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Autore: its_sirin    17/12/2015    2 recensioni
"Quando abbiamo saputo dell'arrivo di Cloe hai sempre detto che avresti fatto il possibile per aiutarla a realizzare i suoi sogni e ora, che il suo più grande sogno è nelle tue mani, ti tiri indietro? Dov'è finita la Charlotte che conosco io?" mia sorella maggiore alza la voce, quasi troppo, ma riesce a farmi riflettere: non posso infrangere il sogno di mia sorella, non dopo tutte le promesse che le ho fatto. Se voglio passare la mia vita a piangermi addosso per Aurora, non posso costringere Cloe a fare lo stesso.
"Esci dalla mia stanza, ora" le rispondo seria e lei rotea gli occhi "Devo prepararmi per il viaggio di domani, dove hai detto che saranno le audizioni?"
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ore 6.03
Plic, plic, plic... Una, due, poi tre gocce. Credo stia per iniziare un acquazzone, il sesto in tre giorni. Tutte le notti ne inizia puntualmente uno, e puntualmente io mi sveglio.

Ho paura dei temporali. A dire il vero, ho paura praticamente di tutto, a partire dalle persone. Da piccola non ero così, ignoravo le regole, i pericoli, la paura. Ero sempre allegra, niente poteva frenare il mio sorriso e la mia risata. Avevo una migliore amica, Aurora. Ci conoscevamo da quando eravamo piccolissime, intorno ai due anni. Lei era il mio opposto, aveva paura di infrangere le regole, di farsi male, di essere sgridata. Ci compensavamo. Io la spingevo ad affrontare le sue paure e lei mi poneva dei limiti. Avevo bisogno di lei nella mia vita e ne ho anche ora. Da quando, invece, non ne fa più parte, sono diventata una versione esasperata di lei. Ho sempre paura e per questo esco poco di casa. Questa storia va avanti da circa un anno. Ho mollato tutto, amicizie, studi, la danza. La danza che, insieme ad Aurora, era tutta la mia vita. Tutt'a un tratto, il mondo che mi ero costruita con tempo, fatica e impegno, mi è crollato addosso e io non ho avuto la forza di rimetterlo in piedi. Semplicemente cerco di sopravvivere tra le sue macerie. E gli incubi mi perseguitano, tutte le notti, svegliandomi e impedendomi di riaddormentarmi.

E oggi non è diverso. Mi alzo e vado a farmi una doccia, ho bisogno di rilassarmi e mi ha sempre aiutato sentire il getto dell'acqua calda sulla testa. Decido di restarci sotto più a lungo del necessario e nel frattempo accenno qualche canzone di Tiziano Ferro. Mi è sempre piaciuto e negli ultimi tempi mi rispecchio sempre di più nelle sue canzoni. Mi fa sentire meno sola, per quanto sia possibile.

Lo stomaco che brontola mi sta supplicando di uscire di lì, asciugarmi, e andare a mangiare qualcosa. Mi avvolgo nell'accappatoio e torno in camera. Guardo fuori dalla finestra, il sole sta iniziando a sorgere. Controllo l'ora sul display del telefono: 7:10. Sono stata più di un'ora sotto la doccia, spero che i miei non mi scoprano o la mia vita avrà presto fine. Mi asciugo per bene, è giugno ma a quest'ora fa abbastanza freddino. Mi vesto, prendo il libro che sto leggendo in questi giorni e scendo in cucina. Non c'è ancora nessuno, meglio. Appoggio il libro sul tavolo e apro la credenza cercando la mia tazza. Una volta trovata, la riempio di latte, prendo il pacco di biscotti al cioccolato e mi siedo al tavolo. Faccio colazione leggendo il libro. Ha circa 300 pagine e me ne mancano un centinaio, spero di finirlo entro domani perché ne ho una lista lunghissima da leggere e non vedo l'ora di divorarla. Leggere è la mia seconda opportunità di sentirmi viva, dato che la vita vera non è abbastanza.

"Charlie!" mia sorella minore entra in cucina saltellando e cacciando un urletto di felicità interrompendo la mia pagina a metà.
"Cosa c'è di così importante da distogliermi dal mio libro?" le chiedo scocciata come sono sempre da un anno a questa parte.
Nel frattempo ha preso la sua tazza e la bottiglia di latte ed è venuta vicino a me.
"Incontrerò Mika! Ti rendi conto?" urla eccitata rovesciando del latte sul mio libro, sgrano gli occhi e cerco di rimediare al danno "Mi stai ascoltando?"
"Uh? Ehm sì, fantastico" le rispondo distratta mentre sventolo le pagine del libro.
"Possibile che ti importi più di uno stupido libro che di me?"
"Cloe, sei mia sorella, è ovvio che mi importa di te... E' di Mika che non mi importa"
Cloe sbuffa alzando gli occhi, finisce il suo latte in fretta e va di sopra. Poco dopo la imito: voglio leggere questo libro in pace.

