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Autore: FunnyYoungMe    05/12/2015    3 recensioni
Nonostante i segnali che ti mando, non hai ancora capito che mi piaci. Cosa devo fare perché tu lo capisca?
Genere: Comico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chen, Chen, Un po' tutti, Xiumin, Xiumin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Uminnie!- strillò Sehun venendo a nascondersi dietro di me. Per quanto potessi nasconderlo, vista la differenza di altezza tra me e lui.
-Che hai combinato, ora?- domandai guardandomi attorno, in mezzo al salone del dormitorio, aspettandomi la comparsa di qualche compagno arrabbiato. Non dovetti aspettare molto, e neanche la risposta di Sehun: Kyungsoo arrivò, scuro in volto.
-È inutile che ti nascondi, stangone. Ti ho già detto un'infinità di volte di non toccare le mie cose!- urlò furibondo, agitando i pugni nell'aria.
-D.O, calmati. Sicuramente l'avrà fatto per un motivo valido, vero Sehunnie?- domandai, voltando la faccia verso il Maknae e inarcando un sopracciglio.
-Sì, assolutamente. Vedi, stavo cercando i miei guanti.-
-E cosa ci dovrebbero fare i tuoi guanti nel cassetto del mio intimo?- ribatté l'altro.
 
E dire che la mia doveva essere una giornata di riposo, visto che non avevo niente in programma. Era difficile essere il più "anziano" del gruppo alle volte. Sospirai e abbassai le mani di Kyungsoo.
 
-Non so cosa tu stessi cercando tra l'intimo di D.O, ma non farlo mai più. Ti piacerebbe che la gente toccasse le tue cose, non solo il tuo intimo? Ora, qualunque cosa fu ci abbia infilato, tirala fuori.- ordinai serio. Sehun si sorprese perché avevo capito cosa avesse fatto. Kyungsoo sogghignò e rivolse al Maknae uno sguardo assassino; era sottinteso che dovesse seguirlo in camera per togliere qualunque cosa avesse infilato dentro il cassetto.
 
Li lasciai al loro battibecco e mi diressi alla mia stanza. Ero contento di averne una tutta per me, anche se a volte sentivo la mancanza di qualcuno con cui svegliarmi. Ma a quanto pare a quel qualcuno non piaceva dormire con me. Sospirai.
 
-È la seconda volta, nel giro di 5 minuti, che sospiri. Problemi?- domandò una voce alle mie spalle. Avrei riconosciuto quella voce dovunque andassi; non sarei riuscito a vivere senza sentirla una volta al giorno.
-Nessuno.- risposi a Chen, finalmente girandomi verso di lui. Cavolo, non poteva sorridere a quel modo, avrei rischiato di sciogliermi in mezzo al corridoio.
-Non sembrerebbe. Lo sai che è Suho il leader, vero?- ribatté, allargando il sorriso. Cioè, mi stava dando del rintronato? D'accordo che ero il più anziano ma non ero così vecchio!
-Non è colpa mia se ogni volta che c'è un problema Suho non è nei paraggi.- replicai, sbuffando irritato.
-Ehi, non ti volevo offendere...anche se non so cosa ho detto di sbagliato.-
Sospirai per la terza volta in dieci minuti.- Lascia stare Chen, lascia stare.-
Mi guardò confuso per qualche secondo e poi andò nel salone, dove il resto del gruppo era riunito - ad eccezione di Suho che era impegnato per tutto il giorno -. "Ovvio, ogni volta che parliamo lontani dai riflettori, tu scappi" pensai tristemente chiudendomi in camera. Mi sdraiai sul letto e chiusi gli occhi.
 
