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Autore: Momoka chan    03/03/2009    4 recensioni
Rochestre,1933: una diciottenne sparisce e, dopo il dolore, la famiglia prova a dimenticarla...ma esistono gli imprevisti e i segreti possono non rimanere tali se nasce qualcuno uguale e diverso a chi si è cercato di scordare.... E' la mia prima ff, siate buone!!
Genere: Romantico, Commedia, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Rosalie Hale
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Secrets are nothing special

Secrets are nothing special.

 

I segreti e i brutti ricordi sono come le foglie: prima o poi ti cadono in testa.

 

 

4 Aprile 1923

 

La mamma mi ha regalato questo diario e ho già deciso di inaugurarlo.

Quindi ti racconto di me: mi chiamo Rosalie Hale  e ho già otto anni.

Le mie compagne di classe mi dicono sempre che sono brutta, ma non è vero perché la mia mamma dice sempre che sono un fiorellino*.

Oggi sono andata a scuola e la maestra ha detto che sono stata brava però ci ha dato troppe operazioni, così sono potuta uscire a giocare solo alle quattro e alle sei la mamma è venuta a chiamarmi perché dice che una signorina non deve stare fuori troppo tardi, uffa! E poi ho dovuto anche fare il bagno.

Ma mentre ero fuori mi sono divertita tanto tanto: ho rincorso il gatto di Miss Spencer e le ho rotto due vasi e sono caduta in una pozzanghera………..

 

 

<< Ma come ci è finito il diario di questa piccola pazza nella mia soffitta?  Sarà mica lei quella delle foto? E soprattutto perché mi assomiglia?

Ok, calma! Sono pensieri da povera imbecille in piena crisi di nervi… >>

Ero seduta sul pavimento della soffitta della casa dei miei nonni paterni: attorno a me c’erano tante, tantissime fotografie e un piccolo quaderno, un diario.

Li avevo trovati poco prima in un vecchio baule buttato, seminascosto, in un angolo: all’interno si trovavano altri libri, fotografie e alcuni abiti un po’ mangiati dalle tarme.

Mi tirai a sedere, chiusi il diario e riguardai i ritratti che avevano in comune una cosa, o meglio, una persona.

Non avevo la minima idea di chi fosse quella bambina, ragazza e giovane donna rappresentata in tutte le immagini ma alla prima occhiata ero rimasta di stucco perché, senza il minimo dubbio, quella ero io.

Presi tra le mani un primo piano tra i più recenti, se così si potevano chiamare, e mi trascinai allo specchio più vicino.

Accostai l’immagine al mio riflesso e dovetti trattenermi per non gridare: non c’era niente di strano che 70 anni prima fosse vissuta una ragazza che poteva essere scambiata per la mia gemella, ma perché non mi avevano parlato mai di lei? E che ci facevano tutte quelle cose appartenute a lei nella mia casa?

Fissai ancora la specchio, gli occhi che schizzavano al viso della mia gemella: stessi zigomi, stessi occhi, stessi capelli e stesse labbra…forse le mie guance erano un filo più piene e suo naso appena più piccolo…per il resto due gocce d’acqua.

Mi sedetti ancora sul pavimento e per quella che doveva essere già la 15° volta mi chiesi perché non fossi andata da Matthew e Joenna  quel benedetto pomeriggio: entro il venerdì seguente avremmo dovuto presentare una relazione sulla violenza di genere, alias violenza e stupri sulle donne…era solo lunedì ma sapevo benissimo che ci sarebbe voluto parecchio tempo; avevo sperato che ci affibbiassero qualcosa di diverso: al minimo accenno della questione mi pareva di avere degli attacchi di rabbia mentre per Joe era più complicato…lei aveva rischiato di brutto e c’erano volute settimane prima che tornasse del tutto in sé…e Matt, bhe, lui era il fratello, gemello per giunta, della mia amica.

Il motivo per cui non lo avevo fatto era decisamente semplice: i miei erano partiti per il loro 20° anniversario di matrimonio e, visto che avevano intenzione di rifare l’itinerario della luna di miele, sarebbero tornati solo dopo un mese, quindi io ero bloccata dai nonni.. completamente assurdo.

