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Autore: KLMN    05/03/2009    3 recensioni
SPOILER anche nella TRAMA!!!
"Non puoi più minacciarmi, Mel. Non puoi ammazzare un morto, no?"
-Cosa dici, Matt? Come fai a essere morto, se sei qui davanti a me?-

E se Mello si fosse salvato, anziché morire in quel furgone? Che ne sarebbe stato di lui, senza Matt? Sarebbe impazzito? Oppure...
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri personaggi, Matt, Mello, Near
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Incompiuta, Spoiler!
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†]mAD[† cap 5

†]mAD[†

 
Si alzò dal letto con tutta la calma che riuscì a trovare.
Guardò le sue mani, accorgendosi che tremavano lievemente.
Strinse i pugni, tentando di fermare il tremore che lo invadeva; prese le chiavi e la borsa, che aveva abbandonato sul tavolino, e uscì dalla stanza.
Attraversò il corridoio, fino alle scale, ripensando a quel suo dialogo con Matt: si sentiva meglio, sapendo che era in un bel posto, ma ciò non toglieva che doveva vendicarlo.
Gliel'aveva detto lui stesso, che si sentiva solo, che soffriva: come poteva rinunciare alla sua vendetta, sapendo questo?
Voleva farla pagare a quelli che lo avevano separato dal suo migliore amico.
Non poteva perdonarli, e non lo avrebbe fatto.
Nessuno di loro poteva sperare nella salvezza: era il momento di mettere in atto il suo piano.
Quando passò davanti alla reception, l'uomo dietro al bancone lo salutò con un cordiale: "Torni presto!", ricevendo in cambio un'occhiata obliqua e fredda che lo lasciò sconcertato.
Mello non se ne curò oltre, e se ne andò dall'hotel.
La strada, ora affollata, brulicava di vita, di uomini e donne che si recavano a lavoro, a fare compere o che accompagnavano i bambini a scuola, correndo per l'evidente ritardo.
Il ragazzo rimase per un po' fermo sulla soglia dell'hotel, incerto sul da farsi.
Era come ipnotizzato da quel flusso costante di vita: non seppe bene perché, ma tutto quel movimento gli fece venire in mente la corcolazione sanguigna.
Le persone erano i globuli rossi e bianchi; e poi c'erano i virus, i germi e gli altri corpi maligni.
Sono li, in mezzo al flusso, da qualche parte, ma i globuli non se ne accorgono finché le cellule non vengono attaccate.
E, in genere, allora è troppo tardi.
Iniziò a camminare sul marciapiede, in cerca di un certo luogo, mentre rifletteva: è così che aveva visto la vera faccia del mondo per la prima volta, quando era piccolo e credeva che la vita fosse facile, all'improvviso.
Allora le era stata portata via la sua famiglia, ora gli toglievano il suo migliore amico... Non poteva tollerarlo.
Esigeva vendetta.
Si bloccò di colpo di fronte a un Internet-café, quello che cercava.
Entrò.
Si avvicinò a un computer senza badare a chi gli era intorno, bramante informazioni.
Si sedette sulla scomoda sedia di plastica con cuscino, in plastica anch'esso, accendendo il monitor.
Non appena vide la schermata principale di Google poggiò le mani guantate sulla tastiera, senza sapere bene cosa cercare.
Provò a digitare Kiyomi Takada, speranzoso.
Non appena ebbe scritto "kiyom" si allungò una barra sotto quella di ricerca, dove era scritto: "Kiyomi Takada - 29.200 risultati".
"Bene" pensò Mello.
Finì il nome e diede "ricerca", trovando più di quaranta pagine di risultati.
Scartò subito siti come: "We Love Takki! Kiyomi Takada Official Fan's Club! Join Us", che erano i primi nell'elenco.
Scese più in basso nella pagina, fino a giungere di fronte a qualcosa di promettete: "Kiyomi Takada's Office".
Cliccò.
Davanti a lui si aprì la pagina: sullo sfondo c'era una foto dello studio televisivo dove lavorava Takada.
Al centro c'era scritto qualcosa che non gli interessava, e in un angolo c'era un elenco delle sezioni del sito.
Cliccò su: "Ufficio di collocamento".
Scoprì con disappunto che si trattava solo di annunci pubblicitari e offerte per lavori come cameraman e simili.
Rinunciò.
Si alzò e uscì dall'Internet-café, nervoso.
Ricominciò a camminare finché non si trovò a un incrocio.
Si guardò intorno, cercando di capire dove fosse.
Notò che tutti avevano lo sguardo puntato in alto.
Lui non alzò lo sguardo, disinteressato.
Se lo avesse fatto avrebbe visto che stavano tutti fissando uno schermo fissato a un grattacielo.
Stavano trasmettendo il telegiornale.
Era appena iniziato.
Mello sentì solo una voce riecheggiargli intorno.
"Apriamo con una notizia drammatica: è stato ritrovato il corpo senza vita di Kiyomi Takada, portavoce ufficiale di Kira. La signorina era stata rapita ieri sera mentre si recava allo studio televisivo dove lavorava e, secondo l'autopsia, è morta poco dopo. Il corpo carbonizzato, riconosciuto grazie alle impronte dentali, è stato trovato in una chiesa che era stata data alle fiamme. Secondo la ricostruzione delle autorità, la signorina è morta bruciata viva, probabilmente uccisa dal suo rapitore. C'è anche la possibilità che la signorina sia stata lasciata sola dal suo rapitore mentre andava a richiedere un riscatto, e una fatalità avrebbe incendiato il furgone in cui era reclusa. In ogni caso, l'assenza del rapitore e del suo corpo indicano che la signorina potrebbe essere stata uccisa. Vi informeremo non appena avremo ulteriori notizie."
A questo punto Mello perse il già poco interesse per la voce che rimbombava tutt'intorno a lui.
Non aveva bisogno di sapere quel che era successo: Kira si era sbarazzato del suo portavoce.
Punto.
"Bene, hanno trovato il corpo", pensò "Magari ora si lasceranno sfuggire qualche informazione utile per...".
Ma i suoi pensieri furono interrotti bruscamente dalla voce del giornalista, le cui parole si insinuarono nella sua testa: "Attenzione, ci hanno appena comunicato che è stato ritrovato un uomo morto nell'obitorio dell'ospedale dov'era tenuto il cadavere del secondo rapitore della signorina Takada, ucciso ieri durante una sparatoria! Il ragazzo, sulla ventina, è stato bloccato dalle guardie del corpo di Takada; una di loro ci ha testimoniato di aver sentito lo sparo di un collega e di aver reagito a sua volta per riflesso. Forse, se quell'uomo non si fosse lasciato sfuggire un colpo l'avrebbero interrogato, avrebbero trovato la signorina e tre vite si sarebbero salvate."
A quelle parole Mello iniziò a fremere di rabbia.
Quelle guardie del corpo non avevano sparato a caso, loro avevano deliberatamente ucciso Matt!
Aveva visto il suo corpo trivellato di colpi, cosa credevano?
Quei fori di proiettile non potevano essere tutti casuali.
Non tutti e sessantacinque.
"Inoltre", continuò la voce del giornalista "è stata rubata un'ambulanza dall'ospedale, che secondo la polizia è stata usata per la fuga dell'assassino. Sulla scena del delitto non erano presenti tracce dell'assassino, ma si pensa che possa essere il rapitore della signorina Takada o un suo complice. < Le indagini continueranno al più presto >>, ha dichiarato la polizia, << non appena avremo scoperto qualcosa sul rapitore. Ma se le due indagini sono veramente collegate, arriveremo al più presto alla soluzione del caso. >"
Quindi l'avevano scoperto.
Se l'aspettava.
Dopo tutto, la morte di un agente non passa mai inosservata, anche se era stata "rimandata" a causa della morte di Takada.
"Ci informano ora che i parenti della vittima hanno deciso di celebrare privatamente il rito funebre in onore di Takada domani pomeriggio, in compagnia degli ex-collaboratori della signorina e delle sue guardie, che sono state pubblicamente ringraziate dalla famiglia per aver tentato di salvare l'amata Takada."
Eccola.
Finalmente un'informazione che gli tornava utile.
Ma doveva modificare un po' il suo piano, e aveva poco tempo per agire.
Si voltò e si allontanò.