 
-Jongin, ti ho già detto di non disturbarlo!- sentii sussurrare, a volume abbastanza alto da farsi udire, qualcuno dietro la porta. - Sta riposando.-
-Che c'è?- domandai, abbastanza alto da farmi sentire.
Jongin entrò subito in camera e si buttò sul mio letto, stringendomi a sé. Sentii dei singulti e mi immaginai che stesse cercando di non piangere. Guardai Chen, quello che stava tenendo fuori il ragazzo, e lui scrollò le spalle, con uno strano sguardo e la mascella contratta.
-D.O è uscito senza dirgli niente. E prima hanno litigato perché Jongin sostiene che ci sia un certo "feeling" con Ryeowook hyung.- spiegò prima di uscire dalla stanza, come se qualcuno lo stesse seguendo.
Sospirai di nuovo. Accarezzai la schiena del ragazzo e non dissi niente fino a quando non si addormentò: non era un comportamento solito del giovane, era strano e quindi immaginai fosse stata accesa la discussione.
Mi districai dall'abbraccio e mi diressi alla cucina, dove trovai Chanyeol tra i fornelli. Mi sedetti al bancone e appoggiai la testa alle mani. Sospirai così forte che Chanyeol si voltò a guardare chi lo stesse disturbando.
-Xiumin hyung, come va?- domandò mentre tornava a concentrarsi sulla salsa che stava preparando.
-Va, va.- risposi semplicemente.
Baekhyun entrò in cucina e si diresse verso il ragazzo alto. Cercò di prendere un pezzo di carne che l'altro stava cucinando ma desistette quando Chanyeol lo picchiò sulla mano con il cucchiaio che stava usando.
-Giù.le.mani.- disse il più alto minacciosamente. Chiunque lo avesse ascoltato avrebbe pensato che aveva solo intenzione di ucciderlo; noi membri, invece, sapevamo che quel tono implicava qualsiasi tipo di vendetta, e intendo qualsiasi vendetta. Ma Baekhyun faceva sempre finta di non ascoltare.
-Cattivo!- esclamò il piccolo in risposta. Si allontanò dalla cucina sdegnoso.
-Non andrai da nessuna parte se lo tratti così.- constatai, appoggiando la testa al piano del bancone.
Sentii qualcuno entrare in cucina e posarmi una mano sulla spalla. - È morto?- domandò Chen, probabilmente riferendosi a me.
-No, sta riposando. O magari  pensando.- rispose il cuoco.
Chen uscì dalla stanza. - E vedo che neanche tu, hyung, andrai da qualche parte.- affermò Chanyeol.
Guardai Chanyeol. Non aveva tutti i torti ma Chen era....difficile! Non capiva le cose al primo colpo, ma dovevi spiegargliele per filo e per segno. Ed io, di dirglielo così, direttamente, non ne avevo né la voglia né le palle. Tornai in camera mia, ma mi ricordai che c'era Jongin. Siccome la camera di Kai, D.O e Chanyeol era libera, andai a sdraiarmi nel letto di Chan, coprendomi con le coperte.
 
