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Autore: world_magic    20/12/2015    5 recensioni
Un anno dopo l'iniziazione di Quattro ed Eric, una piccola ragazza Pacifica, Elizabeth, compie una scelta inaspettata: decide di unirsi agli Intrepidi. Lasciando tutti a bocca aperta, Elizabeth si impegna al massimo per diventare una vera Intrepida conservando tuttavia la dolcezza dei Pacifici. Ma cosa succederà quando gli occhi verdi e caldi di Elizabeth incroceranno gli occhi grigi e freddi come il ghiaccio del più giovane Capofazione degli Intrepidi?
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Eric, Four/Quattro (Tobias), Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
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CAPITOLO 25
Finale
 
(LIZ p.o.v.)
Appena esco dalla stanza, mi siedo tra Bree e Diego e lascio andare un sospiro di sollievo: indipendentemente dai risultati, sono fiera di me stessa per come ho affrontato le mie paure e per il tempo che ho fatto. Tuttavia, c’è qualcosa che mi tormenta: a un certo punto, nell’affrontare l’ultima paura, ero cosciente di essere in una simulazione, che tutto quello che stavo vedendo non era reale. Al test attitudinale sono risultata Intrepida, ne sono certa al cento percento.
Allora perché nella simulazione ero cosciente come capita a Diego, come capita ai divergenti?
Se passo l’iniziazione, devo parlare con Quattro il prima possibile.
All’improvviso mi viene in mente che devo avvertire Diego della presenza degli Eruditi, ma non posso prenderlo da parte per parlare, ci è stato vietato subito prima dell’inizio dei test – a quanto pare, parlare con gli altri iniziati minaccerebbe l’integrità del test o qualcosa del genere. Devo trovare un modo non verbale per fargli capire che deve stare attento.
Mi guardo le mani mentre continuo a pensare e osservo le guardie posizionate davanti alla stanza delle simulazioni: non sembrano molto attente, fissano solo il vuoto davanti a loro. Forse se sussurro non mi sentiranno. Sbatto il mio ginocchio contro quello di Diego per attirare le sua attenzione e, quando si volta verso di me, mimo con le labbra: - Eruditi. –
Lo vedo irrigidirsi e guardarsi intorno per controllare che nessuno abbia notato la nostra muta conversazione.
-Dove? – sussurra lui dopo essersi accertato che nessuno ci stia guardando.
Faccio un cenno del capo verso la stanza, per fargli capire che sono là dentro ad osservare le simulazioni. Lo vedo annuire leggermente e concentrarsi, probabilmente per prepararsi ad affrontare lo scenario senza farsi scoprire.
Dieci minuti dopo, quando è il suo turno, tutti noi lo vediamo superare le sue paure come un vero Intrepido, senza lasciar trapelare neanche per un istante la sua divergenza, e riesce a uscire dallo scenario in un tempo abbastanza buono – non vicino ai suoi primi tempi, ma comunque buono.
Dobbiamo aspettare un’altra ora abbondante perché le simulazioni finiscano e tutti i Capofazione, con gli istruttori, si riuniscano per stilare la classifica.
-Dici che ce l’abbiamo fatta? – chiede Bree avvicinandosi e aggrappandosi al mio braccio per farsi coraggio.
-Pensiamo positivo. – dico sorridendo per nascondere il nervosismo. – Voglio dire, ho i nervi a fior di pelle, ma abbiamo fatto tutti degli ottimi tempi, abbiamo delle buone possibilità di passare. –
A essere onesti, sono un po’ preoccupata per Joshua: ha superato lo scenario, ma ci ha messo parecchio tempo e si è bloccato più di una volta, e temo che possano penalizzarlo per questo.
Dopo quella che sembra un eternità, vero Eric uscire insieme a Lauren e Quattro e guardarci uno per uno con sguardo impenetrabile. Quando Eric m’individua tra tutti gli iniziati, vedo un sorrisino comparire sul suo volto e lo interpreto come un buon segno. Se non ce l’avessi fatta, non avrebbe sorriso così … o sbaglio?
Lauren e Quattro si posizionano rispettivamente a sinistra e a destra di un enorme tabellone ,mentre Eric si mette proprio di fronte.
-Iniziati – inizia Eric con il suo tono glaciale, - questo era la vostra ultima prova. Alcuni l’hanno superata brillantemente, altri un po’ meno, mentre alcuni, come potrete immaginare, non ce l’hanno fatta. – Eric cammina con calma avanti e indietro davanti al tabellone, probabilmente per far aumentare il nostro nervosismo e godersi l’ansia che traspira da tutti i nostri pori.
Se sono passata, stasera gliela farò pagare.
-Prima di farvi vedere la lista, - continua malefico – voglio, anzi devo fare alcune precisazioni. Come vi avevamo detto, la vostra posizione nella classifica determinerà il vostro lavoro nella Fazione. I primi cinque classificati potranno lavorare qui al centro di controllo, i classificati dal sesto al dodicesimo posto potranno lavorare alla recinzione, mentre i restanti saranno assegnati al servizio di sorveglianza degli Esclusi. –
Eric continua a camminare avanti e indietro e ci squadra un altro minuto prima di prendere in mano un telecomando.
-Ecco a voi la classifica. – dice premendo un tasto su quel telecomando, mentre il tabellone dietro di lui s’illumina e i nostri nomi compaiono lentamente.
Eric si sposta e si mette di fianco a Quattro per lasciarci vedere il tabellone.
Cerco il mio nome e quando lo individuo al primo posto della classifica, spalanco la bocca per lo stupore. Quattro mi ha detto che me la cavavo bene, ma non mi sarei mai immaginata di cavarmela così bene. Cerco anche i nomi dei miei amici e sono più che sollevata quando li vedo tutti sopra la linea rossa.
Siamo passati tutti!
Diego è terzo, Bree quinta, Jason nono e Joshua quattordicesimo.
Non possiamo evitarlo: esultiamo con tutto il fiato che abbiamo in corpo e ci abbracciamo con una gioia colma di sollievo. Sento delle lacrime bagnarmi la spalla destra e quando mi volto, vedo che Bree sta piangendo dalla felicità. E poco dopo la imito. 
Ora siamo dei veri Intrepidi. È fatta.
 
