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Autore: ciabysan    02/03/2009    2 recensioni
Annie uccideva in stato incosciente durante il sonno, rifugiandosi nei cessi delle sue vittime. Dopo una terapia psichiatrica la sua malattia notturna sembra essere scomparsa, ma la ragazza comincia a dare gravi segni di squilibrio che sfociano nuovamente nell'omicidio. Decisa a trovare l'origine della sua pulsione omicida, Annie farà una investigazione ,finendo a capofitto in una inquietante quanto sconcertante maledizione. UN HORROR TRATTO DA UN MIO LUNGOMETRAGGIO AMATORIALE. VIRA SPESSO NELLA COMMEDIA, MA NON MANCANO GLI SPAVENTI!
Genere: Demenziale, Horror, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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SECONDO CAPITOLO

SECONDO CAPITOLO

 

Annie si voltò verso il computer, mentre l’amico ancora un poco sconvolto la fissava con sospetto. Un click e sullo schermo comparve l’immagine di un water, con una fluida sostanza rossastra-marrognola nel buco dello scarico.
Ridendo un poco disgustato, l’amico esclamò “Ma che cos’è quell’immagine?”

“Te l’ho detto che sto aprendo un’agenzia di cessi, ma non sono affari che ti riguardano
“Fammela rivedere! Ho visto che c’era del sangue laggiù!”
“Ma te ne vai via! Anziché sparare a zero sulle persone?”

“Fammela rivedere!”

“Non era sangue…vattene via! Via! Dubitare delle amiche…bah!”

Annie spinse via dalla sua camera il ragazzo con diversi calci e spintoni. Il ragazzo inalberato esclamò “Okay, me ne vado, me ne vado” con ambiguo accento libertino.

Dopo aver controllato che il rompicoglioni se ne fosse andato, Annie tornò in camera sua e aprì l’armadio con un sorriso. C’era una ragazza dentro, legata e imbavagliata.

Annie le sorrise e la tirò fuori, gettandola con violenza sul pavimento. Quella, spaventata si dimenava, cercando di urlare e liberarsi delle corde, ma Annie prese con velocità un paio di forbici che giaceva sulla sua scrivania e ZAC! I colpi partirono ripetuti sul corpo della donna, che con fatica cercò di aggrapparsi alla scaletta del letto a castello di Annie gridando “Aiutatemi! AAAAAAAH!”

Ma il suo corpo fu trascinato dall’assassina, mentre l’ormai cadavere dipingeva un’accesa linea rossa sul pavimento.

La stanza inondata dal sangue, fu risistemata in sole poche ore dalla nuova Annie, scrupolosa assassina con un’ossessione dei cessi che, nonappena finite le pulizie, si sedette al suo pc portatile all’ultimo grido e avvio i-tunes ascoltando delle strane canzoni.

“Questa mi ricorda la persona che ho appena ucciso” sorrise sotto il movimento frivolo di una stupida canzone italiana da dancefloor.

Ammirò dapprima la fatidica foto del cesso sussurrando ridendo a crepapelle “La mia casa notturna!”, ma Fu nel momento in cui il player di i-tunes cambiò canzone e quando Annie impugnò il suo mazzo di tarocchi che, l’amico rompicoglioni si ripresentò alla porta di Annie.

“Cosa vuoi?” urlò Annie indispettita

“Posso entrare?”
“Entra!” sbuffò Annie

“ Cosa stai facendo?” disse il ragazzo entrando, notando Annie che stendeva delle carte sulla scrivania
!”Faccio le carte…predigono morte”
“La mano di fatima indica che qualcuno ti vuole uccidere. La falce sarà l’arma e il sole il tempo dell’omicidio
“Quindi mi ucciderà di giorno”

“Esatto. Quindi non posso essere io perché io uccidevo solo di notte
“Uccidevi…quindi uccidi ancora!”
“Uccidevo ho detto…”
“E questo?” disse il ragazzo spaventato osservando un’orrenda macchia di sangue sulla scrivania, derivata dal precedente omicidio, che Annie si era dimenticata di pulire.

“è sangue!”

“Non è sangue…” mentì Annie “è smalto rosso colato!”

“Ma è fresco questo!”
“Non è fresco!”
“è fresco…hai trovato un modo per seccarlo
“Se avessi trovato un modo per seccarlo non sarebbe fresco
“Sempre a mettere i puntini sulle i


All’improvviso un latrato di Annie, che impugnò un’arma contundente e la spinse contro l’amico, che spaventato riuscì a fuggire.

 

 

  
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