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Autore: Dazechrome    20/12/2015    1 recensioni
[Ape Escape]
"Le scimmie sono scappate di nuovo e come al solito ne combinano di tutti i colori!"
Stavolta Specter ha ipnotizzato i suoi peggiori nemici per seminare caos e distruzione assieme alle sue scimmie. Riuscirà Kakeru a far ritornare normali i suoi amici?
[Fic ambientata post Ape Escape 3 con tutti i personaggi principali presenti, anche quelli degli spin off]
Specter era seduto sulla sua poltrona, accanto aveva Satoru e Hikaru ai lati e sopra Hiroki con le braccia conserte poggiate. Natsumi lasciò cadere il telefono. Era stato Hiroki a rispondere. - Ehi Natsumi, di che ti preoccupi, tanto non prende qua!
-Specter! - gridarono Natsumi, Kakeru e Rosa all’unisono, quest’ultima con tono disperato. 
-Piaciuta la sorpresa? - disse la scimmia albina, sorridendo beffarda. 
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: Furry, Triangolo
Capitoli:
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-Ehi, aspetta! - gridò Kakeru invano alla virus Charu, che sparì nel nulla. - Si è teletrasportata…
Si guardò intorno. Un’enorme città piena di grattacieli, ma apparentemente vuota. Tutte le strade erano in lastre di vetro bluastro, ma nessuno ci camminava.
A parte un paio di scimmie qua e là.
-Perché ho una sensazione di deja vu? - mormorò Kakeru. Guardò verso l’orizzonte.
-Ma quella è la statua di Gundam di Tokyo!
Gigantesca, imponente, si erigeva al centro della città. Faceva dei piccoli movimenti con la testa, come se si stesse guardando in giro, poi tornava immobile.
-Che cosa ci fa qui? - strillò Kakeru. - Ah, già. Haruka ama i robottoni. Ma come l’ha portato fin qua?
Fece spallucce e si avventurò sulle scimmie col retino in mano. - Aspettami, Haruka!
 