Ore 9:13
La porta di camera mia si spalanca e Chiara, mia sorella maggiore, entra senza chiedermi prima il permesso. Si siede ai piedi del letto in modo da essermi di fronte.

"Hai saputo di Cloe?"
"Oh ma che avete tutti oggi? Senti, mi mancano solo tredici pagine e avrò finito il libro, se vuoi farmi il piacere di lasciarmi sapere come si conclude te ne sarei immensamente grata"
"No, ora tu mi ascolti" mi ammonisce strappandomi il libro dalle mani ignorando il mio ehi, ridammelo di protesta "Hanno preso Cloe ad X Factor, ma qualcuno la deve accompagnare dato che ha solo sedici anni" la guardo non capendo ciò che vuole da me "E quel qualcuno sei tu"
"Che cosa?" urlo alzandomi di scatto in piedi "Io non voglio accompagnarla! Non voglio subirmi i suoi scleri da ragazzina arrapata in preda agli ormoni quando Mika le rivolgerà la parola! Sei tu che l'hai voluta iscrivere e tu ce la porti!"
"Charlotte, mi sto preparando per gli ultimi esami e lavoro, come pensi che possa fare ad accompagnarla io?"
"Non mi interessa, io non farò niente per questa storia"
"Non è possibile che non ti interessi, nel senso che tu domani la accompagnerai alle audizioni, che lo voglia o meno"
"Tu non sei nessuno per decidere al mio posto e comandarmi, ok?"
"Io non sono nessuno, infatti, non è per me che lo farai, ma è a Cloe che lo devi"
"Io... Io non devo niente a lei" rimango sulla difensiva, ma so a cosa si riferisce e il grosso respiro che sta prendendo mi fa capire che sta per ricordarmelo e che sta cercando di non perdere la calma. So che sono molto suscettibile ultimamente, che mi arrabbio subito per qualsiasi cosa e tratto male tutti, ma non riesco a non farlo. Mi sento come se tutto ciò che sto passando sia colpa di ogni essere vivente.
"Quando abbiamo saputo dell'arrivo di Cloe hai sempre detto che avresti fatto il possibile per aiutarla a realizzare i suoi sogni e ora, che il suo più grande sogno è nelle tue mani, ti tiri indietro? Dov'è finita la Charlotte che conosco io?" mia sorella maggiore alza la voce, quasi troppo, ma riesce a farmi riflettere: non posso infrangere il sogno di mia sorella, non dopo tutte le promesse che le ho fatto. Se voglio passare la mia vita a piangermi addosso per Aurora, non posso costringere Cloe a fare lo stesso.
"Esci dalla mia stanza, ora" le rispondo seria e lei rotea gli occhi "Devo prepararmi per il viaggio di domani, dove hai detto che saranno le audizioni?"


Spazio autrice:
Ciao a tutti :)
Allora, non ho mai pubblicato niente a causa del mio carattere estremamente timido e non so bene cosa mi stia spingendo a farlo ora. Poco fa ho trovato un mio vecchio quaderno pieno di fanfiction mai pubblicate e ho deciso di iniziare a renderle pubbliche, anche se con anni di ritardo. Questa è la prima in assoluto che ho scritto, l'ho iniziata quando hanno annunciato Mika giudice a X Factor il primo anno e l'ho continuata a scrivere per mesi. Ci sono molto legata e spero piaccia a voi quanto piace a me. Molte cose non rispecchieranno il vero programma ma quando ho inziato a scriverla non l'avevo mai visto prima e, in seguito, ho preferito non modificare niente (proseguendo con la storia penso che i miei motivi saranno chiari). Chiedo scusa per errori di battitura ma la fanfiction è scritta a mano su un quaderno e trascrivendola al computer è probabile mi sia scappato qualcosa. E mi scuso anche per il resto degli errori che avete trovato e che troverete nei prossimi capitoli.
Bene, per ora direi che è tutto, grazie a chi ha letto questo primo capitolo :D
A presto,
Sirin
   
 
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