per ribattere ma si bloccò e scosse la testa, incrociando le braccia al petto e cadendo in una sorta di mutismo.
Roteai
gli occhi.
Proprio a me doveva capitare un soggetto simile?
Ripresi a
scrivere pensando che forse era meglio sbrigarsi.
" Ma un giorno accadde che il paese fu sconvolto da una terribile siccità e i membri più anziani del villaggio decisero di chiedere aiuto alla strega, mandandogli in dono qualsiasi cosa lei chiedesse. Tutti furono d'accordo su questo punto, ma nessuno voleva andare da lei, né permettere ai propri cari di andare. Di comune accordo decisero di mandare un giovane scudiero, che a loro detta era solo un perdigiorno sfaccendato, che non faceva niente dalla mattina alla sera..."
A:
Non
dirmelo ti prego....
"
... Il suo nome era Abelardo. "
A:
... Inizi a non starmi molto
simpatica sai?
Voglio dire, era necessario? Prima mi fai morire, poi divento un
cavallo, cerchi di farmi diventare una vampiro-zanzara e poi
disintregri il mio pianeta...
Forse
non sarei dovuto venire qui. Non è così che si
trattano i propri
personaggi sai?
-
Sta calmo e mettiti seduto, non ho ancora finito di scriver-
Lui
mi interruppe.
A:
Non arrabbiarti, ma preferisco non
esistere...
passerò il tempo che mi rimane con i miei amici... quindi
addio.
In
pratica non mi diede neanche il tempo di dire qualcosa che
sparì e
io mi ritrovai a fissare il vuoto nel punto in cui prima c'era il
personaggio.
Non
è così che si trattano i personaggi, un corno!
Come autrice non mi
sembrava di averli maltrattati troppo, si okay, a volte morivano o
magari succedeva loro qualcosa di brutto e ...
Oh dio... forse Aby aveva ragione!
Scossi
la testa.
E va bene, con questa storiella mi sarei riscattata.
Mordicchiai
il cappuccio della penna, mandando mentalmente al diavolo la cena che
probabilmente era la causa di questo strano sogno bizzarro.
"
Non appena seppe che doveva partire per questa missione, il
giovinetto ,che non era così stupido come gli altri
pensavano,
iniziò a prepararsi. Sellò il cavallo e fece
tutto ciò che doveva
essere necessario fare (?) , salutò amici e parenti e
iniziò il suo
viaggio. "
Inclinai
la testa.
C'era ancora qualche imperfezione ma poteva andare...
Daltronde che potevo fare senza ispirazione? O mangi la finestra o ti
butti nella minest-
...
No, aspé..non era così...
Lasciai perdere i detti e
cercai di
scrivere qualcos'altro.
"
Dopo ore e ore e ore e vicende e
peripezie che
non sto qui a scrivere perché mi secca alquanto, Abelardo
raggiunse
la temuta palude in cui si nascondeva la paurosa e malvagia strega. Con
coraggio Aby bussò alla porta, pronto con la sua fedele
fionda a
colpire la malvagia, ma quando la strega aprì l'uscio... Il
giovane
rimase incantato sulla soglia. Con i capelli corvini lunghi fino al
cul sedere e gli occhi di un
viola-blu intenso,
quella donna era la persona più bella che avesse visto."
Che
poi non c'era bisogno di andarse così sgarbatamente, con un
''addio'' che suonava tanto di rimprovero...
"
La donna spalancò gli occhi
i suoi meravigliosi
occhi, così simili a delle gemme preziose.
-Dei
del Cielo! Mi ha ascoltato! - esclamò, trascinando il
giovane ancora
interdetto dentro casa. - Sono Zosimilla -
-Scusi se mi
permetto...ehm...signora...-
-Signorina.
- lo corressa la strega immediatamente.
-Signorina – rettificò
subito lui – di cosa sta parlando?-
-Ma
di te!- rise la donna rid con una
risata
cristallina ed elegante – e di lei- continuò
indicando su -
Il
povero Abelardo non stava più capendo un
beneamata min
ciosba e qualcosa dovette trasparire dalla sua
espressione
di pesce lesso, perchè difatti la ragazza si interruppe e lo
fissò
"
Poggiai
la penna sul quaderno.
Che cosa? Sentivo la fronte bella
corrugata nel tentativo di capire perchè avessi scritto
qualcosa che
non mi era neanche passata per l'anticamera del cervello.
Riafferrai
il prezioso strumento a sfera per cancellare le ultime righe ma la
mia mano si rifiutò.
Questa era proprio bella! Ma guarda un po' se questo sogno non doveva complicarsi ancora!
-Va
bene mano, vai -
Mi sentii francamente idiota ma alla fine scossi
la testa e riappoggiai la bic sul quaderno.
Ispirandomi
a ciò che aveva detto sull'orlo del precipizio il lama
parlante lo
citai.
- E andiamo. -
"
- Non sei giunto fino alla mia porta spinto da una forza misteriosa?
- chiese Zosimilla.
- Ehm... no, non direi... sono qui a causa
della siccità...-
-Bazzecole.
- lo interruppe di nuovo ( un vizio che doveva essere particolarmente
presente) – Sei qui perché il mio sortilegio ha
funzionato! -
Il
ragazzo inclinò la testa ancora più confuso di
prima –
Quale...quale sortilegio?-
- Ma quello che ho lanciato
sull'autrice per farle scrivere questa storia!Non ti ricordi proprio
niente?- disse lei sbuffando spazientita – Il cavallo? Il
vampiro?
Niente? -"
No,
ehi... un attimo che diavolo... se l'avevo appena inventata come
cacchio faceva a sapere che...
