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Autore: InoHaruna    19/12/2015    3 recensioni
| Paolo x Bianca | Bianca's centric | Sentimentale e comico, almeno credo | Grazie alla mia Beta, Lila May |
~*~
Lei: Bianca, 17 anni. La ragazzaccia gelosa e impulsiva con cui non ci vorresti mai avere a che fare.
Lui: Paolo, 20 anni. Il bravo ragazzo della porta accanto che vorresti sposare.
Lei: studentessa delle superiori, in perenne conflitto con la madre che la considera una femmina mal fatta.
Lui: cameriere e studente universitario, ammirato da colleghi e amici, ma detestato dal padre.
Lei: Impetuosa come il fuoco.
Lui: Tranquillo come l'acqua.
# Una delle regole dell'amore dice: Gli opposti si attraggono, ma amano i propri simili.
Sara` vera?
~*~
Quest'introduzione non e` un granche`, ma spero lo stesso di avervi incuriosito.
Buona lettura :)
InoHaruna.
Genere: Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gianluca Zanardi, Marco Maseratti, Paolo Bianchi/Fideo Ardena
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Sexy waiter

~ Emozioni incontrollabili ~






Il cuore sembrava volermi esplodere nel petto.
Vedere quel ragazzo per cui avevo marinato la scuola, che nell’ultima settimana aveva occupato costantemente i miei pensieri, sbucare all’improvviso da un ponte, mi spavento` a morte. Non ero minimamente pronta a vederlo, e lo avevo capito solo in quel momento quando ormai era troppo tardi... L’impulsivita` era sempre stato uno dei miei difetti maggiori.
Camminava con passo sicuro e lento verso di noi, sorrideva lievemente e sembrava avermi riconosciuto. Gianluca ridacchio` perfido scoccandomi un’occhiata divertita, quel bastardo aveva capito tutto. Aveva un intuito eccezzionale... Giurai che mi sarei vendicata, e quando meno se lo aspettava.
- Ehi capitano... – lo saluto` Marco andandogli incontro.
- Marco, ciao! – ricambio` il ragazzo, e sentire per la prima volta la sua voce ferma e pacata, incredibilmente bella da ascoltare mi destabilizzo`.
Alto, slanciato e dalle spalle larghe, i capelli lisci di un castano scuro, un sottile strato di peluria sotto il mento appena percettibile, andamento sicuro e pacato e i suoi occhi di un azzurro intenso che incontrarono subito i miei, facendomi perdere l’ennesimo battito di cuore. Si avvicino` a me di qualche passo con uno sguardo curioso in viso ignorando bellamente Gianluca.
- Ciao. – mi saluto` sorridendomi amichevolmente e immergendo i suoi occhi nei miei.
- Ciao... – risposi ricambiando con un timido sorriso.
- Ma tu sei... la ragazzina dell’altra volta. Che ci fai con questo sciupafemmine? – mi chiese curioso indicando il gondoliere dietro di lui, che lo fulmino` con lo sguardo.
- I-io stavo, cioe` volevo... – balbettai insicura, non avendo la pallida idea di cosa rispondergli. Ora che me lo ritrovavo davanti, ero senza parole... Mi diedi dell’idiota per non aver preparato un discorso.
- La piccolina ti stava cercando. – disse all’improvviso Gianluca guardandoci con un espressione in viso tra il stizzito e l’annoiato, sorprendendo tutti.
Sgranai gli occhi incredula, come cavolo lo aveva capito?
Il ragazzo inarco` le sopracciglia sorpreso, guardando prima Gianluca e poi me.
- Davvero? – chiese curioso.
Io rimasi allibita e sconcertata, boccheggiando senza ritegno in evidente disagio.
Gianluca leggeva nella mente, non c’era altra spiegazione.
- Ehm... ma non stavi cercando lavoro? – chiese ingenuamente Marco guardandomi perplesso.
- Si certo, lavoro... – ridacchio` ancora quel farabutto di un gondoliere.
Il moretto di fronte a me mi guardo` confuso attendendo una mia risposta, e io tacevo imbarazzata senza parole, cercando di evitare in tutti i modi quei suoi occhi fin troppo curiosi e profondi. Quindi presi un bel respiro profondo, distolsi lo sguardo e glielo dissi.
- Si`, ti stavo cercando... V-volevo parlarti. – dissi riacquistando un po` di lucidita` e mi stupi` di me stessa.
- Ehm, a proposito di cosa? Nemmeno ci conosciamo hahah... – ridacchio` lui inclinando un po` di lato la testa, come fanno i cagnolini quando non capiscono qualcosa.
Lo trovai assolutamente adorabile, ma le sue parole semplici e chiare mi arrivarono come un pugno in pieno viso, lasciandomi l’amaro in bocca. 
Era vero, non ci conoscevamo, non sapevo nemmeno il suo nome come lui non sapeva il mio.