 

***


"...che sono state pubblicamente ringraziate dalla famiglia per aver tentato di salvare l'amata Takada."
Non disse nulla, ma la sua mente lavorava.
Era stato lui a rapire Takada, e su questo non aveva dubbi.
Sicuramente era stato sempre lui a prendere il corpo di Matt.
Ma avrebbe ucciso davvero un innocente per lui?
...
Che domande.
Certo che si.
"I funerali di Takada sono domani, il 28 gennaio... Lo farà domani. Maledizione."
-Rester-
-Dimmi, Near-
-Chiama L-
-Subito-
L'uomo prese il telefono e compose rapidamente un numero.
Pochi secondi dopo rispose il secondo L.
-L-, disse Near -Dobbiamo rimandare il nostro incontro.-


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Salve a tutti, ben trovati!
Vi prego di non uccidermi per non aver mantenuto la mia promessa, ma il capitolo m'è sfuggito di mano... Perdono!!!
Lolly, direi che ormai è tardi per il regalo... Che ne dici se ti regalo la fic? Auguri! ^_^'
Beh, il prossimo capitolo è quello della strage degli innocenti (presunti)! Almeno spero...
Continuate comunque a seguirmi!
Rispostine ai commentini! ^_^ :

Lolly: Ehm... Perdono! ^_^' Come ho appena detto, il prossimo capitolo è quello decisivo! O almeno spero che il mio cervello non trovi altri modi per rimandare... Anche perché anch'io non vedo l'ora che quei bastardoni muoiano!!! XD Sono felice che il cap ti sia piaciuto, e spero che per questo sia altrettanto! ^_^ E prego per gli auguri, mi pare il minimo! Non ho nemmeno fatto il cap come volevi... =3= Spero ti piaccia comunque! :3 Alla prossima caVa! Tvttb!

_ ISA _: Gggggina!!! Finalmente hai letto 'sta fic, eccheccavolo! T'ho dovuto costringere, ti sembra normale? >_< Va beh, spero che il cap ti piaccia... Quel che ha in mente Mello sono affari suoi, ma presto lo scoprirai! E il tuo Near... Beh, eccolo! E poi... Ku ku ku... Beh, lo sai! U_U Alla prossima gina, ciao! Tvttb!

Grazie per la lettura, recensite plz!
Ci vediamo alla prossima, ciao a tutti!

 

Kisses dalla vostra KLMN

   
 
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