-È pronto! È pronto! - ripeterono in coro le virus Charu clone. - È pronto il mega cannone!
-Come si disattivano? - chiese la principale.
-Non lo fai. - rispose la secondaria.
-AAAAAAAAAAA STATEVI ZITTE - urlò Hiroki, le orecchie tappate con le mani. - ABBIAMO CAPITO
Improvvisamente, silenzio.
-Che programma hanno queste? - domandò la principale, passando la mano davanti agli occhi di una delle tante, immobile. - Questo è un bug grave.
-Non è un bug, è una feature - esordì Specter entrando, da solo. L’orda di cloni si mobilitò su di lui, andandogli addosso. - Capo! Capo! Capo!
La secondaria fece un sorrisino compiaciuto. - Visto? Va bene chiamarlo capo. - La principale simulò un respiro profondo. - Capo, vedo che ti sei ripreso. - disse.
Specter rimase seppellito dall’attacco delle cloni, tutte ad abbracciarlo. - Si - disse a mezza voce.  
Le scimmie in giro rimasero a guardare perplesse.
-Ora tornate ai vostri posti. - ordinò Specter. Le virus Charu si rialzarono e si misero sull’attenti. - Si capo! Capo! Capo!
-È una feature? - mormorò Hiroki, guardando Specter a terra, stremato. Lo aiutò a rialzarsi, anche se Specter lo scrollò di dosso. - Ce la faccio da solo.
-Devo parlare un attimo con te. - disse Hiroki.
-Di nuovo? Che cosa vuoi? - borbottò Specter, girandosi per non guardarlo.
-Ok, volevo… scusarmi per prima. Sono stato inopportuno. - rispose Hiroki, calmo, abbassandosi per arrivare al suo livello. - Volevo chiederti un paio di cose e poi ti lascerò in pace. - guizzò gli occhi verso le due virus Charu. Stavano bisbigliando tra di loro.
Specter sbuffò. - E va bene.
-In privato. - precisò il ragazzino.
-Va bene! - ripeté Specter, infastidito, prendendolo di scatto per il polso e guidandolo verso l’altra stanza.
Specter sospirò. - Cosa vuoi, Hiroki? Perché sei così polemico?
-No, non… - Hiroki si toccava il codino nervoso, sfilandolo tra le dita. - Come mai non sei riuscito a ipnotizzare Sayaka quando l’abbiamo presa?
Specter inspirò profondamente. - Ancora con Sayaka? - esclamò.
-Voglio solo sapere se l’hai lasciata lucida apposta o no. - disse Hiroki freddo.
-No! Sayaka mi odia! - rispose Specter. Tremava. - L’unica che mi ha colpito anche dopo avermi sconfitto, proprio quando ero inerme, più e più volte!
Hiroki smise di toccarsi i capelli. - Che cosa?
-Lo faceva con cattiveria… nessuno prima di lei aveva fatto una cosa del genere! - continuò Specter. - Nessuno!
-Ma è terribile. - mormorò Hiroki shockato. - Perché la tieni d’appresso allora? Perché?
-Perché la temo. Io, te, Kakeru, gli altri… siamo equali. Lei… - Specter deglutì. - Lei è superiore a me. E a suo fratello.
-Non capisco… perché tenerla se ti odia!
-Perché adesso si fida di me. - Specter fece un mezzo sorriso, quando all’improvviso Hiroki gli si accasciò ai piedi. - Ma io mi fido ciecamente di te e soprattutto non ti odio!
-Lo so perfettamente, non c’è bisogno di fare questa scenata! - strillò Specter disgustato.
-No che non lo sai! - piagnucolò Hiroki prendendogli le caviglie. - Sai quanto ti odia Sayaka ma non cosa provo io per te?
-Tu cosa? - sobbalzò Specter, non cercando neanche di liberarsi.
Hiroki mollò. Alzò la testa verso Specter. - Ricordi? Quando eravamo solo io e te?
Specter lo guardò truce. - Eri solo un esperimento, Hiroki. Poi il mio interesse è andato su Kakeru.
Il ragazzino sbattè le palpebre più volte, gli occhi lucidi. - Ero… solo…?
-Non avevo mai usato i miei poteri su qualcuno, prima. - rispose Specter evitando il suo sguardo. - Pensavo che se avesse funzionato su di te, avrei avuto Kakeru ai miei piedi! Lui era molto di più che un degno rivale per me!
Le lacrime solcarono il viso di Hiroki, lentamente. - Ma… ma…
-Tu sei stato troppo facile e io avevo sottovalutato il potere di Kakeru. - continuò Specter, a bassa voce. - Non è mai stata mia intenzione farti provare… questi sentimenti.
-Quindi adesso vuoi… vuoi Kakeru? Vuoi catturarlo? - singhiozzò Hiroki. Si rialzò piano piano.
-Non più per quel motivo. - Specter diede una breve occhiata al ragazzino. - Mi dispiace, Hiroki.
-Non mentire! Sayaka era il tuo nuovo esperimento! - urlò Hiroki, prendendo Specter per la giacca. - Come hai preso la sua fiducia se ti odia a morte? Eh?
-Lasciami! - strillò Specter. - Sayaka è stata un imprevisto! Ho avuto solo dopo l’idea di sperimentare con lei!
-E dimmi un po’, com’è andata? - chiese Hiroki, scrollando la scimmia con veemenza. - Ti ama, adesso? Ti senti meglio ad averla forzata ad un tale estremo?
-Hiroki, anche quello che provi è forzato! - piagnucolò Specter, cercando di liberarsi dalla presa. - Quando tornavi normale, non ti interessava più nulla di me!
-Rispondi alla mia domanda! - tuonò l’altro, scuotendolo di nuovo.
-No! - pianse Specter. - Adesso lasciami! Ti prego!
-Questa sarebbe la tua risposta? - ringhiò Hiroki.
L’albino singhiozzò. - Sì…
Hiroki lasciò Specter. Guizzò gli occhi in giro, Specter che fissava in basso. - Ti prego, perdonami. - mormorò il ragazzino.
La scimmia si sistemò la giacca. - Come hai potuto! – gridò stropicciandosi l’occhio lacrimante. - Nessuno mi amerà mai, né tu, nessun altro!
-Mi dispiace…! - Hiroki guardò le proprie mani tremare. Si coprì la faccia. - Non so cosa mi sia saltato in mente!
-Sta zitto! - gridò la scimmia, allontanandosi da lui. - Sei dannoso e inutile! Lasciami stare!
Hiroki fece un passo in avanti. - Aspetta! C’è qualcosa che posso fare per farmi perdonare? Qualsiasi cosa!
-Non ne saresti capace, tanto! - urlò Specter, dirigendosi verso la sua stanza.
-Lo so cosa vuoi. - mormorò dolcemente Hiroki. - Ho capito che non ricambi. Me ne farò una ragione.
-Stai zitto! - ripeté l’albino. - Ti odio!
-Non dire così - Hiroki si avvicinò lentamente e lo abbracciò di colpo. - Farò qualsiasi cosa. Ti prego, perdonami.
Specter rimase fermo. - Tanto è inutile. Tu sei inutile!
-Sono disposto a tutto! - esclamò il ragazzino, stringendolo forte per un attimo.
-E allora obbedisci a ogni mio ordine! - rispose la scimmia. - Lasciami adesso!
Hiroki si allontanò subito. - Certo… certamente. Tutto ciò che vuoi.
Specter lo guardò nauseato. - Bene. - disse. - Sappi che questa è l’ultima volta che tollero una cosa del genere.
Hiroki cadde in ginocchio con la testa fra le mani, gridando di dolore. Poi la sensazione di soffocamento e panico.
-Ti piace? È quello che ho sentito poco fa. – sibilò l’albino con un mezzo sorriso.
 
