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Autore: En Sev En    03/12/2015    2 recensioni
Che bello quando la tua bambina inizia finalmente a parlare! E dice i nomi di tutti. Ma proprio tutti.
Tranne il tuo ovviamente.
Forse c'è uno sbaglio, si deve essere così ed infatti... forse... finalmente!
E... ma...!?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Comandante Shepard Donna, Sorpresa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Prefazione: prosegue la pubblicazione dei vecchi scritti con un'altra one shot a carattere comico. Anche questa deriva sempre dalla long precedente per situazione generale ma non rimane granchè da aggiungere essendo fortemente auto esplicativa.
Buona lettura.
La foto è presa da http://liaranated.deviantart.com/art/Call-Home-538696614 e l'autore è BarbDBarb (san google immagini grazie!).



“Dai, dì papà; non è difficile fai la brava bambina. P-A-P-A'...”

Viola fissava negli occhi la piccola Rila: neanche un anno di età ma già spiccate doti di socializzazione ed i primi timidi tentativi di esprimere vocaboli. In assoluto la sua prima parola fu mamma seguita poi da Dilinaga.

Ma la piccola rideva battendo le manine ogni volta che, da quel primo mamma pronunciato, Viola le si poneva davanti o la prendeva in braccio pregandola disperatamente di chiamarla.

“Su, papà! O Viola. Il mio nome è semplice... p-a-p-à.”

Erano circa due mesi che Viola assillava senza pietà la sua bambina che però le rideva sempre gioiosamente nonostante la continua e infinita molestia.

“Auughhh!” le risa della piccola erano incontenibili mentre provava ad afferrare contemporaneamente con le manine il naso o i capelli di Shepard.

Però tecnicamente sono umana, quindi sono mamma anche io… forse vale e lei chiama me. E' asari quindi capisce da sola… Uffah, no non funziona così. Piccola e pestifera seppiolina blu!

Ancora una volta.

“P-a-p-à. V-i-o-l-a! Dai!”

Era praticamente in lacrime.

“Orsù cara, non la forzare, prima o poi lo dirà. Non è così importante.”

Ma Liara riebbe in cambio uno sguardo cupo e cattivo:

“Parli così perchè ti chiama sempre. Dice anche Liara! Siamo sicuri che sia mia figlia? Non mi somiglia poi molto! La pelle non è un... blu come dovrebbe, lo scalpo è... è... troppo... uguale a quello di Aria. Di un po', non è che quando ero con Cerberus tu ti divertivi un po' troppo?”

Ma Liara si arrabbiò a sua volta divenendo di un rosa acceso in volto:

“Ma... per la Dea! Non sono mai stata offesa così pesantemente! Lei è tua figlia e dovresti vergognarti di parlare così davanti a lei.”

Viola si rigirò a fissare perplessa la bambina mentre lei sempre sorridente le tastava la faccia con le manine.

“Uaaghhaaa” si divertiva troppo la piccola ad emettere suoni davanti a lei.

“Seee, seee, come non detto.”

“Sono arrabbiata! Io vado su a calmarmi.”

Liara prese il grembiulino levandoselo e gettandolo palesemente irritata ma preparandosi con il suo factotum a cancellare ogni traccia vecchia dal proprio dispositivo di comunicazione mobile: qualche residuo di chiamate ad Aria o Sha'ira erano rimasti in rubrica...

“Glifo, mi serve un favore...” in sottovoce.

Ma poco più in basso:

“DI chi sei figlia tu? DI chi sei figlia tu? Di P-A-P-A!” mentre Shepard alzava in aria la piccolina.

“Buwaaah! Ghhaher” a Rila piaceva essere alzata in volo mentre le colava un po' di bavetta dalla bocca.

Uhm si ma... di chi sei figlia tu in effetti?

Viola si rigirò per essere sicura che Liara non fosse lì quindi, in maniera discreta, aprì il suo factotum iniziando la scansione del dna della piccola.