-Channie.- mormorò una voce al mio orecchio. Perché, se chiamava Chanyeol, mi parlava all'orecchio? Poi mi ricordai che ero sul letto del ragazzo.
-Baek, sono Minseok.- dissi, cercando di scrollarmelo di dosso.
-Xiumin hyung? Che ci fai qui?- domandò Baekhyun, tirandosi su ma scoccandomi un'occhiata omicida.
-Cercavo un posto per dormire, visto che Kai sta dormendo sul mio letto.- mugugnai, sedendomi sul materasso.
Baekhyun mi guardava stralunato, probabilmente perché avevo permesso a qualcuno di sdraiarsi sul mio letto, e stava per chiedermi qualcosa ma lo interruppi, la mia testa era
un casino e non volevo sentire niente al di fuori dei miei pensieri. Baekhyun non disse niente e uscii dalla stanza e, dato che sapevo che il pranzo sarebbe stato pronto in pochi minuti dal profumo che arrivava dalla cucina, uscii anche io. Messo il piede fuori, mi scontrai contro qualcuno. Stavo per urlare alla persona di non fermarsi davanti alle porte così, senza avvisare della sua presenza, quando mi resi conto che era Chen.
-Minseok hyung, stavo per venire a chiamarti; il pranzo è pronto.- disse lui già girandosi verso la cucina.
Maledissi quel ragazzo e la sua capacità di scappare ogni volta che volevo parlargli. Sbuffai e lo seguii a ruota.
A quanto pare, Kai si era svegliato di buon umore e non commentò la mancanza di D.O ma comunque notai una strana scintilla nei suoi occhi; non volevo sapere cosa aveva in mente. Baek si stava facendo imboccare da Chanyeol e Chen...guardava il suo piatto e taceva; la cosa era strana. Sehun, Suho e Lay stavano lavorando per cui sarebbero arrivati a casa tardi.
Mi massaggiai le tempie per la frustrazione, Yeol se ne accorse e sorrise. Stava tramando qualcosa; sentivo le rotelle del suo cervello lavorare a gran velocità. Lo ammonii con lo sguardo ma lui non mi prestò attenzione.
-Allora Chen!- esclamò Yeol sorridendo innocentemente. Tre teste si girarono a guardarlo, sorpresi dal tono. - Hai qualche news da condividere? Non so, che riguardi il lavoro, allenamenti...amore..- buttò lì, allargando il sorriso. Mi annotai mentalmente di strangolarlo appena ne avessi avuto la possibilità.
-Ehm… Le solite cose.- rispose semplicemente Chen, stirando un sorriso affatto sincero.
-Dai, è impossibile! Qui abbiamo tutti qualcuno che ci piace...- ribatté il ragazzo alto, guardandosi ai lati in cerca di conferma -...e tu vorresti dirmi che non c'è nessuno a cui sei interessato?-
-Uh..ehm..- replicò Chen, arrossendo -...non è quello che intendevo...- e, prima che terminasse la frase, mi alzai dal tavolo e posai le bacchette.
-Ho finito. Vado a passeggiare.- annunciai.
Non volevo proprio continuare ad ascoltare Chanyeol che obbligava Che a parlare di amore. Probabilmente non sapeva neanche cosa quella parola significasse. Mi maledissi per pensare così miseramente di uno dei miei compagni, soprattutto del ragazzo che mi piaceva.
Il cellulare mi vibrò in tasca. "Lu ge".
-Ciao.-
-Minseokkie!- strillò Luhan al telefono.
-Lu ge, come va?-
-Sono stanco ma tutto bene. Tu?-
-Oggi ho la giornata libera, quindi sto riposando...o almeno cerco di farlo.-
-Chen?- domandò lui, comprensivo. Nonostante se ne fosse andato, avevamo promesso di rimanere in contatto - anche se gli altri non lo sapevano, ma penso che lo stesso lo facessero Kris e Suho, ed ero sicuro che Sehun e Luhan si mantenessero in contatto - e quindi Luhan sapeva tutto della mia cotta per quel...dinosauro!
-Sì. Non capisco se sia scemo o se lo faccia. D'accordo, la mia cotta la nascondo bene ad alcuni membri, ma non a lui! Penso di essere esplicito. Solo che ultimamente, ogni volta che cerco si parlargli seriamente, lui scappa. Mi sta facendo innervosire e Chanyeol gira soltanto il coltello nella piaga, visto che fa di tutto per fare dire a Chen chi gli piace.- mi lamentai alzando gli occhi al cielo.
-Capisco. Dai, devi fare in modo che tu e Chen rimaniate da soli e quando succederà, prendi l'iniziativa e dichiarati, senza dargli modo e tempo di scappare.- mi consigliò Luhan, trattenendo una risata. Me lo immaginai con un sorriso enorme sul viso. Mi mancava parlargli di persona ma per ora dovevamo mantenere la facciata di indifferenza totale e ignorare i compagni che se ne erano andati
-D'accordo, ci penserò. E con Sehun?- domandai, sapendo per certo che tra lui e il Maknae c'era stato, se non c'era ancora, qualcosa.
-Con Sehun? Ahahah.- sghignazzò dall'altra parte del telefono. - Come vuoi che vada? È ancora arrabbiato che me ne sia andato però ogni tanto risponde alle mie telefonate e ai miei messaggi, senza sbilanciarsi e dire troppo.- rispose con un tono amaro nella voce.
-Beh, di certo non puoi aspettarti che ti tratti bene, nonostante sia passato un po'. Tanto sai che gli passerà e, appena potrà, verrà a cercarti.- constatai seriamente. Ero sicuro che Suho e Sehun, appena ne avessero avuto l'opportunità e nessuno glielo avesse proibito, sarebbero andati da Kris e Luhan.
Ero contento che sia Kris che Luhan avessero l'opportunità di parlare ancora con le loro cotte; gli unici momenti in cui io e Chen interagivamo erano davanti ai riflettori. E non era il massimo.
-Minseok, ora devo andare. Ci sentiamo appena posso, va bene? Mi raccomando, fai quello che ti ho detto. È un ordine. Se non lo fai, vengo a darti un calcio nella tua mascolinità.- disse Luhan con un tono che mescolava serietà e divertimento.
-Siccome sono sicuro che sei capace di fare queste cose, lo farò. Se il dinosauro me ne da la possibilità. Ci sentiamo Lu ge.-
Mi guardai attorno: molte ragazze si erano rese conto che ero uno degli EXO, per cui capì che dovevo tornare al dormitorio. Mentre rientravo, incontrai Kyungsoo e Lay, che era appena tornato, ed entrammo insieme nel dormitorio. Entrati nell’appartamento, Kai si lanciò addosso a D.O e lo stritolò in un abbraccio mentre Lay sghignazzava. Kai, ancora con il luccichio negli occhi che aveva a pranzo, si staccò da D.O e lo portò in camera, chiudendo la porta alle loro spalle. Lay, stanco per la giornata, si sdraiò sul divano del salotto. Chanyeol, accortosi del nostro arrivo – soprattutto del mio – si alzò dalla poltrona e mi venne incontro.
-Minseok hyung, mi spiace per prima, non dovevo aprire l’argomento.- mormorò abbassando la testa, realmente pentito per l’accaduto.
Sospirai. – Quel che è fatto, è fatto. Non preoccuparti. Tanto l’avranno capito tutti, tranne lui, perché sono andato via, giusto?-
-Ehm… sì. Ma devo dirti una cosa su..-
-No, non mi importa. Non voglio sapere niente.- affermai dirigendomi al divano sul quale Lay stava schiacciando il suo pisolino. Gli alzai le gambe, mi sedetti e appoggiai le sue gambe sopra le mie. La televisione era accesa perché Baekhyun e Chanyeol, prima che arrivassimo, la stavano guardando.
Chen uscì dalla sua stanza, venne in salotto e si sedette per terra, davanti al divano. Non aveva neanche guardato per una volta verso di me. “Bah, non devo prendermela”, pensai cercando di concentrarmi sul programma. Finì per addormentarmi ma riposai poco, perché dopo mezz’ora dopo arrivarono Sehun e Suho con la cena.
-A cena!- esclamò Suho appena messo piede nell’appartamento.
Tutti si alzarono dalle poltrone o dal divano o uscirono dalle stanze. Jongin e Kyungsoo erano parecchio rossi in viso, soprattutto quest’ultimo. Io rimasi al mio posto: Lay era ancora sdraiato su di me. Chen se ne accorse e lo svegliò, aiutandolo ad alzarsi sempre senza guardarmi. Cominciai ad innervosirmi: l’avevo forse offeso, prima? Ero stato troppo maleducato?
-Hyung, non vieni?- domandò Sehun correndo verso di me e prendendomi le mani per tirarmi su. Sorrisi: adoravo il maknae; era capacissimo di capire lo stato d’animo degli altri. Gli arruffai i capelli e insieme andammo in cucina dove gli altri avevano già cominciato a dividersi le pizze.
-Sehun, sei un bravissimo Maknae.-
Mi guardò esterrefatto; molto raramente esprimevo apertamente apprezzamento verso il più piccolo. Lo presi per il braccio e lo spinsi al tavolo per riuscire ad acciuffare qualche pizza prima che le finissero tutte. Per la durata della cena non pensai ad altro che al cibo e al programma della giornata del giorno dopo. Perciò non mi resi conto degli sguardi di Chen.
Finito di mangiare, mentre guardavamo tutti insieme la televisione, il cellulare di Suho suonò e, dopo aver visto chi lo chiamava, uscì dal salone e andò in camera sua. Speravo fosse Kris e per questo seguii il leader. Appoggiai l'orecchio alla porta e mi misi in ascolto.
 