Kakeru si ritrovò davanti al busto del Gundam, una gigantesca porta circolare al centro. Guardando in basso poteva vedere il resto della città attraverso le lastre di vetro su cui camminava. Ebbe le vertigini per un attimo, poi tornò a guardare avanti.
Squillò il telefono.
-Kakeru, ascoltami bene e non riattaccare! - strillò Natsumi. - Innanzitutto, Haruka è lì dentro. Ascoltami!
-S-sì! - fremette Kakeru, facendo piccoli passi verso l’entrata. - Sono tutto orecchie!
-Secondo, abbiamo sistemato la rete per scimmie… affinché abbia effetto anche sugli umani. - continuò Natsumi. - Quindi puoi catturare Haruka all’istante e lei arriverà qui.
-...davvero? - mormorò Kakeru, insicuro.
-Già. Un’aggiunta di Akie che ho scoperto adesso.
Kakeru sbuffò. - Solo adesso? Mi sarebbe stata utile anche prima.
-Beh, abbiamo sistemato dove teletrasporterà il retino. Quindi Haruka verrà nel nostro laboratorio, non da Akie. - precisò Natsumi seccata. - Non ho altro da dirti… se non di non farti catturare!
 
-Forza che ora compare Haruka! - esclamò Satoru a Blu che stava prendendo i popcorn. Stavano tutti in laboratorio in piedi a guardare, tranne appunto Satoru seduto sulla panciona di Gialla.
-Sarà un bello spettacolo! - cinguettò Hikaru, Pipocchi sulla testa spaventato. Natsumi gli diede una botta sulla schiena.
-Speriamo bene. - disse il professore, preoccupato.
 
