07/12/2015
2 recensioniAnche quel giorno di novembre era andata in biblioteca al mattino presto, prima dell’inizio delle lezioni. Le piaceva la tranquillità di quel posto, senza i ragazzi che facevano tanti inutili tentativo di conquistare le Corvonero come lei. Prese un grande volume di storia della magia e iniziò a leggere.
Adam si svegliò. Non si ricordava bene il nome della ragazza che era nel suo letto. Andò a farsi una doccia e al suo ritorno la ragazza era già tornata alla sua sala comune. “ Beh meglio per lei” pensò il ragazzo tra sé e sé. Dato che gli altri suoi coinquilini dormivano ancora, decise di andare nel posto in cui avrebbe trovato la ragazza che da qualche mese gli faceva un po’ perdere la testa: la biblioteca.
Uscito dal sotterraneo della casa Serpeverde, rimuginò sul fatto che doveva smetterla di fare in cretino con qualsiasi ragazza che gli si presentasse di fronte, se voleva davvero impregnarsi con questa ragazza. In un lampo arrivò al luogo tanto temuto ed eccola lì: Belle.
Aveva i lunghi capelli marroni raccolti nel solito chignon, una gonna grigia al ginocchio e la camicetta bianca con una sciarpa blu e argento. Stava leggendo un grosso tomo. A lui piaceva osservarla per pochi minuti da dietro un altro scaffale, senza far rumore e a volte sorrideva tra sé e sé per quel comportamento da semi-stalker. Vicino a lei c’era un segnalibro ed ebbe subito un’idea: la sua materia preferita era Trasfigurazione.
Trasformò con un colpa di bacchetta il segnalibro in una bellissima rosa rossa. Dopo alcuni secondi vide Belle, che osservava la sua rosa sorridendo.
Si girò verso di lui:- Ciao Adam.-
-Buongiorno Belle,come andiamo stamattina?.
-Non volevo uscire con te ieri sera e di certo non voglio uscire con te oggi o domani.-
-Allora va bene dopodomani? Dai ti aspetto dal portone alle sei. E vestiti pesante, a Hogsmade fa freddo.- aggiunse con un sorriso e un occhiolino
Arrivò il mercoledì della fatidica uscita.
Belle optò per un look molto semplice: jeans azzurro, pullover azzurro e stivaletti neri, con cappotto baige.
-Ma perché hai accettato ad uscire con lui?- disse l’amica Jane.
-Perché alla fine Adam sembra un tipo interessante, non so saranno i capelli rossicci…tanto vale dargli un’opportunità.- dedusse l’altra pettinandosi i capelli.
-Cerca solo di non finire nel suo letto chiaro? E’ molto famoso per quella sua dote…- l’ammonì la compagna.
-Stai tranquilla. A dopo.-
Adam ci mise decisamente meno a prepararsi. Alle sei meno dieci era già lì ad aspettarla, elegante nei jeans blu, camicia bianca e giacca blu, tutto coordinato con una sciarpa blu e bianca. Le ragazze che passavano salutavano in modo civettuoso, ma Adam non ci badò, perché sapeva esattamente chi stava aspettando.
Alle sei puntuale Belle era davanti a lui, arrossita in volto mentre lui le sorrideva dolcemente.
-Andiamo?-
Hogsmade aveva un’aria molto più..magica.
Adam in sette anni non ci aveva mai fatto caso, forse era proprio perché c’era Belle con lui.
-Ti va una Burrobirra?- chiese ad un tratto Belle.
-Certo perché no.-
A tavola era soprattutto Belle a parlare, e Adam ascoltava volentieri e gli stava piacendo sempre di più. Parlava di come la lettura fosse la sua più grande passione, di come le piacesse sognare nei luoghi più strani che gli scrittori, babbani e non, sapevano creare.
Usciti dai Tre Manici di Scopa, i due ragazzi si diressero verso la biblioteca ovviamente. Belle aveva la stessa espressione, concentrata e bellissima. Nonostante le sue abitudini, Adam poteva sperare in qualcosa?
-Adam tutto a posto?- chiese gentilmente Belle.
-Eh? Si scusa stavo solo pensando. Ti paice questo libro?- la ragazza annuì.
Uscirono dopo venti minuti e due nuovi libri per Belle.
-Grazie Adam non dovevi…- gli disse abbracciandolo. Il ragazzo l’abbracciò a sua volta, e da un semplice abbraccio di ringraziamento, passò a un abbraccio pieno di calore e voglia di stare insieme.
Come se le loro menti fossero collegate, i due ragazzi si baciarono. Adam aveva le mani sulle guance di Belle, e lei si alzò sulla punta delle scarpe cingendogli il collo con le braccia.
Iniziò a nevicare.
-Grazie per lo stupendo pomeriggio.- disse Belle.
-Grazie a te piccola, per essere uscita con me.- e si baciarono ancora. Ora stavano insieme.
E dopo gli ultimi baci, ognuno andò nella propria sala comune , per raccontare tutto agli amici e rivedersi più tardi in Sala Grande.
Salve, avevo questa storia pronta e ho pensato di pubblicarla, dedicandola in maniera speciale alla mia migliore amica, che ama il personaggio di Belle.
Felice di ricevere le vostre recensioni. -Ila