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Autore: FunnyYoungMe    17/12/2015    2 recensioni
Dopo una giornata impegnativa, in piena promozione di "Devil", due Super Junior decidono di passare una serata in compagnia.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Kyuhyun, Yesung
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La sera, dopo il broadcast di Radio Star, i ragazzi erano tutti sul van e stavano tornando alla loro agenzia per prendere le loro auto. Kyuhyun era nervoso. Non ascoltava niente di quello che il manager stava dicendo e che Leeteuk stava ripetendo agli altri, per farglielo entrare bene in testa. L'unica cosa a cui stava pensando era se stesso, durante il broadcast, seduto sulle gambe di Yesung. 
Per tutta la durata delle riprese, non aveva fatto altro che pensare a quanto gli era piaciuto stare lì sopra. “È un miracolo se non gli sono saltato addosso”, continuava a ripetersi mentalmente mentre guardava Yesung.
- Kyu, c'è qualcosa che non va?- domandò Yesung guardando il Maknae che aveva lo sguardo fisso davanti a sé, come se stesse contemplando qualcosa. Un brivido gli percorse la schiena al solo pensiero che potesse star guardando lui.
- Uh? Cosa?- 
- Ti ha chiesto cos’hai.- ripeté Heechul, guardando di sottecchi il più giovane e sghignazzando per la lentezza dei cervelli dei suoi due compagni. - Ah, sei un po’ rosso in faccia. Hai caldo?-
Kyuhyun non capì le domande, né dell'uno né dell'altro. Ormai era perso nel suo mondo e niente e nessuno l'avrebbe riportato coi piedi per terra. A parte Ryeowook e la sua voce squillante.
- Yah Cho Kyuhyun! Mi hanno appena detto che hai la testa tra le nuvole?!- strillò Ryeowook. Era in una video chiamata con Leeteuk e in quel momento stava mandando sguardi assassini al Maknae.
- Uh ehm.. No.- rispose lui spaventato.
L’Eterno Maknae lo guardò un attimo di traverso prima di rivolgersi a Siwon. - E tu! Cos'è ‘sta storia che sono il tuo acerrimo nemico? Vuoi farmi perdere la facciata dell'angioletto?-
Il ragazzo venne preso alla sprovvista, non si aspettava che Leeteuk avrebbe chiamato a Ryeowook raccontandogli tutto. - Stavo scherzando, Wookie-a. Come potrei mai rovinare la tua reputazione?!-
Tra i ragazzi ci fu un attimo di silenzio prima di scoppiare tutti a ridere. Magari le fan non lo sapevano e potevano fare solo supposizioni ma Ryeowook era dispotico e se si arrabbiava erano guai per tutti. Ryeowook li guardò prima arrabbiato e poi, ricordandosi che gli altri erano i suoi migliori amici, quasi fratelli, rise anche lui.
Quando arrivarono all'agenzia, uno di loro propose di andare a mangiare insieme ma Leeteuk, severo quando voleva, ricordò a tutti che il giorno dopo avevano altri impegni e che quello era un periodo molto impegnativo per loro, visto che dovevano promuovere “Devil” e nel frattempo condurre le loro carriere individuali.
Quando tutti i Super Junior salirono nelle loro macchine, Kyuhyun realizzò che non era andato in macchina in agenzia ma col taxi e gli altri erano già partiti. Gli aspettava una bella camminata, lo sapeva, e per questo si incamminò nella direzione dove si trovava il suo appartamento senza rendersi conto che una macchina lo stava seguendo fino a quando quella non accostò.
- Ehi bella, che ci fai a piedi a quest’ora per strada?- disse Yesung dalla sua auto.
- Hyung! Mi hai quasi fatto venire un crepacuore!- esclamò il giovane.
- Dai Kyu sali. Ti porto a casa.-
Il ragazzo non se lo fece ripetere più volte e aprì la portiera del passeggero, stravaccandosi sul sedile. “Oggi sono parecchio fortunato”, pensò Kyuhyun allacciandosi la cintura, “ prima ero seduto su di lui e ora sono seduto di fianco a lui”. Il più basso dei due gli sorrise e rimise in marcia l'auto, facendosi dire ogni tanto dal più giovane la strada che doveva fare visto che non la ricordava.
La città era caotica, anche di sera, ed era piena di attrazioni, ristoranti, chioschi e Kyuhyun aveva voglia di dire a Jongwoon di fermarsi e andare a fare un giro, ma non lo fece; sapeva che Yesung era stanco. Dopo cinque minuti, il maggiore si fermò davanti al palazzo dove Kyuhyun abitava.