Kakeru osservò la stanza. Un largo corridoio costellato di piante e fiori in vasi di varie forme e dimensioni, i muri floreali con appesi quadri in stile nouveau.
Alla fine del corridoio stava Haruka seduta composta su un divano rosa, accanto altri vasi di fiori. Sorrideva.
-Haruka! - gridò Kakeru, correndo verso di lei. La ragazzina si alzò, il sorriso fisso. Kakeru si fermò a un passo da lei. - Stai bene!
-...Sei venuto fin qui per me? - disse lei dolcemente. Kakeru si avvicinò pericolosamente e le prese le mani, portandole al petto. - Certo, Haruka! Andrei fino in capo al mondo per te!
Haruka guizzò gli occhi timidamente, aprendo la bocca per poi chiuderla subito, mormorando a caso. - Ti ho… chiamato qui perché so dove si trova Specter.
Kakeru rimase confuso. - Ehi, aspetta. Ma Specter non ti ha…? - la guardò negli occhi. - Una virus Charu mi ha portato qua e questo posto è pieno di scimmie. Che cosa ci fai qui?
-È... una storia lunga. - mormorò la ragazzina. - Catturare Specter adesso è più importante!
Il ragazzino strinse le mani più forte. - Certo, Haruka! Adesso torneremo al laboratorio e ci racconterai tutto, va bene?
Haruka mugheggiò. - Non possiamo. Devi seguirmi.
-Specter non ti ha ipnotizzato, quindi? - domandò Kakeru. - Come sei arrivata qua? Cosa ci fa questo Gundam e perché c’è questa stanza dentro?
Haruka non rispose, guardando altrove. - Ti ho già detto che è una storia lunga…
-Appunto, non è meglio se ne parliamo in laboratorio? - pregò Kakeru. - Hikaru e Satoru hanno detto cose orribili, non potrò catturare Specter se non avrò l’anima in pace!
-Avevi detto che andresti ovunque per me! - gridò Haruka, liberandosi dalla presa e spingendolo via, facendolo cadere a terra. Alle sue spalle si eresse dal pavimento un mecha.
-Avrei voluto usare un metodo più pacifico pensando ti saresti fidato ciecamente. - disse Haruka, fredda. Riaprì gli occhi, rossi. - Verrai da Specter, volente o nolente.
Kakeru si rialzò lentamente da terra, toccandosi la testa. Rimase turbato alla visione. - No, Haruka!
-Questo - continuò l’altra ignorandolo. - È una replica perfetta del Metal Gear Rex. Più o meno. Non ho avuto tempo per testarlo, ti offri volontario?
-Ha… Haruka! - ripeté Kakeru affranto, la mano che teneva il bastone stordente tremante. - Torna in te! Specter è un mostro!
Haruka sussultò e spalancò gli occhi. - Come ti permetti… ti porterò vivo da lui solo perché me lo ha ordinato!
 
-Ma… ma… - mormorò Natsumi, sconvolta, la testa china, Charu vicina.
-Ma era così dolce e carina qualche minuto fa! - esclamò Rosa, delusa.
-Noi vi avevamo avvisato. - disse Satoru, sgranocchiando i popcorn incurante. - Vero Hikaru?
-Uh? Sì, vero. - Hikaru sorseggiò della coca cola. - Kakeru si è anche arrabbiato con me.
-Ma… Haruka aveva qualcosa per Kakeru… - riprese Natsumi. - E lei… come ha fatto Specter a ipnotizzarla! Haruka non farebbe del male a nessuno…!
-Perché Haruka è molto fragile, dovresti saperlo meglio di me. - borbottò Satoru.
-Satoru! - gridò Natsumi. - ...purtroppo hai ragione. E poi, ultimamente… chiedeva di Specter. Ogni volta che incontrava Kakeru o me, chiedeva di lui, come stava, i miei progressi sul casco.
-E tu non hai sospettato nulla? - domandò Hikaru.
Natsumi riprese a guardare lo schermo. - Sospettare cosa? Che fosse troppo buona?
-Beh, a parte quello. - disse Satoru.
-Secondo me non ci arriva. - commentò Blu rubando i popcorn a Satoru.
 
Haruka scese dal Metal Gear, ridendo alla vista di Kakeru a terra, ferito e incapace di rialzarsi.
-Adesso sei nelle condizioni di seguirmi. - disse provocatoria. Gli alzò la testa tirandogli i capelli. - Forza, che Specter ti aspetta!
-Haruka… - piagnucolò lui, gli occhi chiusi. - Perché?
-Perché non ti sei fidato di me. Mi hai spezzato il cuore, Kakeru. - rispose lei. - E ora alzati!
 