Nuovamente
la penna ricominciò da sola.
"
Abelardo scosse la testa facendo qualche passo indietro.
-
Oh. -Zosimilla ebbe la decenza di arrossire – Il fatto
è che posso
vedere il futuro con la mia sfera ed era scritto che noi due ci
incontrassimo in questo modo... io ho dato solo un'accelerata - "
Cosa cosa cosa???
Lei
cosa?
Iniziava davvero ad incuriosirmi questa vicenda.
"
Il giovane la guardò stranita avvicinandosi alla porta.
-No!
- esclamò lei – Non te ne andare, è
merito del mio incantesimo se
ti sei ribellato riuscendo ad arrivare fin qui... Lei ti voleva
uccidere dopo le prime righe, ma io non potevo permetterle di fare
una cosa del genere... non ci saremmo incontrati se no! -
- Lei
voleva uccidermi... dopo poche righe? - ripetè il ragazzo
come un
disco rotto – Ma è terribile! Si dovrebbe avere
cura dei propri
personaggi! Se un personaggio muore finisce nell' oblio! È
terribile
la sorte di chi viene cancellato per sempre! - "
Ed
ecco che venivo riproverata di nuovo e di nuovo provai un senso di
colpa bruciante.
Questo
sogno era diventato ancora più assurdo dell'assurdo.
" - Capisci perchè l'ho fatto? - le labbra della strega si curvaro all'insu in uno splendido sorriso – Ora potremmo stare per sempre insieme! - "
Nonostante
tutto ridacchiai sotto i baffi.
Incastrato
per la vita con una matta... tanti auguri Aby.
"
Abelardo sospirò brevemente – Quindi... che
dobbiamo fare adesso?
-
Zosimilla
ghignò. - Chiediamo alla nostra Eiry di scrivere un Happy
Ending - "
La
mano sul foglio si fermò in attesa finalmente tornata agli
ordini
del mio cervello.
Sospirai.
- E va bene Zosy, avrai il tuo Happy Ending -
Sorrisi e ripresi a scrivere.
"
Così Abelardo non tornò più al
villaggio ( che beninteso non ebbe
più problemi idrici e non fu troppo scontento di non
ricevere più
notizie dal ragazzo ) preferendo rimanere nella casa in cui aveva
trovato l'amore tra le braccia della strega buona Zosimilla. I due
convolarono a nozze e nove mesi dopo, Zosy diede alla luce una tenera
bimbetta che fu conosciuta al mondo con il nome di Betevia.
E
la nuova famigliola ebbe il suo finale felice. "
Chiusi il quaderno esausta e lo gettai sulla scrivania per poi buttarmi sul letto a peso morto.
Accontentare
i propri personaggi non era affatto facile!
Prima
Abelardo, poi Zosimilla....
Pensando a loro due chiusi gli occhi.
...
La
prima cosa che feci il giorno dopo (dopo essermi data un pizzicotto
che detto per inciso mi ha fatto parecchio male ) fu quella di
controllare il quaderno.
Vuoto.
Ovviamente.
Mi
misi a ridere e lo richiusi iniziando a prepararmi mentalmente per
affrontare la giornata che mi si stagliava davanti.
-Eiry!!!! - mia madre sbucò con un mazzo di violette in mano – Guarda cosa ha portato il fioraio! Non è che finalmente hai trovato uno spasimante? - mi fece l'occhiolino quando mi porse i fiori, lasciandomi lì come una cretina.
Un
pensiero rapido mi passò per la testa e con dita tremanti
aprii la
busta con il bigliettino.
Sicura che non avessi nessun spasimante presi il foglietto.
Lessi
le tre righe e sbiancai.
"
Alla nostra autrice preferita.
Grazie ancora di tutto.
Con affetto.
Zosimilla, Abelardo e la piccola Betevia. "
Nooooooooooooooooooooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Note:
" Don't call my name, don't call my name Abelardo!
I'm not your babe, I' m not your babe, Teboldo!
Don't wanna kiss, don't wanna touch
Just smoke my cigarette, hush
Don't call my name, don't call my name, Romualdo!
Abelardo, Abelardo....
Abe- Abelardo....
Abe- Abelardo......"
No okay, torniamo seri ......
Non
credo sia veramente necessario ma lo faccio ugualmente per
correttezza...
Se avete letto bene avrete sicuramente riconosciuto alcuni riferimenti
a persone/ personaggi della vita reale e/o della finzione ( niente di
erudito ) ma se qualcuna vi è sfuggita eccole qui:
-G.R.R. Martin. Alzi
la mano chi non conosce il creatore de Il trono di Spade ( e le sue
stragi )
- Il conte Abelardo. Chi
si ricorda di uno sketch di Aldo Giovanni e Giacomo che riguarda un
conte di nome Dracula?
- Anne
Rice. Autrice di romanzi gotici, horror e fantasy i cui
protagonisti sono vampiri e streghe.
- Stephenie
Meyer. La madre di Twilight.
- Freezer. No,
ve lo giuro non è un modo alternativo di dire frigorifero,
ma è uno dei cattivi dell' universo di Dragon Ball di Akira
Toriyama.
- Ciosba.
Ebbene sì, in quel momento avevo la voce di
Willwoosh in testa che mi ripeteva questa frase, che dovevo fare?
- Lama
parlante. Alias Kuzco...Credo di sapere a memoria Le
Follie dell'Imperatore... decisamente uno dei miei film Disney
preferiti.
Penso di averle inserite tutte e voi perdonatemi davvero per le sviste
;)
Un ultima cosa....
Campagna di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Farai felici milioni
di scrittori.
(Chiunque
voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove meglio
crede)
Baci! Baci!
EiryCrows