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Autore: Always_Always    20/12/2015    2 recensioni
Perché è un personaggio che merita rispetto. Perché mi è entrato nel cuore e da lì non se ne andrà più.
Perché non è giusto che sia morto e tutti devono saperlo.
{Cora-sàn. Più Doflamingo e Law, che pure sono dei personaggi da paura.}
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Corazòn, Donquijote Doflamingo, Donquijote Rocinante, Trafalgar Law
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Angolo dell'autrice: 
Corazòn è un personaggio che nuoce gravemente alla mia salute mentale.
 Dire che sono stata in lutto quando è morto è un'esagerazione, ma la realtà non è molto distante dalla fantasia. 
Gli dedico questa OS che è una raccolta di... pensieri. Immagini e riflessioni che ripercorrono quei momenti vissuti nell'anime e si focalizzano su di lui, su Doflamingo e su Law.
 Perché loro tre, nonostante tutto, sono una delle famiglie più belle e terrificanti mai state scritte. 
Buona lettura.

Always_Always



Sometimes we just need to hope again
 

 
Si odia con eccesso quando si odia un fratello.
Jean Racine
 
 
Le cicatrici sono sfregi indelebili di vissuti e rinunce.
 
S’intersecano nella pelle e penetrano a fondo – sono tatuaggi marchiati a sangue nella carne martoriata dell’esistenza; sono ferite che graffiano, gridano, grondano lacrime e sputano bile.
 Sono le urla rotte di un bambino senza volto. Il suono stridente di un colpo di pistola.
 
  "Non ucciderlo, Dofi! Non--!"
 
Corazòn conta le sue cicatrici e le affronta ogni notte – ogni giorno.



 
∞∞∞
 
 
 
#1. Rocinante sceglie.
 
Giusto e sbagliato, vita e morte; per cosa vale la pena vivere? Per cosa vale la pena morire?
« Mi dispiace di non essere stato un padre migliore. Di non aver protetto la mamma; di non aver protetto voi. »
Rocinante passa il rossetto sulle labbra e decide per cosa combattere.
 La sua intera esistenza è stata un continuo intrecciarsi tra le braccia del rimpianto; un'incognita di possibilità inespresse che recitano sempre lo stesso ritornello: 'Se fossi stato. Se avessi fatto'.
Ma non più.
 
  "Sei tornato per me, Roci? Per la famiglia?"
 
Corazòn si mura dietro un silenzio bugiardo e un sorriso dipinto. Annuisce, lasciando che suo fratello – suo fratello! – indugi sul suo sguardo e gli carezzi il ciuffo biondo che ricade davanti agli occhi.
 Le dita di Doflamingo sono sempre state scrupolose, ma aveva dimenticato quanto potessero essere gentili, nonostante quella faccia spaventosa gli ricordi quale sia la sua vera natura.
 
  "Bene, Roci" un sorriso fendente e sfrontato – spietato, "è bello riaverti qui."

Il suono della sua voce ricalca gli echi stridenti di quel colpo di pistola.
 Corazòn inghiotte il dolore e ne ricava la forza per andare avanti; per fare quello che è giusto.
 
 
#2. Rocinante fuma.
 
La prima sigaretta ha il sapore disgustoso del tradimento e lui la consuma in mezzo ai mostri.
 Sono tutti mostri, persino lui lo è, mentre osserva impotente l’innocenza di quei bambini morire prima ancora che Doflamingo allarghi le braccia - il sorriso - e li accolga nel putrido palazzo del suo squallido regno.
 
  "Qui non sarete più soli. Qui siamo una famiglia."
 
Corazòn riversa la frustrazione nelle sue sigarette e finge di odiarli per tentare di salvarli.
 
 
∞∞∞
 
 

La Donquijote Family è la cicatrice più profonda di tutte.
 
Farne parte è un rito d’iniziazione dal quale non si può tornare indietro: un contratto eterno di devozione eterna.
 La Donquijote Family ti corrode fino all’osso e pretende ogni singolo respiro, ogni singola goccia di sangue. È il miraggio di un significato più grande, la promessa fasulla di amore incondizionato - 'famiglia' è soltanto una parola; Corazòn lo sa perché si tratta di suo fratello e Doflamingo non ha mai capito cosa volesse dire.
 
  "Tutti loro sarebbero pronti a donare la vita per me, Roci. E tu?"
 
Corazòn guarda in faccia ciò che resta del suo cuore e del suo passato e non ha più niente da sacrificare – nient'altro.



 
∞∞∞
 
 
 
#3. Rocinante mente.
 
Maschera l'indecenza dietro un trucco sempre più finto, sempre più pesante. 
 Nasconde gli occhi perché quelli non riesce a zittirli e traboccano fiumi di parole che Doflamingo – ne è certo – potrebbe tradurre senza alcuno sforzo.
 
  "Occhiali e pelliccia, Roci. Sei proprio mio fratello."
 
Doflamingo è un maniaco del controllo; un pazzo assassino la cui ambizione non gli permette di vedere oltre il suo stesso ego. Ma quando sono da soli, la sera, protetti soltanto dalle fiamme del camino e accerchiati da un mare nero di ombre e incubi, Doflamingo si concede di guardare Rocinante con gli occhi del ricordo. Ed è questa sua insana preoccupazione verso di lui che atterrisce Rocinante più di tutto il resto.
 
  "Vedrai, Roci: mi vendicherò per quello che ci hanno fatto. Per l'onta che hanno osato infliggerci."
 
