Videogiochi > Dragon Age
Ricorda la storia  |      
Autore: allonsy_sk    11/12/2015    1 recensioni
Non sa neanche dove sono, di preciso. "Da qualche parte sulla Costa Tempestosa" è il meglio che gli viene da dire.
Genere: Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Anders, Hawke
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Always with me

Non sa neanche dove sono, di preciso. "Da qualche parte sulla Costa Tempestosa" è il meglio che gli viene da dire.

Nel Ferelden, certo. Decisamente ancora troppo vicino a Kirkwall, ma il clima della stagione non dà tregua e lo stato di fuggitivi sarebbe pessimo con qualsiasi tempo atmosferico.
Non aiuta il fatto che qualsiasi cosa nel suo aspetto faccia subito pensare alla parola "colpa" prima ancora che a "mago eretico".

Questa poi viene subito dopo, che porti o non porti con sé il bastone.
Di questi tempi - per colpa sua - anche un ramo secco in mano ad un vecchio viandante può essere guardato con aperto allarme e requisito, spezzato, bruciato o fuso perché non faccia danno.
Molte volte, quando è sveglio di notte in questo o quel riparo messo insieme dalle mille risorse di Hawke, soccombe al senso di colpa e paura e incertezza che lo pervade quando la sua consapevolezza non è contaminata da Giustizia.
Sono così fusi, ormai, che non ha i mezzi per decidere quali siano i suoi pensieri e quali quello dello spirito, salvo poche eccezioni.
I pensieri relativi a Hawke, per esempio, sono esclusivamente suoi, e possiedono una sfumatura calda che nessuna elucubrazione dello spirito riesce ad ottenere.
Già, Hawke.

Chissà dove si è cacciato adesso. Senza dubbio è a ispezionare i dintorni del capanno scassato e abbandonato nel quale si sono rifugiati per la notte, senza neanche il conforto di un tetto intero sotto il quale dormire all'asciutto.
"Ti scalderò io," ha detto Hawke, e quei pensieri caldi si sono accesi di sfumature ancora più tenere e riconoscenti, stemperati presto nella sensazione sgradevole di non meritare tante cure.
Hawke rientra trascinando per la coda due nug stecchiti.

Ha sotto il braccio della legna sufficientemente secca e quel sorriso un po' ironico che lo contraddistingue anche nei momenti peggiori.
"Che ne dici se io preparo le bestie sullo spiedo e tu accendi il fuoco, mh?" 
Molla giù le carcasse e gli infila le dita nei capelli, facendogli voltare un po' la testa per rubarsi un bacio veloce e ruvido.
"Il fuoco vero, intendo. Per quell'altro c'è tempo stanotte."
Ah, dannazione.
Le parole gli salgono alla gola prima che possa fermarle, tradite subito dall'espressione che gli stringe il viso in una smorfia triste. Le parole vengono poi bloccate dalle mani sporche ma amorevoli di Hawke, che gli stringe un po' le dita nei capelli e l'altra mano intorno al polso con una forza che non lascia spazio ad ulteriori obiezioni.
"Se non fosse per me," inizia, e non continua perché Hawke gli morde la bocca con rabbia più che con ulteriori intenzioni, e con un sospetto di furia.
Questo particolare litigio va avanti da mesi. Persino da anni. Hawke non lo sopporta, e Anders non riesce a lasciarlo andare.
"Se non fosse per me," riprova Anders, ancora più triste e abietto tanto più Hawke cerca di deflettere l'argomento spingendoglisi addosso e stringendolo contro la parete traballante del ricovero improvvisato.
"Dannazione, Hawke, se non fosse per me saresti a casa tua nella città alta a Kirkwall. Con tutte le comodità. Non dovresti andare a caccia di nug sotto la pioggia per accendermi un fuoco e tenermi al caldo."

Scuote la testa.

"Forse dovevi lasciarmi nelle fognature. Forse dovevi lasciarmi al mio destino."
Hawke sbuffa forte un suono disgustato, senza lasciarlo andare. Anzi, le sue mani si stringono con maggiore forza, la sua espressione diventa persino feroce. Come sempre, l'ira non raggiunge i suoi occhi, che restano intensi e buoni.
"Se non fosse stato per il Flagello sarei ancora a Lothering con mia madre e i miei fratelli, se mio zio non avesse avuto il vizio del gioco non avrei avuto bisogno di lavorare con il Ferro Vermiglio, se non avessi avuto bisogno di mappe delle Vie Profonde per la spedizione di Bartrand non avrei cercato te, e via discorrendo. Vuoi veramente un elenco dettagliato? Sono qui, tu sei qui, il tuo amico immaginario ci lascia in pace per il momento, non ti basta?"
Anders sospira, e scuote la testa.
"Non è che non mi basta, anzi. È che non credo di meritarmelo."
Hawke sbuffa di nuovo, si sporge per baciarlo ancora, con maggiore dolcezza. 
"Accendi quel fuoco, hai le mani gelate. E fammi preparare la cena, mi sembri affamato..." 
Finisce sempre così, ogni singola volta.
Potrebbe anche finire per crederci, prima o poi. Per il momento, si ingegna per accendere quel fuoco, pensando al diverso tipo di fiamma, non meno calda, che si impegnerà a ravvivare più tardi.

 

Note:

Un piccolo character study seguente al mio primo playthrough di DA2. L'ho scritta lo scorso Agosto.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Dragon Age / Vai alla pagina dell'autore: allonsy_sk