Ero disteso sul divanetto posto in una specie di spogliatoio dietro al palco, lontano dai fan, lontano dalle fotocamere, lontano da tutto quel trambusto, il concerto era appena finito e tutti si stavano godendo un minuto di riposo prima di partire, me compreso.
Un senso di tranquillità e rilassamento mi pervase, era fine febbraio e fuori faceva freddo, non ero pronto a schiantarmi contro l’aria fredda, in quella tranquillità mi sarei anche addormentato se non fosse per una voce che mi riempì il cuore.
-ehi Lou!- la voce del mio migliore amico era così perfetta, e pensare che quasi cinque anni prima lui per me non era nessuno, ora non potevo pensare neanche mezzo secondo di andare avanti senza di lui.
-Zaynie!- esclamai io alzandomi dal divano e andandogli in contro.
Non mi lanciai proprio addosso, in quell’ultimo periodo Zayn sembrava stare sempre male, e non solo, oltre al colorito stranamente pallido aveva anche perso molto peso, era sempre stanco e abbastanza schivo, così se mi fossi lanciato tra le sue braccia saremo caduti atterra e avrei anche rischiato di romperlo.
Lui diceva sempre che era un periodo e che sarebbe passato presto, ovviamente non avevo mai dato troppo peso a quelle parole, quindi mi ero sempre offerto di aiutarlo per qualsiasi cosa.
-Stanco Lou?- mi chiese, come se quello per il quale bisognerebbe preoccuparsi fossi io e non lui.
-io bene! Te invece, come stai?- ero preoccupato, aveva una strana luce nello sguardo, come se stesse per succedere qualcosa di brutto.
È lo stesso sguardo che ti da il dottore quando ti dice che stai per morire.
-ti devo parlare Lou… ormai lo sanno tutti e mi sembra giusto che anche tu debba saperlo, non mi sembra giusto lasciarti all’oscuro.- disse serio.
Avevo visto poche volte quello sguardo su Zayn, l’ultima volta era stato pochi secondi dopo essere scesi dal palco, aveva guardato Harry con gli stessi occhi.
-che succede Zayn?-
Mi preoccupai, perché tutti lo sapevano e io no? Cosa stava succedendo? Ancora qualcosa tra me e Harry? Finalmente El era sparita e… non potevo farcela a reggere qualcos’altro, volevo essere libero, libero e basta.
-non ce la faccio più Lou… voglio essere libero, io mollo…- disse lentamente, diede voce ai miei pensieri ma non capii subito cosa diavolo stava dicendo.
-come scusa?- dissi stordito.
-dovrete andare avanti senza di me Lou… io me ne vado… Vogli essere libero di fare quello che voglio e Perrie mi sta scaraventando i coglioni, sono stufo…- ancora non capivo, cosa voleva dire?
-ci abbandoni?- chiedi guardandolo negli occhi, lessi il dolore nei suoi, ma dlore ì per cosa? Era lui che stava mollando!
-ho già pagato e firmato per andarmene, è questione di settimane, Lou, se non giorni…-
-quindi molli? Cioè, dopo tutto quello che abbiamo passato tu molli?- chiesi, sentii le prime lacrime scendere sulle guance.
-lo sapevo che avresti reagito così Tommo…- disse, ma lo interruppi subito.
-non chiamarmi “Tommo” come se non stesse succedendo niente… tu te ne stai andando, mi abbandoni dopo tutto quello che mi hai detto?- iniziai ad urlare, ne ero consapevole, così come ero consapevole di essere circondato da persone pronte a prendermi appena sarei crollato, perché sarei crollato.
-lo so, scusa… ma non prenderla come un abbandono…- lo bloccai nuovamente, Harry si stava avvicinando, silenziosamente, sarebbe stato il primo a raccogliermi.
-e come cazzo la dovrei prendere, spiegamelo!! Mi hai fatto delle promesse Zayn, te le ricordi?- chiesi, ma continuai senza aspettare la sua risposta.
-mi hai promesso che saresti sempre stato qui al mio fianco, mi hai promesso che non avresti mai mollato, mi hai detto che mi amavi come un fratello, e anche di più, mi hai detto che avresti combattuto insieme a me fino ad essere liberi e ora molli!- stavo urlando, nono, stavo strillando, la mia voce era così alta che probabilmente mi sentivano anche da fuori, mi avvicinai a zayn con gli occhi appannati dalle troppe lacrime.
-ci hai fatto delle promesse e ora non puoi voltarci le spalle come se niente fosse!- gli strillai in faccia.
Iniziai a urlare parole sconnesse, le lacrime continuavano a rigare il mio viso pigliavo a pugni il petto di Zayn tentando di scalfirlo, tentando di fargli sentire almeno un pizzico del dolore che sentivo io, ma era immobile, e se sentiva dolore lo nascondeva bene.
Come previsto Harry fu il primo a prendermi, mi afferrò tirandomi verso di sé e mi abbracciò così forte che mi fece crollare, sapevo che Harry e Paul mi avevano preso e mi stavano portando via, ma non li sentivo, piangevo e urlavo e non capivo niente, perché Zayn mi stava facendo questo?
 