-Yifan!- esclamò Suho, lasciando trapelare la gioia al sentirlo. Il resto della conversazione si concentrò sui programmi attuali di lui e degli EXO, e ogni tanto sentivo Suho ridere. Avrei proseguito ad ascoltare se non fosse stato per qualcuno che si schiariva la voce alle mie spalle. Mi voltai e mi trovai faccia a faccia con Chen.
-Hai bisogno?- domandai, per niente contento dell'interruzione.
-Perché ascolti le conversazioni di Suho?- disse lui; odiavo quando ad una domanda, mi rispondevano con un'altra domanda.
-Perché speravo fosse una telefonata felice.- risposi semplicemente, allontanandomi dalla stanza e andando verso la mia. Lui mi seguì e sembrava parecchio arrabbiato.
-Perché speravi fosse una telefonata felice?-
-Perché è da un pezzo che Suho non fa altro che lavorare e le sue risate sono finte, se non rare.- aprii la porta della camera.
-Perché ti preoccupi per lui?- chiese, seguendomi all'interno della stanza.
-Ma sei tornato all'epoca dei perché? Cresci un po', Chen; non ci sarà sempre qualcuno a prendersi cura di te.- Probabilmente dissi qualcosa di sbagliato. Chen, udite le mie parole, sbatté la porta alle sue spalle e mi spinse contro la parete della porta. Appoggiò le mani ai lati del mio viso e chinò la testa verso di me.
-Non sono un bambino. Ed è ora che tu lo capisca.- e detto ciò, fiondò le sue labbra sulle mie.-
Rimasi paralizzato: avevo sempre sognato di baciarlo, ma non quando lui era arrabbiato. Gli morsi il labbro ma lui lo prese come un invito a continuare, e quindi continuò a baciarmi sempre con più passione. Io, da bravo cretino innamorato, lo lasciavo fare; insomma, quand'è che sarebbe potuta capitarmi una cosa così? Mai, mi risposi, perciò ne approfittavo. Dopo quella che mi sembrò un'ora, si staccò da me per riprendere fiato, sorrise beffardo e appoggiò la testa sulla mia spalla destra.
 
