~APOLOGY~ @climax

consiglio di ascoltare Apology- iKON durante la lettura, dato che l'ho scritta ascoltandola. „

La notte calò, silenziosa e veloce. Nemmeno si era accorto del giorno che era passato. Non gli importava, non gli sarebbe mai importato.
Alzò il viso verso il cielo scuro, dove le forti luci della città rendevano impossibile la visione della debole presenza delle stelle.
Sorrise amaramente, mentre i suoi occhi si chiusero, impedendo alle lacrime calde che gli bruciavano gli occhi di uscire.
Le strade a quell'ora erano piene di gente indaffarata, di studenti che tornavano a casa dopo le ripetizioni, di lavoratori, di anziani seduti al loro solito tavolino del bar di fiducia.
Più si guardava attorno, più si rendeva conto di come ognuno di loro avesse un posto in quella società, in quel mondo, tranne lui.
Sorrise tristemente, prima di salire sull'autobus che stava aspettando da ormai troppo tempo. Si sedette, infilandosi le cuffiette sotto il cappuccio della felpa alzato.
Appoggiò la testa al finestrino, lasciandosi trasportare da quelle parole melodiche.

You were always at the same place
Waiting for me but
I wat gone I wat gone

Le luci offuscate, le figure scure e infreddolite, i semafori lampeggianti.
Hanbin chiuse gli occhi, cercando di non pensare, ma quel testo, così famigliare, così toccante, lo portava a maledirsi.
Era stato uno stupido, un enorme stupido.

Don’t trust me like a fool
When I said I would protect you
They’re lies lies

Gliel'aveva detto, lo aveva avvertito. Non si sarebbe dovuto fidare, non avrebbe mai dovuto dargli il suo cuore tra le mani.
Era solo un ragazzino, uno stupido egoista, come avrebbe potuto prendersi cura di una cosa così preziosa?
Strinse i pugni, affondando le unghie nella stoffa spessa della felpa che indossava e lo sentì, quel brivido forte, che gli attraversava la spina dorsale.
Quel brivido che provava solo quando lui lo toccava.
Lui, il suo profumo, il suo sorriso, i suoi occhi, la sua voce, le sue mani, la sua forte stretta, le sue labbra.
Lui, lui e solo lui. Non pensava ad altro.

Especially today the typical scenes on the TV drama
That I always watch are laughing at me
Like a criminal I run away
You yell at me again today, go away

E come uno stupido lo aveva lasciato andare, lo aveva allontanato.
Ricordava ancora le sue parole: "Tu mi hai insegnato a non arrendermi mai, Hanbin. Perchè lo stai facendo tu?".
Un colpo al cuore.
Codardo. No, troppo semplice giustificare ciò che aveva fatto con una parola così leggera.
Aveva trovato l'amore della sua vita e se lo era fatto scappare, senza nemmeno provare a lottare.

You always knew that I’m selfish
I guess you were burdensome to me by wanting a little attention
Without even leaving that one photo
I think of myself only, even on the last moment

"Hai mai provato a pensare a me, anche solo per un secondo?"
Quella era stata la sua ultima domanda, le ultime parole che rivolse ad Hanbin.
Il ragazzo sorrise, mentre le lacrime avevano reso impossibile la sua vista, portò una mano al viso, cercando di ripristinare quel minimo di dignità che gli era rimasta.
Ma ormai, a chi poteva importare? L'unica persona che gli avesse mai dimostrato amore, ora era lontana, troppo lontana.
Ed era solo copa sua, del suo essere un ragazzino pauroso e, come ricordò aver sentito dire da molte persone, "senza palle".

