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Autore: Harryet    19/12/2015    2 recensioni
TJ alle prese con il tema di storia...
[Storia revisionata]
Genere: Slice of life, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Roxy LeBlanc
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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NdA: I personaggi non mi appartengono e la storia è stta scritta senza alcuno scopo di lucro. La parte in corsivo è un piccolo tema scritto quando frequentavo le scuole elementari.


TJ tornò da scuola con un’aria assai furibonda. Odiava scrivere e soprattutto detestava fare i temi di storia.
Era una delle materie che davvero non sopportava.
Frequentava la prima media e la Professoressa Burns, quel giorno come compito a casa, gli aveva assegnato la stesura di una piccola relazione su Alessandro Magno, con il titolo: Sono Alessandro, i miei occhi sono bicolori, ed ho conquistato il mondo, ma mi chiedo se ho raggiunto la felicità...

-Uffa mamma, devo fare una stupida relazione di storia su Alessandro Magno, ma non so davvero cosa scrivere!- fece il piccolo TJ a Roxy.
-Tesoro, non so come poterti aiutare: la mamma deve andare al lavoro- continuò la bionda sistemando le ultime cose prima di recarsi al bar- Lo sai cosa potremmo fare?
-Dimmi tutto, purché questa relazione sia finita subito!- osservò il figlio ormai in preda al panico.
-Vieni con me al lavoro, ti metti seduto e prima che arrivi l’ora di apertura del bar, sono convinta che avrai finito il tuo compito di storia.

TJ, tutto entusiasta, raggiunse il bar insieme alla madre e dopo essersi accomodato, mentre Roxy finiva di pulire prima dell’apertura, prese carta e penna e iniziò a buttar giù qualche riga.
Iniziò a riempire fogli su fogli, finché questi non venivano accartocciati e buttati dentro il cestino a mo’ di canestro.
Mancava poco più di un’ora all’apertura del locale e TJ iniziò a scrivere di buona lena…


Sono Alessandro, i miei occhi sono bicolori, ho solo trent'anni e sono già re da dieci, poiché mio padre Filippo è stato assassinato.
Sono stato educato da un grande filosofo: Aristotele, che mi ha cresciuto secondo la cultura greca, ho letto l'Iliade ed ho venerato Achille.
Aristotele, per me, resterà un maestro eccellente e a lui devo tutto ciò che ho assimilato.
Tutti mi dicono che ho grande fascino e coraggio, sono un temerario.
Niente mi fa paura, voglio vincere, sconfiggere, conquistare terre sempre più lontane.
Spesso sono stato ferito gravemente, ma la mia forza d'animo ha fatto sì che guarissi presto, specie nella battaglia di Granico nella Frigia, ma il mio amico Clito riuscì a salvarmi, anche se dopo l'ho dovuto uccidere perché mi aveva rimproverato di essere un tiranno.
In undici anni di politica, sono riuscito a conquistare terre sempre più lontane, ho distrutto Tebe completamente e ho schiavizzato tutti i suoi abitanti.
Con questo gli altri paesi hanno smesso di ribellarsi, ora miro alla Persia.
Nel mio esercito non ci sono solo militari, ma anche scienziati, cartografi, medici, storici, filosofi e uomini di cultura.
Il mio esercito avrà circa trentamila soldati e circa cinquemila cavalieri.
Nel 333 A.C. ho sconfitto Dario III, il re persiano, in Cilicia, ma il re è fuggito.
Così io proseguo e conquisto anche la Siria e la Fenicia sino all'Egitto, sino ad arrivare al Nilo: qui ho fondato una città che prende il mio nome, Alessandria.
In questo frattempo Dario III mi ha chiesto la pace, ma ho rifiutato la sua proposta, poiché voglio conquistare l'intera Asia.
Dario ed io ci riscontriamo nuovamente nella battaglia di Gaugamela, ma lo sconfiggo di nuovo e lui fugge.
Quindi riesco a conquistare le capitali del regno persiano: Susa e Persepoli.
Mi giunge notizia che Dario è stato ucciso da un satrapo, quindi ormai l'impero persiano non esiste più.
A questo punto la mia sete di conquista non è soddisfatta, voglio sempre di più e mi sono spinto sino in India.
Ho attraversato anche l'Afghanistan, il Kashmir sino a raggiungere i confini della Cina presso la valle del fiume Indo ed ho confitto il re indiano Poro.
È stato un massacro!
Ormai il mio esercito è esausto, affamato, non vuole procedere oltre perciò ho intenzione di ritornare verso Babilonia, così mi dedicherò all'organizzazione dei territori conquistati.
La mia sete di conquista si è attenuata, così ho deciso di prendere moglie e di formare una famiglia.
Ho conosciuto una bellissima donna orientale, Roxanne, l'ho sposata e spero che mi darà un figlio.
I miei sudditi mi odiano, loro mi dicono di essere diventato un tiranno, forse ho sbagliato, poiché la felicità non l'ho trovata conquistando tanti paesi.
Mi sono fatto molti nemici e non so fino a che punto io possa resistere, ho paura che mi facciano del male.
Spero solo di poter vivere ancora per molto tempo, poiché ho saputo che mia moglie aspetta un bambino.
Forse è proprio questa la vera felicità!


-Allora tesoro, hai finito?- fece Roxy andando a controllare il figlio.
-Sì mamma! Che ne pensi?-

Roxy lesse il piccolo tema e dopo aver abbracciato il figlio disse:
-Hai visto tesoro che in poco meno di un’ora hai scritto questo bel tema!-
-Mamma vorrà dire che tutti i giorni verrò a fare i compiti qui al bar!- fece TJ ridendo e abbracciando la mamma.
  
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