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Autore: innominetuo    19/12/2015    8 recensioni
Arouet ha undici anni e riceverà un lascito di 2.000 lire tornesi, perché possa comprarsi dei libri, da Ninon de Lenclos, la più famosa cortigiana della Storia.
Quel ragazzo è Voltaire.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Epoca moderna (1492/1789)
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Sento ancora la sua voce.

“Studia, Ninon. Studiare ti apre la mente. Per aprire il cuore ti basterà l’amore… quello non ti mancherà mai nella vita, perché tu sei come me, della mia stessa pasta. Ma se aprirai la mente sarai padrona del tuo destino, perché nessuno ragionerà al posto tuo.”

Sono passati anni ed anni… davvero troppi.

Ma il suo ricordo è ancora vivo, in me. Se mi concentro, sento pure il suo accento dialettale della Turenna. Henri de Lenclos, mio padre. Per lui non ero più Anna, ma solo Ninon. Ricordo ancora l’ultima volta che lo vidi: avevo ventidue anni ed era appena ritornato dall’esilio: una condanna per aver ucciso in duello il suo rivale… un marito geloso, l’ennesimo. È tornato stanco e malato, per morire sotto il mio tetto due giorni dopo.

Era un libertino fatto e finito e credo proprio di aver preso da lui.

Di certo non ho preso nulla da mia madre, donna buona e pia che non amava per nulla la mondanità: si è spenta in silenzio, lasciandomi, quando ero appena quindicenne, in un palazzo del Marais*. Con madre morta e padre lontano, ma ricca, ricchissima.

Ho aperto il mio primo salotto letterario, ho accolto poeti, musicisti, filosofi. Io stessa sono stata tutte e tre queste cose e parlo italiano e catalano, oltre al francese, mentre la maggior parte delle donne del mio tempo sono pressoché analfabete, aristocratiche comprese. A parte le Preziose: loro sono state la prova che il nostro intelletto non ha nulla da invidiare a quello maschile**.

Marie carissima… eri una di loro***.

Ti sei spenta nel 1696 e credo che ci ritroveremo presto, da qualche parte, per continuare a conversare e litigare, proprio come facevamo cinquant’anni fa. Non smetterò mai, neppure all’altro mondo, di chiederti perdono per averti sedotto il marito…

Gli uomini… beh, ne ho conosciuti tanti e ciascuno di loro ha significato qualcosa, per me, soprattutto i miei martiri****.

D’altronde, gli uomini perdono più conquiste per colpa della loro goffaggine che per merito di qualsiasi virtù nella donna.

Sono davvero stanca.

Credo che ad ottantacinque anni suonati sia normale. Non rimpiango nulla: non mi sono mai sposata e non mi sono mai piegata a niente ed a nessuno, neppure quando Anna d’Austria mi fece imprigionare in convento, perché ero stata accusata di aver mangiato di grasso di venerdì. Peccato che io non mangi mai la carne…*****

Ieri ho conosciuto un ragazzo simpatico.

Me l’ha presentato il mio notaio: il suo figliolo ha lo sguardo vivace e penetrante e mi ha letteralmente travolto con la sua parlantina. Mi piace, quel monello di undici anni. Credo proprio che gli lascerò qualcosa in mio ricordo, perché possa comprarsi dei libri.

Perché lo studio è l’unica via da seguire per conoscere la vera libertà: quella della mente.


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Note dell’Autrice:

*Noto quartiere di Parigi.

**Le Preziose erano delle femministe ante litteram del XVII secolo che rivendicavano il diritto allo studio per le donne; di solito erano esponenti dell’alta borghesia e dell’aristocrazia e tenevano a Parigi dei salotti letterari frequentati da personaggi del calibro di La Fontaine, Molière, Racine, Lully, La Rochefoucauld. Erano chiamate così per l’uso di un linguaggio raffinato ed affettato, “prezioso”, appunto. Famose Preziose furono Madame de Rambouillet, Mademoiselle de Scudéry, Madame de Sévigné. Vennero ridicolizzate da Molière («Les Précieuses Ridicules» 1659).

***Alludo a Marie de Rabutin-Chantal, Marchesa di Sévigné (1626 – 1696), famosa come scrittrice e, per l’appunto, come Preziosa.

****Ninon chiamava “martiri” i corteggiatori cui non si concedeva. La frase seguente è un suo famoso aforisma.

*****Ninon era vegetariana ed astemia: in un’epoca in cui i benestanti gozzovigliavano al punto da ammalarsi di gotta, lei mangiava pochissimo e beveva solo acqua e tè.


La suesposta flashfic storica è stata redatta senza scopo di lucro.

 

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ninon-de-lenclos
Ritratto di Ninon de Lenclos
(This image is from a google search, no copyright infringement intended)
  
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