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Autore: Morgana la Strega    02/12/2015    12 recensioni
Dalla storia:
Ciao caro amico,
voglio che tu sappia una cosa: un posto nella mia mente lo hai pertanto spero che un giorno, quando il tempo tornerà ad esserti amico, anche tu lo troverai per me.
Genere: Malinconico, Poesia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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OS EMMA








Attenderò nelle mie stanze bianche, fredde, silenziose, vuote.

Starò su di una sedia di legno - anche quella del medesimo colore della camera -, di fronte a me ci sarà una grande finestra attraverso cui non entra luce che riscaldi il luogo nel quale mi trovo. Fuori pioverà.
Quando tu arriverai a prendermi, l'acqua cadrà più fitta e picchierà forte contro il vetro della finestra. I veloci colpi delle gocce contro il vetro saranno il segnale del tuo arrivo.
Non dirai una parola, lì, davanti a me, indosserai una camicia immacolata abbottonata sino al colletto e mi mostrerai i tuoi due pugni chiusi come scrigni che nascondono qualcosa, poi con lo sguardo mi farai capire che dovrò sceglierne uno da aprire. Non parlerai, non ancora, avremo tempo per le parole, adesso non servono perché rovinerebbero tutto: un momento così puro e pieno di interrogativi che scuotono l'anima non ha bisogno del riempimento di risposte inutili e scontate. Sarebbe come un grosso graffio su una tela bianca dove il pittore non potrebbe più dipingerci sopra i suoi sogni, i suoi desideri, le sue paure e frustrazioni. Noi pittureremo con calma il nostro quadro, le parole usciranno lisce come la tinta ad olio viene cosparsa dal pennello ma senza grumi e bolle d'aria che sciuperebbero tutto.
Comunque io sceglierò il pugno destro, lo aprirai e sul tuo palmo troverò un piccolo petalo bianco che oscillerà, insicuro, timido; lo sfiorerò e di colpo la sua timidezza sparirà, prenderà colore e diverrà rosso. Con un gesto lento ruoterai il tuo polso e rovescerai il palmo della mano lasciando il petalo cadere, lì, sul pavimento di granito bianco cosicché quella piccola parte di fiore mi ricorderà una goccia di sangue. Una, unica a colorare il granito freddo.
Quella goccia è mia o tua? Il petalo era nella tua mano, però sono stata io a colorarlo con il tocco quindi io credo che sia di entrambi. Sì, è il nostro sangue quello e rimarrà lì, in quella stanza silenziosa, sterile ma ora come ora non più vuota.
Con timidezza mi prenderai la mano - una di quelle insicurezze che supererai appena le nostre dita si intrecceranno - facendomi prima alzare, mi scorterai fuori dalla stanza. I tuoi saranno passi lenti, i miei incerti. Io avrò paura di uscire, sai... Quando si rimane fuori da tutto e ci si abitua a stare dentro il niente, è difficile ricordare quanto tempo sia passato dall'ultima volta che abbiamo fatto parte di qualcosa, o che siamo stati all'interno di qualche cosa.
Forse io non sono mai stata parte di niente. Esclusa da tutto con dentro il vuoto.
I passi diverranno più veloci, avvertirò il tuo trepidare nel voler uscire da quel corridoio che sa di non vissuto, mi contagerai con questo tuo desiderio e in un lampo saremo alla porta. Una porta chiusa che ci separa dalla vita, dalla realtà crudele, dove non si vede scorrere il tempo e il mutare dello spazio da una grande finestra con vetri così puliti da dar l'illusione che non stiamo osservando ma ci siamo dentro. Sarà invece, quella dove vivremo il tempo e saremo fautori del cambiamento dello spazio.
Stringerai la presa della mia mano per darmi sicurezza e con l'altra spingerai quella porta maledetta, io mi sentirò umilita nel vedere quanto sarà facile aprirla - io che ero spaventata e credevo di non farcela.
Fuori pioverà e mi sentirò così viva, felice da voler prendere tutta quella pioggia, alzerò il viso per sentir picchiettare sulla mia pelle le gocce, aprirò la bocca come fanno i bambini piccoli per gustarne il sapore di pino e foglie verdi, mentre tu riderai nel vedermi così innocente e spensierata. Balleremo un valzer improvvisato sotto quel cielo grigio che a noi piace tanto - che importa se non c'è il sole? Ci siamo io e te, il resto ha tutto il tempo di questo mondo, così come il sole ha tutti i giorni per sorgere e tramontare, questo, invece, è il nostro giorno.
Mi chiederai se mi andrà di correre e io da sciocca ti chiederò dove? ma poi capirò che la risposta non ha importanza poiché se corriamo insieme, potrei farlo per l'eternità e senza sentirne il peso.
Avrò la convinzione di poter raggiungere qualunque posto insieme a te, avvertirò le ali sulla schiena e sentirò le branchie per poter respirare sott'acqua.
Non esiste posto troppo in alto o mare troppo profondo da impedirmi di seguirti, almeno in questo nostro giorno.
Siamo stati troppo lontani noi due, qualcosa o qualcuno ha deciso per noi, eravamo talmente stupidi e ciechi da darci la colpa a vicenda, ci hanno usato come due pedine su una scacchiera, non eravamo più compagni di squadra ma avversari. Mi hai mangiata, mi hai buttata giù e io mi sono rotta come fa una regina di marmo. Scacco matto e la regina si sgretola.
Per questo avvertirò dolore mentre danzeremo sotto la pioggia? Mi lascerai di nuovo? Io ti pregherò di non farlo, non voglio più tornare in quelle stanze bianche che annientano l'anima e corrodono il corpo: non voglio più essere di pietra bianca, quindi ti chiederò di restare.
Il sorriso che mi farai sarà accompagnato dalla consapevolezza del mio perdono, le tue spalle si rilasseranno e bacerai la mia fronte come facevi sempre.
Noi avremmo questo giorno, forse l'ultimo per dirci addio e chiudere con la vecchia vita, forse il primo per iniziarne una nuova, chi può saperlo. La cosa più importante è che il tempo questa volta sarà nostro amico e ci darà parte di sé per poterci salutare. Questo, ovviamente, tramite un vero saluto non troppo lento e saturo di agonia, non troppo veloce che porta solo rancore ma attraverso un addio moderato, un saluto che non ci separi mai del tutto.

Ciao caro amico,
voglio che tu sappia una cosa: un posto nella mia mente lo hai pertanto spero che un giorno, quando il tempo tornerà ad esserti amico, anche tu lo troverai per me.













Note d'autrice:
Non c'è molto da dire, a parte che vi ringrazio per essere arrivati fino a qui e per il vostro passaggio nelle recensioni - accetto qualsiasi giudizio, purché sia costruttivo. Infine non mi resta che ringraziare anche Tanny, per i suoi consigli e revisioni attente.
Spero di trovarvi nei commenti.








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