-Minseok, perché non te ne rendi conto?- mormorò mentre abbassava le mani, facendole scivolare giù per le braccia. Una scarica elettrica mi attraversò il corpo da capo a piedi.
-Eh? Cosa?- riuscii a domandare, non ancora conscio di ciò che stava accadendo.
-Ti sto chiedendo perché non vedi che mi piaci.-
Spalancai gli occhi. Cosa?!?! Io piacevo a Chen? Era uno scherzo vero? Lo allontanai da me e gli lanciai uno sguardo incredulo, se non scettico.
-Chen, ripeti quello che hai appena detto.- ordinai.
-Ho detto che mi piaci. Ti crea dei problemi?- domandò indispettito.
-Porc.. Jongdae, dovevi aspettare 3 anni per dirmelo?-
-Beh, pensavo che fra te e Luhan ci fosse qualcosa..- bofonchiò cercando di non farsi sentire. - E poi perché ti scaldi tanto?!-
-Chen, ora ti dirò due cose, d'accordo? Richiedo la tua massima concentrazione su quanto sto per dire.- cominciai, trattenendomi dal picchiarlo. - Tra me e Luhan non c'è mai stato niente, NIENTE, che non fosse più di una semplice amicizia. Inoltre, mi scaldo perché in questi tre anni che mi sei piaciuto, e a quanto io piacevo a te, tu non hai mai dato segno di farti avanti.- terminai squadrandolo da capo a piedi. Perché doveva piacermi un ragazzo così...così...così Jongdae?!?
Chen mi guardò confuso; di certo non si aspettava che mi dichiarassi. E ciò significava o che avevo nascosto bene la mia cotta per lui - ma non credo, visto che pure Chanyeol se n’era reso conto - o Chen era veramente un ragazzo con due fette di prosciutto sugli occhi.
-Hai appena detto che ti piaccio?- chiese avvicinandosi a me e abbracciandomi.
-Sì babo, e sto ringraziando Kris per aver chiamato Suho e la tua gelosia dirompente.- ridacchiai arruffandogli i capelli.
Chen sorrise e mi stampò un bacio in fronte. In quel momento qualcuno bussò alla porta e, senza aspettare una risposta, Sehun entrò nella stanza.
-Abbiamo visite.- annunciò serio in volto.
Presi Chen per mano e insieme uscimmo dalla stanza. Avvicinandoci piano piano al soggiorno, sentimmo tre voci piuttosto note. Sul mio viso spuntò subito un sorriso mentre mi lanciavo addosso a Luhan. Kris, di fianco a lui e mano nella mano con Suho, sorrise e mi arruffò i capelli mentre invece Tao mi diede delle pacche sulla schiena. Mi staccai dal mio amico e guardai tutti e tre serio; il mio sguardo si fermò su Kris.
-Wu Yifan, 10 minuti fa non eri al cellulare con Suho?-
-Ehm, sì…- rispose, mentre le sue guance si coloravano di rosa.
-E tu come fai a saperlo?!- domandò il leader, avvicinandosi ancor di più al suo ragazzo.
-Beh, io…-
-Stava origliando la vostra conversazione.- esclamò Chen.
Tutti quanti si girarono a guardarmi. Non cercai di spiegare loro perché lo stessi facendo. Anche perché questi tre marmocchi erano venuti a trovarci e dovevo fare in modo che Sehun e Luhan si chiarissero definitivamente e Kris e Suho...beh, “recuperassero” il tempo perduto.
Ci sedemmo tutti in soggiorno, come se loro non se ne fossero mai andati, e i tre cominciarono a raccontare il perché si trovassero lì.
-Una sera ci siamo incontrati tutti e tre in un locale per una festa. Abbiamo cominciato a parlare sulle nostre carriere in solitario, su di voi e su quanto ci mancavate.- cominciò a raccontare Kris, tenendo per mano Suho.
-Così, siccome a Yifan mancava Suho e Luhan doveva riappacificarsi con Sehun - altrimenti lo sai che sarei capace di ucciderti -, ci siamo messi d'accordo per venire a trovarvi.- continuò Tao, mentre cercava di respirare, costretto com’era in un abbraccio stritolante da parte di Lay.
-Abbiamo parlato coi nostri manager e le nostre agenzie e abbiamo fatto in modo che la SM non sappia della nostra visita, contattando gente abbastanza “potente” affinché vi lasciassero i prossimi due giorni liberi; così, per questi giorni, siete tutti nostri.- terminò Luhan, tenendo una mano sul ginocchio del Maknae, il quale teneva lo sguardo fisso davanti a sé.
Io e Chen ci guardammo un attimo e capii che stavamo pensando la stessa cosa. Così mi alzai, tirandomi dietro anche Chen, e cominciai ad avviarmi verso le stanze.
-Sarete stanchi per il viaggio.- cominciai girandomi a guardarli tutti. - Chen starà in camera con me, per cui Luhan c'è il letto in camera di Sehun, Kris quello in camera di Suho è abbastanza grande per due e Tao..beh, o dormi con Chanyeol, Jongin e Kyungsoo o dormi in camera con Baekhyun e Lay.- detto ciò, io e Chen entrammo in camera.
Da dietro la porta li sentivo bisbigliare, sorpresi per il mio comportamento - sì, mi ero comportato da leader ma per una volta non volevo che Suho si scervellasse su queste cose - ma almeno sapevo che quella notte tutti si sarebbero riappacificati.
-Sai, sei un genio, Minseokkie.- esclamò Chen, abbracciandomi la schiena.
-Lo so Jongdae, lo so. E voglio che tu sappia che non mi importa quanto tu possa essere stanco, io non sono affatto stanco.- risposi, sorridendo maliziosamente mentre voltavo il viso verso di lui.
-Oh, ti assicuro che sono parecchio sveglio.-
 