-Lo sapevo. - bofonchiò Blu.
-Voi! - gridò Natsumi, indicando lo schermo statico. - Questo non è uno show! La situazione è grave!
-Lo sapevo che Haruka lo avrebbe preso. - commentò Satoru. - Non ci ha neanche provato a combatterla.
Gialla gli diede un pugno in testa.
Il professore, seduto al computer principale, si girò verso tutti i presenti. - Kakeru… non è più su questa terra.
Natsumi sobbalzò. - Che cosa?
-In che senso? - aggiunse Rosa, turbata.
-Calmi. - rispose il professore. - Kakeru è nello spazio.
-Nonno porcaputtana - ringhiò Natsumi. - Mi hai fatto prendere un colpo.
-Sempre se non lo ammazza Specter. - disse Hikaru. Rosa gli diede un colpo alla nuca. - Grazie. - disse Natsumi.
-Basta litigare! Dobbiamo aiutare Kakeru! - intervenne Charu.
 
-Molto bene, Kakeru. - disse Haruka. Porgendo la mano. - Farai meglio a seguirmi o ti perderai facilmente.
Il ragazzino si reggeva poggiando le mani sulle ginocchia. - Dove siamo?
-Nella base di Specter, che domande. - rispose Haruka. Fece cenno con la mano. - Alzati e cammina!
-Non mi reggo in piedi. - rispose stancamente Kakeru. - Dammi un attimo.
Haruka sbuffò. - E va bene, ma vedi di muoverti.
Il ragazzino barcollò un attimo, quasi andandole addosso. Poi di scatto si avventò con la rete.
-Presa!
Kakeru fece un respiro profondo, chiedendosi se fosse stata una buona idea. Aveva visto il terrore nei suoi occhi. Osservò il corridoio di fronte a lui e le finestre che mostravano lo spazio fuori. - Adesso non posso tornare più indietro.
 
-ADDOSSO! - urlò Rosa, indicando Haruka, ancora confusa per ciò che era successo. Natsumi e Charu si accanirono su di lei, immobilizzandola. La ragazzina urlò violentemente.
-Con te la gialloterapia non funzionerà. - disse Natsumi, ammanettandola. - Dovrai spiegarci un bel po’ di cose.
 
-Io vorrei sapere dove trova i fondi per queste benedette basi. - disse Kakeru tra sé e sé dopo aver catturato una scimmia. - Neanche la Nasa…!
Poi, il buio. Comparve dietro Hiroki col bastone stordente in mano e due scimmie in tuta d’astronauta d’appresso; lo aveva colpito alla nuca. - Parli da solo, adesso?
Fece cenno alle due scimmie. - Chiamate le altre e aiutatemi a caricarlo. - riprese lui. - Dov’è finita Haruka?
Si alzò un coro di vocine. - Kakeru! Kakeru! Kakeru!
-ECCOLE
 
-Charu, ancora niente? - disse Natsumi, impaziente, mentre scrollava Haruka.
-Ci stiamo lavorando. - sbottò il professore.
-Ci siamo vicini, Natsumi. Un po’ di pazienza. - aggiunse Charu. - Lo stiamo rintracciando.
-Non c’è bisogno che io parli. - bofonchiò Haruka. - Non ho nulla da dire e ora comparirà lui.
-Lui chi? - chiese Rosa.
-Kakeru o Specter? - continuò Blu.
-Se tutto va bene, entrambi. - rispose Haruka.
-Se tutto va bene! - ripeté Natsumi, frustrata. - Altrimenti?
-Che ne so! - esclamò Haruka, vibrando i polsi incatenati. - Vi ho già detto che Specter non vuole fare nulla di male.
-E tre. - cinguettò Gialla. Haruka le lanciò uno sguardo truce. - ...forse abbiamo sbagliato metodo. Tutti quanti. Ma Specter non si fida di voi e nessun altro. Era l’unico modo.
-Aspetta, cosa? - Natsumi scrollò di nuovo Haruka per le spalle. - L’unico modo per cosa? Che ha Specter?
Charu batté le mani, lo schermo acceso. - Lo abbiamo trovato!
Natsumi si girò, lasciando Haruka. - Ma… è….
-SORELLINAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
 
