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Autore: Gamora96    21/12/2015    3 recensioni
Mia ed Alec sono due ragazzi molto diversi fra loro, con una sola cosa in comune. Entrambi hanno una smisurata passione per le vecchie leggende, soprattutto quelle sui cavalieri, che rischiavano le loro vite per salvare coloro che amavano! Mia vorrebbe un giorno diventare un cavaliere e creare una leggenda tutta sua, ma alle donne non è permesso entrare nell'esercito ...
Dal testo: "Chi ha deciso che questa è un'arma?"
Aaron prese posto di fronte a lei e scrollò le spalle "È in grado di uccidere, perciò è un'arma"
"Ma non è l'unica cosa che può fare. Posso usare la lama per intagliare, o per difendere una persona. Potrei anche fonderla, per creare qualcos'altro. Siamo noi a decidere cosa farne di uno strumento, perciò siamo noi l'unica vera arma"
È la prima volta che provo a scrivere una storia a capitoli. Sono una dilettante perciò spero di ricevere tanti consigli per migliorare, e spero di non essere troppo male XD
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le prigioni della Città Imperiale erano piuttosto fredde. Le celle non erano provviste di finestre e questo impediva alla luce di entrare. Erano tutte molto piccole e spoglie, con un semplice giaciglio di paglia che fungeva da letto per il detenuto e un secchio di legno in un angolo, per eventuali bisogni. Mia odiava entrare in quel posto, ma non poteva farne a meno.
Le guardie ormai la conoscevano bene, e la lasciavano entrare con tranquillità. Era passata più di una settimana ormai dalla morte di Lilith e la nuova regina, Sarah, aveva subito offerto il suo aiuto a tutte quelle persone che, malauguratamente, erano rimaste senza casa. La donna li aveva premiati tutti per il loro impegno, lei in particolare, e questo la rendeva immensamente felice.
Quando si era ripresa, James le aveva raccontato cos'era successo. Lui, Peter, Aaron e Marko erano arrivati in città quando lo scontro volgeva ormai al termine, e questo non aveva fatto molto piacere a Marko, che sembrava provare un certo divertimento nello staccare la testa a quei mostri senz'anima. James e Peter si erano dati da fare per quanto potevano, mentre Aaron era corso direttamente verso il palazzo reale, sperando di incontrare Mia. Quando l'aveva trovata a terra, pallida e ferita, di fronte al corpo martoriato di Lilith, si era sentito male. Era subito corso a chiamare aiuto, smontando l'entusiasmo che si era creato quando i non morti avevano iniziato a cadere, privi di vita.
Mia iniziò a guardarsi intorno, come faceva sempre. La maggior parte delle celle erano vuote, ma in alcune di esse i detenuti la fissavano con aria spenta. Si era sempre chiesta che cosa avesse fatto ognuno di loro. Qualcuno probabilmente aveva commesso dei gravi reati, altri invece erano stati rinchiusi ingiustamente. Accelerò il passo, ansiosa di raggiungere la sua destinazione, quando uno dei detenuti si protese verso di lei, sorridendo malevolmente.
Quando vide la cella che cercava, si fermò, rimanendo ad una certa distanza. L'uomo al suo interno si mosse. Era disteso a terra, sul suo giaciglio di paglia, e probabilmente stava dormendo. Mia tossi, per attirare la sua attenzione.
Alec aprì gli occhi immediatamente, sollevandosi a sedere e guardandola attraverso le sbarre. La donna sorrise appena di fronte a quegli occhi così familiari
"Ciao"
"Ciao ..." rispose lui ricambiando il sorriso "E così ce l'hai fatta?"
Mia annuì con decisione, gonfiando il petto con fierezza "Sono ufficialmente un cavaliere. Il primo cavaliere donna della storia probabilmente"
"Sapevo che ce l'avresti fatta" Alec si alzò, e Mia arrossì, irrigidendosi appena. Quando aveva saputo che Alec era ancora vivo ne era stata felice, eppure ogni volta che andava a trovarlo non poteva fare a meno di sentirsi a disagio. Lui la guardava negli occhi con decisione, e lei non riusciva a reggere il suo sguardo. Un tempo era stato diverso. Lei era sempre stata sicura di sè, ferma sulle proprie decisioni, e ancora lo era, ma non quando si trattava di Alec. Lui era da sempre il suo punto debole, così come Mia lo era per lui.
"Vedo che continui a mantenere le distanze" lei non rispose. Rimase immobile, guardando a terra e giocherellando con l'elsa della sua nuova spada. Era robusta e luminosa, con un'incisione sulla lama che significava "forza". L'elsa era minuziosamente lavorata con immagini di creature incantate. Quando Alec le aveva detto di tenerla con sè Mia era rimasta senza parole. Aveva provato a fargli capire che non poteva farlo. Quella era la sua spada, non poteva portargliela via! Lui aveva scrollato le spalle, facendole notare che sarebbe rimasto in quella cella a marcire per anni ed anni e che non ne avrebbe avuto bisogno. "E poi" aveva detto sorridendo "Hai bisogno di una vera spada. Una spada da cavaliere"
Mia ebbe un brivido ripensando a quelle parole. In fondo non le dispiaceva avere qualcosa che le ricordasse Alec da portare sempre con sè. Nonostante tutto il dolore, la sofferenza, i dispiaceri ... era stato l'uomo più importante della sua vita. Era giusto ricordarlo. Tuttavia non riusciva a fidarsi di lui, e probabilmente non l'avrebbe fatto mai più.
"Ti ringrazio per avermi salvato la vita quella notte" disse poi sollevando lo sguardo "Te ne sono molto grata ... ma un solo atto di gentilezza non basta a rimediare a ciò che hai fatto"
Alec rise amaramente "Immaginavo che lo avresti detto. Sei sempre stata piuttosto severa per quanto riguarda cose come questa" rimase qualche secondo in silenzio, guardandola attentamente, poi parlò "Stai per andare via vero?"
Mia sgranò gli occhi sorpresa "Come fai ..."
"L'ho capito dal tuo sguardo"
La ragazza fece un respiro profondo, poi si avvicinò alle sbarre, sfiorandogli appena il viso "Addio" Si allontanò in fretta, ansiosa di uscire da quel posto tanto freddo. Non si voltò mai a guardarlo, diversamente da lui che la seguì per tutto il tempo con lo sguardo, sperando un giorno di rivederla.