Siamo tutti in mensa a festeggiare, ma io non riesco a essere felice come gli altri.
Sì, sono contenta di essere passata, è ovvio, ma devo ancora parlare con Quattro di quello che è successo durante la simulazione. L’ho cercato subito dopo la pubblicazione della classifica, ma è misteriosamente sparito, insieme ad Eric e Lauren.
-Che cos’è che ti preoccupa tanto? – chiede Diego quando riusciamo a rimanere un secondo da soli. Ovviamente, lui ha notato la mia preoccupazione: mi conosce molto bene, e ci siamo avvicinati parecchio dopo la storia della lista. Siamo diventati come fratelli.
-Beh … è successa una cosa durante la simulazione. – dico cercando di non farmi sentire da tutti gli Intrepidi che ci stavano intorno, anche se con il baccano che fanno non mi sentirebbero neanche se urlassi a squarciagola.
-Cioè? –
-Mentre affrontavo l’ultima paura, ero … consapevole. – confesso sapendo che con quelle poche parole lui avrebbe capito.
-Cosa?! Ma tu … voglio dire, al test attitudinale … ? –
-Sono risultata Intrepida. – rispondo prima che lui possa finire di formulare la domanda. –Per questo non capisco cosa sia successo. Stavo cercando Quattro per parlargli, ma non l’ho più visto dopo la fine dei test. –
-L’ho visto poco fa, è venuto a congratularsi per come mi ero comportato nella simulazione, poi se n’è andato. Credo non ami molto questi festeggiamenti chiassosi. –
-Già. Potresti coprirmi mentre lo vado a cercare? –
-Esattamente con chi dovrei coprirti? – chiede lui con una nota di malizia nella voce.
-Con tutti, anche con Eric. Scatenerebbe il finimondo se sapesse che sono da sola con Quattro, non si sopportano molto. –
-L’ho notato, tutte le volte che sono vicini sembrano volersi uccidere con gli occhi. –
Entrambi scoppiamo a ridere, probabilmente perché entrambi stiamo pensando agli sguardi che Quattro ed Eric si rivolgevano durante il primo modulo, quando il Capofazione ed io non stavamo ancora insieme e lui aveva ancora il suo atteggiamento acido.
-Vai, cercherò di coprirti il più possibile. – mi dice Diego quando riesce a smettere di ridere.
-Grazie. –
Esco dalla mensa, cercando di passare inosservata. Mentre mi faccio strada in mezzo alla folla, non posso evitare di cercare Eric con lo sguardo e rimango di sasso quando non lo trovo. Dovrebbe essere lì a festeggiare con noi, a festeggiare con me, ma non c’è.
Ignoro il nodo che sento all’altezza dello stomaco e vado verso lo Strapiombo, sapendo che probabilmente Tobias è lì in cerca di tranquillità. E, come a voler confermare i miei sospetti, il mio migliore amico è lì, seduto sulla ringhiera che si affaccia sul fiume sotterraneo.
-Sei un istruttore, come mai non sei in mensa a fare baldoria? - chiedo mentre sono ancora un po’ lontana, temendo che se mi avvicinassi di soppiatto e gli parlassi da vicino prenderebbe paura e finirebbe giù nello Strapiombo.
Tobias si volta verso di me e mi sorride affettuoso, come fa sempre quando siamo da soli, poi mi fa segno di avvicinarmi.
-Sai benissimo che non amo le feste. –
-Già, ma pensavo che questa volta avresti fatto un’eccezione. È il tuo primo anno da istruttore, devi essere fiero del fatto che quasi tutti i trasfazione sotto la tua ala siano passati. –
-Non mi piace tutto il chiasso che fanno gli Intrepidi in festa. In più, tendono a ubriacarsi in fretta e quando l’alcool torna fuori non è un bello spettacolo. –
-Grazie per la dritta, mi terrò lontano da tutti quelli che sembrano anche solo un po’ ubriachi. – dico sorridendo. – Ho bisogno di parlarti di una cosa. –
-Dimmi. –
-Ehm … preferirei parlare in un posto più … tranquillo. –
Tobias capisce che è una cosa seria, quindi si alza dalla ringhiera e dice: - Seguimi. –