Ma si poteva rimediare.
- ... Piacere, Bianca Presti. – dissi decisa porgendogli la mia mano.
Lui sorrise e mi scocco` un’occhiata divertita, che in quel momento non ne capi` il significato.
- Paolo Bianchi. – rispose afferrandomi la mano con altrettanta decisione, non staccando i suoi occhi dai miei.
Inconsapevolmente sorrisi raggiante al suono del suo nome.
Paolo Bianchi
Rimasi meravigliata, sorpattutto nel sentire la sua sua voce e vedere i movimenti fluidi e invitanti delle sue labbra nel pronunciare il suo nome.
La sua mano che stringeva con sicurezza e allo stesso tempo leggerezza la mia mano e i suoi occhi di quell’azzurro scuro, come quando scende il crepuscolo, mi diedero una scossa elettrica per tutto il corpo.
Tutt’intorno era offuscato, c’era solo lui, i suoi occhi, il suo sorriso, il suo corpo e il suo profumo di ragazzo adulto che m’inebriava le narici come una delle droghe piu` dolci. Era il centro di tutto ed era come se nelle mie vene scorresse un’energia che mi fece vibrare tutto il corpo facendomi sentire in tutti i sensi viva.
- Mi piace il tuo nome... – dissi lasciando a malincuore la sua mano, mentre una strana sicurezza interiore prese il sopravvento su di me.
Lui sorrise, non lasciando i miei occhi nemmeno per un secondo.
- Grazie, anche il tuo mi piace. – disse abbassando il tono di voce, rendendolo piu` rauco e sorridendomi con gli occhi.
Il cuore mi batteva nel petto, il sangue mi scorreva nelle vene talmente veloce che riuscivo a sentirlo, sentivo l’ossigeno entrarmi nel petto, trasformarsi in anidrite carbonica e uscire dalla mia bocca in un sospiro caldo. Udivo il soffio del vento autunnale in un sussurro impercettibile e lo sentivo accarezzarmi la pelle, rinfrescandole lievemente dal calore del corpo che in quel momento, ne ero certa, aveva superato i trentasei gradi.
Riuscire a sentire l’energia della vita scorrermi nelle vene fino a raggiungere il cuore, il motore di tutto, il sarcofago di tutte le emozioni, i sentimenti e le sensazioni che in quel momento stavo provando, era qualcosa di assolutamente incredibile e affascinante. Era come se avessi toccato il cielo con un dito, o come se avessi toccato il fondo degli abissi piu` profondi della terra.
Anche se dentro provavo un tornado di emozioni e sensazioni, fuori ero calma e tranquilla, presa da non so quale sicurezza.
Ora capivo il vero significato della parola amore.
Non era un semplice cotta o una sbandata, mi ero completamente innamorata di Paolo Bianchi.
Ed ero felicissima perche` non mi ero mai sentita cosi` viva nei miei diciasette anni e mezzo.   
- Che cosa volevi dirmi? – disse mantenendo il tono di voce basso e rauco.
La distanza tra noi era minima, una trentina di centimentri in cui riuscivo a sentire il suo fiato caldo e invitante.
- Volevo scusarmi per il mio pessimo comportamento dell’altra sera, sono mortificata, non so cosa mi sia preso. – dissi con naturalezza ma sincero dispiacere.
Lui ridacchio` dolcemente, e le mie guance si tinsero di un rosso accesso. Mi sembro` di capire che anche lui stava provando qualcosa, forse anch’io avevo fatto un certo effetto su di lui. I suoi occhi non avevano mai lasciato i miei, e mi osservava con tale intensita` che mi sembrava di essere nuda al suo sguardo.
- E` stata una serata divertente. – ridacchio` ancora passandosi la lingua sul labbro superiore, quasi come se fosse un invito a baciarlo.
Abbassai lo sguardo imbarazzata portandomi una ciocca di capelli dietro l’orecchio. Per la prima volta in vita mia mi sentivo una femmina. Una ragazza con dei sentimenti, una donna con delle ambizioni, e tutto questo era grazie a lui...  
- Ho fatto una figuraccia! – ridacchiai coprendomi il viso con una mano.
- Nah, sono successe cose peggiori in quel posto, credimi. – disse il moro con fare rassicurante.
- E` vero! Una volta una donna si e` nascosta sotto una tavolo intenta a fare del sesso orale al suo compagno... Credevano che nessuno li avesse notati, e invece... Tutta la sala era al corrente! E` stata una serata assolutamente esilarante! – rise Marco diventando rosso quanto i suoi capelli.
- E quella volta che c’e` stata quella rissa tra due clienti perche` uno di loro aveva osato corteggiare la ragazza dell’altro, te la ricordi? – continuo` Paolo rivolto a Marco.