“Dunque... uhm... vediamo...”

I filamenti del dna asari scorrevano velocemente in quel visore senza che lei però ci capisse qualcosa veramente.

Ci vorrebbe Ida o Mordin, dannazione lo sapevo che non dovevo mollare i corsi di chimica e biologia!

“COSA STAI FACENDO!?”

Liara era tornata lì silenziosamente per fare pace con la compagna. Dopo aver cancellato ben bene la sua rubrica ed il registro chiamate dei suoi ultimi 95 anni.

“Io? Nulla... controllavo... che... stesse bene! SI', che stesse bene. La... bava... ha... un colore strano.”

“E' asari, la saliva è del colore giusto. Ma tu... PER LA DEA! Quello è lo schema del suo dna! Viola!! E' tua figlia!!! Come puoi pensare che io ti menta su questo?”

“Si ma... è strana! Cioè non ha nulla di me, non ha capelli, colore diverso, fisico diverso, occhi diversi. E poi non dice papà!”

Liara scoppiò a ridere.

“Quindi è solo per questo? Te l'ho detto che riprende solo i geni materni e poco altro dal partner ma il sorriso è il tuo. Dai non te la prendere: lo dirà papà. E' ancora piccolina.”

La piccola confermava la cosa ridendo tra le sue braccia.

“Gwwahah, mamma!”

“Oh caz...”

“VIOLA!!!”

“Sì ma è lei. Lo fa apposta! Su, non è possibile.”

“Chi è che fa cosa?”

Sulla soglia di casa si era presentato Garrus, in visita come sempre quando aveva un po' di tempo libero.

“Ciao Garrus. Dicevamo di mia figlia: dice sempre mamma o Liara e ancora non riesce a dire papà. O Viola. Cosa le ho fatto di male?”

Garrus si portò una mano davanti alla bocca:

“Vuoi una lista dettagliata?”

“Stai attento turian, questa è una cosa seria!”

“Gaurrus, uahwan, Garrus!”

Viola si rigirò a guardare schifata sua figlia, contenta e con le braccia stese in cerca dell'abbraccio del turian.

“Oh la mia piccola pulcetta blu!” mentre Garrus l'afferrava convinto e se la poneva a cavalcioni sopra la testa. Con lei che afferrava le sue creste.

“MA DAI! Pure il tuo! Ma che diavolo!”

“VIOLA! Smettila di dire parolacce in sua presenza. O di imprecare!”

“Il tuo linguaggio da caserma è davvero inappropriato Shepard. Non mi stupisce che tua figlia non ti nomini.” Garrus provava un sottile piacere nel vendicarsi di tutte le umiliazioni patite sulla Normandy a causa di giochi di parole o doppi sensi mai capiti.

“Gaurrus. Garrus!” batteva le mani la piccola, salvo poi prendere il visore del turian.

“Oh ma che splendore! Posso regalarglielo Liara?”

“Certo Garrus.”

Viola era divenuta paonazza.

“Ecco, la corrompete! Per quello vi chiama. Traditori.”

“Me lo diceva sempre Aetitha che dovevo sposare Garrus e non te. Aveva ragione.”
“COOSA?!”

“Garrus. Aetitha!” Rila ripeteva felicemente ciò che sentiva e sempre con un gran sorriso che avrebbe aperto i cuori di chiunque.

Ma un rumore di porta che si apriva interruppe lo scontro che di lì a breve si sarebbe scatenato.

“Dov'è quel piccolo delizioso cucciolo di pyjack blu? C'è un bel regalo per lei dallo zio Wrex!”

“Werex... Vwrex! Wrex. Gugahe.”

Il krogan strappò letteralmente di dosso la piccola asari a Garrus per porla di fronte a sé stesso mentre strusciava il suo muso delicatamente contro il suo nasino delicato generando in lei una frenesia dolcissima da vedere.

