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Autore: funny1723    12/12/2015    0 recensioni
Dal testo:
"Tua madre ti sorride, un gesto caldo e rassicurante, una sorta di regalo in atteso. Sulle labbra le danzano le parole della vecchia storia che ti sta raccontando."
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Capitan Uncino, Peter Pan, Wendy Moira Angela Darling
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MILLE ANNI E UN GIORNO


I

Tua madre ti sorride, un gesto caldo e rassicurante, una sorta di regalo inatteso.
Sulle labbra le danzano le parole della vecchia storia che ti sta raccontando. Parla di pirati e di un forziere nascosto su un’isola misteriosa.
Un’isola che non c’è.
Ti rimbocca le coperte e ti da un bacio in fronte.
Mentre ti lasci andare al sonno, pensi che forse un tesoro l’hai già trovato nel piccolo bacio nascosto che siede sulle labbra di tua madre.

II

Te ne vai di casa presto, non hai neanche ancora la barba.
Non vorresti, ma non hai scelta. Quel vecchio ubriacone di tuo padre si sta pian piano bevendo via il tuo futuro.
Tua madre ti saluta con un sorriso triste. Le prometti di tornare a prenderla. Le prometti una vita migliore.
Ti sorride di nuovo lei, lo sguardo invecchiato, le mani indurite dal lavoro e quel piccolo bacio nascosto un po’ sbiadito ancora lì.

III

Giri il mondo con furiosa passione.
Impari molte cose, ami molte donne, conosci molti dolori.
Diventi capitano prima di possedere una nave e pirata prima di solcare i sette mari.
Fai man bassa di tutto ciò che riesci a trovare, collezionando la vita con avidità. Pregustando il giorno in cui la potrai mostrare a tua madre.
Urli, mordi, spingi, sputi. Uccidi. E alla fine la trovi: l’Isola che non c’è. L’isola di tua madre.
Ce l’hai fatta.

IV

La prima volta che incontri Peter Pan capisci che l’odierai per sempre.
Quello stupido ragazzo eternamente giovane ed eternamente felice che è riuscito in qualche modo a trovare l’Isola. Che è stato scelto dall’Isola.
Quanta ira scateni contro quel ragazzo solo che solo non resta.
Peter Pan ti costa una mano e la felicità; perché nell’odiare lui, scopri di odiare te stesso.

V

L’ultima volta che vedi tua madre è la prima in cui vedi Wendy Darling.
Una creaturina assai insignificante quella Wendy in realtà, eppure ti basta vederla sorridere una volta per decidere che la vuoi morta.
Ti basta vederla sorridere una volta per ricordare ciò che semplicemente ti ha sempre fatto troppo male ricordare.
Lo spettro di tua madre risplende – implacabile e dolce condanna – nel bacio nascosto poggiato sulle labbra di Wendy.
Ti basta vederla sorridere una volta, una sola volta, per decidere che la vuoi morta.
Perché quel sorriso è il cadavere putrescente della promessa che infrangesti mille anni e un giorno fa.
Quel sorriso è la madre che non hai mai pianto, la madre che non hai mai riabbracciato, che non hai visto invecchiare.
Quel sorriso è la madre che hai abbandonato.
Quel sorriso è il giovane ragazzo spensierato che l’uomo che sei diventato ha assassinato.
Il tuo primo omicidio.
Mentre giuri eterno odio a Wendy, la voce di tua madre ti rimbomba nella testa come un sussurro urlato. Un suono rotto e disperato.
“James”.
 
   
 
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