-Specter… - mormorò Hiroki in trance. - Avevi detto che non eri riuscito a ipnotizzarla.
Sayaka, in veste da Super Acchiappo, era accanto a Specter seduto sulla sua poltrona. Lei sorrideva guardando Hiroki compiaciuta.
-Noi andiamo! Noi andiamo! Noi andiamo! - dissero in coro le virus Charu, uscendo via, tranne un paio per sorreggere Kakeru, stordito.
-No no, tu mi hai chiesto se l’avevo forzata. - rispose Specter. - E io ti ho detto la verità, non c’è stata nessuna forzatura, ho solo spinto oltre ciò che già aveva.
-L’hai solo ipnotizzata in modo più subdolo! - esclamò Hiroki. - Te l’ho portata che scalciava e mi dici che non hai forzato niente?
Specter strinse i pugni, poi fece un profondo respiro. - Avevi detto che te ne saresti fatto una ragione.
-Sayaka ti odia! - gridò Hiroki con tutto il suo fiato.
La ragazzina fece cenno alle virus Charu e prese in braccio Kakeru da sé. Prima di uscire lanciò uno sguardo feroce a Hiroki, silenziosa.
-Noi seguiamo! Noi seguiamo! - dissero in coro le robot, andando con Sayaka.
Hiroki ebbe i brividi. - Come fa a tenerlo…? - mormorò. Poi si rivolse di nuovo a Specter. - Dove lo porti?
-Che ti importa? - rispose la scimmia guardandosi le unghie nere. - Hai fatto il tuo dovere. Ora non farmi perdere la pazienza che mi è rimasta e vattene.
-Mi hai mentito! - riprese Hiroki. - Perché ci hai tenuto Sayaka segreta?
Specter sbuffò. - Vattene prima che torni lei.
-Hai già attivato il laser! Perché non vuoi dirmi la verità?
 
-SORELLINAAAAAAAAAAAAA - echeggiò Satoru, irrefrenabile. Si aggiunse anche l’eterno AAAAAAAAAA di Rosa, Blu e Gialla che cercavano di zittirli, invano.
-Come sarebbe a dire ha già...? - esordì Natsumi.
-Stavolta è stato previdente. - disse Haruka. - Vedrete gli effetti molto presto.
-Non ci credo, ha imparato dai suoi errori. - commentò Hikaru, Pipocchi che si tappava le orecchie.
-Che effetti? - chiese il professore.
-Natsumi! - esclamò Charu. - Possiamo portare Hiroki qua?
 
Hiroki impugnò il retino e si lanciò verso Specter. - Se non vuoi parlare qua lo farai al laboratorio! - esclamò il ragazzino.
Specter urlò e poi sparì nel nulla. Il ragazzinosospirò e fece sparire il retino. Si guardò in giro. - E ora come faccio con quella bestiona?
Sayaka rientrò accompagnata dalle virus Charu. - Amore!~ - esclamò a occhi chiusi sorridendo. Poi li riaprì non sentendo nessuna risposta. - Che ci fai tu ancora qui?
Hiroki fece una risatina forzata. - Ah ah! Io vado… subito…
Sayaka caricò l’elettricità e battè le nocche sul palmo. - Dov’è Specter?
Il ragazzino cominciò a sudare freddo. - Eehh… uhh…
Sayaka sbatté di nuovo le nocche più forte di prima. - Hai un secondo per rispondermi.
Hiroki indietreggiò e urtò la poltrona. - Aspetta, Sayaka!
-Uno. - contò Sayaka gelida e sparò la scarica.
Improvvisamente Hiroki venne teletrasportato via.
-Non nasconderti! - gridò Sayaka.
 
-Hiroki! - gridò Natsumi, correndo ad abbracciarlo. Il ragazzino era caduto a terra al laboratorio. - Non so cosa ti abbia convinto a farlo ma grazie!
-Intendi… Specter? - sussurrò Hiroki. - Magari un giorno te lo racconterò.
-Hiroki! - gridò Haruka nella distanza, adirata. - Che cosa ti avevo detto?
Il ragazzino si scostò da Natsumi delicatamente e si rialzò. - Non sono riuscito a trattenermi.
-Ottimo lavoro, Charu. - disse il professore dandole una pacca sulla spalla. - Riesci a riportarci anche Kakeru?
-E SAYAKA! - urlò Satoru.
-No, non riesco a rintracciarlo. - rispose Charu. - È già stato abbastanza difficile portare qui Hiroki.
-E SAYAKA - ripeté Satoru. Gialla lo strinse forte. - Su, ora calmati, biscottino mio, tornerà presto.
-E i marò? - aggiunse Hikaru.
Hiroki si guardò intorno, confuso. - Che casino. - disse a bassa voce. - Dov’è Specter?
-Ora gli parlerò io. - rispose Natsumi. - Dobbiamo essere molto delicati. Rosa, ti prego, smetti di piangere.
-È FINITAAAAAAAA - singhiozzò Rosa, Blu a consolarla. - Era meglio… se era gay……..
-Calmi. - esordì il professore. - Dobbiamo liberare Kakeru… e Sayaka. E fermare questo laser!
 