“OOOhhhhh, ma non è adorabile?” ripeteva Liara di fronte ad una scena così tenera.

“Pure il suo! Pure il suo! Su Virmire ho sbagliato tutto. Dovevo sparare a te, lasciare vivi Kaidan e Ashley. E poi pure Saren. E darvi tutti in pasto alla Sovereign...”

Ma gli altri tre presenti non fecero caso alle sue parole rapiti com'erano dei gorgheggi della piccola letteralmente impazzita di gioia per l'arrivo di Wrex.

“Aschli, Ashley... Gaida... Kaid... Kaidan! Vimare, Virmie... Virmire!” mentre batteva le manine compiaciuta.

“Tu mi odi! Non sei nemmeno adolescente e già vuoi distruggermi. Sei un mostro!”

“Bada a come parli Shepard! Non ti permetterò di rivolgerti così al mio piccolo topino blu!” la risposta di Wrex che iniziava a digrignare il suo muso difronte all'antica amica.

“Sovereign!” ripeteva Rila battendo le mani a tempo.

“Ma che dolcezza di bimba!” un commosso Garrus di fronte a quelle parole.

“Ne riparleremo quando mi chiederai di uscire per le feste o quando dovrai comprare dei vestiti. L'unica cosa che ti farò prendere sarà una tuta quarian e poi vedremo se dirai papà!”

Viola era ferma a braccia conserte, in piedi e profondamente irritata.

“Cos'hai contro le nostre tute? Sono molto eleganti e funzionali ora che abbiamo i Geth installati. Ciao amore, scusa il ritardo. Liara -smack-

Tali si era presentata baciando le guance di Liara in segno di saluto per la sua vecchia amica.

“Lo vedrai quando dirò a Rila che potrà mettersi solo quelle.” mentre fissava sua figlia con uno sguardo perverso.

“Dali... Tila... Tali Zorah Vas Nommandy! Guagh.”

“Che carina che è tua figlia Liara!”

Viola spalancò la bocca sempre più incredula:

“MA... ma... ma... sa recitare la divina commedia a momenti e non riesce a dire papà!? Ma perchè è così cattiva? Hai ragione Liara, ha ripreso tutto da te e dalle asari. La stessa perversione e cattiveria! E poi Tali ha detto che è tua figlia e non la mia... un motivo ci sarà.”

Tutti si rigirarono a guardarla, chi mostrando i denti chi accorciandosi le maniche. Chi emettendo aure bluastre. Ma Rila sorrideva come se fosse l'unica cosa possibile da fare in vita. Ed il suo sorriso gioioso calmava l'animo dei presenti.

“Gedd... Geth! Legion!...uagh.”

Meno una.

“Ho capito, me ne vado. Hackett mi ha segnalato la presenza di milioni tra schiavisti, pirati, mercenari, geth ribelli, IA impazzite e salarian in una sperduta colonia nei sistemi Terminus. Dovrei tornare tra 20 o 30 anni, il tempo che mia figlia possa avere un minimo rimorso...”

“Papa”

Viola si recò sconsolata sul retro della cucina iniziando ad armarsi di tutto ciò che le potesse servire per la nuova missione.

“Papa”

Una padella per le omelette, un fucile a particelle, sacchetto delle spezie e cannella, un Bio-Amp Prodigy in memoria dei tempi felici, un barattolo di cioccolata, un veleno per salarian, cose così...

“Papa.”

Viola aprì la porta per uscire sconsolata e rassegnata fuori di casa:

“Papa! Uaghhhhhhhh! Papaaaa!” un pianto disperato si udì provenire da dentro la casa mentre gli adulti provavano in qualche modo a consolare e trattenere Rila che disperatamente si spingeva verso Shepard vicina alla cucina.

Uhm ho preso tutto? Il callifugo! Come ho fatto a dimenticarlo? Dannata la mia testa matta!

“Papa! Uaghhhhhhhh! Papaaaa!”

