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Autore: Abzurdah    16/12/2015    0 recensioni
[Abzurdah]
Mi chiamo Cielo, si Cielo.
I miei genitori passarono tutta la mia infanzia dicendo "è una bambina speciale".
Sono la maggiore dei miei due fratelli, ma fui creata come figlia unica.
« I grandi errori si commettono sempre con il primo figlio ».
Fui la figlia prediletta dei miei genitori.
Classe benestante, vissi tutta la mia infanzia e la mia adolescenza nel denaro.
Fui sempre autosufficiente, egocentrica e superba.
Capace di pensare che qualcuno di voi è perfetto, io no.
A 18 anni mi trasferì dalla capitale, a Caballito, in un appartamento molto bello, dove rimasi le pareti sudicie di sangue.
Ma questo viene più avanti, non voglio rovinarvi il finale.
Che più? Non so.
Prima di continuare a dire chi sono, preferisco dire che non sono, non sono normale.
Genere: Drammatico, Erotico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa
Note: Lime, Raccolta, Traduzione | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate, Violenza
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Prologo.

Questo libro può trattare di molte cose, ma inesorabilmente parlerà di me.
E' sempre difficile narrare dal proprio punto di vista. Chissà anche per questo riprodurrà conversazioni ed e-mail affinchè non suoni così serio. 
Questo non è il Manuale Diagnostico e Statistico di disturbi mentali. E' semplicemente una versione meno strutturata e rettificata della realtà, dei temi acidi che con il tempo avvelenano gli adolescenti e non.
Se a volte parlerò in termini medici, non è perchè ho studiato medicina, ma perchè mi è toccato viverlo, soffrirlo, sanguinarlo, vomitarlo.
A proposito, prendo meglio questo piccolo posto per rivelare che a volte sono abbastanza autosufficiente, egocentrica e superba quando si tratta di scrivere.
E che per certo credo di sapere più io di anoressia e suicidio che neanche gli psicologi e i medici che provarono ad aiutarmi.
Non è follia. E' semplicemente che credo che l'esperienza non è trasmissibile: ad esempio, anche se ho letto molte volte ch quel dolore è acuto, mai nella mia fottuta vita ho sentito una fitta. Quindi, che non vengano a parlarmi dei sintomi, nè di quello che dovrò fare o sentire, perchè ne ho già avuto abbastanza.
Qualche volta con lo scorrere delle pagine alcuni di voi sceglieranno di riconsegnare il libro e cambiarlo per uno di quei racconti infantili; altri proibiranno la lettura ai piccoli lettori e molti, molti altri si gratteranno le loro parti con questo libro.
Non mi potrebbe importar di meno. Questo è ciò che ho per dire. Scrivo semplicemente come metodo terapeutico.
La mia storia dice che sono trasgressiva: un fotoblog e una pagina web si sono già presi la cura di farmi diventare famosa.
Argh, per favore! Abbandona questo personaggio che non smette di autocompiacersi, lusingarsi, amarsi, perchè nessuno ci crede! Nessuno lo compra!
Ok. Ciò che voglio mettere in chiaro è questo: non cercate definizioni o dogmi nel mio libro testimone. 
Abzurdah non è solo ciò che i libri di medicina, psicologia, psichiatria o altre discipline specializzate (e non è per descretare medici, etc..Eh?) dicono. Ma, come ho detto prima, Abzurdah è una manciata di definizioni.
Ho molto da raccontare, è molto ciò che ho sofferto.

-

Bene, "soffrì". 
Paradossalmente c'è chi sceglie di essere malata e arriva ad un punto dove inizia a goderne, ma ora è presto per parlare di queste cose. Per il momento, dirò soltanto che questo non è un libro facile. Non rispetto la scrittura, ma in quanto al tema e al punto di vista di chi guarda.
Anche se devo dire che con il passare degli anni e delle pagine, il punto di vista di chi scrive corse gradi e gradini più a destra o a sinistra, dipendendo dalle emozioni predominanti. Passato in chiaro: è fottuto. Tocca temi del cazzo. E se non siete disposti a leggere temi del cazzo, andate alla libreria, cambiatelo e vi auguro di essere felici con Charles Perrault.



 
     Io non sono nè Cenerentola, nè Hansel, nè Gretel.
Sono più o meno un lupo.
Un lupo confuso, oltraggiato e autodistruttivo.

                                                                      



//Salve a tutti!
Questa è la mia prima storia.
E' la traduzione di un bellissimo libro in lingua spagnola, "Abzurdah".
Non è copiato, assolutamente farina del mio sacco.
Mi scuso in primis se qualche parola è tradotta male, ma essendo in secondo superiore, e quindi il secondo anno che studio spagnolo, non sono così esperta, anche se adoro questa lingua alla follia.

Spero vi piaccia, ricordate di recensire per farmi sapere!
Un bacio, Abzurdah.-

 
   
 
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