Sorry sorry
Sorry for not being able to protect you
I hope you live well
Sorry sorry forget about me
It hurts

But that promise we made to be together forever no longer exists
Sorry for not being able to protect you

"Spero tu ti possa sposare presto, figliuolo" Hanbin ricordava quelle parole come le peggiori della sua vita.
"Ho già trovato una ragazza meravigliosa, sono certo che ti piacerà." Hanbin tirò un pugno al sedile del mezzo, mentre la voce autoritaria del padre gli ronzava nelle orecchie.
Aveva alte aspettative su di lui, non vedeva l'ora di vederlo felicemente sposato, con una famiglia e uno splendido lavoro.
Con che coraggio avrebbe potuto dirglielo? Come avrebbe potuto affrontarlo?
E lui lo aveva capito, lui non aveva protestato, lui sapeva quanto quella situazione gli pesasse, ma sperava che un giorno Hanbin trovasse il coraggio di dire al mondo di essersi innamorato del suo migliore amico.
Non lo fece.

I’m always in a different place
Every night with my friends
I’m out all night
There’s one last missed call from you on my phone that’s flipped over

La sua vita faceva schifo, lui si faceva schifo.
Si era ridotto a passare il suo tempo a girare come un vagabondo. Perchè? Per trovarlo.
Sperava che fosse tutto un incubo, ancora credeva di poterlo rivedere scendere dal solito autobus, sorridente come sempre.
Ma non successe.
Erano passati tre mesi e di lui nessuna traccia.
Aveva percorso milioni e milioni di volte le strade che prendevano insieme, era stato in tutti i luoghi che avevano condiviso, in tutti i bar e ristoranti in cui avevano mangiato, ma dei suoi occhi nessuna traccia.
"E' tornato in America, Hanbin." Quando lo sentì la prima volta non ci credette. Quando lo vide con i propri occhi il mondo gli crollò addosso. Era lontana, l'America.
Ma tutto quello gli aveva fatto capire quanto tenesse a lui.
Era Hanbin l'unico motivo per cui rimaneva in Corea.
Era Hanbin l'unico motivo per cui sorrideva.

Especially today, the song that we enjoyed together on the radio
Like a criminal I run away
You yell at me again, go away

La riproduzione casuale doveva odiarlo nel profondo, come il resto del mondo dopottutto. L'autobus si fermò, lasciando che il ragazzo scendesse, incontrando il freddo invernale e la pioggia forte.
Ma non se ne accorse, non che gli importasse.
Quella canzone continuava, provocandogli delle fitte al petto. Dolori che non riuscì a trattenere e cadde a terra, in ginocchio.

From all the people who come and go
I hope I stand out as one
Tears, cherry blossoms, they all hang low
I hope the sprouts blossom and
I hope our memories were short and beautiful like a sunset
Your slim back couldn’t walk away yet
I hope you push away in a good mood
The things I couldn’t say
Sorry that I’m not enough
That I can’t be the bigger person yeah
Please forgive me, the one who couldn’t fill you up
I hope you meet someone okay and better than me

Ma forse era meglio così.
Per Jiwon era la cosa giusta.
Non meritava di soffrire a causa sua, non meritava di sprecare anni della sua vita dietro ad un ragazzo come lui.
Guardò il cielo, sorridendo lievemente.
 

"Spero tu possa ricordarti di me, Jiwon. Del vero me, quello che ti amava, che ti ama e che sempre ti amerà, quello che non smetterà mai di odiarsi per averti fatto del male, quello che un giorno spero tu possa ricordare con un sorriso."
La pioggia si infrangeva sull'asfalto, provocando un rumore sordo e solitario.
"L'ho detto a mio padre, sai? Ma ra è troppo tardi, non è vero? Spero solo tu possa trovare qualcuno adatto a te. Qualcuno che ti ami quanto me, se non meglio di me. Ti amo Kim Jiwon."

N.D.A:
Ciao a tutti! Inizio con il dire che è tantissimo tempo che non scrivevo qualcosa e questa storia è stata soprattutto un modo per "sbloccarmi". Purtroppo la scula mi ha tenuta impegnata e quando avevo un po' di tempo libero ero troppo stanca anche solo per respirare.
Quindi scusatemi se questa piccola Shot è terribile, cercherò di migliorare e di allenarmi molto di più, ma ci tenevo tanto a pubblicarla perchè purtroppo ho notato che ci sono pochissime ff sui miei figli e dobbiamo rimediare assolutamente!!

Per qualsiasi cosa potete contattarmi tramite i messaggi.

Grazie dell'attenzione :)

Mar.