Mi svegliai poco dopo nella mia cuccetta del bus, avvolto trale braccia di Harry, il quale ronfava sonoramente; tentai di liberarmi dalla sua presa e uscii dalla cuccetta, andai fino in fondo e aprii la porta, seduto sul divanetto a parlare al telefono c’era l’ultima persona che avrei voluto vedere in quel momento, sussurrava, però era visibilmente incazzato, decisi di ignorarlo e prendermi un bicchiere d’acqua.
-te ne devi andare da casa mia, porca puttana!- furono le ultime parole prima di chiudere la chiamata.
Nessuno dei due parlò, si aspettava forse che gli avrei parlato dopo quello che aveva fatto? Se era così, beh, si sbagliava di grosso!
-come va Tommo?- chiese come se niente fosse successo.
-ti ho già detto di smettere di chiamarmi così, e comunque… non rivolgermi più la parola.- mi voltai a guardarlo.
-Tommo andiamo! Non fare anche tu il pezzo di merda, ok?- chiese alzandosi e venendo verso di me.
-quindi il pezzo di merda ora sarei io?- avevo alzato la voce, stavo per cominciare a strillare, e era meglio darci un taglio.
Girai i tacchi e me ne andai, tornando da Harry che ne frattempo si era svegliato.
-sei troppo duro con lui, Lou…- mi sussurrò all’orecchio.
Lo amavo, ma se non chiudeva la bocca gli avrei strappato la lingua a morsi.
*
passò qualche giorno, ero tornato a parlare con Zayn, era pur sempre il mio fratellino e io gli volevo bene, volevo preservare ogni momento che mi rimaneva con lui.
-ehi amico, ho sentito che Perrie se n’è andata…- dissi sedendomi vicino al mio migliore amico, lui, come sempre, appoggiò le gambe sulle mie e parò con un sorriso mozzafiato stampato in viso.
-sì cazzo! Era ora! Ha portato via le sue cose ieri sera!-
-e tu sei più vivo.- commentai tristemente.
Da quando aveva dato la notizia era molto più rilassato, lo vedevo felice e…
In quel momento gli squillò il telefono, lo tirò fuori dalla tasca, sapevo esattamente chi era senza neanche guardare il nome sul display, sapevo che le chiacchiere erano terminate per quel giorno, cosìmi alzai lasciando cadere le sue gambe.
-ehi amico! Come va?- chiese rispondendo al telefono, era molto più felice ora, gli occhi gli brillavano e…
Mi sentii geloso… lo guardai condividere la sua felicità con una persona che non ero io, finchè non fu lui a lasciare la stanza e mi lasciò solo con i miei pensieri, lo faceva spesso ultimamente.
Sapevo che Perrie era andata via perché lo avevo sentito parlare al telefono con la stessa persona con cui era sempre al telefono e avevano deciso di festeggiare insieme, sapevo che aveva scritto una nuova canzone perché lo avevo sentito cantare, sempre per telefono, sapevo che tra pochi giorni non l’avrei più visto perché al telefono aveva detto che era quasi finita.
Se sapevo qualcosa su di lui non era perché me lo raccontava ma perché lo raccontava a qualcun altro e io avevo la fortuna, o sfortuna, di sentire.
Mi piaceva dire che eravamo tornati come prima, ma non  era così, Zayn era sempre più distaccato e io sempre più sofferente, come faceva a non accorgersene?
 
Lamia rovina arrivò il 6 maggio, Zayn ormai era un ricordo lontano, non si faceva più sentire e sembrava sempre meno interessato a noi, mi venne quasi spontaneo rispondere ai commenti stronzi di Naughty Boy, sapevo che stavo sbagliando, ma non mi importava, lo odiavo perché mi aveva portato via il mio migliore amico.
Dopo un po’ appoggiai il telefono e tentai di rilassarmi ricacciando indietro le lacrime che stavano per scendere, mi stavo quasi per addormentare quando sentii bussare piano alla porta, pensando che fosse Harry lo invitai subito ad entrare, ma non era lui.
Il ragazzo alla porta era molto più mascolino e forte, anche se in quel momento, con gli occhi rigati dalle lacrime sembrava il ragazzino debole di Walverhampton che avevo conosciuto qualche anno fa.
-che c’è Liam?- chiesi preoccupandomi subito.
-perché fate questo? Perché fate così? Non state male solo voi ok? Quindi smettete di punzecchiarvi!- urlò liam sulla porta, solo in quel momento mi accorsi del telefono che stringeva tra le mani.
-mi spieghi che è successo?- alla domanda mi piazzò il telefono sotto al naso, lo osservai notando che era aperto sulla pagina twitter di Zayn, lessi il tweet che mi mostrava.
E lo rilessi una seconda volta, e una terza, e una quarta per essere sicuro di quello che leggevo…

Sì… pensai, e tu ricordi quando avevi un migliore amico?

Quelle semplici parole mi fecero crollare una seconda volta, caddi sulle ginocchia e le lacrime iniziarono a scorrere lente senza che neanche me ne accorgessi, senza che neanche me ne importasse.
Presi il telefono e scrissi un messaggio a quello che un tempo era il mio  migliore amico, poi lasciai andare il telefono e Liam mi raggiunse sul pavimento e mi abbracciò.
-non è più il nostro Zayn, vero?- chiese piano tra i singhiozzi.
-no, ora è migliore, è più felice.- risposi, e quelle parole mi spezzarono il cuore per quanto fossero vere.

Mi rispose Zayn poco dopo, sorrisi senza neanche rispondere al messaggio e pensai… no tesoro, hai iniziato tu.
 

-I Think That The Worst Part Of It All It Wasn’t Loosing him…
It Was Loosing Me.-




 

Note:
ma salve! rieccomi con una nuova OS, questa è su un argmento che mi sta molto a cuore: Zouis.
questo argomento mi ha praticamente distrutto e a distanza di molti mesi sono riuscita a scrivere la mia versione dei fatti, ovvero come io penso che sia andata, mi manca davvero il loro rapporto.
fatemi sapere com'è, quindi recensite in tanti!
Laly :3