La cella di Alec non rimase piena a lungo. Qualche ora dopo, quando alcune guardie scesero a controllare i prigionieri, le sbarre erano state piegate e la piccola cella era vuota. Lo avevano cercato a lungo, senza risultato, facendo girare ovunque la notizia di un pericoloso assassino evaso dalle mura della Città Imperiale. Per quanto lo riguardava, Alec non era mai stato davvero un prigioniero. Avrebbe potuto lasciare la sua cella in ogni momento, in cerca della libertà che tanto disperatamente sognava, ma aveva deciso di restare in città ancora per un po', per assistere alla realizzazione del sogno di Mia. Ora che la ragazza ce l'aveva fatta, non aveva più motivo di rimanere.

Mia allacciò la sella sulla schiena di Delfine. La dragonessa non aveva mai amato farsi sellare dagli esseri umani, ma per la sua compagna avrebbe fatto un'eccezione. Mia aveva fatto fare quella sella su misura, accertandosi che fosse la più bella che avesse mai visto. Aaron guardava l'enorme animale, temendo una sfuriata da parte sua, ma questo non si mosse. Lasciò che Mia lavorasse in pace ed emise qualche piccolo verso compiaciuto quando la ragazza gli sfiorò affettuosamente le scaglie luminose.
"Dunque ci separiamo?"
Mia si voltò sorridendo "Non essere triste, ci rivedremo" Aaron assenti, sovrappensiero "E poi, avrai compagnia no?"
Aaron arrossì violentemente "Non scherzare per favore! Non è proprio il caso!"
Erano giorni ormai che Mia lo tormentava con la storia di Sarah. L'attuale regina, infatti, sembrava nutrire un certo interesse nei confronti di Aaron, tanto da proporgli di rimanere a corte come suo primo ufficiale. L'uomo ovviamente aveva accettato con gratitudine, ignorando i commenti sarcastici di Mia, ed ora si apprestava a salutare la ragazza prima di tornare a palazzo
"Mi mancherai"
"Anche tu"
La ragazza lo abbracciò. Un abbraccio sincero che li avrebbe uniti per sempre. Un giorno si sarebbero rivisti. Era una promessa.
Delfine sbuffò, riportando l'attenzione di sè. Non le piaceva essere ignorata. Mia rise di gusto, staccandosi da Aaron e correndo verso di lei. Saltò sulla sua schiena, sistemandosi per bene sulla sella in cuoio che aveva fatto prepare per lei. Il drago guardò Aaron e chinò appena il capo in segno di rispetto, lasciandolo senza parole. Poi iniziò a correre, cogliendo Mia di sorpresa, che si tenne forte ridendo. Sbattè le ali possenti, prendendo lentamente quota. Quando iniziarono a sollevarsi da terra, Mia chiuse gli occhi sorridendo, avvertendo l'aria sul suo viso e respirando a pieni polmoni. Poi sollevò le braccia verso l'alto urlando con tutto il fiato che aveva il corpo. Era troppo felice per potersi trattenere ancora. Il suo cuore batteva così forte che pensò che il suo petto non lo potesse più contenere. Suo padre sarebbe stato fiero di lei. Ce l'aveva fatta! Aveva realizzato il suo sogno! Delfine disegnò veloci spirali nel cielo, piroettando elegantemente nell'aria mattutina, e Mia urlò di nuovo, sempre più esaltata. Da quel momento in poi, avrebbe avuto inizio la sua storia, la sua leggenda ...

Inseguite i vostri sogni

Fine

Angolo dell'autore!!!
Eccoci arrivati al finale! Immagino che non vedevate l'ora di veder terminare questa storia infinita XD
Ed ora i "dietro le quinte"!! Inizialmente Alec sarebbe dovuto morire. Non vedevo l'ora di distruggere completamente qualsiasi possibile risvolto romantico che potesse esserci tra i due protagonisti (si, sono una vera assassina dell'amore v.v), ma alla fine non me la sono sentita di farlo. Era un vero idiota, ma ucciderlo mi sembrava un po' drastico, perciò gli ho fatto commettere almeno un ultimo gesto di bontà per lasciarlo in vita XD
Ovviamente lui e Mia non potevano restare insieme, e questo lo avevo deciso sin dall'inizio. Mia sarebbe stata una sciocca a restare con lui dopo tutto quello che aveva fatto, e non potrei ma rischiare di far apparire Mia una sciocca. Lei è una donna forte e indipendente, che non ha bisogno proprio di nessuno per essere felice, e l'assenza di Alec non le creerà certo tanti problemi. (Girls power!!)
Ringrazio davvero di cuore tutti quelli che hanno seguito questa mia prima storia su efp e spero che vi sia piaciuta e che continuerete a leggere i miei scritti e ad allietarmi con i vostri consigli e le vostre recensioni. Spero di migliorare sempre di più andando avanti. Grazie ancora e buon Natale a tutti!!

Gamora96
   
 
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