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Autore: echois    01/12/2015    9 recensioni
Tom Trümper è uno studente del college che cerca un lavoro per mantenersi gli studi. Dopo aver cercato a lungo, trova un lavoro con una paga minima: il tuttofare in una rivista di moda.
Il suo capo, il direttore della rivista, Bill Kaulitz – chiamato anche Ape Regina – è un ragazzo dai modi estremamente femminili e una voce troppo acuta.
Riuscirà Tom a sopravvivere in quel folle mondo fatto di stiletto Jimmy Choo e capi firmati Chanel?
[TomxBill]
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: Bill Kaulitz, Tom Kaulitz, Un po' tutti
Note: Lemon, OOC | Avvertimenti: Incest
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Banner bellissimo fatto da Bill Kaulitz (passate da lei, assolutamente!). Grazie ancora, tesoro! xx
 




 







 

Epilogo.






 


 

Due anni dopo.


 


 

“Funziona?” chiese Tom seduto su una delle due sedie che lui e Bill avevano posto di fronte la videocamera.


 

Bill corrugò la fronte e guardò a lungo l'oggetto tra le sue mani, poi schiacciò un pulsante e improvvisamente la videocamera si accese. “Certo che funziona” disse e la poggiò sul tavolo, corse per raggiungere il suo ragazzo. Guardò nell'obbiettivo e sorrise. “Ciao, io sono Bill”


 

“E io sono Tom” disse e mise il braccio intorno le spalle del suo ragazzo. “Se stai guardando questo video vuol dire che sei stato invitato al nostro matrimonio” disse e non potè trattenere un sorriso. Alla fine si era trasferito inevitabilmente e definitivamente a casa di Bill. Aveva iniziato dal dormire a casa sua e a lasciare piccole cose a casa sua, come la sua cera per i rasta, o la maglia che aveva indossato quel giorno. Poi il cassetto di Bill si era riempito di cose di Tom e allora il suo ragazzo aveva trovato opportuno che si trasferisse in casa sua. Inutile dire che Simone era felicissima della decisione presa dai due ragazzi – anzi, dalle decisioni. Gordon era altrettanto felice, ma il suo temperamento pacato equilibrava quella relazione. Alex, invece, quando aveva saputo che i due ragazzi si stavano per sposare e che avrebbero condiviso la casa insieme stava quasi per perdere i sensi. Bill sarebbe completamente sfuggito al suo controllo e non sarebbe stato più di sua proprietà. Poi aveva pensato che forse non lo era mai stato. Aveva fatto promettere a suo figlio di mantenere la sua verginità il più a lungo possibile e che “se quell'energumero del tuo fidanzato” lo avesse toccato senza che lui lo volesse o gliel'avesse chiesto, sarebbe immediatamente corso da lei. Bill aveva accettato mentre Tom era quasi a terra dalle risate.


 

Le dipendenti e le colleghe di Bill e Tom invece avevano organizzato una grande festa per celebrare il sì di entrambi i ragazzi. Ma né Tom né Bill avevano detto loro nulla, sembrava che quelle figlie del diavolo sapessero le cose ancora prima che accadessero. Vera Wang aveva chiamato pochi giorni fa Bill per chiedergli se fosse stata invitata anche lei e, mentre il moro stava per risponderle, lei aveva detto che invitata o meno sarebbe venuta lo stesso. Andreas sembrava essere stato il meno contento di tutti, ma questo era normale e Bill comunque non si aspettava che saltasse di gioia.


 

“Vi prego di mandarci una e-mail con la vostra partecipazione al più presto, grazie!” disse Bill rivolgendo l'ultimo sorriso alla telecamera e poi si avvicinò per spegnerla.


 

“Uhm, Bill, devo dirti una cosa” disse Tom massaggiandosi una tempia. Sembrava serio e atono, una volta tanto. Bill inarcò un sopracciglio e si girò a guardarlo.


 

“C'è qualcosa che non va?” chiese dedicando tutta la sua attenzione a Tom.


