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Autore: DD_Diddi    11/12/2015    2 recensioni
Circondata dall'atmosfera natalizia ho visto Mello a Natale. Un Natale in cui il suo passato gli piomba addosso. I suoi demoni bussano alla porta ed entrano impetuosi. Mello contro Mello, a fine battaglia Matt.
§Non è ben definito in questa storia se il loro rapporto sia di amicizia o amore, siete liberi di interpretarlo; in ogni caso un legame c'è§
Genere: Dark, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Matt, Mello
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Buon Natale dai tuoi demoni, Mello.


E' Natale in giro per Tokyo, ci sono luci ovunque nella notte. Beh in questa città ci sono sempre luci, ma queste sono natalizie: rosso,verde, oro, fiocchi, abeti, pacchi regalo. E le vetrine dei negozi sono così ricche di spirito natalizio! A Natale siamo tutti più buoni, a Natale ci sono gli sconti, a Natale tutti si vogliono bene. Ma Mello non può permettersi tutte queste cose. Lui deve occuparsi dei suoi apparecchi, lui deve occuparsi di dove vivere, lui deve occuparsi di non distrarsi. Può permettersi del cioccolato però, quello sì. Una distrazione, uno sfogo serve a tutti. Allora perchè Matt non può fottersi il cervello con i videogames? O i polmoni con le sigarette? 

E perchè non guardi nelle vetrine? Non mentire. Non è perchè non ti interessa quello che c'è dentro. Sai perfettamente che è necessario che tu osservi tutto. Osservare è la prima cosa che fa un investigatore, non importa quanto inizialmente sembri futile. Vale per oggetti, persone e se stessi. Ah ecco: te stesso. E' questo quello che vedresti in quelle vetrine, il riflesso di chi sei.
E' inutile che calpesti quella pozzanghera con tanta rabbia. E' solo il tuo riflesso. Tu sei dentro di te.
E' inutile che prendi la moto e sfrecci via, non ti puoi liberare del biondo arrabbiato.

Sei tornato a casa sbattendo la porta e dovresti ringraziare che è rimasta in piedi. Hai buttato le tue cose sul divano. Non c'è alcuna nuvola di fumo, nè alcun stupido suono. Non c'è Matt. Ma ha fatto uno stupido albero di Natale. Rosso ed oro, i tuoi colori preferiti.
Vai in bagno a farti una doccia e quindi ti spogli. In quel momento commetti l'errore più grande che potessi fare: ti sei visto allo specchio. 

C'è un corpo mingherlino, ossuto e magrissimo. 

Qualcuno era troppo impegnato per curarsi.

C'è una cicatrice che deturpa un bel viso.

Qualcuno dovrebbe rivedere le proprie priorità.


Ci sono due occhi roventi e freddi. Pieni e vuoti.

Qualcuno ha visto troppo.
Qualcuno ha visto i propri genitori venir massacrati. Chissà perchè poi.

Le mani tremano e si stringono in forti pugni.

Qualcuno ha dovuto lasciare tutto: casa, amici, posti speciali e vivere in un orfanotrofio.
Ha avuto il compito di risaltare fra tutti.
E' così che si riceve l' ammirazione del vecchio e del misterioso.
Un pezzo di amore di quello che gli fu strappato con mamma e papà.
Conquistato, ma mai abbastanza.

 
I denti che digrignano.
Lo specchio si deforma, la stanza si deforma:
Non c'è che una fuga disperata. Sei solo per davvero ora.
C'è povertà intorno a te.
Quando perdi l'amore, ti rimane l'odio.
Furti.
Crimini.
Omicidi.
La chiamano "Mafia"

Non hai un passato, ora vivi nel nulla e al domani potresti non arrivarci. Ti senti inutile? Impotente?
"Io non ho fatto nulla di male. E' la vita che ha giocato malignamente con me e mi sono adattato"
Le campane rintoccano mezzanotte. Oggi è Natale. Tutti sono felici in famiglia là fuori. Hanno regali e sorrisi.

Odio, nero, rabbia, frustrazione. Non hai niente e non importa quanto impegno ci metterai, sarai sempre un nulla.

Nessuna famiglia, nessun amico, nessuna gioia, nessun sorriso, nessuna conquista.
Tanta rabbia, tanto sangue, tanto dolore, tanta solitudine, tanta innocenza buttata. Tu dovevi diventare L, il buon e onesto L. L' odio ti ha deviato.

Fai schifo Mello, fai davvero schifo. Fortuna che L è morto e non può vedere come sei. Vergogna.

"Io non merito tutto questo.."

Una miriade di volti: uomini, donne, ragazze, ragazzi, bambini, vecchi. Tutti con le stesse domande "E io meritavo un proiettile in testa? Eri tu che avevi bisogno di soldi.." "Io sono stato scambiato per un boss mafioso e torturato.." "Io voglio la mia mamma.. perchè le hai fatto uscire il sangue? Perchè ora non si muove?" "Io sono nata in un rifugio per senzatetto cosa potevo fare se non prostituirmi? Perchè quelle botte fino ad uccidermi?" è un vortice di domande una sopra l'altra..

Ora la stanza è rossa del loro sangue

E dopo anni Mello crolla. Crolla a terra. Piange e urla. Non importa se Matt rientra e lo sente, se non deve farlo, se è da deboli. I morti sono risorti dai suoi incubi e sono intorno a lui.

Mello piange sangue, è tutto intorno a lui.
Gli cola sul corpo.
Brucia la carne fino alle sue viscere e brucia anche quelle.
Lento.
Doloroso.

Quando riapre gli occhi è tutto finito. Non ci sono più volti, voci e sangue. Si riveste e va al frigorifero. Prende la sua barretta di cioccolato ed entra Matt in casa. 

"Ehi Mello! Auguri di Buon Natale! Ti metto questo sotto l'albero, volevo portarlo prima che scattasse la mezzanotte ma ho impiegato più tempo del previsto", è sorridente e ha un grosso pacco oro infiocchettato in mano. Gli cade un po' di cenere sulla maglia mentre chiude la porta con il piede, ma non se ne accorge. Ha sempre amato il Natale. Mello guarda il pacco mentre il rosso gli si avvicina a braccia aperte "Compi il miracolo di Natale, fatti stringere!". Il suo sorriso è ancora più largo, lo guarda speranzoso negli occhi.
Matt lo ha sempre guardato negli occhi, senza timore. Prima ed ora. Ha sempre guardato Mello come una persona e non come il mostro che Mello ha visto poco fa.
"Matt!" ringhia il biondo "Non ti avvicinare. E' un giorno come gli altri. Solo perchè mi hai portato quel pacco con dolci al cioccolato non significa che ti debba qualcosa". Va in camera sua e sbatte la porta. "E' una torta di Natale decorata per te a dire il vero. Non c'è di che, il piacere è  mio. Vado a fare una partita" replica a bassa voce Matt, più a se stesso che a Mello.

Ma lui ha sentito e domani mattina, mentre Matt dorme, passerà per puro caso davanti all'unico negozio di videogames aperto in città.



 
  
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