Ma cos'è questo rumore fastidioso? Che aspetta quel tordo del padre a far smettere questa lagna acidula e gracchiante? Branco di idioti, non c'è un solo essere che meriterebbe di essere salvato in questa galassia. Anche quella lagnosa di mia figlia: senti come strilla... ma... ma... ma... MA... PAPA'!!!!!???”

“Papa! Uaghhhhhhhh! Papaaaa!”

Viola si rigirò in un lampo rischiando di scivolare sul fiume di lacrime che in meno di un secondo era esondato dai suoi occhi. E corse ad abbracciare fortemente la piccola.

“Tesoro di papà! Lo sapevo! Lo sapevo! Sei troppo intelligente, tutta suo padre!”

“Ma se fino ad adesso hai detto che non era neanche tua. - Shepard sei un'imbecille! - Padre degenerato! - Perchè non le dici ora che regali le farai in futuro?”

“State zitti voi! Vi pare la maniera di parlare davanti ad una bambina? Ci credo poi che vogliono sterminarci tutti: non avete il minimo tatto o eleganza.”

“Papa! Uaghhhhhhhh! Papaaaa!”

Shepard aveva uno sguardo così dolce da non sembrare più la splendida guerriera che tutti avevano ammirato:

“Oh tesoruccio bello di papà, dillo ancora: sono sempre ultima in classifica ma stiamo recuperando!”

Garrus scuoteva fortemente la testa:

“Ti ho già detto che sei un'imbecille?”

“Papa! Uaghhhhhhhh! Papaaaa!”

“Beccati questo Garrus. Ora sono passata davanti a te!”

Wrex perse completamente la pazienza:

“Sei davvero un padre terribile. Non ho mai visto un genitore più insensibile di te!”

“Papa! Uaghhhhhhhh! Papaaaa!”

“Certo Wrex, vorrà dire che mi insegnerai come si fa con i figli... ah no, tu non ne hai. Peccato, mister genofagia. E intanto pure tu sei andato dietro!”

“Papa! Uaghhhhhhhh! Papaaaa!”

Liara nel frattempo si era diretta discretamente in cucina, mentre Tali riprendeva con estrema decisione Shepard:

“Sei una pessima persona: non ho mai visto un'umana peggiore di te.”

“Papa! Uaghhhhhhhh! Papaaaa!”

“Evidentemente ti si è appannato il casco... con quelle tute succede. A proposito com'è stare su Rannoch? Sai pare fossero 3 secoli che non accadesse per voi quarian, merito di una pessima umana. Una pessima umana che è passata anche davanti a te, zampe di gallina!”

“Papa! Uaghhhhhhhh! Papaaaa!”

“Brava, continua così! Ma perchè piangi? Dovresti ridere con quel tuo sorriso piccola mia.”

Liara finalmente riuscì dalla cucina con un bel biberon tiepido ed invitante. Viola la guardò con sospetto:

“E quello cosa sarebbe?”

Ma Liara la ignorò prendendo sua figlia in braccio e con un sorriso micidiale:

“Ecco la pappa tesoro di mamma!”

“Papa! Mamma! Papa!”

Liara le infilò il biberon in bocca che la piccola avidamente succhiò chetandosi tranquilla e beata.

“Tesoruccio l'avevo capito che volevi la pappa così come farebbe ogni buon genitore; bevi sù e poi andiamo a fare la ninna mentre papà va a rodersi il fegato altrove.”

Shepard era viola. Non di nome, proprio in viso.

“Scusami Liara, il tungsteno è velenoso per voi asari vero? Purtroppo non ricordo dal corso di chimica e biologia...”

“Sì Viola, è così ma perchè?”

Un sorriso malefico apparve sul suo volto:

“Oh no cara, non ti preoccupare. Continua a dar da mangiare a Rila, da domani la preparo io la pappa...

E vissero tutti felici e contenti. Almeno fino al giorno dopo....

   
 
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