 
La mattina dopo ci svegliammo col caos che regnava nel dormitorio. Da quanto potevo sentire dal mio letto, Kyungsoo era tornato a tormentare Tao, che piangeva come una ragazzina mentre chiedeva a Lay di difenderlo, Jongin rideva per la scena insieme a Chanyeol e Baekhyun, Suho cercava di fermare Kyungsoo dicendogli che l'avrebbe messo a riposo per una settimana se non la smetteva mentre Kris rideva. Non sentii le voci di Luhan e Sehun per cui, uscito dalla stanza lasciando Chen ancora mezzo addormentato, andai a controllare. Mi fermai davanti alla porta della stanza, da dove sentivo provenire dei bisbiglii. Non riuscivo a capire molto per cui decisi di entrare in camera, fregandomene di qualunque scena avrei potuto trovarmi davanti - sperando, però, ardentemente, che la scena non riguardasse i due..ehm..a letto o i due che litigavano -. Sospirai guardando dentro: Sehun era seduto a terra e, acciambellato sopra di lui, c'era Luhan che parlava. I due alzarono la testa e quando mi videro sorrisero.
-Pensavi di trovarci in altre posizioni, vero Uminnie?- domandò Luhan rivolgendomi uno sguardo divertito.
-Certo che no! Speravo non vi steste uccidendo.- risposi, cominciando a chiudere la porta
-Ucciderci? Nah! È meglio fare pace nel miglior modo possibile.- ribatté Sehun, malefico, mentre stringeva a sé il ragazzo maggiore.
-Non voglio saperlo.-
-Beh, sarà la stessa cosa che avete fatto tu e Jongdae.- replicò Luhan sogghignando.
Li guardai male e chiusi completamente la porta. Sentii qualcuno dietro di me, mi voltai e trovai Chen a torso nudo.
-Hai il brutto vizio di origliare le conversazioni altrui.-
-E tu quello di andare in giro mezzo nudo.-
-Non credo a te dia troppo fastidio.-
-Kim Jongdae, vuoi dormire fuori stasera?! Impudente.-
Lui, per niente pentito, si avvicinò e mi abbracciò, cominciando a darmi lievi baci sul viso.
-Ora che ti ho, non ti lascerò di certo andare per un piccolo battibecco.- sussurrò al mio orecchio.
Bastavano poche, semplici parole bisbigliate da Chen al mio orecchio, che le mie gambe cominciavano a cedere. Merda, ero finito in un bel guaio.
 
 
 
 
   
 
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