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Autore: happy ending    13/12/2015    3 recensioni
Fanfiction natalizia!
Ogni capitolo è ispirato ad un canto di Natale e parla di come ciascun membro della famiglia Weasley affronta il giorno della prima vigilia dopo la fine della seconda guerra magica.
Dal testo:
"Mentre adesso, proprio adesso che potremmo finalmente rilassarci, siamo distrutti. Siamo distrutti e nessuno dice nulla. Siamo distrutti ed indossiamo ben bene la misera maschera di chi è ancora tutto intero, stando attenti a non lasciarla mai cadere... Perché se ne scivola una, crollano tutte. Se ne scivola una, abbiamo fallito. Funziona così in famiglia, giusto? O forse no?"
Genere: Malinconico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Famiglia Weasley, Fleur Delacour, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Arthur/Molly, Bill/Fleur, Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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LET IT SNOW!

Oh, the weather outside is frightful,

but the fire is so delightful!

And since we’ve no place to go...

Let it snow, let it snow, let it snow!

It doesn’t show signs of stopping

and I brought some corn for popping;

the lights are turned way down low...

Let it snow, let it snow, let it snow!

When we finally say good night,

how I’ll hate going out in the storm!

But if you really hold me tight,

all the way home I’ll be warm.

 

"Guarda come nevica!" esclama Hermione.

Mi volto verso di lei, che è affacciata alla finestra del salotto e osserva i candidi fiocchi di neve con un misto di meraviglia e preoccupazione.

Ci troviamo a casa sua, sono venuto a trovarla nel pomeriggio; i suoi genitori sono andati a visitare i nonni, perciò siamo da soli.

"Io ho una proposta" dico.

"Sentiamo".

"Restiamo qui stasera".

"Sul serio? E' la vigilia di Natale e non vuoi passarla a casa con la tua famiglia?"

"Non è che non voglio passarla con la mia famiglia... Solo che c'è talmente tanto freddo e tu hai avuto la febbre alta fino a pochi giorni fa... E poi nevica troppo, è rischioso anche smaterializzarsi... E..."

Ed eccolo lì, il sopracciglio alzato. Hermione mi scruta attentamente, mentre io comincio a sentire il solito fastidioso calore alle orecchie, segno che tra poco il mio volto sarà rosso come il fuoco nel camino acceso.

Hermione ha già capito tutto: la verità è che ho paura.

Questo è il primo Natale dopo la guerra e già lo so che non sarà come quelli passati...

Da piccolo, il giorno della vigilia, ero sempre super emozionato; non tanto per i regali... Sì, insomma, anche per quelli... Ma più che altro perché sapevo che la sera, casa mia, si sarebbe trasformata in un caldo, gioioso, caotico, rifugio.

Charlie e Bill tornavano a casa da scuola con qualche regalino preso a Hogsmead, che sistemavamo sotto all'albero. Dopo cena, ci radunavamo in salotto: Ginny si dondolava sulle ginocchia di Charlie mentre io ascoltavo i suoi racconti e quelli di Bill su Hogwarts, Fred e George ci facevano ridere con le loro stupidaggini e Percy si lamentava come al solito.

Papà restava seduto sulla poltrona ad ascoltarci e spesso ci interrompeva con la sua fragorosa risata.

E mamma... Mamma non stava ferma un attimo! Eppure, anche se rimaneva in cucina a sistemare, stava attenta a tutto ciò che dicevamo nell'altra stanza ed era sempre pronta a rimproverare i gemelli.

Arrivava il momento di scartare i regali, a mezzanotte, e si scatenava il putiferio. C'era talmente tanto amore in quei momenti...

Quando mamma ci mandava a letto, io e Ginny ci sistemavamo sotto le coperte in camera mia e tenevamo gli occhi chiusi fino a quando non sentivamo la porta della stanza dei nostri genitori chiudersi, poi saltavamo giù dal letto e ci mettevamo a giocare con i nuovi regali ricevuti fino a quando non riuscivamo più a combattere il sonno.

Era tutto perfetto.

Durante gli anni della guerra, questo clima così sereno venne incrinato dalla tensione e dalla paura per ciò che stava accadendo; ma in fin dei conti quei sentimenti, per quanto brutti, ci univano... Ci spingevano ad avere più cura l'uno dell'altro, a considerare il fatto che avremmo anche potuto non ritrovarci mai più lì nel nostro rifugio a festeggiare tutti insieme. Vivevamo un Natale non gioioso come una volta, ma che ci dava l'occasione di dare valore a ciò che ancora avevamo.

Mentre adesso, proprio adesso che potremmo finalmente rilassarci, siamo distrutti. Siamo distrutti e nessuno dice nulla. Siamo distrutti ed indossiamo ben bene la misera maschera di chi è ancora tutto intero, stando attenti a non lasciarla mai cadere... Perché se ne scivola una, crollano tutte. Se ne scivola una, abbiamo fallito. Funziona così in famiglia, giusto? O forse no? Miseriaccia, forse siamo solo dei pazzi! Fatto sta che ci impegniamo a nascondere il dolore per non far soffrire ulteriormente gli altri: combattiamo la tristezza con la risata. C’è chi fa più fatica, tipo mamma e Percy, e chi ci riesce alla grande, tipo Fred e George. A proposito, quei due sono la cura migliore nei giorni tristi... Non so come facciano, è una sorta di magia speciale la loro, ma per quanto tu possa sentirti a terra, stai sicuro che i gemelli Weasley riusciranno a strapparti una risata! Parlo di lui come se ci fosse ancora, dannazione. Fred... Io... Ma come diamine si fa ad indossare quella maledetta maschera serena se una parte di te ti è stata strappata via con la forza?! Come si fa a festeggiare il Natale se manca quella cavolo di parte?! Come si fa se mamma ha sempre gli occhi gonfi di pianto, se papà sembra invecchiato di cento anni, se George ogni tanto guarda al suo fianco e sembra cadergli il mondo addosso, se Percy non si lamenta nemmeno più, se Bill e Charlie non appaiono poi tanto forti, se Ginny crede di poterci salvare tutti? Come si fa? Come faccio? La verità è che non voglio passare la vigilia di Natale a casa mia, con la mia famiglia, perché ho paura che la maschera possa disintegrarsi proprio in quello che dovrebbe essere il giorno più felice e tranquillo dell'anno. Voglio stare solo, solo con l’unica cosa che è rimasta intatta nella mia vita: Hermione. La mia fiammella. Il mio posto sicuro.

"Ron?"

Alzo la testa e lei è a due centimetri da me, che mi guarda l’anima.

"Non ce la faccio" sussurro, con una voce che non mi sembra neppure la mia.

Mi accarezza dolcemente il viso, mi prende per mano e mi fa sedere accanto a lei sul divanetto davanti al camino.

"Lasciale andare" mi dice.

"Cosa?" chiedo, confuso.

"Le lacrime... Lasciale andare. Stai per scoppiare, lo vedo. Ascoltami: la affronteremo insieme la neve, ok? La affronteremo e torneremo al caldo, mi capisci?"

La capisco. Guardo dritto nei suoi occhi dolci e tutto d'un tratto mi ritrovo il volto bagnato di lacrime.

Sarà dura attraversare la tempesta di neve, tutto quel gelo, ma con Hermione al mio fianco... Ho un po’ meno paura.

 
   
 
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