Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's
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Autore: GravityZero94    13/12/2015    4 recensioni
Da quando il mondo è tornato alla pace sono passati cinque anni. Con la sconfitta di Yliaster, gli eroi del team 5d's credevano che il mondo sarebbe stato in pace, ma si sbagliavano. Di grosso. Un pericolo minaccia nuovamente il mondo, qualcuno gli da la caccia. Il Cappellaio, la Regina Rossa ed il Fante di Cuori, questi sono i nomi di coloro che vogliono la morte di Yusei e dei suoi amici. Ma ciò che è potrebbe non essere, e ciò che non è potrebbe diventarlo. In un vortice di duelli, lotte senza quartiere e follia, il team 5d's dovrà affrontare il pericolo più grande mai affrontato. Perchè il pericolo più grande potrebbe non essere semplicemente una manciata di folli. A volte, per vedere il proprio nemico, bisogna guardare... attraverso uno specchio!
Genere: Avventura, Dark, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aki/Akiza, Carly Nagisa, Jack Atlas, Nuovo personaggio, Ruka/Luna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lo so, lo so, volete linciarmi. Prima di farlo, leggete la fic e le note sotto. O le note sotto e poi la fic. Fate voi.


- Aki-chan, qual'è il tuo libro preferito? -
La bambina smise di giocare con i suoi pennarelli, fissando la maestra. Come poteva avere un libro preferito se non sapeva ancora leggere?
- Ma non so leggere - protestò la piccola, imbronciandosi.
- Tua mamma non ti racconta le fiabe? - chiese la maestra, gentilmente.
La bambina sorrise allegramente, annuendo. A sua madre piaceva tantissimo raccontargli le favole della buonanotte e glie le aveva lette tutte. Ma una in particolare, le era sempre rimasta nel cuoricino da bambina.
- Alice nel paese delle meraviglie! - disse la bambina, sorridendo.
La maestra fu un pò confusa. Per quanto quella storia fosse effettivamente "fiabesca", la maggior parte dei bambini non riusciva ad apprezzare il libro, reo di essere gotico e spesso inquietante.
- Sicura? - chiese la maestra.
La bambina annuì, felice.




- Cosa leggi? - chiese Divine, avvicinandosi alle spalle della ragazza.
Aki sussultò, rischiando di far cadere il libricino che teneva nelle mani per terra.
- Non ti ho sentito arrivare – si scusò la ragazza.
Il capo del Movimento Arcadia sorrise gentilmente, prendendo posto nel divano accanto a lei e socchiudendole il libro, in modo da poterne leggere il titolo.
- Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò – lesse, perplesso.
- E' il seguito di "Alice nel paese delle meraviglie" – precisò la sedicenne dai capelli rossi, stringendo il libro al petto con un sorriso – E' il mio libro preferito -
Divine storse il naso, non capendo come una fiaba per bambini potesse essere così "bello" da essere il libro preferito di qualcuno. Aki dovette accorgersi dell'espressione perplessa di Divine, perchè si premurò di presentare le dovute giustificazioni.
- Carroll scrive dei versi così strani e folli da portarti in un mondo diverso – disse la ragazza, sognante – E i suoi personaggi sono così folli, strani, anormali da farmi sentire...-
Ci fu un momento di silenzio, in cui la ragazza abbassò gli occhi, fissando le punte delle sue scarpe.
-... normale-




- Era cerfuoso e i viviscidi tuoppi, ghiarivan foracchiando nel pedano...-
- Eh? -
La voce della dottoressa distrasse la collega dal suo lavoro di archiviazione. Era un intero pomeriggio che tentava di dare ordine alla moltitudine di cartelle cliniche che, ormai, faticavano a farsi spazio all'interno dell'armadio. Aki si voltò verso la collega, con lo sguardo perplesso.
- Che è successo? - chiese, confusa, l'ex-predestinato.
- Sembravi delirare – disse l'altra, confusa – Dicevi parole insensate -
Aki scoppiò a ridere, portando il dorso della mano vicino alla bocca. Ci mise un pò a fermarsi, sotto lo sguardo allibito e sorpreso dell'altra donna.