Corazòn osserva il mondo da lontano e gli sembra inafferrabile.
 
 
#4. Rocinante vive.
 
Law è un marmocchio insolente e maleducato, una piccola peste dal volto perennemente imbronciato che vomita sul mondo tutta la sua ira.
 Tuttavia, quel modo che ha di stringersi a Corazòn - quando cala la sera e tutte le sue barriere si sciolgono contro la marea calmante dei sogni - risveglia qualcosa in Rocinante; qualcosa che credeva aver perduto per sempre.
 
  "Il mio nome è Trafalgar D. Water Law."
 
Doflamingo guarda Law e vede la sua stessa immortalità; il bambino è soltanto uno strumento, un piccolo burattino intrappolato tra le sue dita che non vedrà mai l'alba del nuovo giorno.
 Rocinante guarda Law e vede un uomo; un'anima forte dal cuore grande e la testa calda che ha soltanto bisogno di una seconda possibilità per dimostrare il suo valore.
 
  "Io morirò da qui a tre anni, Cora-sàn. Che senso ha continuare a combattere?"
 
Corazòn piange tutte le lacrime che gli sono rimaste e riscopre una vita che non aveva mai saputo chiamare tale.
 

 
 
∞∞∞
 
 

Le cicatrici sono ferite di guerra che servono a temprare il domani.
 
Sono incubi di un bambino cresciuto troppo in fretta – i gemiti e i pianti e le urla di un'innocenza rubata, uccisa a colpi di odio dalla paura e dalla disperazione.
 
Doflamingo nasconde le sue cicatrici e ci fa i conti ogni giorno – ogni notte.
 
  "Tu sai perché lo sto facendo, Roci. Tu sei l'unico che può capire."
 
Corazòn alza gli occhi su di lui; Doflamingo ride su quello sguardo e scorge il suo stesso riflesso nei lineamenti inespressivi di suo fratello.
 Rocinante è il monito vivente dei suoi propositi: la ferita di guerra da custodire più gelosamente – il punto debole da rinnegare persino a se stesso.
 
  "Tu sei mio, Roci. Ricordatelo bene."
 
Doflamingo si fa beffe di un mondo che l'ha rifiutato e si appropria del posto che gli spetta di diritto.



 
∞∞∞
 
 
 
#5. Rocinante cede.
 
Doflamingo indugia sul suo corpo dietro spesse lenti laccate che ne mascherano lo sguardo – la follia.
 La punta della lingua scivola sulla linea delle labbra, un moto di disprezzo e irritazione impercettibile a chi non ha imparato a conoscerlo per davvero.
 
  "Sei uno sporco traditore, RocinanteCome nostro padre."
 
Gli occhi di Corazòn s'infiammano e Doflamingo non riconosce il suo stesso fratello.
 Sei stato uno sciocco, si ammonisce il pirata, uno sciocco sentimentale.
Ed è con il sapore amaro della più sincera delusione che alza la pistola e ricambia lo sguardo di suo fratello – del suo nemico.
 La pistola di Corazòn trema per un istante sotto il gelo opprimente di quel giorno di neve. I buoni propositi sono soffocati da un sentimento rinnegato e incoerente – un fardello che stritola la volontà di Corazòn tra tentacoli marci di sangue fresco, sangue rappreso.
 
  "Non puoi uccidermi," lo sfida Doflamingo. "Non ne hai il coraggio."
 
Corazòn avverte l'amore e ha il coraggio di assecondarlo ancora.
 
 
#6. Rocinante resiste.
 
Alza lo sguardo e osserva la morte, rilassa il viso e fuma. La pistola di Doflamingo è ingorda, una puttana dalle voglie violente e dolorose, ma il segreto che si nasconde dentro la cassa dietro di lui è abbastanza da sciogliere qualsiasi paura.
 
  "Mi dispiace di averti mentito," tossisce Corazòn. "Mi dispiace per tutto."
 
Doflamingo allarga il sorriso e la cassa emette un tonfo leggero.
 
  "Pensi di potertela cavare con le scuse, ora?"
 
Corazòn accarezza il cielo con dita lunghe e sottili.
 
 
#7. Rocinante muore.
 
Piume nere danzano a passo di neve l'encomio finale del gesto estremo – una veglia funebre intonata sulla rabbia di un fratello che non è mai stato all'altezza di questo nome.
 
  "Me l'hai fatto fare di nuovo, Roci. Un altro membro della famiglia."
 
Corazòn risponde con un sorriso mai stato più vero.
 La vita è un quid pro quo, un donare e ricevere; Rocinante dona la sua vita per la speranza di un futuro più luminoso.
 
  "Hai perso, Dofi. Hai… perso."

Corazòn alza gli occhi al cielo e osserva le stelle che brillano.
 Law sarà quella più splendente di tutte.
 
 
 

∞∞∞
 
 
 
Le cicatrici sono un peso da condividere.
 
Law l'ha imparato piano piano, all'ombra rassicurante di una pelliccia di piume.
 Piano piano, dopo inciampi e lividi; dopo tormenti divenuti forza e odio divenuto qualcos'altro, qualcosa che non saprà mai definire con certezza.
 Cora-sàn è un maldestro insegnante che ha saputo impartirgli la lezione più importante di tutte: quella della vita.
 
  "Vai e vivi, Law. Adesso sei libero!"
 
Law non lo dimenticherà mai.
 







   
 
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