Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: Anna Tentori    21/12/2015    1 recensioni
Eryn è un'adolescente chiusa in se stessa e tormentata interiormente. Soffre molto ma il suo orgoglio la porta a nascondere tutto dentro se stessa. Si sente sola e questo la spinge a rifugiarsi nella lettura e nei sogni ad occhi aperti.
Al culmine della sua sofferenza uno strano simbolo appare sul suo polso e apprenderà il suo destino, un destino che la porterà nella Terra di Mezzo e distruggere per sempre il male, come annunciato dalla profezia.
In questa fanfiction saranno presenti tutti i personaggi de Il Signore degli Anelli e gli avvenimenti saranno quasi del tutto gli stessi del romanzo.
Mi è venuto in mente di scrivere questa storia per impedire la morte di alcuni dei personaggi.
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Boromir, Frodo, Legolas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 17:

Il Consiglio di Elrond


La limpida luce autunnale mi investì e la discussione in corso cessò.
Non ci trovavamo in una sala, ma in un bellissimo portico dal quale era possibile ammirare l’incantato paesaggio di Imladris.
In sottofondo gli uccelli cinguettavano e il fiume scorreva lentamente, gorgogliando.
Elrond, affiancato da Frodo, sedeva circondato da persone sconosciute ai miei occhi, fatta eccezione per Glorfindel, Aragorn, Bilbo, Gandalf, Elladan ed Elrohir.
Tutti i presenti mi scrutavano,  alcuni meravigliati, altri perplessi, altri ancora curiosi.

Vampate di calore mi investirono a causa del disagio.

Ho sempre odiato stare al centro dell’attenzione, avere gli occhi degli altri puntati addosso.

Sentì la mano di Max stringere la mia e mi calmai.

Elrond si alzò in piedi e tese un braccio verso di me, invitandomi, ad avvicinarmi.
Con passi incerti raggiunsi il Mezzelfo che mi prese dolcemente la mano.

“Ecco dinanzi a voi, miei cari amici, Eryn Raisi discendente di Nimris e Ambrey, gli unici Helvat che riuscirono a sfuggire all’odio di Sauron, nonché il Prescelto”

Un leggero mormorio dilagò nel portico. Il mio disagio crebbe ancora, il cuore mi batteva forte.

Elrond mi presentò tutti i partecipanti.

C’era il nano Gloin con il figlio Gimli. Erestor, con molti altri consiglieri del Re. Galdor, elfo proveniente dai Rifugi Oscuri. Legolas, uno strano elfo, figlio di Thranduil di Bosco Atro. Boromir, uomo e figlio del Sovrintendente di Gondor.

Troppe persone sedevano davanti a ma, troppe persone mi degnavano del loro interesse.

Mi sentivo stanca, mi mancava l’aria e le gambe parevano fatte di gelatina.

Troppi occhi rivolti verso di me, troppa attenzione.

“E’ questa fanciulla la risposta alle nostre domande” riprese autorevole Elrond.

“L’unico modo che ci permetterà di sconfiggere definitivamente Sauron è distruggere l’Anello.
Ma come già il nostro caro amico Gimli ci ha dimostrato, l’Unico non può essere distrutto facilmente”

Il nano dalla barba rossastra abbassò lo sguardo, si poteva percepire una sorta di disagio.

“E come ho già detto” continuò l’austero Mezzelfo, “ l’Anello dovrà essere buttato tra le fiamme del Monte Fato. Ma questo non basterà.

Fu pronunciata una profezia molto tempo fa.

“Quando tutto sembrerà perduto.
Quando l’oscurità sembrerà vincere su tutto.
Quando la speranza abbandonerà gli impavidi cuori.
Quando il Limbo tra i due mondi accoglierà il cuore pulsante …
… in quel momento il fuoco divamperà e la luce tornerà.
Il figlio perduto dagli occhi di fuoco si ricongiungerà all’Acqua, all’Aria e alla Terra,
e per l’Oscuro Signore il momento della distruzione arriverà.
Il potere dell’antico popolo distruggerà ciò che fu per loro la distruzione.
Nel fuoco della creazione fine verrà posta al maligno Anello.
E la pace tornerà, la luce risplenderà, la vita continuerà.
Ma un duro prezzo pagherà. Ciò che avrà trovato perderà”

Quando la limpida e solenne voce del Mezzelfo pronunciò l’ultima parola della Profezia un intenso silenzio calò.
Era la prima volta che sentivo quelle parole.
Fu come una conferma. Tutto ciò che prima non riuscivo fino in fondo ad accettare ora invece trovava conferma.
Come se due parti destinate a stare insieme si congiungessero per la prima volta, dando un senso l’una all’altra.

La mia vita non era niente senza la Profezia.

La Profezia non era niente senza di me.

Finalmente mi resi veramente conto di quanto il mio destino fosse importante non solo per il mondo che mi era stato affidato, ma soprattutto per me.
Mi dava un senso. Mi completava. Io che sempre mi ero sentita inutile, insignificante, anonima …
Da quel momento sentì di far parte di qualcosa, io che mi ero sentita sempre fuoriposto.
Da quel momento vidi la mia vita acquistare valore, una vita che avevo sempre reputato vuota e irrilevante.
E finalmente sentì di appartenere a quell’antico popolo che dovevo rivendicare. Mi sentì parte di qualcosa di più grande. Mi sentì finalmente in pace con me stessa e la mia esistenza.

