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Autore: emmevic    08/12/2015    3 recensioni
♣ Ambientata in quel “ridente-universo-che-non-esiste” [Post DOFP]: dopo i fatti di Parigi Erik ha deciso di cambiare rotta e, seppellita l’ascia di guerra, è così tornato al fianco di Charles, assieme al quale gestisce la scuola a tempo perso. (Charles è sulla sedia a rotelle)
Cit:/ Un passo strascicato, uno meno indeciso, un altro più sicuro, poi la maniglia si abbassò e la porta della cucina si spalancò; la luce della lampada si irradiò nel corridoio, allungandosi sul parquet scuro sino a illuminare una figura slanciata, avvolta da una vestaglia stretta in vita.
[ Fluff | Christmas!fic | cherik ]
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Charles Xavier/Professor X, Erik Lehnsherr/Magneto
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Forse'
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Zenzero
BISCOTTI 
Sleigh bells ring, are you listening? / In the lane, snow is glistening
A beautiful sight, / We're happy tonight.
Michael Bublè, Winter wanderland


Un passo strascicato, uno meno indeciso, un altro più sicuro, poi la maniglia si abbassò e la porta della cucina si spalancò; la luce della lampada si irradiò nel corridoio, allungandosi sul parquet scuro sino a illuminare una figura slanciata, avvolta da una vestaglia stretta in vita.
«Charles, dimmi che non stai veramente cucinando all’una di notte, anziché startene a letto a dormire».
«Vedo che non sono l’unico insonne stanotte» lo salutò il telepate, colto con le mani nell’impasto di uova, farina e zenzero; un baffo bianco, forse zucchero, gli colorava il labbro inferiore.
«Mi hai svegliato quando hai fatto cadere il mattarello, Charles» mentì Erik e l’altro gli lanciò uno sguardo obliquo, che sapeva di rimprovero e divertimento, come a voler sottintendere che la sapeva lunga, lui.
In effetti Magneto si era svegliato quando il telepate, arrampicatosi sulla sua sedia a rotelle – Dio solo sapeva come – si era serrato in cucina, poi aveva sentito anche il mattarello cadere, certo, ma ciò che l’aveva destato era stato il lieve cigolio delle ruote che andava dalla camera del mutante sino al forno, in cucina.
Non si era alzato prima solo per non disturbarlo, per non imporre all’altro la propria presenza. Anche Charles poteva aver bisogno di solitudine; solo questo pensiero l’aveva trattenuto fino a quel momento.

«Per essere precisi, Erik, è mia intenzione infornare almeno tre teglie di renne da dare domani ai più piccoli». Il telepate gli sorrise. «Almeno i nostri studenti avranno un bel ricordo da raccontare ai genitori, prima di tornare a casa per le vacanze».
«Renne
«È l’unico stampo per biscotti che c’era e me lo sono fatto bastare».
«Non sarebbe stato meglio comprarli, i biscotti?» domandò il signore dei metalli, un sopracciglio arcuato, mentre recuperava dal fondo del frigo una bottiglia di bourbon.
«Hai qualcosa contro il fatto che stia cucinando o contro le renne in particolare?»
«Charles, informare i genitori dell’improvviso trapasso dei figli non è il modo in cui prospettavo di godermi questi giorni di pausa». Avrebbe decisamente preferito passarli in altri modi quei giorni in cui la scuola sarebbe stata vuota, magari davanti a una scacchiera o a un camino fumante. O anche a letto, ecco.
«Non avveleneranno nessuno i miei biscotti, via, – Charles scacciò l’ipotesi con un vago gesto della mano – e i bambini passeranno le vacanze indenni».
Erik, scettico, buttò giù un sorso del Whisky.
«Dico solo che, nel dubbio, potremmo prima testarli su Hank».

«Erik, inforna la teglia, per Dio».



Bonus demenziale e OOC:
«Charles, hai fatto bene a rasarti, erano praticamente ovunque i tuoi capelli. Almeno eviteremo di darli in pasto ai mocciosi. Erano quasi peggio dei peli di Hank. E lo sai anche tu quanti peli lascia in giro. Dovremmo tosare pure lui, almeno per ragioni igieniche.
«Erik
«Erano solo capelli, Charles».
«Erik, no



Ambientata in quel “ridente-universo-che-non-esiste” [Post DOFP]: dopo i fatti di Parigi Erik ha deciso di cambiare rotta e, seppellita l’ascia di guerra, è così tornato al fianco di Charles, assieme al quale gestisce la scuola a tempo perso. [ Charles è sulla sedia a rotelle ]  Ringrazio _Schwarz  (grazie, cara!) che mi ha betato questa storia – fic che mi ha dato non pochi grattacapi (pubblicare o non pubblicare: that is the question) – e con cui ho calcolato (almeno in teoria, ehm) quante renne Charles dovrà sfornare per accontentare tutti i bimbini della scuola. Detto questo, è molto probabile che a questa flash ne seguiranno altre. Questo è tutto, spero siano almeno un poco IC ♥ 

   
 
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