- Il ciciarampa, parlavo di quello – rispose infine la rossa, con l'unico risultato di confondere ancor di più la collega.
- Il ciciacosa? -
- Ciciarampa – la corresse Aki – Sono dei versi di un versetto di "Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò" di Lewis Carroll -
- A me sembravano parole inventate a caso – rispose la dottoressa, porgendogli un fascicolo, cosicchè lo potesse conservare.
Aki guardò il nome "Van Halen" e posizionò il plico sotto la lettera "V" attaccata sull'armadio.
- Lo sono, infatti – rispose Aki, riprendendo il discorso – Il mondo di Alice è così folle che non ha bisogno di parole sensate -
La dottoressa rinunciò a capirci qualcosa, continuando a sistemare le cartelle cliniche dei pazienti. Ormai, Aki Izayoi era diventata una figura di spicco all'interno del Charite Hospital. Laureatasi in tre anni e finito il tirocinio, la dottoressa era sempre la prima a correre quando era necessario, la prima a fare le analisi e la prima a trovare una cura. La "Dottoressa Turbo", come era stata soprannominata a causa del suo pessimo vizio di correre per i corridoi e a causa della sua partecipazione al WRGP(che aveva, peraltro, vinto con il Team 5d's), era il modello di ogni tirocinante e la dottoressa che tutti volevano al proprio capezzale. Questo causava alla povera duellante psichica uno stress non indifferente ed una mole di lavoro immensa, ma lei non se ne lamentava mai. Era sempre felicissima quando poteva essere d'aiuto.
Eppure, ogni tanto si ritrovava ad adorare quei semplici momenti in cui la sua unica responsabilità era quella di sistemare un paio di cartelle cliniche o sfogliare qualche documento. Erano il suo momento di relax e tranquillità.
In una ventina di minuti, le due donne avevano finito il loro lavoro e Aki scese dalla scala su cui stava, in precario equilibrio, atterrando con un saltello.
- Adesso inizia il mio turno di riposo – disse la rossa, tirandosi dietro la nuca una ciocca di capelli scombinata. L'altra annuì, allontanandosi.
- Buon riposo, allora – disse la collega, mentre se ne andava.
Aki rimase lì, da sola, fissando il punto dove era sparita la collega. Una ventata gelida entrò dalla finestra spalancata, sfiorandole la schiena e facendole provare un terribile brivido di gelo. In quel preciso istante, qualcosa cambiò nell'umore della donna, ormai più che ventenne. Aveva una pessima sensazione, come se quel brivido fosse stato un campanello d'allarme. Qualcosa si era appena spezzato, da qualche parte nel mondo e quel qualcosa la riguardava in maniera particolare.




And trought the looking glass we see she's faithfully returned, but now off with her head i fear is everyone concerned...
Quando la sorella gli staccò le cuffie dalle orecchie, lanciandogli uno sguardo di rimprovero, Rua non potè fare a meno di sbuffare. Cosa poteva fregargliene a lui di quattro tizi morti due o trecento anni prima? La storia non lo avrebbe certo aiutato nella sua imminente scalata ai titoli europei di Duelli Turbo, nè gli avrebbe dato idea di come vincere il campionato mondiale o battere il suo amico/mito Jack Atlas. Vincere contro di lui nel suo torneo di esordio, lo avrebbe consacrato come nuovo Re dei Duelli e avrebbe superato anche Crow, nonostante questo fosse tutto preso dall'allenamento del suo team. Eppure, qualcosa lo turbava. Era una strana sensazione, era quel timore che aveva provato partecipando alla Fortune Cup, tanti anni prima. Un "guai in vista" scritto a lettere di fuoco nella sua mente, e che lui non si sapeva proprio spiegare.
Ruka, d'altro canto, era dello stesso avviso. Pur avendo implicitamente intimato al fratello di seguire la lezione, lei stessa faticava a concentrarsi. Qualcosa le faceva tremare le gambe, forse la consapevolezza di essere in pericolo, ma non sapeva esattamente in cosa consistesse la minaccia, e ciò le faceva ancora più paura.
