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Autore: AlexVause    02/12/2015    3 recensioni
A dare maggior profondità di pensiero non è tanto una grande intelligenza, quanto un profondo dolore.
Riuscirà ciò ad aprire occhi da lungo tempo rimasti chiusi?
Genere: Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 9
- Aspettate un attimo.
Maura sembrò stranita da qualcosa. I suoi occhi divennero due fessure. Guardò alcuni fogli rinvenuti nella cassetta di sicurezza del giornalista e ne esaminò uno in particolare. Sembrava più robusto di una normale pagina A4 di stampante.
Alzò il foglio mettendolo contro luce e, stando attenta a non distruggerlo totalmente con il tagliacarte, riuscì ad aprirne un lembo estraendone un appunto.
C’erano sette nomi datati  10 Gennaio 1996.
- Sono nomi. Sette per la precisione, datati 10 Gennaio 1996.
Avvertì la dottoressa.
- Frost, puoi vedere cos’è accaduto in quella data?
Chiese Cavanaugh  al giovane che si mise subito all’opera con il proprio computer.
Entrando nel database della Polizia, comparve una lista di persone scomparse e tra questi alcuni studenti, sette, frequentanti all’epoca la Boston Public High School of Massachussetts.
- Riesci anche a vedere se hanno un archivio online dell’anno 1996?
Domandò Jane attirando su di sé l’attenzione dei colleghi.
- Che hai in mente?
Chiese Frankie incuriosito.
- Solo supposizioni per ora, ma stando a qualche veloce calcolo, il nipote del Tenente Coleman dovrebbe aver avuto la loro età all’epoca della scomparsa di quei giovani.
Spiegò poi la mora.
- Dici che frequentasse la Boston Public?
S’intromise Maura.
- Per dirlo bisogna prima vederlo.
- Giusto Jane.
Ammise la bionda Dottoressa.
Tutti guardarono il monitor a schermo piatto davanti a loro.
- Niente. Per gli annuali previo anno 2000 bisogna recarsi presso la Biblioteca della Boston Public.
Riferì Frost ai colleghi.
- Sapete già cosa fare.
Fu un ordine indiretto quello di Cavanaugh. Frankie e Jane eseguirono nell’immediato prendendo un auto e recandosi nella scuola assieme a Maura.
 
Arrivarono alla Boston Public dirigendosi immediatamente alla biblioteca.
- Il Tenente Coleman ci ha fornito una foto del nipote.
Avvisò Jane.
- Se presente negli annuari, il mistero s’infittisce.
Aggiunse Korsak.
- Ho come il sospetto che tutto inizi da qui.
Bisbigliò Maura, dando voce ad un pensiero che le ronzava nella mente.
Una giovane ragazza, con occhiali dalla montatura spessa e capelli castani raccolti in una coda, li accolse.
Jane si presentò subito mostrandole il distintivo e introducendo i propri colleghi.
Senza protesta alcuna, la ragazza indicò loro uno scaffale e avvisò il preside della scuola della loro presenza.
In uno degli annuari del 1995/1996, classe dei diplomandi, trovarono una pagina dedicata ai sette giovani scomparsi. Del nipote del Tenente nessuna traccia.
La mora prese l’annuario dell’anno precedente ma nemmeno lì c’era una foto del ragazzo. Senza lasciarsi andare allo sconforto, controllò la stessa classe negli annuari precedenti ma senza alcun risultato.
- Niente di niente.
Sbottò poi frustrata.
- Magari non hai controllato la classe giusta.
Sentenziò Maura passandole un annuario.
- Classe del terzo anno, Joshua Jr Coleman.
Lesse la Dottoressa.
- Bocciato il primo anno 1991/1992 per non essersi integrato, Joshua Jr Coleman ha saltato l’anno scolastico successivo causa morte dei genitori e conseguente affidamento allo zio, il Tenente Christopher Coleman. Si è diplomato nel 1998 con il massimo dei voti, nonostante la media scolastica dal 1991 al 1996 sia sempre stata sotto il 5.
Una voce maschile li informò di tutto ciò. Il Preside della Boston Public li aveva raggiunti.
Un uomo di media statura, capelli bianchi sui sessant’anni.
- Salve, sono il Preside Charles Dobois. Conoscevo quei ragazzi perché vi ho avuto a che fare nel mio primo anno di lavoro. L’anno scolastico 1991/1992 è stato quello in cui mi hanno assegnato a questa scuola.
Jane, Frankie e Maura si presentarono.
- Sa se per caso ci fossero screzi fra lui e i sette ragazzi scomparsi?
Domandò Frankie come prassi.
- Quel gruppo di ragazzi, parlo di quelli scomparsi, erano tremendi. I classici bulli che perseguitavano chiunque. Ricordo una zuffa fra loro e Joshua. Trovarono il giovane Coleman chiuso in un bidone della spazzatura.
Li informò il preside.
- Temo che, se vorrete consultare i fascicoli personali nell’archivio, abbiate bisogno di un mandato.
Aggiunse poi quasi combattuto.
- Ha più sentito parlare di Joshua negli anni successivi?
Chiese Jane incuriosita. Cercava di ottenere più risposte possibili.
Il Preside sospirò scuotendo il capo.
- No purtroppo.
- La ringrazio per la sua disponibilità.
Disse la mora stringendogli la mano.
- Per qualsiasi domanda sapete dove trovarmi.
Aggiunse poi l’uomo prima che i Detective e la Dottoressa si congedassero.
 
