Eccomi di nuovo con una OneShot tutta OQ, come sempre.
Ho immaginato che anche i nostri 'eroi' abbiano avuto un loro momento di 'addio' prima della 'tragedia' finale. 
Spero che vi piaccia e che vi emozioni un pochino. 
Fatemi sapere con una recensione che ne pensate. 
Alla prossima e ...
Buona Lettura! 



Era una situazione davvero drammatica. Tutto stava per finire. Tutto.
Hook, il nuovo Signore Oscuro, era deciso a mettere fine a tutto.
Gli Oscuri, che erano in giro per Storybrooke, in attesa della loro 'vittoria', avevano marchiato tutti gli eroi. Era questione di ore e sarebbero tutti morti.
Emma voleva tentare il tutto e per tutto sacrificandosi e salvare la sua famiglia, le persone che amava, ma tutto si stava complicando.
Erano attimi struggenti, corse contro il tempo e addii.
Già. Gli addii.
Gold aveva consigliato a tutti gli abitanti di passare le ultime ore con le persone che si amano per dirsi addio. E di tempo non ne rimaneva molto. Sempre meno.
Mary Margareth, David, Henry e il piccolo Neal erano da Granny.
Regina e Robin dovevano occuparsi ancora di una piccola faccenda. Una volta per tutte.
Zelena.
La raggiunsero nell'ufficio di Regina, che la strega voleva far suo, dal momento che sarebbero tutti morti. Pensava di avere la situazione sotto controllo, ma come sempre, sottovalutava Regina.
Così Regina in un attimo, grazie alla sua nuova forza, quella di credere in se stessa, con la bacchetta dell'Apprendista, travolse la strega nel portale verso Oz. La sua tanto 'desiderata' casa.
E piena di soddisfazione, Regina tornò in un attimo da Robin che l'attendeva nel suo ufficio.
'Allora l'hai rispedita ad Oz?', chiese Robin.
'Certo..proprio oltre l'arcobaleno..', riprese Regina il suo affettuoso saluto che fece alla sorella.
'Bene..così sarà lontana da tutti..e soprattutto dalla bambina. Non può farla diventare come lei..', disse Robin con sguardo deciso.
'E non lo farà. Perchè questa bimba avrà suo padre che la ama più di qualsiasi altra cosa al mondo e che di certo non poteva perderla.', disse Regina accarezzando Robin.
'...già..' disse Robin abbassando lo sguardo, 'sempre se fra qualche ora o minuto non saremo tutti morti..'.
'non ci voglio neanche pensare.. non può finire tutto così.. non succederà..', cercò di farsi forza Regina abbracciando anche Robin, anche se aveva paura.
'Sai che ti dico?', riprese Regina ancora tra le braccia del suo uomo, 'questo ufficio, in ogni caso, non posso lasciarlo così! Morti o vivi che saremo, non posso lasciarlo come quella strega lo stava cambiando. Assolutamente. Che sono quelle mele verdi sul tavolo?!', lanciando un'occhiata di disgusto avvicinandosi al tavolo, mentre Robin la guardava.
Nascondeva la paura, come sempre.
L'idea di riperdere le persone che amava la tormentava.
E Robin lo sapeva bene.
Regina cercava di non pensare e di evitare l'argomento. Si voleva far forte.
'Oh via le mele verdi.. ed ecco di nuovo le rosse. Così sì che è tutto perfetto..vero Robin?', girandosi verso di lui, ma trovandolo di spalle.
'Ei Robin? Mi hai sentito?', avvicinandosi.
Robin era vicino al divano, di fronte al camino e lo fissava.
'Eh? No scusa tesoro..dicevi?', si voltò verso Regina.
'Penso nulla di importante. Almeno non importante quanto i tuoi pensieri ora..immagino vero?', intuì Regina.
Robin le sorrise e le spostò con le dita alcuni capelli che erano davanti al viso.
'Pensavo.', disse.
'A cosa?', riprese Regina.
'A quella mattina. Io te il vino e quel camino. Ricordi?', disse sorridendo Robin.
'Bè.. come potrei dimenticarlo? Era tutto così perfetto.', pensò Regina.
'..il nostro vero inizio..', continuò Robin.
'già.. il mio cuore era di nuovo dentro di me, grazie a te, e iniziai ad innamorarmi ancora di più..', disse Regina emozionata, guardando dritta negli occhi Robin.
'..e cosa più importante, capimmo che il nostro amore era destinato da sempre..', ricordò Robin tenendo le mani della sua donna.