Io, Lily Ivy Hale, affascinante diciottenne pronta per il college, non sapevo ancora quale,costretta  a passare uno stupendo mese di insperata libertà dai miei iper protettivi nonni paterni: Thomas e Grisela  Hale .

Diciamo che i due mi avevano chiesto di riordinare la soffitta,” lavoretto” che di solito sbrigavano o mio padre o mia madre.

Avevo appena finito, pronta per un’altra super chiacchierata in MSN, quando mi ero accorta di aver lascito fuori posto un baule e mi ero messa a spingerlo contro la parete: peccato che, grazie alla mia incredibile forza e al mio stupefacente equilibrio, gli fossi finita addosso, aprendo il coperchio…per farla breve quel baule era il misterioso baule della misteriosa ragazza fotocopia.

Ricominciai a frugare (D’accordo lo ammetto: sono curiosa all’inverosimile. NdA E per fortuna lo ammetti!! NdL Puoi non rovinare la suspence??) nel baule e ne tirai fuori un vestito sul fondo: era il più grande e perciò l’ultimo realizzato.

Era veramente grazioso: grigio perla, lungo fino ai piedi,  l’abito sembrava  di seta; Era stretto sotto al petto mentre tutto il resto cadeva dolcemente soprattutto sulla vita, ornata da una complicata cintura ricamata.

Me lo appoggia sul corpo, come quando in un negozio non avevo voglia di entrare in camerino: era della mia taglia, largo sulla vita per via della fattura, ma mi sarebbe certamente andato bene.

< E pure questa ci mancava!! Io e misteriosa ragazza foto abbiamo pure la stessa taglia!! >

Mi risedetti accanto al baule e ripresi a leggere.

 

…ma una bambina mi ha prestato uno strofinaccio per asciugarmi.

Si chiama Vera e mi sta’ davvero simpatica: ha 8 anni come me e ha i capelli e gli occhi scuri e mi sembra un po’ più carina di me ma è anche dolcissima e visto che la mamma ha tenuto lo straccio per lavarlo domani posso andare a casa sua per ridarglielo….bellissimo!!

Sono sicura di avere una nuova amica…

 

- Lily! Lily, hai finito?? Tra 10 minuti è pronta la cena.-

- Tranquilla, nonna, ho finito. Adesso scendo e ti aiuto ad apparecchiare.-

Buttai un occhiata all’orologio: ma era umanamente possibile mangiare alle sette di sera a maggio inoltrato?

Raccolsi velocemente le foto e i diari, spinsi il baule contro il muro e andai in camera per mettere tutto sulla scrivania , ma tenni in tasca una della foto più recenti, il primo piano e scesi in sala.

Mentre facevo avanti e indietro tra sala e cucina, senza vedere il bisogna di due stanze separate, le chiesi cosa ci fosse per cena.

- Pasticcio di carne e patate.-

-Mmmh, buono.-

A essere sincera il piatto non mi entusiasmava, ma mio nonno lo adorava e questo faceva a caso mio: saremmo rimasti seduti per un bel po’ e perciò non avrebbero potuto evitare le mie domande stile ragazzina- petulante-e super-curiosa e avrei anche potuto mettere in chiaro la faccenda dell’orario di rientro…insomma come può una diciottenne dover rientrare alle 11 di sera? Mi sembravano davvero iper-protettivi… ho sempre adorato i miei nonni ma questo aspetto…no comment.

Vidi mio nonno entrare in sala e mi preparai all’assalto: pronta a fare fuoco… di domande…non sono mica una serial killer….credo.

 

 

* NdA: Mi sento idiota alla follia!!!

 

 

 

Messaggio dall’autrice pazza.

 

Ciaoooooooooooooooooooooo!!  Prima di tutto vi prego, siate clementi….. è la mia prima ff.  T.T

Accetto tutti i possibili consigli e critiche….aiutatemi!!

Voglio solo avvisarvi che i nostri beneamati Cullen appariranno direttamente solo tra un paio di capitoli….per ora saranno solo Lily e i diari di Rosalie….Vi supplico siate pazienti…..ci saranno sorprese.

Lasciatemi un commentino, anche piccolo piccolo.

 

Un bacio

  
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