- You see, there's no real ending... is only the beginning- canticchiò a bassa voce Rua, tentando di distrarsi e allentare la pressione.
Ruka fu invece ancor più turbata dalla canzone. Non vi era una vera fine. Avevano solo iniziato.
Qualcosa, nella mente dei gemelli, diceva che il prossimo gioco, non sarebbe stato affatto felice.


Jack Atlas non si sentiva così a disagio da quando si era trovato un Meklord davanti per l'ultima volta. Sulla sua D-Runner, sfrecciava all'interno del circuito di gioco, mentre la folla acclamava il suo nome, in attesa che ribaltasse la situazione e distruggesse, per l'ennesima volta, Mukuro Enjo, che ancora si prodigava per soffiargli il titolo. Grazie alla sua combinazione di Testa Teschio Infuocato era riuscito ad infliggergli pesanti danni, fino a lasciarlo con soli 600 Lp già al primo turno. Sul suo terreno, soltanto una carta coperta doveva fronteggiare l'immenso Teschio Fiamma Supersonico[LV 10 ATK 2600] di Enjo, che se la rideva bellamente.
- Se anche il mio mostro dovesse essere distrutto, potrei evocare nuovamente Testa Teschio Fiamma ed infliggerti 1000 danni! Hai perso, ex-Re! -
Jack sbuffò, seccato. Non aveva molta voglia di lottare ed il suo avversario cominciava a stancarlo. Definitivamente, si era scocciato.
- Smettila di parlare a vanvera! Non controllando mostri, posso evocare specialmente Drago del Vizio con il suo attacco dimezzato[LV 5 ATK 1000]. Inoltre, evoco dalla mia mano anche Risonatore Oscuro[LV 3 1300]! Adesso unisco il mio mostro Tuner Risonatore Oscuro di livello 3 con Drago del Vizio di livello 5! La tenacia del Re è creata fra le fiamme che brillano rossastre e si trasforma in spade scarlatte! Appari dalle onde di fiamme brucianti! Evocazione Synchro! Appari, Spadaccino Cremisi[LV 8 ATK 2800]! -
Al fianco del Re, apparve quello che era diventato il suo asso nella manica dalla scomparsa del suo fidato Arcidemone Drago Rosso. Un colossale spadaccino vestito di rosso e dal mantello verdastro, che brandiva due enormi spade, grandi quasi quanto lui.
- Sai bene che quel mostro non ti salverà, non è così, Atlas? - lo schernì Enjo.
- Taci e guarda la tua sconfitta! Ho ancora tre carte in mano! Avendo meno di 2000 life points, posso evocare anche Decomposizione Infinita[LV 5 ATK ?]! I punti di attacco di questo mostro sono pari alla metà dei Life Points del mio avversario, in questo caso 2000[ATK 2000]! Adesso, controllando un mostro Synchro di livello 7 o superiore, posso evocare specialmente il mostro Diapason della Creazione[ATK 800]! Unisco il mostro Tuner Diapason di livello 3 e Decomposizione Infinita di livello 5! Evocazione Synchro! Vieni, Drago Fine Oscura[LV 8 ATK 2600]! Adesso attivo l'effetto di Drago Fine Oscura! Perdendo 500 punti di attacco, posso mandare al cimitero il tuo mostro! -
- Pessima idea! Quando il mio mostro viene mandato al cimitero posso evocare Testa Teschio Fiamma[LV 3 ATK 1000] e quindi, ti infliggo 1000 danni per il suo effetto! -
- Chiudi quella boccaccia! Attivo dalla mia mano l'effetto di Torero Extra! Quando evochi specialmente un mostro, posso evocare specialmente il mio mostro! Ed in questo turno, tu subisci tutti i danni che io dovrei subire! -
- Cosa? - chiese Enjo, sorpreso.