- Woonie hyung.- cominciò a dire il più piccolo, senza alzare lo sguardo dalle mani che stringeva in grembo.
- Dimmi.-
- Ti va… Ti va di venire su a bere qualcosa?- domandò infine arrossendo.
- Uhm… Va bene, perché no?- rispose Yesung sorridendo ampiamente.
I due scesero dall’auto ed entrarono nell'edificio - un palazzo dall'architettura semplice in fuori ma che dentro era uno dei più belli che ci fossero a Seoul -, dirigendosi al primo piano, dove il più giovane dei due aveva l'appartamento. L'aveva preso da poco e più che altro perché il dormitorio si stava svuotando, anche se comunque dormiva spesso con gli altri ragazzi.
Entrarono nell’appartamento di Kyuhyun, arredato secondo i suoi gusti, e raggiunsero la cucina, dove Yesung temette di poter perdere la vita quando vide che c'era bisogno di pulirla.
- Non hai una donna delle pulizie?- chiese mentre calcolava quanto tempo ci avrebbe messo per pulirla. “Una mezz’oretta, anche di meno”, pensò avvicinandosi al lavello e tirando fuori i guanti in lattice.
- Sì ce l'ho. Ma viene solo due volte a settimana.- spiegò Kyuhyun arrossendo violentemente. Un brivido gli percorse la schiena vedendo il suo hyung infilare i guanti e accendere l’acqua del rubinetto per cominciare a pulire il casino in cucina.
Il maggiore non rispose; era troppo occupato a pulire tutto. Non era un maniaco dell'ordine ma gli dava parecchio fastidio lo stato in cui era ridotta la cucina del suo dongsaeng.
Mentre Yesung era impegnato in cucina, Kyuhyun andò a farsi una doccia veloce. 
Trovandosi sotto il getto d'acqua, lontano da orecchie indiscrete, cominciò a cantare la canzone preferita di Yesung. Gli piaceva il fatto che si trovasse nel suo appartamento in quel momento, che si stesse comportando come se fosse anche casa sua. Ma soprattutto gli era piaciuto vederlo davanti al rubinetto che indossava i guanti perché gli era sembrato maledettamente sexy. Scosse la testa a quel pensiero e decise che era ora di uscire dal bagno. 
Nel frattempo Yesung aveva pulito la cucina e tirato fuori dal frigo due lattine di birra e dall’armadietto prese due bicchieri. Siccome sapeva che Kyuhyun si era andato a docciare e che ci avrebbe messo un po’ di tempo, si mise a girare per la casa, osservando ogni libro, ogni foto ed ogni premio che il più giovane aveva in casa. Camminando per la casa, si trovò ad entrare nella stanza del proprietario.
Proprietario che in quel momento era in camera che si asciugava. Yesung arrossì violentemente e stava per parlare - perché avrebbe dovuto farlo - ma la vista glielo aveva impedito. Era come bloccato al suo posto, non riusciva a muovere nessun muscolo. Kyuhyun non sarà stato il più magro tra i Super Junior e neanche il più palestrato ma agli occhi di Yesung era semplicemente perfetto, con tutte le sue imperfezioni - a cominciare dalla cicatrice che gli attraversava in diagonale il petto - e molte volte aveva pensato che fosse il più bello tra loro.
Kyuhyun si rese conto di essere osservato solo dopo aver indossato una tuta. Si era girato per prendere il maglione che aveva appoggiato sul letto e aveva visto il suo hyung in piedi, fermo sulla soglia della porta della stanza, a guardarlo.
- Yesung hyung?- domandò avvicinandosi lentamente.
L’altro non rispose. Non era in grado. Anzi, l'unica cosa che sarebbe riuscito a dirgli sarebbe stato “tu, nudo, letto, stanza, soli”, che era quello che il suo cervello gli stava mostrando con un film e che lui voleva tanto. Tantissimo. Ma avrebbe sicuramente spaventato il più giovane se avesse detto quelle cose. In più, Kyuhyun, ancora a petto nudo, si stava avvicinando a lui. E ora era troppo vicino a lui. Troppo.
- Ehi, c'è qualcosa che non va?- chiede Kyuhyun appoggiando la sua mano sulla fronte dell’altro.