Inizia a camminare e ci dirigiamo verso una zona della Residenza in cui non sono mai stata. Poco dopo, arriviamo davanti a una porta che Quattro apre con una chiave.
Siamo nel suo appartamento. È spoglio, essenziale, esattamente quello che ti aspetti da un ex-Abnegante, ma c’è anche un’elegante collezione di coltelli disposti in ordine su un lungo tavolo che dimostra l’appartenenza del mio migliore amico agli Intrepidi.
Vorrei soffermarmi un po’ di più a guardare l’appartamento, ma Tobias mi richiama subito alla realtà: - Allora, di cosa dovevi parlarmi? –
Decido di non girarci intorno: - Durante la simulazione sono stata consapevole che tutto quello che stavo vivendo non era reale. –
Vedo Quattro irrigidirsi e iniziare a camminare avanti e indietro pensieroso.
-Quale risultato hai avuto al test attitudinale? –
-Intrepida. –
-Sei sicura? –
-Sì, sicurissima. –
-Non ci sono stati problemi durante il test? – chiede il mio amico pressante.
Mi sforzo per ricordare ogni particolare di quella giornata, e all’improvviso un ricordo riaffiora nella mia mente.
-Ho dovuto fare il test due volte. –
-Cosa?!? – Quattro si ferma e mi fissa sbigottito.
-Ho bevuto il siero una volta, sono entrata nello scenario del test, ma sono uscita subito. Anche il ragazzo che mi ha sottoposto al test è rimasto sorpreso, ma ha detto che probabilmente il siero non era stato dosato nella quantità giusta, così me ne ha dato ancora e a quel punto ho fatto il test normalmente. –
Tobias non dice nulla, ma riprende a camminare avanti e indietro, misurando la stanza a grandi passi, e grattandosi la nuca di tanto in tanto.
-Tobias, che significa? –
-Non lo so, se devo essere onesto. Probabilmente anche tu hai una leggera divergenza, non marcata come quella di Diego, ma comunque presente. Devi stare attenta. In ogni caso, oggi nessuno ha notato che non eri completamente sotto l’effetto del siero, nemmeno io, perciò non mi preoccuperei per ora. Ma sta attenta. –
-D’accordo. Grazie, Tobias. –
-Non c’è di che. Ora torna alla festa, prima che Eric noti la tua assenza e metta la fazione sottosopra per trovarti. –
Lascio l’appartamento di Quattro con un sorriso stampato in faccia e molto più rilassata di prima. Quando raggiungo lo Strapiombo, vedo Eric sbucare dal corridoio di fronte a me, quello che porta alla mensa.
-Eccoti! Ti ho cercato per tutta la mensa! Dov’eri? – dice abbracciandomi.
-Ecco … sono uscita per prendere un po’ d’aria. La mensa odorava troppo di alcool per i miei gusti. – beh, non è completamente una bugia.
Eppure Eric sembra notare che gli sto nascondendo qualcosa, perché si allontana di colpo e mi guarda sospettoso.
-Eri con il Rigido, vero? –
E lui come lo sa?!
-Cosa te lo fa pensare? – chiedo cercando di guadagnare tempo.
-Ho visto che vi siete avvicinati molto ultimamente, non sono stupido. Hai forse cambiato idea su di me? –
Il tono che usa, così pieno di preoccupazione e di dolore, mi fa salire le lacrime agli occhi e corro da lui per abbracciarlo.
-Eric, tra me e Quattro non c’è niente. Un po’ di tempo fa ho scoperto che Quattro in realtà è il mio più vecchio amico, siamo praticamente cresciuti insieme ed eravamo molto legati. Quando l’ho riconosciuto, quando ho capito chi era veramente, ho cercato di riavvicinarmi a lui per ripristinare la nostra amicizia, ma siamo solo amici, te lo giuro. –
Sento Eric rilassarsi e ricambiare il mio abbraccio.
-Scusa, non avrei dovuto dubitare di te, è solo che … -
-Non ti preoccupare. – lo interrompo. – Per tua fortuna, sei carino quando sei geloso. –
Lo sento ridere contro la mia spalla, poi si allontana impercettibilmente solo per fare quello che entrambi desideravamo da molto tempo.
Mi bacia, con passione, senza vergogna e senza paura che qualcuno ci veda.
Finalmente, siamo liberi di essere quello che siamo veramente.
 