Una volta tornati alla centrale, informarono Cavanough sulle scoperte appena fatte.
Riferirono la chiacchierata fatta con il preside e ciò che crebbe nella mente dei Detective e della Dottoressa, fu un dubbio pressante.
- E se fosse stato lui a far scomparire quei giovani?
Ipotizzò Frankie.
- Beh il dubbio c’è.
Rispose Jane pensierosa. Maura non proferì parola, il che era strano.
- Maur a che pensi?
- Ho un sospetto a cui ancora non posso dar voce.
Disse la Dottoressa rivolgendosi poi a Frost.
- Puoi dirmi su cosa è stato costruito il Centro Commerciale Albatros?
A quella domanda da parte della bionda il Detective mosse velocemente le mani sulla tastiera e, dopo qualche minuto, trovò i risultati.
- Nulla, solamente un vecchio parco giochi abbandonato. Passo la foto sullo schermo alla parete.
La foto che Frost mostrò ai colleghi non era altro che qualche panchina in disuso, uno scivolo rotto e un’altalena con dell’edera che vi si arrampicava rendendola inutile.
- Capisco. Puoi dirmi se il Centro Commerciale ha un parcheggio sotterraneo?
Il Detective acconsentì e mostrò un disegno grafico al monitor del grande televisore.
- Come potete vedere, il parcheggio sotterraneo c’è. I negozi vi sono costruiti sopra. Il giardino all’entrata, invece, è stato solo ricoperto da pavimentazione e arricchito con una fontana, un’aiuola rettangolare posta in modo trasversale e qualche panchina.
Frost informò i presenti e, sia la Dottoressa che Jane, alzarono un sopracciglio perplesse.
- Posto un po’ strano per mettere un’aiuola. Soprattutto vedendo che nel progetto originale non c’era…ma quello è un dettaglio trascurabile.
Sbottò la mora anticipando Maura che, come aprì la bocca la richiuse.
- Prima di dar ordine di un’indagine con il radar dobbiamo sapere di più su Joshua e i sette ragazzi scomparsi. Interrogate i compagni di classe sia di Joshua che degli altri e richiamatemi il Tenente Coleman. Voglio fargli qualche altra domanda.
Con questi nuovi ordini Jane e Frankie si apprestarono a tornare alla Biblioteca del Boston Public, per poter dare a Frost tutti i nome degli alunni che hanno frequentato la classe del sospettato e delle vittime. Korsak invece si apprestò a chiamare il Tenente Coleman.
 