Specter era seduto sul letto di Natsumi, ancora col suo tuxedo e il suo casco, le mani legate. Tremava e guardava nella direzione opposta di lei.
-Che cosa vuoi fare, Specter? Qual è il tuo problema? - chiese Natsumi, cercando di avvicinarlo invano. - Nel senso… voglio aiutarti, ma così stai facendo di tutto per metterci contro di te! Perché?
Specter mugheggiò e non rispose. Fece un respiro profondo. - Ma tu…
-Io?
-Ti arrabbi se lo dico… - gorgogliò Specter.
-No. Devi dirmi tutto.
-Mi… mi vuoi ancora bene?
Natsumi sussultò, esitante, poi lo abbracciò. - Si.
Specter guizzò gli occhi verso di lei per un attimo. - Sei arrabbiata con me?
Natsumi esitò di nuovo. - No.
-Ho paura.
 
-Abbiamo riparato la tv. - annunciò Bianca con somma gioia. La accese, mostrandola a tutti. Charu fece un piccolo applauso. Mancava solo Natsumi.
-Ehi, c’è il tg. - commentò Rosa.
-Ne ho le palle piene del tg, voglio Jojo! - borbottò Blu.
-Guarda che è importante. - replicò Gialla, Satoru e Hikaru tra le braccia.
In TV venivano mostrate immagini di uomini scimmie che lavoravano assieme per riparare i danni della strada causati da Satoru qualche giorno prima.
-Il governo lavorerà il più possibile per la nuova legge per l’accoglienza di immigrati e scimmie. - commentò un politico durante un’intervista. - E il resto del mondo seguirà il nostro esempio.
Apparve un altro politico, non giapponese e con due traduttori perplessi dietro. - It is now… the time of lunch. Ah no era launch. Shish. Come si dice…?
Charu cambiò canale. Altro tg. - Riporteremo Gundam a Tokyo grazie alle scimmie, con le scimmie. - disse un altro politico intervistato.
Charu cambiò di nuovo. Altro straniero, ma stavolta con un traduttore che gli parlava sopra. - Con le scimmie risolveremo la crisi in Grecia e presto nel resto del mondo.
Altro canale. Stavolta nessun politico ma interviste di cittadini a caso da tutto il mondo. - Certo che sono a favore delle scimmie. - disse una donna per la strada. - Stanno lavorando per noi, ci stanno aiutando, guardi, mi stanno portando le borse senza neanche che glielo avessi chiesto.
-Io sono animalista e le scimmie sono meglio delle persone. - disse un altro uomo. - Non meritiamo tutto questo. Io, per ringraziarle, le porto tutte a casa. Ho già la piantagione di banane in giardino.
-...Che cosa sta succedendo? - chiese il professore, confuso.
-Sembrano… pacifiche. - disse Charu. - Se risolvono la crisi in Grecia non possono essere cattive.
-Ve l’avevo detto - esordì Haruka. - che Specter non aveva cattive intenzioni.
-L’avevamo detto TUTTI - precisò Hikaru.
-No. Io non ci casco. - borbottò Hiroki. - Dov’è Natsumi?
-...allora potete liberarci? - chiese Satoru.
-Natsumi è nella sua stanza, ma non disturbarla adesso. - rispose Charu.
-Ci liberate? - ripeté Haruka.
-No. - rispose secco il professore. - Quando tornano Kakeru e Sayaka ne riparliamo.
-MA PROFESSOREEEEEEEEE - strillò Hikaru.
  
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