Regina sorrise. Ma in un attimo abbassò lo sguardo.
'Ei..che ne è stato del sorriso più bello e dolce che io conosca?', disse Robin sollevando il viso di Regina.
Regina non rispose. Lo fissò negli occhi e in un attimo si buttò tra le sue braccia.
'Ho paura Robin. Ho tanta paura.', scoppiò in lacrime e stringeva più che poteva Robin per cercare la sua protezione e tutto il suo calore.
Robin la teneva come solo lui sapeva fare. Accarezzava con tutta la delicatezza che aveva.
'Ei amore..calma. Sono qui. Ci sono io. E fin quando tu sarai tra le mie braccia non devi temere di nulla. Nulla. Neanche la morte.', disse un Robin sempre più forte.
'Oh Robin..', stringeva sempre di più il suo ladro, 'non doveva andare così. Io sognavo un'altra vita per noi. Per me, per te, e per i nostri figli. Potevamo stare tutti insieme finalmente. Potevamo rendere il nostro amore sempre più forte, potevamo…', stava per dire qualcosa quando si fermò.
'..potevamo cosa Regina?..', chiese Robin.
'No nulla lascia stare..ormai è troppo tardi..', disse Regina scoraggiata mentre si staccò da lui.
Robin da dietro sorrise. Forse aveva capito a cosa si riferiva Regina. Anzi ne era sicuro.
Si avvicinò allora a Regina e da dietro la abbracciò.
'Robin dai.. dobbiamo andare.. Emma e gli altri ci aspettano da Granny..', e mentre Regina stava andando, Robin le prese di colpo la mano e la fermò.
'Aspetta.'
'Che c'è?', si stranì Regina.
'Ricordi che ti dissi quando eravamo nel mio accampamento, e la maledizione di Ingrid stava per arrivare? ..Noi siamo qui ora e questo è reale!', disse Robin guardandola dritta negli occhi.
'E quindi che intendi dire?', chiese Regina.
'E' vero che tutto questo probabilmente finirà. Ma, forse c'è ancora qualcosa che possiamo fare. Per noi. Adesso.', disse Robin sorridendo.
'Che cosa? Cosa possiamo fare adesso?', ancora non capiva Regina.
'Ti ho detto che insieme noi non dobbiamo temere nulla. Morte compresa. Siamo più forti noi. Il nostro amore è forte. E abbiamo dimostrazioni continue. Da sempre. E ora faremo sì che lo sarà anche 'per sempre'', fece Robin guardando la sua donna.
'Per sempre? Robin ma che vorresti dire? Che vuoi fare?', una sempre più sorpresa Regina.
Robin nel frattempo prese una sua freccia.
La spezzò. E la fece ancora più piccola.
'Gold ha detto che dovremmo passare questi ultimi momenti con le persone care e che amiamo giusto? Per dirci addio. Io non voglio che il nostro sia un addio. Voglio che siano delle promesse. Delle promesse che aldilà del tempo e dello spazio renderanno il nostro amore sempre più unito, forte e indissolubile.', ancora Robin mentre arrotolava la ormai ex freccia.
'Non posso crederci.. non lo stai facendo sul serio?', disse sorpresa Regina sorridente.
'Regina, amore mio...ti pare che ho mai scherzato con il nostro amore?', rispose Robin avvicinandosi a lei.
Regina lo fissò negli occhi. Aveva gli occhi lucidi. Non stava ancora realizzando ciò che il suo uomo aveva intenzione di fare.
Robin allora prese la mano di Regina e mostrò il risultato del lavoro che realizzò con la sua freccia: un anello.
'Sei impazzito vero Robin?', disse emozionata Regina.
'Amore mio, con questo anello, io ti sposo. Come vedi non è un matrimonio come gli altri il nostro. Anzi, è piuttosto anomalo. Ma prima di fare qualsiasi altra cosa, io voglio farti mia in tutto e per tutto. Voglio che il nostro amore sia forte e chiaro a tutti, anche se abbiamo davanti a noi la morte. Di solito si dice 'finché morti non ci separi', bè penso, e sono convinto che a noi neanche la morte ci separerà. Siamo così uniti che vinceremo su tutto. E soprattutto Ti Amo Regina. Ti Amo come non avevo mai amato prima. E voglio che tu lo sappia e lo ricordi sempre. E questo anello ti terrà sempre al sicuro e ti darà sempre la mia forza, quando ne avrai bisogno.'.
Le parole di Robin avevano spiazzato totalmente Regina.
Non riusciva a credere che Robin la stesse sposando ora. In quel modo. Nonostante tutto.