Maura  era nel laboratorio. Un poliziotto a guardia dell’entrata che dava sul parcheggio sotterraneo, servì a dare più protezione alla Dottoressa che, dopo aver salutato la sua collega Chang, si chiuse in ufficio ad osservare i fogli in codice ASCII stampati e numerati sul retro da Frost.
Si alzò dal divano e andò nella stanza riadattata alla composizione di qualsiasi cosa potesse comparire da quei fogli. Seguì il suggerimento dettato dal tatuaggio “9 Agosto 1972”
- Tutto coincide. Se formo una fila orizzontale di 9 fogli e una verticale di 8…
Parlava fra sé Maura mentre distribuiva a terra le pagine numerate, seguendo il suo schema.
- Dottoressa.
La voce di Frost provenne dalle sue spalle.
La Dottoressa si voltò a cercarlo, poi vide la radio lasciata sul tavolo dal collega di Jane.
- Frost?
Chiamò la donna con gli ultimi fogli in mano.
- Guardandola dal monitor posso dire che sta riuscendo bene nel suo intento. Lo schema sembra essere esatto e ne sta uscendo un QR Code.
La informò l’uomo dagli uffici sovrastanti.
- Ancora con sto coso?
- Jane?
Disse Maura cercando di non lasciarsi sfuggire una risata.
- Eh…ti guardo e vedo solo un mucchio di macchie.
Sbottò la mora probabilmente accanto al collega.
Questa volta la Dottoressa rise.
- Poggio gli ultimi fogli e salgo.
Detto ciò la bionda posò a terra le ultime pagine e dopo l’approvazione di Frost, via radio, prese l’ascensore e li raggiunse.
 
- Era proprio fissato con questi cosi.
Borbottò Jane scuotendo il capo e causando una risata divertita in Maura.
- È un modo valido per nascondere ciò che si vuol celare ad occhio altrui.
Sentenziò la Dottoressa sorridendo.
- A…ha.
La canzonò la mora che, poco dopo, si lasciò distrarre da una donna che sembrava essersi persa.
- Posso esserle d’aiuto?
Chiese gentilmente alla persona davanti a sé.
- Cerco la Detective Jane Rizzoli per il caso di omicidio Peter Sullivan.
Rispose la donna tenendo in mano alcuni documenti.
-Salve, sono io Jane Rizzoli, si accomodi. Mi avevano avvisato che dovevamo dare un’occhiata ad alcuni documenti.
Mentre la mora si congedò per sistemare le carte per un caso che sarebbe andato in tribunale il giorno successivo, il distretto ricevette una chiamata.
Dottoressa Isles, altro Rizzoli, c’è stato un omicidio in Fay Street. Due volanti sono già sul posto.
- Ci rechiamo subito là.
- Dottoressa, mentre voi sarete impegnati con i rilevamenti, mi appresto a decifrare il QR Code ricostruito da lei. Al vostro ritorno avremo tutto pronto.
Maura e Frankie salutarono Frost e Korsak diretti nel posto del ritrovamento del cadavere.
Arrivati al luogo dell’omicidio, trovarono una volante parcheggiata. Le portiere del guidatore e passeggero erano spalancate.
Frankie aprì la porta facendo entrare la Dottoressa prima di chiudersela alle spalle.
Il caseggiato in cui si trovavano sembrava una vecchia fabbrica disabitata.
Momentaneamente dei due poliziotti non c’era traccia.
Maura si guardò intorno alla ricerca di un corpo da esaminare ma, ciò che vide, fu solo buio totale dopo un lancinante colpo alla testa.


Nota di Alex: scusate tanto l'attesa ma ho perso tutti gli appunti che avevo su questa fic e altre. Ora la riprendo regolarmente. Scusate ancora e un grazie a chi mi ha sempre seguita fino ad ora :)
  
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