Quello sembrò risvegliare Yesung dallo stato di trance in cui si trovava. Sussultò e fece un passo indietro, mettendo le mani davanti a sé. - Sto bene Kyu-a, davvero.-
Kyuhyun avrebbe potuto fargli quello che voleva ma aveva resistito. Non tanto per l'atmosfera che ci sarebbe stata dopo tra loro, quanto perché non voleva spaventarlo o fare una mossa affrettata senza il consenso da parte del maggiore. Per continuare con questa decisione, indossò il maglione e tornò in cucina, trovando sul bancone due lattine già pronte. Yesung lo raggiunse subito, prese una delle due lattine e andò a sedersi sul divano, seguito da Kyuhyun.
Non parlarono tanto. Yesung si sentiva intimidito dalla presenza fisica dell'altro come non mai, perché voleva che Kyuhyun lo baciasse, gli facesse tutto quello che desiderava da anni. Kyuhyun, invece, stava pensando al miglior modo per far sì che tra lui e il maggiore nascesse qualcosa, al di là della semplice amicizia o fratellanza.
Inoltre, continuava a pensare alla scena a Radio Star: quando si era seduto sopra Yesung, questi non l'aveva buttato giù subito e aveva l'impressione che lui gli avesse stretto impercettibilmente la vita.
Entrambi finirono le due lattine e Kyuhyun ebbe la brillante idea di prendere il Soju che aveva in frigorifero. Prese anche qualcosa da sgranocchiare mentre bevevano perché sapeva che Yesung non aveva un'alta tolleranza alcolica e quindi si ubriacava facilmente.
- A cosa dobbiamo questa bevuta?- balbettò Yesung mangiando una patatina.
- A noi due?- sussurrò Kyuhyun. Il più grande sgranò gli occhi e stava per dire qualcosa ma Kyuhyun lo precedette. - Ai Super Junior perché non smettano mai di esistere.- 
Entrambi sorrisero e bevvero il primo bicchiere. Quello li sciolse e cominciarono a parlare, anche di storielle di tempo fa. 
Non si resero conto del tempo che passava e quando Yesung guardò l'ora spalancò gli occhi: era l’una di notte. “Cavolo! Non posso guidare a quest'ora, con dell'alcol in corpo!”, pensò spaventato.
- Credo che domani Leeteuk ci uccide.- commentò guardando di sottecchi Kyu, che nel frattempo si era alzato per sistemare la cucina.
- Vuoi dormire qui?- domandò con nonchalance il più giovane senza guardare il maggiore.
- Va bene.- rispose Yesung.
- Ho solo il mio letto, però. L'altra stanza non l'ho ancora sistemata, quindi non ha il letto.-
- Non è un problema.- mentì Yesung. Sarebbe stato difficile dormire con lui.
Andarono in camera e Kyuhyun gli diede una maglia che gli stava larga a lui, figurarsi al maggiore. Si girò a chiedergli se voleva dei pantaloncini, ma Yesung lo interruppe sdraiandosi sul letto con nient’altro che la maglia e i boxer. Il più piccolo scrollò le spalle e seguì Yesung sul letto, spegnendo poi la luce.
Probabilmente era a causa del buio e dell'alcol che Yesung si avvicinò a Kyuhyun fino a sfiorargli il fianco, intrecciando le dita delle loro mani. Kyuhyun però era giunto al limite della sopportazione. Quella serata aveva testato la sua pazienza e questa si era esaurita. Per cui, per rispondere all'approccio del maggiore, si appoggiò al gomito sinistro e si sporse verso Yesung, intrappolandolo sotto di sé.
Yesung si irrigidì ma subito si rilassò e aspettò che il Maknae facesse quello che, ormai ne era sicuro, voleva fare. Solo che Kyuhyun esitava e non sapeva come fare per tirarsi fuori da quel pasticcio. Il più grande, sentito che il giovane non si muoveva, mise una mano dietro al suo collo, spingendogli la faccia verso il basso e cominciando il bacio. Kyuhyun, sgomento dal fatto che Yesung lo stava baciando, stuzzicò l'altro accarezzandogli lo stomaco.
- Spero che domani… no, oggi, riusciamo a svegliarci perché non voglio che Leeteuk ci uccida entrambi.- mormorò a fior di labbra Yesung, mandando uno sguardo lascivo al più giovane e sorridendo maliziosamente.
- Non mi rompa le scatole. Stasera voglio divertirmi.- ribatté Kyuhyun tornando a baciarlo.
Era un dato di fatto: a Kyuhyun piaceva avere Yesung sotto di sé.
   
 
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