Certo, non era un matrimonio ufficiale. Non era come tutti gli altri.
Ma entrambi sentivano il desiderio di scambiarsi queste promesse. Proprio come avrebbero voluto.
'Ei amore.. che sono quelle lacrime?', disse Robin cercando di asciugarle.
'Davvero non so che dire Robin. Sono...sono solo così pazzamente, follemente e intensamente innamorata di te, di quest'uomo che ho di fronte, che all'improvviso tutto mi sembra più piccolo. Anche la morte. Era proprio questo ciò che desideravo per noi. E tu come sempre riesci a capirmi. Riesci a rendermi la donna più felice di questo mondo. Anche in questo momento. Sai la mia storia e sai il mio passato. E non ti sei fermato davanti a niente per avermi. E io ora ho davvero tutto quello che ho sempre desiderato nella mia vita. Il nostro amore è davvero ciò di cui avevo bisogno. E quindi anche io..' prese l'altro anello che Robin aveva preparato e prese la mano di Robin, 'ti dono questo anello. Questo anello che è fatto di me e di te. Che ci riporterà sempre a quel Noi che siamo e saremo. Nonostante tutto. Ovunque saremo.'.
Erano emozionati entrambi e si abbracciarono così intensamente che Regina, scoppiò in lacrime e disse,
'Ti amo Robin..ti amo così tanto'.
'Amore mio, ora perché piangi?' disse Robin.
'Perchè avrei potuto dirtelo tempo fa.. e forse ora sembrerà che lo dica solo per la situazione che stiamo vivendo, ma credimi, se lo dico è perché davvero lo penso. In realtà l'ho sempre voluto dire. L'ho sempre pensato. É solo che..', cercò di spiegare Regina, ma fu bloccata da Robin.
'Ssshh', mettendole un dito davanti la bocca, 'non hai bisogno di spiegare. Non hai bisogno di dirmi nulla. Ho solo bisogno adesso, in questo istante di te. Di un tuo bacio.', sorridendo.
Regina sorrise. Non se lo fece ripetere due volte che le loro labbra si stavano già sfiorando. In pochi minuti il bacio diventò sempre più forte. Sempre più passionale e dolce allo stesso momento.
Erano così vicini così appassionati che si erano completamenti dimenticati di cosa poteva succedere da un momento all'altro.
'Non mi stacco più lo sai vero?', disse Regina durante il bacio.
Robin sorrise.
'Neanche io vorrei..ma..dobbiamo. Almeno per qualche secondo. Ho un'altra sorpresa.', disse.
'Ancora? E cosa?', disse stupita Regina.
Robin allora estrasse dalla sua tasca un piccolo mp3.
'E questo cos'è?', chiese Regina.
'Tuo figlio è molto avanti e lo sai..e così mi ha prestato questo aggeggio per riprodurre della musica..', spiegò Robin.
'Musica?! Ti sembra il momento Robin?', disse Regina.
'Oh sì, sì che è il momento..perchè vedi, abbiamo qualcosa in sospeso io e te. Qualcuno a Camelot purtroppo, ci interruppe nel bel mezzo di un ballo magnifico. E visto come andarono le cose, ora che mi ricordo, dobbiamo rimediare assolutamente.', disse Robin ricordandosi di quella serata che iniziò nel migliore dei modi a Camelot, tranne poi l'intervento quasi mortale di Percival.
Ed ecco che così Robin prese le cuffie e le mise una nell'orecchio di Regina ed una per lui.
Poggiò il dito su 'play' e…

Looking from a window above
It's like a story of love
Can you hear me?

Regina guardò Robin e sorrise. Si ricordò di ogni cosa.
'Allora, MyLady, vuole concedermi questo ballo?', disse Robin inchinandosi davanti a lei.
'Certo che lo voglio..', rispose Regina.
I due ripresero a danzare, proprio come quella sera a Camelot.
Erano ancora più emozionati.

Came back only yesterday
I'm moving farther away
Want you near me

La musica proseguiva e loro erano completamente in un altro mondo.
Sui loro volti regnava la felicità. Si erano dimenticati di cosa stesse per accadere. Ma era un po' anche l'obiettivo di Robin. Non voleva vedere la sua donna piena di paura. E ora quel sorriso così splendente ed emozionato davanti a lui era una delle cose più belle che poteva desiderare.

All I needed was the love you gave
All I needed for another day
And all I ever knew
Only you