Tutto ciò in un attimo, come se un incantesimo fosse sceso su di me dandomi quella sicurezza di cui avevo da sempre avuto bisogno.

Le parole della Profezia ebbero un così grande potere su di me che mi spinsero a chiedermi se tutto non fosse stato previsto. E se  essa non racchiudesse solo il futuro dell’Antico Mondo? E se tra quelle frasi fosse stato impresso un qualcosa che avrebbe aiutato il Prescelto ad accettare tutto ciò?

Qualcosa di simile doveva realmente esserci, se no come spiegare la mia presa di coscienza e sicurezza?

Il silenzio continuava a dilagare tra i presenti, senza lasciar spazio alle parole.

“Dunque” continuò Re Elrond spezzando il silenzio, “ è ormai noto a tutti come l’Unico potrà essere distrutto”.

Tutti annuirono, compresa io.

“L’Anello dovrà essere portato sul Monte Fato, a Mordor, e solo il Portatore potrà farlo” e si girò lentamente verso Frodo, che ricambiò lo sguardo con aria seria, stanca e sofferente.

“ Dovrà essere gettato nella lava da cui fu forgiato, ma poco prima sarà essenziale che il Prescelto pronunci l’incantesimo destinato a porre fine a quel male” e si girò altrettanto lentamente verso di me.

I miei occhi rossastri si tuffarono con decisione nei suoi argentati. Il Mezzelfo accennò un impercettibile sorriso e tornò a rivolgersi ai presenti.

Indirizzai il mio sguardo verso il piccolo e coraggioso Hobbit, mi stava guardando. Sostenni lo sguardo ed entrambi, senza aver mai avuto un reale contatto, ci sentimmo l’uno il sostegno dell’altro.

Si, la Profezia non poteva esistere senza di me e io senza di lei.

Ma entrambe non potevamo essere completa senza di lui, senza Frodo.

Incurante di dove mi trovassi e di chi avessi dinanzi mi mossi, lentamente mi avvicinai all’Hobbit. Lui sorrise stanco, io mi abbassai e accolse il mio abbraccio.
Un legame fatto solo di comprensione e sostegno ci unì. Entrambi capimmo che non eravamo veramente soli nel nostro destino. Io avevo lui e lui aveva me, e chi altro ci avrebbe compresi fino in fondo?

“Non sarete soli in questo difficile viaggio”

Lentamente mi rimisi in piedi stringendo la mano a Frodo.
Gandalf si era avvicinato e ci guardava con affetto.

“Vi aiuterò a portare questo fardello. Finché dovrete portarlo.”

“Se con la mia vita o la mia morte riuscirò a proteggervi, io lo farò. Avete la mia spada.” disse Aragorn avvicinandosi a noi.

“E avete il mio arco.” Legolas ci raggiunse con uno splendido sorriso.

“E la mia ascia.” Gimli posò una possene mano sulla spalla di Frodo e mi guardò.
“Reggete il destino di tutti noi. Se questa è la volontà del Consiglio, allora Gondor la seguirà.” ma c’era qualcosa che non mi convinceva in Boromir.
Infine sentì un bracci cingermi le braccia, mi girai e Max sorridendo mi accarezzò con l’altra mano la guancia.
“Lo sai che non ti lascerò mai sola” e posò la sua fronte sulla mia. Sorrisi e chiusi gli occhi consapevole che niente ci avrebbe più diviso.

“Ehi! Padron Frodo non si muoverà senza di me.”
Da una siepe sbucò fuori uno degli Hobbit che prima di svenire avevo visto agitato all’imponente entrata della dimora elfica.

“No, certo, è quasi impossibile separarvi. Anche quando lui viene convocato ad un Consiglio segreto e tu non lo sei” intervene Re Elrond con una punta di ironia.

“Ehi! Veniamo anche noi!” anche le altre due piccolo creature saltarono fuori.
“Dovrete mandarci a casa legati in un sacco per fermarci.”

“Comunque, ci vogliono persone intelligenti per questoo genere di... missioni. Ricerche. Cose.”
“Ma così ti autoescludi, Pipino.”

“Undici compagni. E sia!” disse solennemente il Mezzelfo, “ Voi sarete la Compagnia dell'Anello.”

“Grandioso. Dov'è che andiamo?”
Una dolce risata uscì dale mie labbra.





Angolo dell’Autrice:


Ed eccomi dopo mesi e mesi con un nuovo capitolo. Vi porgo sinceramente le mie scuse per questa lunga attesa, sono consapevole di non essere stata corretta nei vostri confronti. Per mancanza di tempo e forse anche per un po’ di paura nel dover finalmente trattare di cose che già conoscete e amate, mi sono bloccata. Ma rieccomi più vogliosa che mai di continuare questa avventura con voi. Già da subito vi avviso che non riuscirò a pubblicare molto spesso, ma farò del mio meglio per soddisfarvi. Sono contenta di essere tornata tra di voi!
Spero che questo corto capitolo vi sia piaciuto! Alla prossima!

Anna 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: Anna Tentori