- Come no, e alla fine Gianluca li ha cacciati fuori entrambi haha! – rise di nuovo il rosso rivolto stavolta al gondoliere, che scuro in viso stava preparando la sua gondola per andarsene.
- Gia` te ne vai? – gli dissi un po` stranita dalla sua espressione apatica e fredda.
- Dove te ne vai? – disse Marco con la sua solita gentilezza che lo contrasttingueva dagli altri due.
- Devo lavorare. – detto questo con il suo solito tono brusco, fece scivolare via la sua gondola sull’acqua, scomparendo sotto i ponti veneziani in un batter d’occhio.
Non seppi spiegarmi il suo comportamento, forse si era offeso che sia io che Paolo lo avevamo completamente ignorato, ma d’altronde si sarebbe dovuto offendere anche Marco dato che non abbiamo considerato molto nemmeno lui. Ma lui no, era tranquillo e sorridente, e forse Gianluca era solo lunatico e un po` permaloso...
- Bah... – si lascio` sfuggire Paolo scuotendo la testa in segno di resa.
- Quello non cambiera` mai. – continuo` guardando altrove, e io non riuscivo a capire il perche` del suo tono d’astio nella sua voce.
- Rassegnati. E` fatto cosi`. – disse improvvisamente serio Marco, guardando un punto indefinito.
Forse tra Paolo e Gianluca non c’era molta simpatia. Come contraddirli d’altronde, erano due ragazzi molto diversi, e altrettanto era diverso Marco. Erano tre pezzi unici e mi piacevano tutti e tre, anche se ovviamente il mio preferito era il ragazzo di cui mi ero appena, follemente innamorata.
- E` stato bello rivederti Bianca Presti, e spero che in futuro ci sia un’altra opportunita` per incontrarci... Ma ora dobbiamo proprio andare, tra pochi minuti inizia la nostra lezione di biologia. – disse Paolo sistemandosi lo zaino in spalla e io gia` iniziavo a sentire la sua mancanza, non volevo che se ne andasse.
- Dobbiamo studiare il comportamento delle rane e osservarle persino durante l’accoppiamento, per poi farne una relazione. Bello vero? Non c’e` nulla di piu` gratificante che scrivere su un pezzo di carta come una rana penetri un’altra rana e farla leggere ai professori solo per prendere una misera sufficienza... – disse sarcasticamente il rosso ormai rassegnato, scatenando in me una risata divertita.
- Spero di rivederti... – mi lasciai sfuggire in un sospiro malinconico, e solo dopo mi resi conto delle parole che uscirono dalla mia bocca.
Paolo non muto` espressione, al contrario, mi sorrise con dolcezza, poi inaspettatamente mi diede un lieve bacio sulla guancia, facendomi provare l’ennesima scossa per tutto il corpo.
- Ci rivedremo. – disse facendomi un ultimo sorriso, poi si giro` e insieme a Marco che mi saluto` con un cenno di mano, iniziarono a dirigersi verso l’universita`.
Io rimasi ferma al mio posto finche` non li vidi scomparire tra la folla lontana.
Era stata una cosa bellissima.
Sentire le sue morbide labbra scoccarmi un bacio sulla guancia, i suoi occhi chiari e allo stesso tempo scuri, il suo calore corporeo che riuscivo a percepire e il suo profumo da uomo che mi estasiava tutti i sensi.
Non avevo mai desiderato in vita mia, un uomo cosi` ardentemente come lui... Lo volevo con tutta me stessa, sarebbe stato mio per tutta la vita come io sarei stata sua per sempre, a incominciare da questo momento.
Sospirai pesantemente con un improvviso vuoto dentro di me.
Non poteva entrarmi cosi` dentro fino all’anima e poi sparire come se nulla fosse.
Il suo “Ci rivedremo” mi diede la speranza che prima o poi lo avrei rivisto di nuovo, e stavo gia` pianificando la mia prossima visita al ristorante dove lavoravano...
 
 
 
 





 
 
 
Sera a tutti!
Scusate l’immenso ritardo... Davvero, ho avuto un buco nero in testo riguardo al continuo di questa fic -.-
Non sapevo se continuarla o no, ma per fortuna... L’isipirazione e` tornata!
Quindi esultiamo tutti insieme! XD
... Bene, allora come al solito il capitolo presenta quest’odioso accento ( ` ), come sempre chiedo vi chiedo scusa. Ma le mie care lettrici gia` sanno che la mia tastiera e` priva delle lettere accentate.
Le ringrazio di cuore:
 
Lily_Rose_Potter  ~ Elise Karol Gigli  ~ Bea_BU  ~ Galaxy Knight 2002  ~
 
E uno in particolare alla mia dolcissima Beta: Lila May.
Spero che questo misero capitolo vi sia piaciuto!
Alla prossima e buone feste,
vostra InoHaruna.
 
 
 
 
 
 
 
 ps. lo so, il titolo fa schifo.
 
  
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