Le fiamme del suo stesso mostro si rivoltarono contro di lui, danneggiandolo[LP 4000-> 3000]
- Adesso credo che il tuo mostro sia totalmente inutile! Vai, Drago Fine Oscura, distruggi il suo mostro! E tu, Spadaccino Cremisi... TERMINA IL DUELLO! Assassinio Scarlatto! -
I due colpi assegnati dal Re furono abbastanza per mettere al tappeto i life points di Enjo, lasciandogli vincere il duello. Il boato di entusiasmo che si scatenò fu incredibile, la gente inneggiava al nome di Jack Atlas, unico ed indiscusso Re dei Duelli. Ma Jack non aveva molta voglia di festeggiare. Fece il rituale giro della vittoria e si congedò rapidamente. Una volta arrivato nell'hangar, prese dalla tasca il cellulare, componendo rapidamente un numero.
- Pronto? - gli rispose una voce femminile all'altro capo del telefono.
- Carly? Stai bene? - chiese, preoccupato.
- Si, perchè? - chiese la ragazza, esitante.
Jack scosse la testa, preoccupato. Era sicuro che qualcosa non andasse, che qualcosa lo volesse morto.
- Nulla, fai finta che non abbia chiamato. E' stata una mia paranoia – disse il Re.
- Quindi ti preoccupi per me! - rispose entusiasta la ragazza, rischiando di assordarlo – Lo sapevo che in fondo mi...-
Atlas chiuse seccamente la chiamata, prima che la ragazza ricominciasse a sproloquiare a raffica.


Quando Yusei arrivò nel suo ufficio, rimase bloccato di fronte alla porta. Non si aspettava affatto visite, specie non visite di quel genere. Un tipo dall'aria losca, vestito di jeans e di un pesante giubbotto marrone di pelle, dai capelli arancioni sparati in aria, legati alla fronte da una fascia scura. Era seduto sulla sua scrivania, mentre dava un'occhiata ai documenti riservatissimi di Yusei con aria noncurante. Alla vista di Yusei, non si scompose più di tanto, anzi. Si alzò con un sorriso, posando il plico di fogli al suo posto.
- Crow! - esclamò, entusiasta, andando ad abbracciare l'amico.
- Yusei! Hai finito di fare l'eremita in ufficio? - rispose l'altro, rispondendo all'abbraccio.
Yusei chiuse la porta dell'ufficio, sorridendo. Erano anni che non vedeva l'amico Crow, sempre impegnato ad addestrare il team Blackbird e a fare tornei in giro per il mondo, in cui stava avendo un successo eccezionale, che avevano reso lui ed il suo team il più forte al mondo. E come poteva non esserlo, se il capo era nondimeno che un ex-membro del team 5d's.
Quando Yusei si fermò per sedersi sulla sua scrivania, per scambiare quattro chiacchiere, si rese conto che, qualunque fosse il motivo della sorpresa dell'amico, non era affatto piacevole. Lo poteva notare dall'ombra scura che avvolgeva gli occhi dell'ex-compagno di squadra, dalla sua espressione improvvisamente seria. Era successo qualcosa di grave.
- Tutto ok, Crow? - chiese lo scienziato, perplesso.
- Mi piacerebbe dirti di si, amico – rispose il maestro degli Alanera, cupo.
Gli fece cenno di sedersi nella sua scrivania e Yusei eseguì rapidamente l'ordine, senza staccare gli occhi dall'amico.
- Cosa succede? - chiese, inquieto.
Crow sbuffò, grattandosi il mento con una mano, alla ricerca delle parole giuste da usare. Ogni istante che passava, i nervi di Yusei cominciavano ad essere sempre più tesi, come una corda di violino.
- Sai cosa è successo due giorni fa, vero? - iniziò Crow, serio.
Yusei annuì, preoccupato. Se il problema riguardava quello non vi era affatto da scherzare, anzi. Era una pessima gatta da pelare.
- La cella dove era rinchiuso Divine è stata distrutta. Lui è fuggito – disse, serio.
Crow annuì, nervoso.