 

“In realtà sì. Questo matrimonio—” Tom sospirò e si massaggiò la fronte, abbassò lo sguardo. Bill strabuzzò gli occhi e il cuore iniziò a battergli forte. Doveva ammettere che il primo pensiero che gli balenò in testa fu quello che Tom non fosse pronto per il matrimonio, o peggio, non volesse più sposarlo. Oh, di sicuro Bill lo avrebbe picchiato se glielo avesse detto. Avevano speso un sacco in vestiti, fiori e decorazioni e non poteva tirarsi indietro proprio ora. “Non lasciare che mia madre ficchi il naso nell'organizzazione del matrimonio” disse e guardò Bill. Quest'ultimo si accasciò a terra e voleva strozzare Tom e baciarlo allo stesso momento. “Bill? Stai bene?” chiese inclinando il capo e s'inginocchiò vicino a lui.


 

Bill alzò il capo e lo guardò, era un po' pallido. Improvvisamente sorrise e lo baciò circondando il suo viso con le mani. Aveva detto stesso lui che per l'organizzazione del matrimonio avevano speso un sacco, ora non poteva strozzare il suo marito. Era semplicemente costretto a portarlo all'altare. “Se non glielo permetto mi odierà” disse staccandosi e poggiando il capo contro la fronte di Tom che assottigliò gli occhi.


 

“C'è una percentuale dello 0,001 che mia madre inizi ad odiarti” disse e Bill ridacchiò, si alzò.


 

“Ad ogni modo, non voglio correre il rischio” disse e si tolse la maglia, la gettò in terra. “Vado a farmi una doccia, mi raggiungi?” chiese e Tom inarcò le sopracciglia e sul suo volto nacque un bellissimo sorriso.


 

Il suo momento di eccitazione post proposta indecente di Bill fu interrotto dal suono del telefono, grugnì e Bill ridacchiò, corse in bagno mentre Tom prese quel dannato aggeggio. “Pronto?” chiese piuttosto infastidito e si grattò il collo.


 

“Tom? Passami Bill” disse Alex con il suo solito tono acido e Tom sospirò. Alex interrompeva i momenti di intimità tra lui e Bill anche a chilometri di distanza.


 

“Ugh, non posso. Sta—” inizialmente voleva semplicemente dirgli che Bill era sotto la doccia, ma poi decise di divertirsi un po'. “Si sta prendendo la comunione”


 

“La comunione?” chiese Alex letteralmente scioccata. “Ma dove si trova?”


 

“In chiesa. Dove può prendere la comunione?”


 

“Oh, il mio bambino! È così cattolico” disse sospirano beata.


 

“Sì, sta aspettando la cappella”


 

“Cosa?”


 

“Nulla” disse Tom ridacchiando sotto i baffi.


 

“E perchè tu sei a casa? Dì un po', sei per caso ateo?” chiese Alex e Tom si morse un labbro per non ridere.


 

“No, ma ho avuto un'illuminazione. Il signore mi ha detto che la castità è l'unica via che posso seguire e mi ha imposto di dire cento ave marie in solitudine, per questo sono uscito prima. Hai interrotto il mio momento di preghiere” inventò e Alex sussultò.


 

“Oh, Tom, perdonami! Quando il Signore dice qualcosa, quel qualcosa deve essere fatto! Ora ti lascio in pace, ritorna alle tue preghiere” disse e stava quasi per riattaccare, quando la donna esclamò: “Non dimenticare che il signore ti ha imposto la via della castità!”


 

“Non preoccuparti, Alex. Ciao, buona giornata” disse e attaccò. Guardò il telefono e scoppiò a ridere. Era incredibile quanto Alex conoscesse poco suo figlio e a quanto credesse alle stronzate. Bill in chiesa? Oh, Bill non sapeva nemmeno come fosse fatta. Sospirò e corse a raggiungere Bill nella doccia.



Chapter End Notes:
Ecco l'ultimo, sigh. Lo so che avevo promesso di non farvi aspettare troppo, ma un po' per lo studio che occupa tutto il mio tempo, un po' perchè mia sorella (come una stupida) aveva dimenticato il caricabatterie del computer e lui era scarico morto, non ho potuto aggiornare.
E questo è l'ultimo capitolo! Spero che vi sia piaciuta e che vi abbia fatto ridere un sacco (era il mio obiettivo!). Spero inoltre di rivedervi prestissimo, magari un una nuova storia, o magari in quella che sto già scrivendo x :)
Grazie a tutti per le vostre bellissime recensioni, per i vostri commenti, per esservi immedesimate nella storia. Grazie per le critiche, e grazie per aver riso con me mentre scrivevo questa stronzata. Non ho parole per dirvi quanto vi sono grata:)
echois xx

   
 
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