(ERIC p.o.v.)
Sono passati due mesi dalla fine dell’iniziazione, e le cose non potrebbero andare meglio. Liz ha iniziato a lavorare al centro di controllo e spesso dobbiamo svolgere degli incarichi insieme, e devo dire che la cosa non mi dispiace affatto. Purtroppo, più volte di quanto vorrei si unisce a noi anche il Rigido, ma sto scoprendo che non è la finocchietta che ritenevo che fosse, e stiamo lentamente raggiungendo una sorta di tregua.
Diego e Bree, che sono diventati miei amici – con mia grande sorpresa : sono persone piacevoli e abbiamo più cose in comune di quanto pensassi. Anche loro lavorano al centro di controllo e stanno sviluppando una relazione che, a mio parere, va al di là della semplice amicizia.
Jason è stato assegnato alla Recinzione e Joshua alla sorveglianza degli Esclusi, ma tornano alla Residenza ogni tre/quattro giorni, quando cambiano i turni.
Liz si è trasferita nel mio appartamento subito dopo la fine dell’iniziazione e, nonostante debba convivere con i lati più spigolosi del mio carattere, mi ama ogni giorno di più, così come io amo lei ogni giorno di più. A volte litighiamo, spesso per cose banali come la cena o i peli della barba nel lavello del bagno, ma non riusciamo a tenerci il muso per più di dieci minuti e facciamo pace, fingendo che la discussione non sia mai avvenuta.
Finalmente, Liz ed io abbiamo ottenuto il nostro piccolo angolo di paradiso in cui possiamo amarci senza paura. Insomma, non è tutto perfetto, ma in fondo, niente in questo mondo è perfetto.
Io ho lei, e lei ha me, e questo ci basta per affrontare le sfide di ogni giorno uniti più che mai.
 
 
 
 
Spazio autrice
Eccomi qua, a salutarmi per l’ultima volta!
Questo è l’ultimo capitolo, siamo arrivati alla fine di quest’avventura e ringrazio ogni singolo lettore che ha seguito la storia. Siete stati tutti fantastici e non trovo veramente le parole per ringraziarvi come si deve.
Grazie a tutti quelli che hanno aggiunto la storia tra le preferite/seguite/ricordate, e un grazie speciale a tutti quelli che hanno recensito (e che recensiranno questo capitolo).
Spero di riuscire a scrivere presto il continuo di questa storia, ma fino ad allora, un bacio enorme a tutti e grazie ancora per tutto il sostegno che mi avete dato!
 
World_magic

 
 
  
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