- Un mio amico, un ex-collega – specificò, riferendosi al suo breve trascorso nella Sicurezza – Mi ha detto che di recente, i casi di omicidio dovuti a duelli psichici è drasticamente aumentato. La polizia sta cercando di non far allarmare troppo la popolazione, ma la situazione è preoccupante -
Yusei si piegò sulla scrivania, appoggiando la testa sui pugni chiusi.
- I piani alti sospettano un imminente ritorno del Movimento Arcadia – continuò Crow – Da qualche parte, in questo preciso istante, Divine sta complottando per ripristinare la sua forza originale. E tu, amico mio, sei il suo bersaglio principale -
Yusei si irrigidì. Divine era un uomo spietato e vendicativo, e lo scienziato gli aveva impedito di plagiare Aki e di usarla per conquistare il pianeta. Sapeva perfettamente di essere in pericolo di vita.
- Yusei, tieni gli occhi aperti – gli disse l'amico – Non voglio rischiare di dover piangere la tua perdita -


Nel frattempo, in un capannone abbandonato nella zona più degradata di Nuova Domino, un uomo venne violentemente schiantato contro un muro. Era un uomo sulla trentina, dai capelli rossicci piegati in un innaturale ciuffo in avanti. Sul volto, vi era una profonda cicatrice, memore di una vecchissima sconfitta. Ma quella che al momento aveva nel petto, non era affatto vecchia. Una lunga ferita che partiva da una spalla, fino ad arrivare al fianco, solcava il corpo sciupato, da cui usciva una colossale quantità di sangue. Di fronte a lui, un ragazzo sui vent'anni, vestito di colori sgargianti lo fissava con gli occhi divertiti.
- Allora, Divine? Dove si trovano Jack Atlas ed i suoi amici? -
L'uomo lo fissò spaventato. Si portò una mano sul petto, dove il sangue correva fluente.
- Atlas sta affrontando un torneo in Spagna, o almeno così dicono i telegiornali – biascicò dolorante Divine, provando a strisciare via – Izayoi è in Germania, per quanto ne sappia -
Il ragazzo si passò una mano sul mento, perplesso.
- Mancano Rua e Ruka, loro che fine hanno fatto? - chiese, perplesso.
- Non lo so! - piagnucolò l'ex-capo del Movimento Arcadia – Vi giuro, non so nulla di tutto ciò -
- E allora quale sarebbe la tua utilità? - chiese il ragazzo.
- Messaggero – gli rispose un'altra voce.
Una ragazza, comodamente stravaccata su una poltrona, alzò lo sguardo dal deck che stava ricontrollando.
- Può mandare un messaggio a tutti loro. Non per forza da vivo -
Divine sbarrò gli occhi, mentre le figure di due immensi draghi vicini al ragazzo sembravano farsi più cupe.
- Vi prego...- biascicò – Farò tutto quello che volete! Vi aiuterò ad ucciderli, io...-
- Ti do una possibilità – ridacchiò il ragazzo – Rispondi ad una mia domanda e, se lo farai, ti unirai alla nostra causa. Altrimenti sei un uomo morto -
Divine deglutì, facendo segno che accettava l'accordo. Non aveva certo molta scelta.
- Perchè un corvo assomiglia ad una scrivania? -
Divine sbarrò gli occhi, in preda al panico. Che domanda era? Era un gioco di parole? Una domanda a trabocchetto? Che senso aveva?
- Tempo scaduto Divine! Attaccalo direttamente mio drago! Poni fine a questo duello e alla sua stessa vita! -
Il drago alle spalle del ragazzo si tuffò su Divine, sferrandogli una pesantissima artigliata. Divine venne nuovamente schiantato verso il muro alle sue spalle, mentre il sangue del suo corpo schizzava su tutta la parete, decorandola con un inquietante rosso vivo. Ci furono lunghi istanti di silenzio, fin quando una terza voce, appartenente ad un ragazzo, seduto dietro lo schienale della poltrona, non spezzò il ghiaccio con una domanda.
- Qual'era la risposta alla domanda? -
Il ragazzo che aveva ucciso Divine non rispose. Si avvicinò ad una grossa tuba poggiata per terra e gli diede una rapida occhiata, notando con disgusto che si era macchiata con il sangue dell'ex-carcerato. Si fermò per un secondo, fissando il vuoto, poi scoppiò a ridere.
- Io...- disse, tra una risata e l'altra – Non ne ho la più pallida idea! -




Angolo dell'Autore
Salve e bentornati all'angolo dell'autore GravityZero94. Mi avete probabilmente aspettato e avete visto come la fine della storia di Alphonse e compagnia non sia ancora arrivata. Ebbene, mi dispiace dirlo, ma non la vedrete mai. Quella fan fiction è morta, sepolta, abbandonata, cancellata, bandita, Limitata a 0 copie, come preferite. Ora, vi devo diverse spiegazioni perchè, lo avete notato, sono completamente sparito da EFP. Sia come scrittore, che come recensore, che come semplice lettore. Ad un certo punto della mia fan fiction, mi sono reso conto che qualcosa non andava in essa. Non è colpa mia, nè dei recensori(anzi, siete stati voi a permettermi di tirare avanti così a lungo, quindi grazie). Quando ho iniziato a scrivere le gesta di Alphonse ero alla mia prima esperienza come autore, senza una vera e propria guida, con poca esperienza persino nell'effettivo gioco di Yu-gi-oh su cui scrivevo. Ho creato un personaggio come Alphonse, l'ho portato avanti, ma qualcosa si è inceppato. Più facevo esperienza come autore, più vedevo le mie lacune e le mie mancanze. Alphonse era davvero troppo perfetto, troppo buono. La storia d'amore con Luna, troppo buttata lì a caso, nessun vero momento di "innamoramento". Il rapporto con gli altri personaggi? Flebile, poco accentuato. Avevo commesso uno dei più classici errori: avevo creato un Gary Stu. Per chi non sapesse cosa si tratta, è il "personaggio senza difetti" quello che ha tutto perchè "è forte a prescindere", ha tutto lui, tutti gli danno fiducia, ecc. Persino "mister perfezione Yusei Fudo" ha un casino di difetti(aracnofobico, testardo, totalmente estraneo al gentil sesso, a volte anche un pò incazzoso), Alphonse alternava un carattere all'altro senza motivo. Forse proprio per questo mi sono affezionato molto di più al malvagio(?), carismatico, malinconico e incazzosissimo Drascensione/Tzolk'in/Ryu. Lui aveva qualcosa che Al non aveva, ovvero la "lotta". Con se stesso, con il mondo, con i predestinati, con Prometheus, con tutti. C'era sempre qualcosa da dire su di lui, cosa che con Al non succedeva. Mi sono preso una lunghissima pausa, provando a scrivere una fan fiction su pokèmon, che però ho abbandonato, per lo stesso identico motivo. Non mi piaceva. Ho mollato EFP per capire e migliorarmi. Ho letto libri, fumetti, giocato a videogiochi, assaporato trame sempre nuove per poter avere un quadro completo di ciò che volevo. Dopo tanto tempo, mentre ascoltavo una canzone, ovvero "Her Name is Alice" degli Shinedown(che peraltro è la canzone da cui sono prese le parole cantate in giro per il capitolo) ho cominciato ad immaginare. Ho messo giù una bozza e ho continuato a rifinirla, modificando i personaggi, la trama e i rapporti interpersonali. E alla fine ho trasformato tutto in storia. Vi dirò, non volevo tornare a scrivere su Yugioh, e soprattutto non nel 5ds. Ma mi sono detto "Ho già fatto qualcosa che hanno apprezzato. Sono migliorato tantissimo. Perchè non testare questa mia nuova bravura o presunta tale con questa saga?". E così ho deciso di ricominciare da qui, da Yu-gi-oh! 5D's, dove ho capito i miei errori. So di aver scritto un abisso, ma ci tenevo a chiarire la mia posizione. Spero che possiate perdonarmi per il mancato termine di quella storia ma, se volete, vi dirò come sarebbe andata a finire. Detto questo, e vi giuro che morivo dalla voglia di dirvelo di nuovo, see you! Stay tuned!



 
  
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